Ringrazio
anche solo chi legge.
Scritto
per l’iniziativa ‘I prompt del
lunedì’ di Il
giardino di Efp.
Prompt
di D B:
"Non
ho bisogno di essere l'eroe, per stanotte.
"
Cap.7
Il fratello di Annin
Goku
stava in un cantuccio, steso per terra.
<
Quello… quello che è successo non riesco ancora a
spiegarmelo. Sono nuovamente rinchiuso nella scatola. Meglio, qui non
posso
vedere nessuno.
Sono
affamato, stanco, ferito >.
Goccia
a goccia, sottili stille di sangue colavano giù
per tutto il corpo, fino a cadere sulla liscia superficie dello
specchio sotto
di lui.
Davanti
a lui apparve il “ragazzo”, nuovamente ridotto,
e con stretti in mano dei medicamenti. Quando Goku vide una siringa sul
vassoietto che il carceriere teneva divenne blu dal terrore e
tentò invano di
sfondare il cartone per uscire.
L’immortale
sorrise, nascondendo sotto delle bende la
siringa.
“Devo
solo curarti” disse gentilmente, cercando di
passare il disinfettante sulle ferite del Son.
Goku
tentò di divincolarsi, il battito cardiaco
accelerato.
“Stai
fermo” disse il giovane. Lo afferrò con un
braccio e lo immobilizzò per terra.
“N-non
mi fido…” gemette Son.
L’altro
continuò a curarlo e sospirò.
“Ho
sentito dire che sei l’eroe della Terra, non
dovresti comportarti così” disse.
Goku
lo guardò in viso e deglutì, le ferite gli
bruciavano e le forze gli vennero meno.
“Stammi
lontano!” gridò con voce isterica.
L’immortale
si sedette a gambe incrociate.
“Capisco
che tu sia spaventato…” disse.
Goku
si morse l’interno della guancia.
“Posso
anche sembrarti un bambino che
fa i capricci, non è il mio comportamento che mi ha reso
l’eroe del mio mondo!”
sbraitò.
Goku
soffiò sulla ferita più vicina sul suo braccio,
che al contatto con il
disinfettante aveva cominciato a bruciare e a far uscire una patina di
bollicine bianche.
“Su,
fatti curare. Sembri un cucciolo” disse
l’immortale.
“Tu
sei il fratello di “quella” gli ricordò
Son duro.
“Fratellastro e inoltre non sono d’accordo con lei
su questa follia. Fidati…”.
Goku
assunse un’espressione riflessiva.
“Da-Davvero
posso fidarmi di te?” domandò.
“Non
sono come la mia sorellastra. Oh meglio, sono com’era
prima, quando ancora era gentile. Il dolore causato
dall’amore l’ha fatta
impazzire” rispose il ragazzo. Approfittando del momento per
iniziare a finire
di curare Son e a fasciarlo.
“Allora…
Non ho bisogno di essere l’eroe, stanotte”
mormorò Goku. Chiuse gli occhi e crollò
addormentato.
Il
suo carceriere sospirò e gli accarezzò la testa.
“Scusami,
per tutto questo” gemette.