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Autore: Simon Kog 95    05/06/2018    2 recensioni
Simon Kog è un nuovo poliziotto, proveniente dall'Italia, della Centrale di Polizia di Tokyo. Figlio segreto del dottor Agasa, è stato assunto dall'Ispettore Megure affinché dia una mano nella lotta contro la criminalità organizzata di quella città.
Affianco a lui, un altro poliziotto è stato appena trasferito nella stessa centrale... un uomo di bassa statura di nome Crilin, che ancora fa fatica a superare gli avvenimenti del Torneo del Potere.
Da questo legame lavorativo, i mondi di Dragon Ball e Detective Conan inizieranno a fondersi creando una storia unica ed avvincente... quella che riguarderà la leggenda di Hunter Warrior, il guerriero cacciatore che tutti gli abitanti del pianeta Terra hanno iniziato a temere per le sue gesta.
Molti personaggi avranno un legame passato con questo assassino spietato...
... una scienziata vittima del suo stesso veleno...
... un cyborg che deve accudire una piccola bambina trovata abbandonata dietro la sua porta di casa...
... un uomo che scopre, improvvisamente, di essere padre...
... un sayan che deve imparare a fare da maestro a delle allieve molto particolari...
... ed infine, una giovane infermiera che riuscirà a rubare il suo cuore!
Il pericolo, tuttavia, è alle porte... e solo Simon Kog, al fianco dei suoi amici, potrà salvare tutti!
Genere: Azione, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Hiroshi Agasa, Nuovo personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Folds Of Fate - Battle for Supreme God's Throne'
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Dopo un mese, rieccomi di nuovo con il secondo capitolo di questa storia, nel quale verrà introdotto per la prima volta il primo protagonista del mondo di Dragon Ball.

Già da questo momento si noteranno le prime differenze tra l’opera originale e la mia fan fiction, che riguarderanno lo scenario ambientale nel quale si muoveranno i personaggi principali.

Il prossimo capitolo verrà pubblicato martedì 3 Luglio.

Ringrazio [shinichi e ran amore] per aver recensito il primo capitolo e per avermi segnalato alcuni errori grammaticali, ed invito tutti voi a darmi i vostri pareri ;-)

P.S. Come nello scorso capitolo, ho aggiunto delle canzoni da ascoltare. Non a tutte è stato messo il titolo esatto, ma a ciascuna di essa è stato inserito almeno l'anime di appartenenza o l'artista che l'ha scritta. Come al capitolo precedente, lascio a voi la scelta di ascoltare o meno queste OST, cliccando sul pulsante sottostante col tasto destro del mouse ed aprendolo in un'altra finestra. Da questo momento non inserirò più avvisi per la musica, ma lascerò soltanto il pulsante, mentre il nome delle canzoni verrà segnalato nella storia con [...].


Ultimo avvertimento: i discorsi evidenziati in rosso sono in lingua INGLESE, quelli verdi in ITALIANO, mentre quelli GIAPPONESI sono normali!

Vi lascio alla storia… buona lettura!

GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR

Un blitz più complicato del previsto…

Venerdì 04/05/2018

CRILIN

[Soundtrack-20 - DRAGON BALL GT]

Mi svegliai alle sei in punto, fra le coperte del mio letto.

Avevo ripreso gli allenamenti assieme al Genio delle Tartarughe, sulla sua isola nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, affinché fossi pronto per quella nuova avventura. Finalmente, dopo più di un mese, ero riuscito a rilassare completamente tutti i miei muscoli e a recuperare il cento per cento della mia forza.

Accanto a me, mia moglie stava ancora dormendo. La coprii con la coperta, le detti un bacio sulla fronte e mi alzai.

Dopo essermi fatto una rapida doccia, ritornai nella mia camera. Sentivo il russare pesante del mio maestro, dalla sua stanza.

Iniziai a vestirmi.

Camicia, cravatta, pantaloni eleganti, pistola di ordinanza e distintivo. Era tutto in ordine. Un perfetto Agente in Borghese della Polizia di Tokyo.

Mi diressi verso la cucina per preparare la nostra colazione; latte, biscotti, succo d’arancia, il dolce che mia moglie aveva preparato la sera precedente e un frutto ciascuno. Sentii dei passi raggiungere la cucina. C18 si era già svegliata.

Buongiorno, amore…” mi salutò lei, dandomi un dolce bacio sulla guancia “… non ti vedevo così contento da molto tempo…

E’ vero…” ammisi io “… per la prima volta entrerò a far parte della Polizia di Tokyo. Non sto nella pelle! Era da tanto che volevo provarci!

Sono felicissima ed orgogliosa di te!” si complimentò lei, accarezzandomi i capelli, prima di pregarmi preoccupata “Promettimi solo che farai attenzione… sai che non possiamo sistemare tutto qualora tu morissi…

Tranquilla! Non andrò di certo ad affrontare dei mostri assetati di sangue!” la rassicurai io con sicurezza dandole un bacio sulle labbra “E poi chi mai ti lascerebbe da sola in casa del Genio?

Dopo i sayan, Freezer, Cell e Majin Buu… e soprattutto dopo il Torneo del Potere… dei criminali armati di pistola non erano certamente un problema per me.

***

[Undefined - DETECTIVE CONAN]

Dopo aver fatto un viaggio di più di un’ora in volo, raggiunsi Tokyo ed atterrai non molto lontano dal mio nuovo posto di lavoro, sul tetto di una casa con solo il piano terra. Saltai agilmente da lì, atterrando in mezzo alla strada, senza farmi notare.

Cinque minuti dopo, mi trovavo già all’interno della centrale di polizia.

Ad accogliermi ci pensarono due dei miei nuovi colleghi.

Uno era un uomo dalla carnagione olivastra, il cui nome era Wataru Takagi, ed era un agente in borghese, proprio come me. L’altra era una donna dai capelli castani di nome Miwako Sato, il vice-ispettore del nostro distretto. Scoprii che entrambi erano molto più giovani di me, di circa venti anni… una dimostrazione più che esplicita delle loro capacità.

Era normale, tuttavia… avevo passato gran parte della mia vita a combattere contro nemici e mostri di qualsiasi razza, dall’immensa potenza e capaci di utilizzare qualsiasi sorta di trucchi e tecniche, e non sempre ne ero uscito intero.

Posso farti una domanda, Crilin?” mi chiese severamente Sato “Per quale motivo hai deciso di accettare la promozione? In molti, alla tua età, decidono di rimanere poliziotti semplici per non rischiare di morire. So anche che tu hai una famiglia da mantenere…

Ecco… è una lunga storia…” ammisi io, ripensando a tutte le esperienze del mio passato “… credo sia proprio la mia famiglia il motivo principale che mi ha spinto ad accettare questo incarico. Prima di entrare in polizia sono stato un artista marziale e ho affrontato dei guerrieri talmente forti da riuscire a sopravvivere perfino allo sparo di un proiettile. E’ grazie a quei combattimenti se sono riuscito ad arrivare sino a qui… e voglio mettere in gioco le mie esperienze e la mia vita per il bene della mia famiglia e di tutti i cittadini di Tokyo!

[Crushing Defeat - DRAGON BALL SUPER]

Avevo ancora gli incubi per ciò che era successo dieci anni fa… quando vidi Majin Buu uscire fuori da quel varco dimensionale, al Palazzo del Supremo, mi era crollato il mondo addosso. C18 e Marron si trovavano assieme a me e a tutti gli altri miei amici. Mi trovavo di fronte ad una creatura invincibile e puramente malvagia… ed io non avevo la forza sufficiente a difendere la mia famiglia…

… avevo pregato ogni giorno tutti gli Dei dell’Aldilà affinché non succedesse mai più un evento simile… ma fui costretto di nuovo a riaffrontare le paure del mio passato quando Freezer ritornò in vita. Avevo assistito alla distruzione del mio pianeta, senza poter di nuovo far nulla per proteggere le donne che più amavo al mondo.

Ma non furono quelli i momenti peggiori della mia vita… assolutamente no… il momento più terrificante della mia vita fu il Torneo del Potere, indetto dai due Zeno per decretare l’unico universo meritevole di sopravvivere. Vedere tutti quei guerrieri lottare fino alla morte per la sopravvivenza di miliardi e miliardi di innocenti… condannare, con un’eliminazione, un universo intero… vedere tutte quelle persone sparire dal nulla davanti ai nostri occhi…

… e cosa avevo combinato, anche quella volta? Mi ero fatto eliminare per primo tra i miei amici, come un principiante! Mi ero dovuto affidare perfino a mia moglie, al Genio e al mio genero… e grazie a quest’ultimo fummo in grado di vincere il Torneo.

Non mi importava se anche gli altri universi fossero tornati in vita e che la competizione fosse soltanto una prova dei due Dei… ripensare a quelle sensazioni mi lasciava un vuoto molto simile a quello che si prova nel vedere improvvisamente un cadavere davanti ai tuoi piedi.

[Hīrō ni naru nda - BOKU NO HERO ACCADEMIA]

… capisco… la tua fiducia e la tua esperienza ci saranno molto utili!” esclamò lei convinta, stringendomi la mano con determinazione “Sarà un piacere lavorare con lei, agente Crilin!

Anche per me, vice-ispettore!” confermai io.

Ci trovavamo tutti e tre fuori dall’ufficio dell’Ispettore, in attesa di essere accolti, seduti su un piccolo divano. Mentre attendevamo, qualche agente entrava velocemente al suo interno ed usciva pochi secondi dopo, sicuramente dopo aver comunicato qualche importante informazione al nostro superiore. La centrale di Tokyo era senz’altro più affollata e piena di vita rispetto alla precedente in cui ho lavorato, nella periferia di Osaka.

Wataru… hai già contattato l’altro nostro collega?” chiese l’agente Sato al suo compagno, il quale annuì tranquillamente.

Pochi secondi fa. Mi ha detto di essere a un minuto di camminata dalla nostra centrale!” confermò l’agente Takagi alzando il pollice all’insù “Arriverà qui in perfetto orario!

C’è anche un altro collega?” domandai io, incuriosito.

Sì. Anche lui è nuovo come te. Proviene dall’Italia, ma ha genitori giapponesi. So solo che il suo nome è Simon Kog. E’ entrato nella nostra prefettura con centinaia di raccomandazioni…” mi rivelò Wataru.

Ce… centinaia?!” esclamai io stupefatto.

L’unica raccomandazione che avevo ricevuto io era stata quella del mio vecchio collega… davvero molto vecchio! Era andato in pensione due mesi fa dopo aver lavorato come poliziotto semplice per più di quarant’anni! Ora se la stava senz’altro spassando, quel mattacchione… anche lui, come il genio, era un vero e proprio pervertito!

Questo Simon Kog, invece, ne aveva ricevute a centinaia?!

Sembra abbia sgominato da solo più organizzazioni criminali nel suo paese natale…” spiegò l’agente Sato sogghignando “Non oso immaginare quanto possa essere in gamba!

Non sai nemmeno se quelle storie sono vere, Miwako!” la rimproverò Wataru “Potrebbe semplicemente avere ‘pagato’ per entrare qui!

Una persona che ‘paga’ per diventare un Agente in Borghese è un pazzo senza cervello, oltre che un lecchino di merda…

[Tsuppari hankō-ki - BOKU NO HERO ACCADEMIA]

Tutti e tre ci voltammo verso quella voce, sorpresi.

Di fronte a noi vi era un giovane uomo dai lunghi capelli biondi, legati con un codino e tenuti molto in ordine. Alto, slanciato ma abbastanza tonico, indossava una camicia bianca a righe azzurre, più un paio di jeans larghi. Aveva un papillon attaccato al collo, al posto della cravatta, di colore blu, mentre ai piedi portava due enormi scarpe da ginnastica. Sul polso, invece, aveva un orologio digitale. Ciò che mi colpii molto furono gli occhi, dalle iridi argentate, molto freddi e pungenti. Mi ricordarono molto gli occhi di mia moglie. Sul suo petto era appuntato il distintivo della polizia.

... tu… tu sei…

Simon Kog. Il vostro nuovo collega. Piacere di conoscervi” affermò costui senza battere ciglio, stringendo la nostra mano.

Mentre ci presentammo, abbastanza imbarazzati dopo i discorsi fatti tra di noi in precedenza, provai a studiare il suo KI.

Rimasi sbalordito quando percepii la sua forza combattiva…

“Simon… tu per caso hai fatto arti marziali come me?

Miwako e Wataru mi osservarono, confusi.

Era assolutamente normale. Loro non potevano ancora sapere delle mie capacità. Le avrebbero scoperte molto presto, e se ne sarebbero meravigliati…

… proprio come i miei vecchi colleghi, quando mi videro volare per la prima volta. Si erano presi una settimana di malattia, convinti di aver assunto sostanze allucinogene!

Vedo che sei in grado di utilizzare il KI… e sei anche piuttosto forte…” affermò costui, sorridendo soddisfatto “… niente male, agente Roshi! Questa è davvero una lieta sorpresa!

Anche io gli sorrisi di rimando. Ora capivo perché in tanti lo avevano raccomandato per la centrale di polizia più importante del Giappone. Doveva essersi fatto notare molto grazie alle sue capacità. Di certo non intendevo sfigurare di fianco a lui!

Perfetto… ora che siamo tutti qui possiamo entrare nell’ufficio dell’Ispettore Megure!” annunciò Miwako preparandosi a bussare la porta “Recuperiamo un po’ di contegno, soprattutto voi due…” qui si rivolse a me e a Simon “… a lui non piacciono le persone troppo alla mano! Comportatevi con rispetto!

Cinque secondi dopo, tutti e quattro eravamo all’interno dell’ufficio di Juzo Megure, il nostro nuovo capo.

[Relaxing Beerus - DRAGON BALL SUPER]

L’ispettore Megure era un uomo col baffo, molto corpulento. Indossava un giubbotto di pelle marrone e un cappello dello stesso colore. Mi domandai per quale motivo indossasse quel cappello anche dentro una stanza… ma non ebbi il tempo di trovare la risposta che subito tenne d’occhio sia me che Simon!

La mia prefettura è il luogo peggiore nel quale siete finiti nella vostra vita! Qui avrete a che fare con tutti i tipi di crimini possibili ed inimmaginabili… e gli errori non sono ammessi! Sono stato abbastanza chiaro?

Signorsì, ispettore!” confermammo in coro sia io che Simon, mentre l’ispettore Megure cominciò a leggere i nostri fascicoli, seduto sulla sedia dietro la sua scrivania.

Crilin Roshi, 49 anni. Hai iniziato il tuo percorso a Osaka come poliziotto semplice dieci anni fa, nel distretto periferico della città. Hai contribuito in quel lasso di tempo alla cattura di più di dieci mila criminali e pirati della strada… davvero niente male!

Die… dieci mila?!” esclamò sbalordito l’agente Takagi beccandosi una gomitata da parte di Miwako che riuscì a fargli recuperare un po’ di contegno.

L’unica pecca, nel tuo lavoro, è la sfrontatezza con la quale ti lanci nelle situazioni più imprevedibili. Metti molto spesso in pericolo la tua vita senza pensare alle conseguenze personali…

… ne sono consapevole” ammisi io, affermando però anche “Tuttavia quelle azioni sono sempre state calcolate in base alle mie capacità e ho rischiato solo e soltanto la mia vita e mai quella dei miei colleghi o di qualche innocente

Anche questo è vero…” notò soddisfatto l’ispettore, chiudendo il mio fascicolo e rivolgendomi lo sguardo, con più tranquillità “… mi raccomando, agente Roshi. Dai miei uomini mi aspetto spirito di sacrificio e massimo impegno. So che hai una moglie e una figlia di diciotto anni… se non te la senti…

So a cosa sto andando incontro, signor ispettore!” lo interruppi io con fermezza, sorprendendo sia lui che i miei colleghi “Non avrei mai accettato questo incarico se non avessi avuto il benestare della mia famiglia. Sanno entrambe quanto sia importante per me!”

Quando avevo parlato con loro della mia richiesta di trasferimento, C18 non l’aveva presa molto bene. Me lo sarei dovuto aspettare… da quel momento avrei lavorato il doppio e sarei stato meno tempo a casa, ma era un sacrificio che io ero disposto a sopportare e vivere, per il loro benessere…

… e per il mio orgoglio ferito!

Marron non aveva accennato alcuna protesta, e ciò mi sorprese non poco. Si era limitata a farmi gli auguri per la promozione, andando a coricarsi più presto del solito.

L’ispettore Megure annuì soddisfatto, prima di aprire il fascicolo di Simon Kog. Quest’ultimo sogghignò colpito dalla mia forza di volontà. Chissà cosa pensava realmente di me…

Simon Kog. 25 anni. La tua prima esperienza è stata tre anni fa, per ordine dei Servizi Segreti Italiani… come infiltrato nella Tele-Information, affiliata della X-X-I…

[Terror - DRAGON BALL SUPER]

Qui, mi resi stranamente conto, Miwako e Wataru sbiancarono letteralmente ed incominciarono a tremare come due foglie autunnali in balia di una tempesta, sul punto di staccarsi dall’albero spoglio e raggrinzito. Perfino il loro KI lasciava trasparire paura e insicurezza… cosa aveva letto l’ispettore Megure di tanto scioccante?

Infiltrato nella X-X-I… dove avevo già sentito quel nome? Ma certo! Era la stessa X-X-I che aveva tentato di mettersi contro la Capsule Corporation, la multinazionale della mia amica Bulma! Alla fine lei mi raccontò che quell’azienda venne chiusa perché capitanata da mafiosi e da poco di buono. Perfino il Red Ribbon aveva utilizzato la tecnologia di questi criminali per le sue armi di distruzione di massa!

… e grazie al tuo intervento, più di trecento mila criminali sono stati arrestati e consegnati alla giustizia. Ciò che mi preoccupa sono i tuoi legami con la malavita. Tu hai ammesso di avere, durante questi tre anni, svolto degli incarichi anche per ordine di alcuni personaggi poco raccomandabili…

… più che svolto, direi costretto a svolgere, ispettore Megure” ammise Simon con sincerità “Sono diventato un cacciatore di taglie poiché era l’unico modo per avere quante più informazioni possibili su X-X-I, come hanno specificato i Servizi Segreti nella loro raccomandazione…

… non è dei tuoi gesti che mi lamento, agente Kog. Eri un infiltrato… era normale tu dovessi obbedire fino in fondo agli ordini dei tuoi superiori. Io sono preoccupato per la taglia in nero che ti è stata attribuita… stiamo parlando di 9 miliardi di dollari!

CO-CO-CO-CO-CO-CO-COSA?! 9 MILIARDI?!” esclamarono Miwako e Wataru all’unisono.

Perfino io rimasi sbalordito davanti all’ammontare di quella cifra… contro chi si era messo quel ragazzo per essere ricercato dagli aguzzini di ogni continente?! Cosa aveva fatto per segnare così profondamente la sua vita? Qualunque criminale al mondo avrebbe potuto attentare alla sua vita, in qualsiasi momento… fino al giorno della sua morte!

E’ una cifra mostruosa, agente Kog!” continuò l’ispettore Megure con severità “Nemmeno persone come Osama Bin Laden, Saddam Hussein o Lupin III hanno mai avuto una taglia così esorbitante, e questo la dice lunga su quanto astio abbia il mondo criminale nei tuoi confronti. Solo quelle di X-X-I e di Tao-Pai-Pai, al momento, superano la tua! Il tuo travestimento, Hunter Warrior, è ricercato perfino dall’FBI, dalla CIA e da tutti i servizi di polizia internazionali. Sei stato accolto in Giappone solo grazie all’appoggio dei Servizi Segreti Italiani, del Presidente del Consiglio Italiano e, cosa più impressionante, dal santo Papa della chiesa Cattolica! Sei consapevole che, con l’incarico di Agente in Borghese di questa prefettura… sarai una preda facile e ben visibile per coloro che desiderano farti fuori?

La reazione di Simon, tuttavia, lasciò tutti quanti sbalorditi.

Un ghigno si formò sul suo viso, prima che il giovane cominciasse a ridere diabolicamente. Quel comportamento fece venire letteralmente i brividi a tutti noi…

… avevo già visto quel ghigno… nel volto del marito di Bulma, Vegeta, quando sbeffeggiava i suoi avversari durante uno scontro!

[Golden Freeza takes the stage - DRAGON BALL SUPER]

Ispettore… lei sa il significato dietro le cifre di ogni taglia?” affermò arrogantemente Simon “Se sono sopravvissuto per tre anni all’interno di quel posto terrificante… se sono riuscito ad arrestare tutti quei farabutti… non è stato solo grazie all’aiuto della polizia. Ho fatto sì che il mio nome fosse temuto alla pari di quello di X-X-I. La taglia e il suo valore non indicano solo l’odio e il desiderio di vendetta che il lato oscuro ha nei miei confronti… ma anche il puro terrore di tutti coloro che me l’hanno attribuita! Se qualcuno avesse la malsana idea di provare ad uccidermi le ragioni potrebbero essere soltanto due… o è un idiota senza cervello… oppure è un mostro che non aspetta altro che di essere fermato. Mi dovrei nascondere, secondo lei? Non è nel mio carattere… io non sono un codardo. Se qualcuno desidera la mia testa non deve fare altro che affrontarmi a viso aperto, a rischio di essere catturato ed arrestato a sua volta! Questo è Hunter Warrior, ispettore Megure, ed è pronto a dare la sua vita in nome della polizia di Tokyo e della giustizia dei più bisognosi!

Nessuno di noi aveva il coraggio di parlare di fronte a certe affermazioni. Crescere come infiltrato aveva temprato quel giovane, rendendolo più spavaldo e intraprendente di quanto sembrasse.

Hunter Warriorguerriero cacciatore… non potevano attribuirgli soprannome più azzeccato!

Ho ancora qualche dubbio… ma per il momento lascerò correre…” si arrese alla fine l’ispettore, dopo aver tirato un lungo sospiro “Vi valuterò durante il blitz di questa mattina… avremo bisogno di quanti più uomini possibili per questa operazione!

[Detective_Conan Soundtrack 7]

Un blitz, mio signore?” domandò l’agente Takagi drizzando le orecchie.

“Sì…” confermò l’uomo, facendo segno a tutti noi di sederci sulle quattro sedie di fronte la sua scrivania “… vi ricordate tutte quelle denunce per i furti dei falsi tassisti, sulle quali abbiamo lavorato queste due settimane? Una fonte anonima ci ha appena portato un biglietto con su scritti molti di questi numeri fasulli… e queste informazioni sembrano veritiere!

Ehm… quella fonte anonima sono io, ispettore” ammise Simon senza giri di parole “L’ho consegnato ad uno dei suoi agenti stamattina spiegandogli tutto ciò che sapevo…

Capisco… un momento! Dice davvero?!” esclamò sbalordito l’ispettore volgendo lo sguardo verso il mio nuovo collega “Come ha fatto a trovare tutti questi numeri di cellulare? Noi eravamo riusciti a trovarne solo un paio… ma i tuoi saranno più di una cinquantina!

Su Internet…” spiegò tranquillamente Simon a tutti noi “… avevo bisogno di conoscere i numeri di un agenzia di Taxi conveniente per quando fossi atterrato in Giappone, così avrei raggiunto il mio appartamento spendendo il meno possibile. Perciò mi sono messo a cercare, sulla rete, tutti i numeri che mi consigliavano sfogliando i blog… ogni nuovo contatto lo aggiungevo su quel foglio che vi ho appena consegnato, mentre segnavo una crocetta accanto ai numeri di telefono che uscivano più volte fuori dalla mia ricerca. Alla fine ho contattato il numero apparso più volte sui blog e questa scelta mi ha dato ragione. Lo stesso tassista mi ha poi raccontato questa storia sui Fake Taxi ed è per questo che ho consegnato quella lista a voi. Sono sicuro che alcuni di quei numeri siano sicuramente di alcuni criminali senza scrupolo!

Sei stato molto più cauto e intelligente di tanti altri turisti, Simon…” ammise Miwako Sato prima di rivelarci “… sembra che dietro questa moda dei Fake Taxi ci sia una organizzazione malavitosa nata di recente. Questi tassisti portano i malcapitati lontani dalla città…

… e li rapiscono dei loro beni personali. Mi è stato detto anche questo…” ammise lui con sincerità.

Alcune donne sono state anche stuprate…” ci raccontò l’agente Takagi “… quei figli di… quei bastardi hanno approfittato dell’ingenuità delle turiste… dieci di queste sono finite all’ospedale con ferite terribili, ma sospettiamo ce ne possano essere state anche di più…

[Detective_Conan Soundtrack 24]

Strinsi i pugni per la rabbia…

… esseri schifosi… pensare che ci fossero delle persone così ripugnanti ancora in circolazione sul nostro pianeta! Poteva essere peggio di così?

Ah già… Freezer era ancora vivo dopo essere stato risuscitato da Whis al Torneo del Potere! Ancora peggio? Uno scatto d’ira di Lord Beerus avrebbe potuto sterminare tutti! Peggio ancora, se non la situazione peggiore di tutte? Un capriccio di Zeno-Sama… quello sì che era un incidente irreparabile!

Perciò l’operazione di oggi consisterà nel catturare quanti più membri di questa organizzazione, dico bene?” domandai io all’ispettore, recuperando un po’ di contegno.

Indovinato!” confermò Megure, chiamando un numero dal suo telefono d’ufficio “Abbiamo organizzato un piano per smascherare quanti più criminali possibili. Due agenti, uomo e donna, chiameranno un numero ciascuno per farsi prendere da uno di questi tassisti. Al momento opportuno, quando il tassista cercherà di aggredirli, loro lo arresteranno!

Ho capito. I nostri agenti si fingeranno due turisti…” intuii io.

[Detective Conan Soundtrack 25]

… e saranno le esche che faranno cadere i predatori in trappola!” concluse il ragionamento Simon prima di domandare all’ispettore “Perciò noi due verremo affiancati da due agenti donna… si sa già chi sono? Sarebbe un vantaggio parlare con loro per discutere di alcuni particolari…

Verranno sorteggiate non appena usciremo da qui. Avrete dei vestiti adatti coi quali camuffarvi e sembrare del tutto innocui… i nostri obiettivi non sospetteranno nulla! Poi avrete un’ora di tempo per crearvi una storia adeguata con la quale sembrare insospettabili! Amici d’infanzia… fidanzati… sposati… date sfogo alla vostra astuzia ed inventatevi tutto quello che volete purché quelle carogne ci caschino con tutti i piedi nella trappola!” spiegò noi l’uomo corpulento prima di rispondere alla cornetta “… Ispettore Shiratori! Stiamo arrivando a prendere i micro-chip!

Dopo aver chiuso il telefono, si alzò in piedi facendoci segno di seguirlo.

Quella di oggi sarà una lunga giornata… preparatevi mentalmente e seguite tutti i nostri ordini! Un solo errore e verrete sbattuti fuori da questo distretto!

Sissignore!” rispondemmo tutti e quattro, seguendolo fuori dall’ufficio.

Però… niente male come inizio, vero Crilin?” affermò Simon con un sussurro, senza farsi sentire dagli altri. Mi aveva anche fatto l’occhiolino e mi aveva porto il pugno.

Non mi ero sbagliato… mi aveva davvero preso in simpatia!

Si inizia col botto, mio caro collega. Diamoci dentro!” confermai io altrettanto eccitato, collegando il mio pugno col suo.

Strano a dirsi… ma mi sentivo molto in sintonia con Simon… e non solo con lui, ma anche con gli agenti Takagi e Sato.

Ancora non potevo saperlo…

… avevo trovato degli amici fedeli che mi avrebbero sostenuto da quel momento in avanti…

… e che avrebbero cambiato la mia vita in meglio!

***

SIMON

[Soundtrack-20 - DRAGON BALL GT]

Lo ammetto… mai mi sarei aspettato di entrare in azione già nel primo giorno di servizio in polizia.

Eppure mi trovavo proprio davanti alla fermata della metropolitana vicino alla centrale di polizia, seduto su una panchina assieme ad una delle mie colleghe, in attesa dell’arrivo di un ‘taxi’ che io avevo appena chiamato.

Non ero più vestito in borghese, ma portavo abiti sportivi e comodi, proprio come un qualsiasi turista che intendeva passeggiare per la città in una tiepida ed accogliente giornata primaverile. Tuttavia, all’orecchio portavo un auricolare per comunicare con la centrale, mentre nascosto dentro la maglietta vi era un piccolo microfono col quale avrei potuto registrare i discorsi del presunto ‘tassista’.

A me, causa sorteggio, capitò l’agente Miwako Sato, colei che avevo avuto il piacere di conoscere per prima. La donna aveva quasi sicuramente una relazione con l’agente Takagi, dal modo in cui questi due si fissarono dopo quest’estrazione.

Nessun problema. Era una bella donna, ma non ci provavo con quelle già fidanzate… ad essere sincero non ci provavo con le donne in generale a causa dei miei trascorsi da infiltrato. Meno problemi avevo a cui pensare, meglio avrei potuto proteggere le persone a cui tenevo.

Avevamo deciso di passare per turisti italiani, fidanzati, in procinto di sposarci. Rimasi sorpreso quando vidi che Miwako era in grado di parlare sufficientemente la mia lingua natia e le chiesi dove avesse imparato.

Vedi… dovendoci occupare anche di criminali stranieri che fuggono illegalmente in Giappone, abbiamo bisogno di conoscere almeno le basi di quante più lingue possibili… è così che sono diventata vice-ispettore!” aveva rivelato la mia collega “Al momento posso parlare giapponese, inglese, francese, spagnolo ed italiano!

Niente male…” dovetti ammettere io “… non pensavo di incontrare qualcun altro in grado di parlare almeno cinque lingue…

Qualcun altro? Anche tu quindi…?!

… io conosco anche tedesco, portoghese, arabo, russo e cinese!” le rivelai io, divertito dalla sua reazione sbigottita “Lavorando alla X-X-I come cacciatore di taglie, mi sono dovuto adeguare… ma questa è stata senz’altro la scelta più azzeccata che io abbia preso in quel periodo!

Die… dieci lingue?! Impressionante!” esclamò lei senza parole.

Ne conoscevo già tre quando ero piccolo, grazie a mia madre…” le raccontai io, immerso nei miei ricordi “Con gli amici parlavo in italiano, con la mia famiglia in giapponese… mentre i libri che leggevo erano tutti in inglese!

Lei è venuta qui assieme a te?” mi domandò lei con curiosità.

[Detective Conan Soundtrack 16]

Con amarezza, le feci segno di no, raccontandole cosa fosse successo.

Inutile dire che l’agente Sato ci rimase un po’ male e provò a scusarsi con me, ma la bloccai subito.

Non preoccuparti. Mia madre ha ricevuto giustizia dopo il fallimento della X-X-I. I responsabili si trovano in carcere. Ti chiedo solo un favore… non parlarne con nessuno! Solo tu e pochi altri sapete la verità e sarebbe disastroso se qualcuno scoprisse che io sono Hunter Warrior! Ma ora concentriamoci… dobbiamo pensare solo e soltanto al piano per catturare il nostro tassista!

Lei accettò, ora più tranquilla, stringendosi al mio braccio. Io la lasciai fare, capendo che lo stesse facendo soprattutto per non destare alcun sospetto. Non era da escludere, infatti, che ci fosse qualche spia in osservazione per giudicare la nostra pericolosità. Saper recitare il proprio ruolo, in quelle situazioni, era di fondamentale importanza.

Dovevo ammettere, però, che quella sensazione di benessere ed affetto, seppur menzognera, non era affatto male… era davvero molto piacevole avere qualcuno che ti voleva così bene al tuo fianco.

Non distrarti, mi ripetetti nella mente… non distrarti e concentrati! C’è in gioco la sicurezza della tua collega!

[Detective Conan Soundtrack 22]

Un minuto dopo, il ‘taxi’ da noi chiamato arrivò di fronte alla fermata. Era esattamente uguale a quello che mi aveva accompagnato al mio appartamento ma con una grande differenza…

Non mi sembra affatto una macchina da quattro soldi…” dissi alla mia collega in italiano cercando però di sembrare del tutto naturale “… quelli sono vetri balistici oscurati… qualcuno non vuole mostrare la sua faccia!

Stiamo in allerta…” mi seguì a ruota Miwako nella stessa lingua, alzandosi dal suo posto “… e comportiamoci naturalmente come una coppia!

Come desidera, mademoiselle!

Io presi le valigie (ovviamente vuote, ma feci finta fossero pesantissime), mentre l’agente Sato entrò all’interno dell’auto. La sentì letteralmente a cinguettare col ‘tassista’ in inglese.

Raggiunsi il cofano del mezzo, per infilarci le valigie dentro, ma prima che potessi aprirlo io ci pensò l’autista ad usare l’apertura automatica. Una conferma in più… quel tizio non voleva mostrarsi davanti al pubblico!

Dopo aver messo le valigie dentro la macchina, chiusi il cofano.

Tuttavia riuscii ad osservare gli interni di quell’abitacolo… sedili in pelle bianca, di prima classe… decisamente troppo nuovi per un taxi ordinario. Altra faccenda che mi risultò parecchio strana furono le pareti tinte di nero, che rendevano i sedili posteriori più ristretti di quanto lo fossero già. L’unico modo col quale potevamo comunicare con il tassista era una finestrella grande quanto lo schermo di un computer portatile. Per il resto, una sottile parete metallica, anch’essa tinta di nero, ci isolava completamente alla sua vista.

Invisibili al mondo esterno… chiusi in quel posto claustrofobico… perfino un cieco si sarebbe reso conto di quella trappola!

Controllai subito il KI del nostro obiettivo… trattenni un sogghigno di soddisfazione… quell’armadio a due ante era tutto fumo e niente arrosto!

Ma con l’agente Sato da proteggere, era rischioso buttarsi addosso a quell’incapace e lasciarla senza alcuna protezione. Lei aveva una forza interiore elevata rispetto a quella di un umano qualunque, ma dubitavo potesse sopravvivere allo sparo di una pallottola... ed io ero convinto al cento per cento che quel bastardo fosse armato fino ai denti!

[Dragon ball GT Soundtrack 62]

Lei deve essere il fidanzato di questa bellissima signorina…” si presentò subito il tassista parlandoci in perfetto inglese, dopo che entrai dentro i sedili posteriori e dopo essermi messo di fianco alla mia collega “… ditemi! Dove vorreste andare?

Il nostro obiettivo puntò il suo sguardo sulla scollatura della mia collega, la quale furbamente non fece nulla per opporsi. L’agente Sato si stava comportando egregiamente.

Hotel Beika!” gli risposi io cingendo affettuosamente la vita dell’agente Sato e dandole un bacio sulla guancia “Lasceremo lì le nostre valigie prima di fare un giro turistico della città!

Dai nostri auricolari sentimmo le lamentele di un imbarazzato ispettore Shiratori che cercava, da quello che avevo capito, di controllare gli scatti di ira degli altri suoi colleghi.

Sospirai costernato. I poliziotti di Tokyo avevano davvero molta strada da fare se non erano in grado di controllarsi e di comprendere quanto fosse importante recitare bene ruoli così rischiosi. Scenate di gelosia erano inutili in quel momento…

… e poi… per quale assurdo motivo erano tutti collegati alla nostra frequenza!? Non potevano controllare anche gli altri? Davvero li preoccupavo fino a questo punto?

No… non ero io il loro problema… erano tutti interessati a Miwako… lo intuii dal modo in cui lei girò gli occhi all’aria.

Improvvisamente, sentimmo le sicure dell’auto abbassarsi a scatto, tutte insieme. La trappola si era attivata improvvisamente, senza lasciarci scampo…

… senza lasciare scampo al nostro obiettivo!

Miwako tentennò un solo istante, ma poi si riprese subito cercando di attaccare discorso con me in italiano.

Ah che bello! Sono così felice di essere qui a Tokyo per la prima volta! Sarà bellissimo passare l’intera settimana assieme a te, Simon! Tu ed io… soli soletti…

Sorridendo e intuendo la provocazione della donna verso i suoi compagni, stetti al suo gioco, cercando anche di provocare quegli incapaci dei nostri colleghi più sedentari.

Passerai la settimana più bella ed adrenalinica della tua vita, Miriana! Te lo prometto!

Miriana?” domandò confuso il nostro tassista in inglese “Lei mi aveva detto di chiamarsi Miwako…

Miwako è il nome giapponese che ha ereditato da sua nonna” gli risposi rapidamente e senza alcun cenno di paura “Miriana non è mai stata in Giappone ma ha avuto dei parenti giapponesi, però tiene molto al suo secondo nome

Già! Per questo ho anche un nome giapponese!” mi seguì subito lei, intelligentemente “Il mio nome completo è Miriana Miwako Sato!

… mentre il mio nome è Simon Kog. Ci sposeremo molto presto!” conclusi io tranquillamente mentre lei mostrò un anello di fidanzamento (ovviamente datole da Wataru, ma nessun altro lo sapeva ancora), riuscendo finalmente a sciogliere i dubbi del tassista che riprese di nuovo a guardare la strada, più tranquillo.

Io, invece, cominciai a ragionare subito su quanto fosse accaduto.

Il problema di non esserci accordati col nome da utilizzare non era così grave dato che avevo già preparato nella mia mente quella scusa qualche minuto prima. Ciò che più mi aveva allarmato era il fatto che quel tassista avesse capito di cosa stessimo parlando… ergo, conosceva l’italiano.

Una delle nostre tattiche per conversare tra di noi era andata in fumo. Parlare o sussurrarsi tra di noi era impossibile, ormai…

… una soluzione, però, poteva esserci. Speravo solo che Miwako conoscesse quel linguaggio!

[Undefined.1 - DETECTIVE CONAN]

E’ davvero molto bello quel palazzo. Lei sa che posto è?” domandai in inglese al tassista, che si voltò verso il punto indicato da me.

Perfetto, si era voltato dall’altra parte… avevo pochi secondi!

Conosci il codice morse?” sussurrai rapidamente all’orecchio dell’agente Sato, che sussultò sorpresa da quel gesto così intraprendente.

Per fortuna, il tassista non se ne accorse.

Signore… quello è solo un super mercato…” mi rispose in inglese l’uomo, leggermente sconcertato.

Ahahahahahahahah… che stupido che sono! Ha proprio ragione!” affermai io mettendomi una mano dietro la nuca con finto imbarazzo.

Ero passato per un imbecille… meglio così! Si sarebbe insospettito di meno! Avevo sentito anche dei commenti poco carini dal mio auricolare… mi sarei vendicato presto di tutti loro!

Lo scusi, signore…” mi seguì lei, stringendomi forte la mano “Simon è davvero un imbranato… ma lo amo davvero molto nonostante tutto!

Anche io, amore… cosa farei se non ci fossi tu?” continuai io avvicinando il mio viso al suo.

Fu un semplice bacio a stampo quello che ci demmo, niente di troppo spinto o irrispettoso nei confronti del vero fidanzato di Miwako, ma fu più che sufficiente a far scoppiare di lamentele i nostri auricolari. Per fortuna l’agente Takagi non era con loro, ma impegnato in una situazione simile a quella tra me e la sua compagna. Ci saremmo subito scusati con lui alla fine di quella storia, se fosse andato tutto bene.

Riuscimmo anche a far scostare lo sguardo del nostro tassista verso la strada, ancora una volta.

Tuttavia, durante quella falsa effusione era avvenuto ciò che speravo… Miwako, stringendomi la mano, aveva ticchettato sul mio palmo con l’indice.

Tre punti… pausa… due punti… stop… traduzione… - Si -.

Perfetto. Non potevo capitare con alleata migliore! Ora potevamo continuare a comunicare senza che quel babbeo se ne rendesse conto!

[Detective Conan Soundtrack 2]

Continuammo a viaggiare per più di un quarto d’ora, cercando di tenere il tassista impegnato coi nostri discorsi e permettendo così alla polizia di rintracciarci attraverso le ricetrasmittenti, camuffate come orecchini, indossate da Miwako.

Qualcosa, però, incominciò a far nascere in me dei sospetti. Secondo i dati e le informazioni che ci erano stati passati, i turisti venivano scortati fuori dalla città, in aperta campagna, prima di subire l’attacco del tassista.

Allora perché, invece, ci trovavamo proprio al centro della città? Quell’uomo era davvero così stupido? In quel modo sarebbe stato molto più facile essere beccato dalla polizia o da un passante. Dove si sarebbe fermato?

Anche l’agente Sato sembrava essersi resa conto che qualcosa non andava, ed infatti osservava preoccupata i grattacieli di Tokyo, confusa come me per quello strano comportamento.

- Va tutto bene – le dissi io col codice morse, cercando di rassicurarla.

Lei sembrò sorpresa dalla mia tranquillità, ma forse fu proprio questo a rincuorarla dato che mi rispose con un fugace ed allegro occhiolino.

Fu proprio in quel momento che l’auto del tassista entrò all’interno di un edificio…

[Standoff - DRAGON BALL SUPER]

… era un parcheggio privato. Ne avevo visti molti, durante i miei viaggi all’estero. Si trattava di palazzi molto grandi, nei quali era possibile entrare e lasciare la macchina con un pedaggio orario.

Mi affrettai ad utilizzare il KI per cercare di capire quante persone ci fossero all’interno di quel palazzo… usai i miei sensi per percepire ogni forma di vita presente, inclusa la loro oscurità…

… ed incominciai seriamente a preoccuparmi quando mi accorsi di una decina di aure molto inquietanti all’ultimo piano.

Cazzo! Quel pezzo di merda non lavorava da solo!

Ecco perché quell’uomo aveva deciso di portarci lì… nessuno avrebbe ascoltato degli spari o delle urla così in alto! Se il tassista era armato, anche gli altri dieci lo erano al cento per cento.

Ci eravamo cascati come due pivelli! Tra i Fake Taxi, avevamo beccato quello più organizzato e spietato di tutti!

Non solo… mi resi conto anche del vero problema quando provai a percepire anche le aure degli agenti di polizia incaricati di catturare i nostri obiettivi.

Erano troppo lontani, imbottigliati nel traffico! Erano anche troppo pochi per giunta!

Non appena il tassista cominciò a salire al primo piano del parcheggio, Miwako si rese conto che qualcosa non stava andando nel verso giusto ed infilò la mano dentro la sua borsetta, nella quale vi era la sua pistola di ordinanza. Lei, sicuramente, si aspettava che quell’uomo agisse da solo in quel momento. Non era ancora a conoscenza di tutti gli altri criminali all’ultimo piano.

Merda… se fossi stato da solo mi sarei occupato facilmente di tutti loro non avendo nessuno da proteggere, ma ora non potevo permettermi di mettere a repentaglio la vita dell’agente Sato. Chissà cosa avrebbero potuto fare di lei al primo cenno di distrazione…

Eravamo già al quinto piano.

Non andava affatto bene! Dovevo trovare un piano per mettere al sicuro Miwako! Cosa avevamo dalla nostra parte? Avevamo il vantaggio delle pistole, ma non era abbastanza.

Concentrati Simon… concentrati!

Settimo piano…

… no! Un altro vantaggio lo avevamo eccome! Io non avevo solo una pistola!

Ottavo piano…

… e non solo! La macchina aveva i vetri blindati! Era un guscio impenetrabile non solo dall’esterno, ma anche dall’interno!

Nono piano…

… ecco! La macchina stava procedendo lentamente dritta verso un pilastro dell’edificio. Dovevo agire adesso o niente ci avrebbe salvato da una sparatoria!

[Dragon Ball GT Soundtrack 3]

Miwako mi osservò confusa mentre puntavo l’orologio che avevo al polso dritto verso il collo del tassista, premendo uno dei pulsanti. Improvvisamente l’uomo alla guida si addormentò di colpo, scioccando la mia collega, alla quale gridai preoccupato.

TIENITI FORTE E STA GIU’!

Riuscii ad infilare un braccio dentro quella finestrella per recuperare lo sterzo ormai incustodito, ma lo scontro col pilastro fu comunque inevitabile.

Per fortuna la macchina andava molto lentamente, perciò il contraccolpo non fu così terribile come mi immaginavo. Nessuno dei due si era fatto male ed entrambi ci trovavamo dentro la macchina semplicemente ammaccata del tassista, oramai immerso nel mondo dei sogni.

[Dragon Ball GT Soundtrack 6]

Simon! Cosa diavolo… perché si è addormentato di colpo?!” riusciva soltanto ad esclamare la donna, scioccata, mentre la tasca del tassista.

Ci avevo visto lungo… quel figlio di troia aveva una pistola!

Con molta fatica a causa della larghezza del foro, riuscii a sfilargliela e a recuperarla.

Non ho molto tempo per le spiegazioni lunghe, perciò sarò molto breve!” la anticipai subito preoccupato “Essendo un artista marziale eremita, sono in grado di percepire la presenza di persone anche a molti chilometri di distanza, proprio come un radar… e al piano superiore ci sono altri dieci tizi armati che non aspettavano altro di farci una bella sorpresa! Stavamo per finire in un mare di guai!

Che cosa?! Altri dieci?! Sono troppi! Per quale motivo ci hanno portati proprio qui?!

Sono stati furbi. Invece di portare le vittime fuori città, hanno agito in un luogo trafficato ma comunque isolato, così che la polizia non potesse interromperli sul più bello!” continuai io, riuscendo a sbloccare la sicura del taxi falso “E non solo… invece di agire da soli hanno deciso di usare la tattica del branco così da incutere più timore nelle vittime! Scommetto tutto quello che vuoi… sono sicuro che le aggressioni superano di gran lunga le denunce che vi sono arrivate!

“Ma… ma come fai a sapere tutto…?

Miwako! Non c’è tempo per le spiegazioni! Te le darò quando sarà finito tutto! Ora dobbiamo pensare alla nostra sicurezza! C’è in gioco la nostra vita, adesso… soprattutto la tua!” insistetti io preoccupato uscendo dall’abitacolo assieme a lei “Io, con la mia esperienza nella lotta, posso occuparmi anche da solo di tutti questi uomini armati… ma tu per loro saresti una preda facile!

Aspetta un momento! Primo: io sono in grado di cavarmela da sola! Secondo: non avrai intenzione di andare a catturare tutti e dieci i criminali completamente da solo?! E’ un suicidio!” mi sgridò subito l’agente Sato cercando di farmi ragionare.

Non sono così idiota da lasciarti completamente da sola…” le spiegai io con fermezza prima di aggiungere “Ora come ora la nostra priorità è ammanettare il bastardo che ci ha portato qui, imbavagliarlo ed impedire che qualche innocente salga al nono piano! Se verremo messi alle strette dagli altri criminali, ci basterà entrare dentro il taxi e chiuderci a chiave! Questo catorcio è un vero e proprio mezzo blindato! Non potranno far nulla per ucciderci fin quando ci rimarremo dentro!

Miwako mi guardò negli occhi, allarmata dalla situazione, ma alla fine annuì col capo.

Sapevo fosse poco convinta della situazione e leggevo il terrore nel suo sguardo.

Era agitata… normale… la situazione era peggiorata troppo in fretta!

Io ammanetto ed imbavaglio questo pezzente, poi raggiungo l’entrata al nono piano… tu limitati a controllare l’entrata al decimo piano e non azzardarti a salire! Sono stata abbastanza chiara, agente Kog!?

Agli ordini!” obbedii all’istante, facendo come mi aveva ordinato la vice-ispettrice.

[Soundtrack 5 - DRAGON BALL GT]

Nel giro di un minuto, entrambi ci trovavamo nelle posizioni prestabilite, dopo aver legato quel figlio di buona mamma come un salame. Io continuai a controllare il KI dei criminali al piano superiore, cercando di scoprire altri dettagli su come combatterli.

La loro aura stava leggermente tremando. Erano in trepida attesa delle loro prede. Le possibilità che scendessero al nostro piano stavano aumentando sempre di più. Erano armati, a giudicare dal modo in cui posizionavano le mani nelle loro tasche, ed erano grossi esattamente come il tassista.

Mi resi conto improvvisamente dell’avvicinarsi di un'altra aura in volo verso il parcheggio…

… l’aura di Crilin! Grazie al cielo! Doveva aver concluso la sua cattura ed ora ci stava raggiungendo per aiutarci! Stava andando a una velocità supersonica! Sarebbe arrivato da noi in meno di dieci minuti.

Ottimo! Con lui avrei avuto meno problemi da risolvere e di cui preoccuparmi…

… tuttavia commisi un errore da principiante che rischiò seriamente di mettere a repentaglio la vita dell’agente Sato.

Mi ero rilassato nel momento peggiore!

Avevo, infatti, controllato soltanto i dieci alleati del tassista al piano superiore senza pensare che potessero essercene altri nei piani inferiori. Miwako stava proteggendo l’entrata al nostro parcheggio come stabilito…

… ma quella non era l’unica entrata… ce n’era anche un’altra di servizio proprio alle spalle della mia collega… dove era appena sbucato fuori un altro tizio con la pistola!

[Soundtrack 54 - DETECTIVE CONAN]

ATTENTA MIWAKO!

Il mio avvertimento fu vitale all’agente Sato, che evitò miracolosamente il proiettile sparato dal criminale, mentre io riuscii a portarmi davanti a lui alla massima velocità possibile, disarmandolo e mettendolo al tappeto con un preciso calcio di taglio sul suo collo.

Per un soffio…” esclamò Miwako osservando il foro sul muro a pochi centimetri da dove si trovava la sua fronte “… grazie, Simon! Ti devo la vita!

Mi misi immediatamente a controllare le aure sottostanti il nostro piano. Per fortuna lui era l’unico con un aura malvagia, perciò non c’erano altri alleati del tassista oltre ai dieci già noti.

C’era davvero mancato un soffio… un solo millesimo di ritardo e i liquidi celebrali di Miwako avrebbero riempito il pavimento del parcheggio!

“Di nulla! E anche questo è fuori gioco…” esclamai io con rabbia, prendendo il mio paio di manette e catturando anche quel bastardo, tenendomi la sua pistola e le sue munizioni per sicurezza.

Ora sia io che l’agente Sato eravamo senza manette. Ne avremmo dovuto fare a meno qualora gli altri…

… cazzo! Gli altri bastardi!

Controllai subito i KI degli altri criminali… e sbiancai quando mi resi conto che erano quasi arrivati all’entrata opposta del nostro piano, quella che stavo controllando precedentemente!

Merda! Avevano sentito lo sparo! Raggiungere il taxi blindato ora era quasi impossibile!

Sono qui! Sta giù!” avvertii immediatamente la mia collega spingendola a terra vicino ad una macchina parcheggiata. Poi le feci segno di rimanere in silenzio e di caricare la pistola.

Controllai l’aura dei rinforzi. Ci avrebbero messo ancora dieci minuti ed erano stati superati da Crilin in volo! Cinque minuti, calcolai… soltanto cinque minuti prima che Crilin arrivasse da noi… dovevamo resistere per quel lasso di tempo!

Con gli auricolari che ormai stavano letteralmente fumando a causa dell’agitazione di tutti i poliziotti della centrale, decisi insieme all’agente Sato di toglierli e metterli in tasca. Avevamo bisogno della massima concentrazione per fuggire dalla situazione in cui ci eravamo ficcati!

Subito dopo giunsero tutti e dieci i malviventi che si affrettarono a raggiungere il taxi incidentato e a liberare le vie aeree del tassista.

[Soundtrack 62 - DETECTIVE CONAN]

E’ stato narcotizzato…” sentimmo io e Miwako dal nostro nascondiglio. Lei si voltò stranita verso di me. Forse stava cominciando a capire cosa fosse successo al tassista.

Credi che siano fuggiti?

Ne dubito… non avrebbero fatto in tempo a raggiungere l’uscita al piano terra. Date ordine ad Hitami di sigillare tutte le entrate. Quei bastardi potrebbero…

Rei! Hitami è laggù!

Cazzo! HITAMI!

Io e Miwako ci spostammo rapidamente, così da non essere scoperti, nascondendoci dietro ad un’altra macchina. I nostri nemici non si accorsero di noi ed andarono a risvegliare il loro compagno, atterrato precedentemente da me, vicino all’entrata di servizio al parcheggio.

Hitami! Va tutto bene… cosa è successo? Parla!

Quei… quei due figli di puttana mi hanno messo al tappeto!” rispose loro Hitami, rialzandosi ancora ammanettato “Ho provato a sparare a quella troia… e un demonio mi è saltato addosso senza preavviso! Mi ha fatto un male cane!

Dove credi si trovino?

Ancora qui!” affermò l’uomo, gelando il sangue sia a me che alla mia collega “Avevo già ripreso i sensi quando vi ho visti arrivare. Si stanno nascondendo fra le auto di questo parcheggio!

[Soundtrack 25 - DETECTIVE CONAN]

Merda!” esclamò sottovoce Miwako in preda al panico.

Sta tranquilla! Non ti succederà nulla finché ci sono qui io!” insistetti con decisione io sussurrandole “Tieni il mio passo e continuiamo a camminare tra le macchine… ora capirai perché mi hanno dato una taglia in nero da nove miliardi di dollari!

Nel frattempo sette dei nostri nemici si erano sparpagliati per tutto il parcheggio, mentre quattro di loro, compreso quello che avevo atterrato precedentemente, controllavano tutte le uscite.

Incominciai a muovermi con sicurezza, seguito da un incerta Miwako, la quale comunque sembrava essersi resa conto di poter contare solo sul mio aiuto.

Ero tranquillo sulle nostre possibilità di salvezza. Crilin sarebbe arrivato in meno di tre minuti e percependo la nostra energia sarebbe potuto intervenire in nostro soccorso senza alcun problema. Per di più, potendo contare sul rilevamento delle forze esterne, potevo continuare a giocare a nascondino anche per parecchie ore senza farmi mai trovare da nessuno dei nostri nemici…

… non solo… potevamo anche distrarli e colpirli alle spalle, grazie al papillon modifica-voce e all’orologio spara-tranquillanti regalatimi da mio padre. Dovevo solo non commettere più errori… e stare attento ai movimenti dell’agente Sato!

Non era ancora il momento di utilizzare parte del mio repertorio… lei non sarebbe riuscita a capirle e mi avrebbe preso per un pazzo, facendomi cacciare dalla Centrale!

Ecco… uno di loro si era già isolato dagli altri, diventando una facilissima preda!

Intimai la mia collega a seguirmi di soppiatto camminando a carponi tra le macchine. Quando ce lo ritrovammo a pochi passi da noi, girato di spalle, usai ancora una volta il mio orologio e lo narcotizzai. Il suo corpo stava per cadere a terra con un tonfo, ma io riuscii a fermarne il crollo e ad appoggiarlo sul terreno.

Noi ci eravamo già allontanati dal corpo prima che tutti gli altri potessero rendersene conto.

Ora ho capito…” mi sussurrò Miwako sbalordita … è con quello che hai fatto addormentare il tassista. Chi te lo ha dato?

Mio padre… è una lunga storia” confermai io soddisfatto prima però di affermare deciso “Adesso vediamo di mettere fine a questa faccenda!

Le passai immediatamente il mio orologio e le spiegai velocemente.

Tu raggiungi le entrate e narcotizza i pali. Io cercherò di tenere impegnati tutti gli altri… non preoccuparti!” insistetti io notando la sua preoccupazione nei miei confronti “Sono in grado di evitare tutti i colpi d’arma da fuoco… e poi tra meno di due minuti Crilin sarà qui e ci darà una mano a battere questi bastardi! Fidati di me, agente Sato… ho giocato troppo all’inferno per avere timore di questi incapaci!

Stavolta non notai alcun tipo di protesta da parte di Miwako che obbedì all’istante muovendosi verso l’entrata del nono piano, senza farsi beccare dai suoi nemici che nel frattempo si erano resi conto dell’assenza di un altro loro compagno.

Prima che potessero scovare la mia compagna, però, decisi di sfruttare il papillon di mio padre, scegliendo una frequenza a caso.

[You Say Run - BOKU NO HERO ACCADEMIA]

EHI PEZZI DI MERDA! SONO QUI!” urlai loro alzando una mano per farmi notare. La mia voce era cambiata improvvisamente. Ora era identica a quella della piccola Ai.

Eccolo! Prendiamolo!

I sei criminali che ci stavano cercando nel parcheggio si fiondarono dritti verso il punto in cui mi trovavo, mentre Miwako narcotizzò rapidamente i restanti quattro che montavano la guardia agli ingressi. Io, nel frattempo, ero già lontano a sufficienza per non essere beccato ancora una volta.

Ottimo… avevamo dimezzato i nostri obiettivi in meno di pochi secondi! Miwako stava compiendo un lavoro straordinario!

BRUTTO MALEDETTO! ESCI FUORI IMMEDIATAMENTE!

SONO QUA!” urlai di nuovo io muovendomi verso un’altra direzione e cambiando frequenza del papillon ancora una volta. Stavolta era capitata la voce di mio padre!

Quegli imbecilli ci cascarono ancora una volta… ed altri due si isolarono dal gruppo! Uno lo afferrai io silenziosamente, addormentandolo con una mossa di sottomissione, mentre l’altro cadde a terra come un sacco di patate colpito dall’ago dell’agente Sato.

Merda! Come siamo diventati quattro?! Cosa cazzo sta succedendo!” urlò imbufalito uno dei criminali sopravvissuti al nostro attacco.

Succede che siete sotto arresto per tentata rapina, sequestro di persona e possesso d’armi illegali!

Miwako e tutti gli altri presenti, escluso me, rimasero senza parole quando sentirono quella voce provenire dall’ingresso al nono piano del parcheggio. Qui, Crilin era già pronto ad intervenire, con i pugni ben alzati per aria.

Non appena lui si gettò all’attacco dei poveri malcapitati, io uscii fuori dal nascondiglio e feci altrettanto.

Un branco di dieci lupi aveva cercato di abbattere due ferocissime tigri ed una serpe velenosa… l’esito era scontato.

Dieci secondi dopo, io e Crilin rimanemmo in piedi di fronte ai corpi svenuti dei nostri obiettivi.

Ottimo lavoro, agente Ko… Kog…

Miwako si fermò improvvisamente quando vide Crilin, ed io stesso mi resi conto immediatamente del perché.

Il nostro nuovo collega era… era…

[Dogimagi - BOKU NO HERO ACCADEMIA]

NON GUARDATEMI COSI’! E’ GIA’ IMBARAZZANTE DI SUO!” ci rimproverò l’uomo stizzito, gettando a terra la parrucca con la quale si era camuffato da donna…

… no… un momento… si era anche truccato?! Aveva il rossetto sulle labbra! E cosa portava sul petto?! Oddio… aveva anche una gonna…

Ma… ma perché sei vestito da donna?” chiese Miwako rossa in viso per l’imbarazzo.

Crilin abbassò lo sguardo, bordeaux per la vergogna, ed ammise.

Due delle agenti si sono sentite male poco prima di incominciare l’operazione… perciò io e Wataru eravamo rimasti senza compagna… l’ispettore ci ha proposto di camuffare uno di noi… abbiamo giocato a morra cinese per decidere chi avrebbe fatto la donna… e io ho perso…

L’agente Sato si mise una mano davanti alla bocca, cercando di trattenere le risate.

Devo ammetterlo, agente Crilin…” ammisi sconvolto “… tu oggi sei l’eroe di giornata! Con cosa ti sei fatto i seni?

Palloncini dentro ad un reggiseno… non farmici pensare… e dai, Miwako!” la implorò il nostro compagno “Non ridere… hai idea di quanto sia stato brutto farmi vedere in questo stato davanti a tutti? Il nostro tassista ha provato a palparmi!

… scusa… scusa…” cercò di fermarsi la donna senza riuscirci, scoppiando in una fragorosa risata con le lacrime agli occhi “… mi sono immaginata come Wataru potesse sembrare vestito da donna! Ahahahahahahah… oddio! Non riesco a smettere di ridere!

Quell’immagine da scena dell’orrore passò anche nella mia mente e in quella di Crilin… l’agente Takagi vestito da donna… o… mio… Dio…

Quell’immagine fu troppo anche per noi due, che come Miwako scoppiammo a ridere come due scemi senza riuscire a fermarci…

… l’adrenalina nel nostro corpo era ancora troppa per poterci trattenere…

… per fortuna i nostri obiettivi erano ancora narcotizzati!

Missione compiuta!

***

[Soundtrack 43 - DETECTIVE CONAN]

Alla fine, grazie alla mia collega, riuscii ad evitare il cazziatone dell’ispettore ed assieme a Crilin venni ufficialmente assunto. La mia azione era stata molto rischiosa, ma essenziale per fuggire vivi da quella brutta situazione.

Per fortuna era andato tutto bene…

Wataru non aveva fatto storie sul nostro bacio, soprattutto dopo che io e Miwako eravamo andati a chiarire con lui, con grande rispetto. Però fu davvero molto divertente il palesarsi della sua gelosia da quel momento in avanti.

Alla fine dell’orario di lavoro, io mi incamminai verso casa, ripensando a tutto quello che era avvenuto in quei due giorni.

[On the Precipice of Defeat - BLEACH]

Avevo temuto che mio padre non mi volesse nemmeno rivolgere la parola… ed invece mi aveva accolto come se fossi sempre stato al suo fianco.

Avevo anche una nuova sorellina adottiva di nome Ai Haibara, della quale desideravo conquistare la fiducia... uno prezioso scrigno dentro la tana del tesoro, che altro non attendeva di essere aperto per mostrare tutti i suoi meravigliosi ori… un germoglio che non aspettava altro di aprire i suoi coloratissimi petali per mostrare al mondo la sua esistenza.

Avevo incominciato il mio nuovo lavoro… mi ero già fatto tre nuovi amici, ovvero Wataru, Miwako e Crilin, mentre il mio superiore mi era sembrato un uomo molto ligio e rispettoso della legge, con una morale in grado di rassicurare tutti… era impossibile che le giornate potessero sempre essere così adrenaliniche, ma se l’inizio era stato quello…

… la mia vita sarebbe cambiata, finalmente, da quel momento in avanti.

Vi era, però, sempre il solito problema con cui dovevo convivere da tre anni…

… la mia vecchia vita da Hunter Warrior.

Mai mi sarei scordato di tutte le persone che avevo ucciso, nonostante fossero tutte dei criminali spietati… mai mi sarei dimenticato di tutte le scene macabre a cui ero stato obbligato ad assistere… non sarei stato in grado di riavere una vita normale…

No! Non pensarci adesso! Ora hai un padre! Hai degli amici! Hai una casa tutta tua ed un lavoro di tutto rispetto! Era più che sufficiente!

[Evening - NARUTO]

Dopo aver preso la metropolitana, chiamai un taxi (vero, stavolta) e mi incamminai verso casa. Avrei potuto volare, proprio come faceva Crilin, ma se mi fossi fatto beccare da qualcuno, questo si sarebbe preso un infarto…

… già rimbambivano con le storie sugli UFO o delle streghe… ci mancavano soltanto i super eroi!

Ormai davanti all’appartamento, venni accolto neutralmente dal piccolo chihuahua della vecchia Shizuka, che si limitò ad annusarmi le scarpe per poi tornare nella sua cuccetta.

No problem… meglio convivere educatamente nell’antipatia che litigarmi con un animale grande quanto un mio piede.

Salendo le scale, venni sorpassato velocemente da una giovane donna che si voltò rapidamente verso di me facendomi un cenno di saluto.

Buonasera!” la salutai io educatamente, prima di riprendere velocemente il percorso. Non l’avevo inquadrata molto bene, ma ero sicuro l’avrei rivista molto presto.

La giovane aveva lasciato una scia di profumo durante la sua discesa… assomigliava molto agli aranci che avevo dentro la mia casa natia, in Italia.

Sorrisi, nostalgico, prima di varcare la mia porta d’ingresso.

Cosa potevo fare prima di cena? Perché non cercare qualcosa da acquistare su internet? Un mezzo di trasporto sarebbe stato molto utile! Non potevo sempre affidarmi ai taxi o sarei rimasto senza soldi nel giro di una settimana, arricchendo le tasche del signor Akimichi!

Recuperai il mio portatile ed incominciai a fare ricerche.

Grazie all’aiuto economico offertomi dal nuovo Governo Italiano per i servizi svolti come agente segreto, avevo un conto internazionale bancario abbastanza consistente per poter vivere agiatamente il primo anno in Giappone. Oltre a questo, sia lo stato italiano sia quello giapponese avrebbero tenuta nascosta la mia doppia identità.

Ottimo! C’era una moto ad energia elettrica della Capsule Corporation che faceva al caso mio! Sarebbe stato pronto tra meno di… dieci minuti!? Ma cosa…

Ero a conoscenza del fatto che quest’azienda avesse dei tempi di spedizione molto rapidi, ma così era esagerato! D’altronde non avevo mai fatto acquisti dalla C-C, pertanto potevo affidarmi soltanto alle ottime recensioni lasciate… dall’unica persona che aveva acquistato il mio stesso prodotto…

Spero con tutto il cuore che non mi stiano prendendo in giro…” affermai dubbioso prima di confermare l’acquisto.

Poi ricevetti la chiamata al telefono da parte di mio padre. Mi aveva chiesto se fossi stato davvero presente il giorno dopo, al Luna Park, avvertendomi che sarebbero stati presenti anche tutti i piccoli amici di Ai. Mi proposi di andare a prendere i biglietti prima del loro arrivo, così da poter entrare subito nel parco senza fare la fila, e lui accettò di buon grado. Dopo aver parlato per qualche altro minuto, ci salutammo e ci demmo appuntamento alla mattina seguente, alle otto.

[Soundtrack 62 - DRAGON BALL GT]

Subito dopo aver riattaccato, qualcuno suonò alla porta.

Non possono essere davvero quelli della Capsule Corporation…” esclamai io incredulo, aprendo la porta.

Una donna dai capelli turchini, gli occhi azzurri e con un camice da scienziato della C-C si trovava proprio davanti a me…

ah no… era un ologramma proiettato da un piccolo robottino volante, grande quanto una pallina da ping pong.

Mi ricordò moltissimo un mio vecchio compagno di avventure nella X-X-I… no… i compagni erano due in realtà… infiltrati, esattamente come me… chissà cosa stavano facendo! Da quello che mi era stato raccontato, loro si erano trasferiti a Buenos Aires.

Ecco a lei, signor Simon Kog! All’interno del nostro robot vi è la capsula contenente il vostro acquisto! Vorrebbe una descrizione accurata del prodotto?

Non sarebbe affatto male…” confermai io, facendo svolazzare il robottino dentro la stanza.

Per la miseria… la C-C non scherzava affatto in termini di tecnologia! Ora capivo il motivo per il quale la X-X-I aveva sempre temuto quell’azienda!

L’ologramma della donna si guardò attorno, curiosa.

Un bel posticino dove vivere!

Riesci a vedere dove abito?” le domandai io

Certo… il tuo prodotto fa parte degli acquisti per adulti, pertanto ho bisogno di controllare personalmente se davvero l’acquirente sei tu o se è la bravata di un bambino! Così ho creato quest’interfaccia universale, in grado di riprodurre alla perfezione tutti i miei comportamenti!

Tu hai creato… quindi lei è la famosa…?

Bulma Brief! Scienziata e figlia del fondatore della C-C! Piacere di conoscerla! Root 456! Rilascia la capsula!

Il piccolo robottino si aprì in due, liberando una capsula di cinque centimetri…

… che si trasformò, dopo aver tirato uno scoppio di fumo, nella nuovo moto da me acquistata!

Dovevo ammetterlo… brillava da tutte le parti che era una meraviglia!

Lo vuoi utilizzare per il tuo lavoro nella polizia, non è così? In effetti questo modello è ottimo per gli inseguimenti in auto! Essendo un mezzo volante, può levitare tranquillamente a più di dieci metri di altezza. Inoltre può raggiungere una velocità massima di trecento chilometri orari…” continuò a spiegare la donna “Per evitare il danneggiamento da possibili proiettili, la sua scocca è formata da Kachi-Katchin, un metallo appena scoperto in grado di sopportare perfino i colpi di un cannone! Un'altra barriera elettromagnetica, sferica di raggio due metri, si forma attorno al tuo mezzo premendo quell’altro bottone! Se inserisci la frequenza operativa giusta, potrai usare questo microfono per comunicare con la centrale! Ci sono molti altri gad-jet compatibili con questo prodotto, ma occorrono i permessi dei tuoi superiori…

Non sarà necessario… è già perfetto così com’è!” affermai io con gioia, prima però di domandarle “Potrebbe dirmi chi è stato l’altra persona che ha acquistato questo motorino?

Un mio caro amico poliziotto di nome Crilin Roshi…” mi rispose l’ologramma di Bulma, raggiungendo la mia porta assieme al robottino volante “… è stato un regalo che gli ho fatto per il suo primo giorno nel corpo di polizia... glielo dovevo dopo tutto quello che ha fatto per la mia famiglia! Adesso devo andare! Dentro al sedile del tuo prodotto vi sono le istruzioni scritte su carta! Grazie per aver scelto la nostra azienda! Le auguro una buona serata!

Un momento! Lei conosce…

Non feci mai in tempo a terminare la frase. L’ologramma sparì improvvisamente, mentre il robot volante svolazzò via non appena aprii la porta di casa.

Crilin conosceva la geniale Bulma Brief? Questa sì che era una bella sorpresa!

   
 
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