La Tana.
In quell’afosa serata d’estate non si udivano nemmeno gli uccellini cantare o i grilli frinire.
Tutto era così immobile.
Eri sdraiata a pancia in su, sul letto di Ginny, con i piedi appoggiati al muro mentre la tua migliore amica continuava a lamentarsi del caldo.
“Facciamo un gioco” propose sorridente.
Non avesti nemmeno il tempo di protestare, che si udì il tipico crack della materializzazione.
“Sapete che non si fa nulla senza i due magnifici gemelli Weasley!” esordì il ragazzo con la t-shirt con una bella F stampata sopra.
“Benissimo! Noi andiamo a chiamare Harry e Ron” disse George con un ghigno stampato in faccia, e trascinandosi dietro una sempre più confusa Ginny.
Rimanesti a fissarti le scarpe per quelli che per te parvero ore, finchè il più pestifero Weasley non si decise a parlare.
“Georgie ci lascia campo libero per un po’” disse per poi fiondarsi sulle tue labbra in un assalto sensuale.
Le sue labbra erano morbide e le vostre lingue ormai erano impegnate in una danza tanto afrodisiaca quanto familiare.
“Fred non possiamo continuare così. Vederci di nascosto, tenendo all’oscuro tutti” dicesti tra un bacio e l’altro, non riuscendo a trattenere un gemito soddisfatto.
“Ma non lo teniamo nascosto a tutti. Georgie lo sa!”  Disse Fred iniziando a baciarti il collo, fino a scendere alle natiche, per sollevarti con forza e inchiodarti al muro.
“Sai che non mi riferisco a questo…” La tua capacità di ragionare ha iniziato a venir meno nell’esatto momento in cui le tue labbra hanno incontrato quelle di Fred.
Lentamente le tue piccole dita affusolate iniziarono a scendere sulla maglietta fino ad arrivare al bordo e sollevarla, per mostrare quei pettorali mai sospettati, ma decisamente presenti “Vorrei che la tua famiglia sapesse di noi, soprattutto Ron”
“Ronnie dovrà farsene una ragione e dovrà accettare quello che è nato” e detto questo anche la tua maglietta volò in un punto imprecisato della stanza che dividevi con Ginny.
Eravate così storditi da quella tempesta ormonale che vi scatenavate l’uno nell’altra, che non vi accorgeste che nel frattempo erano ritornati Ginny e George con Harry e Ron.
“SI PUO’ SAPERE CHE DIAVOLO STATE FACENDO???” disse Ron, con gli occhi fuori dalle orbite e interrompendo il momento con crudele velocità.
Fred lasciò che Hermione poggiasse i piedi a terra e dopo essersi scambiati uno sguardo, la ragazza parlò.
“Ron, mi dispiace davvero, non volevo lo scoprissi così però io e Fred ci vediamo da un po’”.
Ron fuori di sé dalla rabbia senza dire nulla, sbattè la porta e tornò in camera sua.
Ginny al contrario, con un sorriso stampato sulle labbra disse al fratello “Sono felicissima per voi! Sapevo che non potevo essere l’unica intelligente in famiglia!”.
Poi, tramutando espressione ed estraendo la bacchetta, disse “Ma ti avverto, se stai con Hermione per una scommessa, o per gioco o per qualsiasi cosa il tuo cervellino malato possa escogitare, dovrai vedertela con me! INTESI!?”
“Ti prenderebbe un colpo se ti facessi capire quanto la amo!” disse Fred baciando Hermione e trascinandosela in camera sua per riprendere da dove si erano interrotti.