Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    12/06/2018    2 recensioni
Quanto può unire due persone che si amano l'arrivo di un figlio? E quanto può invece allontanarli un evento tragico, come la perdita del sangue del loro sangue? Quanto può cambiare la loro vita sapere che non lo vedranno più, che è sparito nel nulla?
E così ci si ritrova non più a vivere ma a sopravvivere unicamente per evitare altro dolore agli altri.
Ciò che accadrà ad Anna e Kristoff ha dell'inspiegabile...(CONTINUA)
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Ma..ma.. adesso sono due? Che significa? È stato Olaf a farlo?” - chiede, sconvolto lo straniero di Rosetown.

“Io non so fare magie!” - spiega il pupazzo, scioccato.

Il gruppo osserva le gemelle, le quali si liberano dalla stretta di mano e si guardano.

“Finalmente ci siamo separate” - sostiene una, sorridendo.

“Ci sono voluti dieci lunghissimi anni. Ma ce l'abbiamo fatta” - ne gioisce l'altra.

Non hanno notato le espressioni sconvolte dei loro familiari.

Basta un gesto a fare in modo che la scissione sia completata.

“Mamma, papà” - esclama briosa una delle due, gettandosi tra le braccia dei due sconosciuti.

“Stella, tesoro. Sei davvero tu?” - si commuove, Margaret la madre.

“Si, sono io!”

Olaf nel frattempo, seguito da Anna, Kristoff ed Elsa, si avvicinano alla gemella rimasta qualche metro indietro.

“Luna, finalmente posso stringerti senza sentirmi respingere?” - le domanda la principessa, con le lacrime agli occhi.

“Madre, mi siete mancata” - scoppia a piangere la fanciulla, accoccolandosi al petto di Anna che si lascia andare anche essa a un pianto liberatorio.

Bjorgmann si unisce subito all'emozione generale.

Finalmente le famiglie si sono ricomposte.

“Vi invitiamo a palazzo. Non possiamo permettere che le nostre figlie si separino dopo tutti questi anni assieme, non trovate?” - propone Kristoff.

“E' bene che ognuno torni al suo posto. È così che devono andare le cose. Non forzate il destino” - la voce della grotta si rivolge ai mortali.

“Chi è?” - domanda spaventata Anna.

“Tranquilli, è l'entità custode di questo stupendo posto. Padre, è lui che esaudendo il tuo desiderio mi ha permesso di nascere” - racconta Luna.

“Però ho anche involutamente causato una separazione tra tutti voi. Per questo motivo ho assunto Frost come fratello maggiore, custode di Ursula. Lui ha accompagnato i vostri passi, ragazze, sostenendovi e dandovi l'affetto di una vera famiglia”

“Ora dove è? Voglio vederlo e ringraziarlo di tutto” - afferma Stella.

“Si, anche io” - aggiunge l'altra gemella.

“Non può tornare. Scegliendo di riappropriarsi dei suoi poteri, è tornato al suo compito principale. Difendere la grotta e adesso, se vi dovesse salutare, sarebbe troppo complicato tornare al ruolo di custode” - spiega la voce magica.

“Prima di separarci per sempre, voglio fare una cosa” - aggiunge la ragazzina di Rosetown.

Si avvicina ad Elsa, Anna e Kristoff e prende parola - “Siete stati una parte importante della mia vita in questi mesi. Vi ho considerati degli amici speciali. Non vi dimenticherò. Ricorderò le belle parole della regina, l'affetto smisurato della principessa e le risate del principe. Mi mancherete. Non dimenticatemi, io non lo farò”

La reazione di Anna è di abbracciare la gemella di sua figlia, ringraziandola per i bei momenti vissuti assieme.

Luna, piangendo, non riesce a dire addio ad una parte di sé.

“Non posso più sentire i tuoi pensieri ora che siamo tornate noi stesse” - si commuove la nobile fanciulla.

“Quante litigate per chi dovesse controllare Ursula” - sorride Stella, lasciandosi poi trasportare dalle lacrime.

L'abbraccio tra le due segna la fine di un capitolo complicato ma anche fondamentale delle loro vite. Avrebbero sempre conservato nella mente e nel cuore Ursula Frost.

Da lì a pochi minuti, le famiglie si separano.

Elsa aiuta i tre di Rosetown a rientrare nel loro regno in tempi rapidi, mediante un tragitto realizzato in ghiaccio, utile come scorciatoia.

A quelli di Arendelle invece tocca compiere una bella e lunga passeggiata, durante la quale la sovrana inizia a risentire il calore familiare di anni prima, dovuto proprio alla presenza della nipotina.

E la gioia emanata da Luna, le basta a mettere da parte i mille pensieri su Jack... o almeno per un po'!

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La sera stessa, viene dato il comunicato alla gente sul ritrovamento della principessina scomparsa ed Arendelle è in piena festa. Quello sarebbe stato un Natale indimenticabile per il popolo e specialmente per i reali. Anche il ritorno di Olaf viene accolto con gioia.

Sven, rivedendo il caro amico, non si controlla ed inizia a saltellare per la contentezza.

Anna, Kristoff e Luna, dopo i saluti al popolo e dopo aver festeggiato fino a notte tarda, si addormentano, stremati ma felici, nello stesso letto.

La sovrana, invece, è chiusa nella sala del trono.

L' immagine di Frost torna a rimbombarle nella testa.

Si affaccia ad una finestra aperta ed uno strano vento le accarezza il viso.

Non sa spiegarsi come, ma è convinta sia stato qualcuno di speciale ad averla salutata.

“Amore mio, mi manchi già. Come potrò vivere senza saperti al mio fianco?” - singhiozza la donna.

Elsa ha ragione... quel soave vento è stata una carezza di Jack alla sua donna.

Il mago, sente il dolore della regnante. Lo percepisce ed è per lui un macigno sul cuore. Anche il suo sentimento così controllato, lo sta uccidendo dentro. Per questo motivo non può più continuare ad essere chi non vuole essere. Decide di parlare chiaramente con la grotta.

È l'ultima possibilità che gli resta.

Chissà se l'entità magica darà al suo custode ciò che desidera?

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“Ho già chiara la ragione della tua chiamata, ragazzo” - parla la grotta, convocata dal guardiano.

“Non vorrei deludervi, ma sento che questo ruolo non mi si rispecchia.”

“Lo so. Tu hai sempre sperato di essere mortale. Ti avevo accontentato, infatti. Poi hai preteso di nuovo i poteri” - commenta ancora il superiore.

“Io vi sto chiedendo, una seconda volta, di esaudire il mio sogno, signore” - lo prega il mago.

“Credi sia divertente cambiare continuamente la tua natura?” - alza la voce lo spirito magico.

“No, affatto. Ma stavolta è definitivo. Lo giuro”

“L'ho già sentite queste parole”

“Vi prego, ho bisogno di Elsa. Senza di lei, non riuscirei ad essere chi vogliate che sia”

“Chi custodirà la grotta se tu vai via?” - viene chiesto a Jack.

“Esistono molti custodi, signore. Loro amano il loro compito. Saprebbero vegliare su di voi meglio del sottoscritto”

Nonostante i tentativi di Frost, la posizione del suo superiore sembra non accettare affatto quanto richiesto.

Ma nel momento in cui, sconfitto e afflitto, si dirige alla sua postazione, accade qualcosa di inspiegabile.

“Elsa? Cosa ci fai qui?” - sgrana gli occhi vedendo l'amata lì.

“Non posso e non voglio rinunciare a te” - risponde lei gettandosi al collo di lui, baciandolo.

“Se non ti darà la mortalità, sarò io a rinunciare alla mia” - aggiunge la nobildonna, spiazzando Frost, che scioccato esclama - “CHE?!Ma sei pazza?”

   
 
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