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Autore: LadySweet    15/06/2018    2 recensioni
Tommy Oliver è tornato a fare il power ranger dopo anni, per sconfiggere qualcosa che lui stesso aveva contribuito a creare, pensando di essersi lasciato il passato alle spalle. Quello che non sa è che proprio il suo passato tornerà da lui travolgendo il suo presente e cambiando il suo futuro, per sempre. Tutto inizia con una strana scia di morti misteriose ed una antica profezia da svelare....
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kimberly non credeva alle sue parole, e mille domande iniziarono ad affollarle la mente: Lei conosceva Zordon da quanto? Secoli? E lui non l'aveva nominata nemmeno una volta, mai. Che diavolo era successo fra quei due?
< Se vi conoscevate perché lui non ti ha mai nominata nemmeno una volta? >
< Secondo te chi ha ordinato a quella svitata di Rita Repulsa di intrappolarlo fra due dimensioni? >
Allora era davvero successo qualcosa fra loro. Che fosse quella la causa della sua follia?
Altre domande, troppe, e nessuna risposta. Doveva riuscire a farla parlare.
< Quale donna sana di mente farebbe rinchiudere l'uomo che ama? > la buttò li Kim.
< Una donna tradita, rifiutata e usata! > rispose l'altra piena d'odio, e Kim vide i suoi occhi accendersi di fuoco. < Lui mi ha negato l'unica cosa che volevo, ed ora voi pagherete tutti il suo errore! Jaghar mio prediletto, è arrivato finalmente il momento che aspettavi: provami che sei davvero il guerriero più forte dell'universo: uccidila! >
Kimberly sbarrò gli occhi, non solo perché quella matta le aveva sguinzagliato contro il suo stesso figlio, ma anche per la freddezza con cui lui accettò l'ordine e sguainò la sua spada a lama molto larga e più lunga del normale, contro di lei.
Sapeva che nessuna parola sarebbe servita con lui, ma per quanto cattivo e perfido lei poteva averlo reso, sentiva che c'era ancora una minima parte buona in lui, dopotutto aveva ricordato i suoi occhi. Decise quindi che non l'avrebbe attaccato, si sarebbe limitata a parare i colpi e difendersi fino a quando avrebbe resistito. Ma arrivò il primo fendente, pesante, pieno di cattiveria, che Kimberly schivò con fatica. Quell'arnese doveva pesare un quintale, era talmente grande che uno ci si poteva sdraiare sopra, ma lui la maneggiava come fosse uno stecchino. Era davvero forte e limitarsi a schivare i suoi colpi non faceva altro che farlo arrabbiare ancora di più. Doveva trovare un modo per fuggire da li, e in fretta.

Tommy lasciò per un momento l'amica in cucina, con la tazza del the ancora in mano e lo sguardo di chi si è perso un passaggio nel discorso. La ragazza sentì il professore parlare nell'altra stanza, senza riuscire a capire un granché, perciò continuò a sorseggiare la sua bevanda ed attese il suo ritorno. Dopo parecchi minuti finalmente Tommy tornò in cucina si sedette davanti a Hayley e la guardava fisso con un sorriso. La donna primo lo ignorò e finì il suo the, poi siccome iniziava a sentirsi a disagio ad avere qualcuno che la fissava in quel modo con una faccia da ebete, sbottò
< Oh insomma parla, cosa ti serve!! >
< Un favore... >
< E questo l'avevo capito... le leggi di quale stato devo infrangere questa volta? > chiese sconsolata. Sapeva che quando Tommy faceva quell'espressione idiota aveva bisogno di qualcosa di grosso, e pensava di ingraziarsela con quel sorrisone scemo, non aveva ancora capito che quella cosa la faceva innervosire e basta... o forse si ma lo faceva lo stesso per prenderla in giro.
< Se siamo fortunati ce la caviamo con una violazione di proprietà privata > disse lui, e le spiegò il suo piano dandole delle istruzioni precise da svolgere durante il giorno e si diedero appuntamento al luogo di ritrovo stabilito per quella sera a mezzanotte.
Appena Hayley sene andò, Tommy chiamò i suoi allievi e li radunò nel suo laboratorio.
< Allora ragazzi, vi ho convocati qui perché ho bisogno che svolgiate un compito molto importante per la missione: dovete leggere tutti questi file, fare una lista di ciò che manca, vedere come è collegato l'8/b a tutto il resto, e sopratutto dovreste provare a capire la profezia che significa. >
< Della serie: non ci vuole in mezzo ai piedi mentre lei salva il mondo... > disse Kira.
< Ragazzi, non è questo il punto. So che siete ottimi guerrieri o non vi avrei scelto per questo ruolo, ma qui non si tratta di questo. Hayley ed io sta notte dovremmo infrangere qualche legge e non voglio che siate voi a finirci di mezzo se qualcosa dovesse andare storto: se veniste arrestati chiamerebbero le vostre famiglie, e a quel punto cosa gli direste? Ci avete mai pensato a questo? E poi questa volta, più che della vostra forza ho bisogno delle vostre teste che lavorano insieme, anche perché se non decifriamo quei documenti siamo ciechi, e credetemi è una mansione molto più importante della mia. Conto su di voi ragazzi! Potete stare qui quanto volete, il frigo è pieno, il caffè non manca. Buona fortuna! >
< E ora dove va? >
< A sbrigare una faccenda >
Tommy prese le chiavi della sua macchina e si avviò verso la città. Aveva bisogno di qualche attrezzo per la missione, qualcosa di banale che non avrebbe destato sospetti nella posto in cui sarebbero andati. E andò a fare anche un sopralluogo della zona: prese nota di telecamere di sicurezza, recinzioni, pattuglie di ronda ecc. Non poteva correre rischi specialmente per la sua amica che lo avrebbe accompagnato. Poi mentre girava intorno al perimetro notò qualcosa nell'erba: una sostanza gelatinosa blu elettrico. Tommy si chinò e con un fazzoletto nel sentì la consistenza, poi ne raccolse un po' e se la portò al naso. Non riuscendo a sentire nulla ne raccolse un altro po', richiuse il fazzoletto e se lo mise in tasca e tornò a casa, aveva tutto ciò che gli serviva, e qualcosa di più.
Quando rientrò trovò i ragazzi seduti a terra, circondati dai fogli, e con dei blocchi poggiati sulle gambe.
< Come procede ragazzi? >
< A rilento purtroppo... > disse Ethan
< Si è come se avessero preso delle pagine a caso di libri a caso e poi li avessero mischiate insieme... non si capisca niente! > sbotto Connor.
< Non si preoccupi professore, ne verremo a capo in qualche modo > lo rassicurò Kira.
< Grazie ragazzi, ma se volete una pausa ho qualcosa di interessante... > li stuzzicò il professore.
Si avvicinarono tutti al tavolo per le analisi e Tommy tirò fuori il fazzoletto dalla tasca, rivelandone il suo interno, suscitando reazioni schifate nei suoi studenti.
< Che cosa sarebbe quello schifo? > chiese Kira storcendo la faccia.
< Ancora non lo so... ma lo sapremo presto. > disse il professore facendo cadere un po di sostanza su un vetrino da microscopio, e chiedendo ad Ethan di mettere il restante in un apparecchio che lo avrebbe analizzato.
< A prima vista sembrerebbero... globuli bianchi... o comunque cellule eucariote... ma non ne sono completamente sicuro... > disse il professore chino sul microscopio.
< Professore allontanatevi tutti da quella cosa! > gridò Ethan all'improvviso.
Fecero istintivamente tutti un passo indietro prima di chiedere spiegazioni.
< Quella sostanza contiene dei batteri... batteri così nocivi da sembrare quasi... un virus. >
< Un virus?? >
< Professore non l'ha toccato con le mani vero?? > chiese il blu ranger
< Certo che no, solo con il fazzoletto... perché? A cosa pensi? >
< Penso che possa essere il virus di una malattia, ma i dati non assomigliano a nessuna di quelle umane... potrebbe essere una malattia aliena, e non sappiamo ancora ne di che si tratta che conseguenze possa avere sulle persone... >
< Oh mio Dio, e ora che facciamo? > chiese Kira portandosi le mani alla bocca
< Niente panico ragazzi. Connor, sigilla le entrate del laboratorio. Kira chiama Hayley e dille di venire qui, e di portare le tute da quarantena. Ethan io e te facciamo qualche altra analisi. Vedrete che andrà tutto bene. >
Così senza uscire dal laboratorio ognuno fece quello che gli era stato detto. L'agitazione diventava pensante ogni minuto di più, e Tommy non riusciva a darsi pace.
Hayley arrivò dopo pochi minuti con le tute da quarantena, tuta che lei stessa indossò, comprensiva di maschera per raccogliere un tampone di tutti loro e analizzarli per scoprire se erano stati contagiati e da cosa. Raccolse anche i loro abiti.
Tornata a casa, andò nel boschetto li vicino in cui vi era una vecchia catapecchia abbandonata. Di solito ci andavano barboni e drogati, ma quel giorno arrivò prima lei. Ancora in tuta e maschera mise i vestiti in una tinozza di acqua e disinfettante, li fece stare per una mezz'ora abbondante poi ancora bagnati li gettò nel vecchio forno a legna, ci mise anche un po di liquido infiammabile, accese un fiammifero e bruciò il tutto. Uscì dalla catapecchia e attese che finisse tutto. Quando non vide più fumo uscire dal comignolo rientrò e con uno strumento misurò l'aria: non c'era presenza dello strano virus alieno nella stanza, e aprendo il forno vide che dei vestiti non era rimasto nulla. Tornò così a casa e andò subito ad analizzare i tamponi dei suoi amici. Prese il telefono e chiamò Tommy.
< Hayley sei in vivavoce, ti sentiamo > rispose Tommy dall'altra parte
< Ragazzi, non porto buone notizie purtroppo. Tommy e Ethan, siete quelli che avete contratto maggiormente il virus. Connor, Kira, voi avete una semplice esposizione,
ma non potete uscire lo stesso. Il livello di concentrazione è comunque troppo alto. Mi metto subito a fare qualche ricerca per studiare un antidoto, prometto che non vi
lascerò in quello stato. >
< Tranquilla, ci fidiamo di te! Nel frattempo anche noi faremo qualche ricerca. Ci aggiorniamo presto, e... grazie! > Tommy chiuse la chiamata e i silenzio cadde nel laboratorio.
Nessuno aveva il coraggio di parlare.
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Ciao a tutti!!
Scusate per l'enorme ritardo! Avei volutto pubblicare prima il capitolo ma non sono riuscita. Spero di avere un po' di tempo questa settimana per mettere avanti qualche capitolo e lasciarlo già pronto da pubblicare, ma tranquilli, come ho già detto non ho intenzione di lasciare questa storia in sospeso. Ora vi lascio alla lettura, e spero che questo capitolo vi piaccia!
Alla prossima
-LadySweet-

   
 
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