Anime & Manga > Love Live School Idol Project
Ricorda la storia  |      
Autore: AlessiaDettaAlex    15/06/2018    2 recensioni
[μ’s x Aqours | Dia!Centric | Fangirling | Eli e Nozomi all'improvviso]
Dia incontra Eli e Nozomi. Ciò che accade è tutto da scoprire!
"«A... A...» balbettò con la voce innalza di almeno un semitono.
Dia alzò un dito verso la bionda, tremando.
«A... Ayase Eli delle μ’s!! E Tojo Nozomi!» esclamò indicando sfacciatamente anche l’altra.
Eli le sorrise imbarazzata.
Nozomi si sporse appena verso la sua compagna, ridacchiando.
«Credo che abbiamo appena trovato una tua fan, Elichi»
"
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dia Kurosawa, Eli Ayase, Nozomi Tojo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’incontro
 

Il cielo sopra il santuario di Akihabara era striato del caldo arancione del tramonto.
Dia adorava andare a visitare il tempio alla fine di una lunga giornata all’università: era abbastanza vicino al suo dormitorio e ne approfittava ogni qual volta ne aveva l’occasione. Pregare lì le dava coraggio, le ricordava il tempo passato con le Aqours, i suoi sogni di ragazza diciassettenne, la lunga corsa per la vittoria del Love Live che avevano fatto anche le μ’s prima di loro, pregando in quello stesso tempio. Per Dia era come essere di nuovo tutte e nove insieme.
La calda luce del tramonto avvolgeva il tempio regalandogli un’aura mistica, tanto che sembrava d’essere in un altro mondo. A quest’ora del giorno si aveva anche la possibilità di goderselo in solitudine, lontani dall’ora di punta per turisti e scolari che venivano a visitarlo. Dia sorrise tra sé, giunse le mani e chiuse gli occhi.
Pregò per tutte le sue amiche che erano lontane da lei, a cui augurava di aver sempre la forza di superare ogni ostacolo che si frapponesse fra loro e i loro sogni. Un pensiero particolare andò alle sue due migliori amiche, stipate una in Europa e una in America, e a sua sorella che ormai frequentava l’ultimo anno di liceo a Numazu.
Mentre ancora finiva di formulare una preghiera anche per sé, venne distratta da due voci alle sue spalle. Aggrottò le sopracciglia: non le piaceva che ci fossero altre persone mentre sostava in quel posto così importante. Ne era quasi gelosa.
Immaginò che non ci si potesse far nulla.
«Questo posto mi rimanda indietro di così tanti anni che non riesco nemmeno a contarli»
Dia sbarrò gli occhi al suono di una voce stranamente familiare.
«Elichi, siamo invecchiate!» le risposte un’altra ragazza.
Dia, a quel nome, si voltò di scatto alla sua sinistra.
Eli e Nozomi la guardarono di riflesso: una giovane dai lunghi capelli corvini le stava insistentemente fissando con gli occhi sbarrati e sembrava non respirare quasi più.
Cacciò un urlo all’improvviso.
«A... A...» balbettò con la voce innalza di almeno un semitono.
Dia alzò un dito verso la bionda, tremando.
«A... Ayase Eli delle μ’s!! E Tojo Nozomi!» esclamò indicando sfacciatamente anche l’altra.
Eli le sorrise imbarazzata.
Nozomi si sporse appena verso la sua compagna, ridacchiando.
«Credo che abbiamo appena trovato una tua fan, Elichi»
Eli arrossì. Ultimamente le capitava di rado di trovare in giro qualche ammiratore; appena era uscita dall’Otonokizaka invece era quasi difficile camminare per strada ad Akiba, soprattutto in compagnia di Nozomi: ritrovarsi a dover gestire i fan di entrambe non era cosa semplice. Negli ultimi anni erano saliti alla ribalta molti altri gruppi di school idol, era normale che la febbre delle μ’s si fosse in qualche modo placata. Incontri come questo erano perciò diventati parecchio rari e preziosi.
Dia si avvicinò a loro con gli occhi lucidi dall’emozione.
«Io sono la tua più grande fan, Eli-san!»
«Ti ringrazio!»
«Oh!» esclamò Nozomi guardando la ragazza più da vicino, «tu sei una faccia già vista!»
«Ora che lo dici, Nozomi, hai ragione» confermò Eli incrociando le braccia al petto.
Dia ammutolì, il cuore che le batteva a mille.
«Hai fatto parte anche tu di qualche gruppo di school idol?» indagò Nozomi abbassando lo sguardo a misurare con gli occhi il petto di Dia, come se potesse ricavarne qualche indizio.
La giovane fece istintivamente un profondo inchino per presentarsi.
«Ero nelle Aqours, sono Kurosawa Dia!»
«Aqours!» ripeté Eli battendo un pugno sul palmo della mano, «Avete vinto il Love Live due anni fa!»
«È vero! A Nicocchi piacevate molto»
«Sì, anche se vi chiamava “pivelle” era sempre la prima a guardare i video dei nuovi live show»
«Poi c’è stato il carpiato della vostra leader alle regionali»
«Poi c’è stato il carpiato, sì. Da quel momento Nico ha smesso del tutto di fare la spaccona» ridacchiò Eli.
«La vittoria finale l’avete davvero meritata!»
«Concordo, siete state bravissime. Vedervi cantare e ballare mi ha riportato indietro nel tempo»
Dia non riusciva a credere alle proprie orecchie. Si sentiva sovrastata da una serie di emozioni diverse: era lì davanti a due ex membri delle μ’s, tra cui quella che ammirava più di chiunque altra, ed erano finite a parlare delle Aqours. Le sembrava che il cuore non riuscisse a stare al passo con la felicità che provava in quel momento: se il paradiso esisteva, doveva dare quella stessa sensazione.
«Vi ringrazio tantissimo!»
La voce continuava a rifiutarsi di uscire dalla gola. Avrebbe voluto aggiungere così tante altre cose: parole di gratitudine per essere state la loro evidente ispirazione prima che riuscissero a trovare se stesse, per aver reso così popolari le school idol, per essere state il sogno che accompagnava lei e Ruby ogni sera quando erano più piccole. Eppure proprio lei, di solito così brava a parlare, non riusciva a esprimere tutto quel che sentiva. Era a tratti avvilente mostrarsi a loro fuori dal suo solito personaggio composto, quello del severo presidente del consiglio studentesco che vuole imitare il suo idolo.
Il sorriso di Eli le fece riacquistare dieci anni di vita.
«Beh... c’è qualcosa che posso fare per te?» le chiese.
Dia fu colta alla sprovvista. Aveva provato a immaginare molte volte cosa avrebbe voluto chiedere a Eli se mai avesse avuto un giorno l’opportunità di incontrarla dal vivo, ma la realtà l’aveva lasciata più sconvolta della fantasia e non riusciva a pensare a niente di sensato.
«Ka... kabedon...» le uscì d’istinto.
«Eh?»
«Cioè, no! Non intendevo... ecco...»
Nozomi assestò due gomitate divertite a Eli, che era arrossita di colpo.
«Non ti preoccupare, Dia-san, a Elichi hanno chiesto anche cose più imbarazzanti!»
«Nozomi!»
Dia si schermì agitando le braccia furiosamente.
«Ma no, non dicevo sul serio, non c’è bisogno di...»
La frase le morì in gola appena si rese conto che la sua schiena aveva sbattuto contro una delle colonne del tempio: alla sua sinistra c’era il braccio di Eli, davanti a lei due occhi di ghiaccio che la guardavano serissimi.
Fatemi morire qui e ora.
Come se non bastasse, col pollice e l’indice della mano libera Eli afferrò il mento di Dia per sollevarlo appena e a lei sembrò che il cuore volesse sfondarle lo sterno.
Per un paio di lunghissimi secondi, la più grande regalò alla sua fan lo sguardo più affascinante che conosceva; ma la magia si incrinò quasi subito per via di un click meccanico alla sinistra di Eli.
«Nozomi. Che stai facendo?» chiese Eli voltandosi verso la compagna che aveva aperto la propria telecamera e l’aveva rivolta verso di loro.
«Immortalo il momento, Elichi» rispose semplicemente, con un sorrisetto furbo.
Allora lei sospirò e si allontano da Dia, che stava trattenendo il fiato.
Quest’ultima inalò ed esalò quanta più aria possibile, poi si schiacciò le guance tra le mani per provare a riprendersi.
«Grazie...» le uscì impercettibilmente.
All’improvviso, come un flash, si ricordò di una promessa: tirò fuori dallo zaino un quaderno e una penna e li porse alle due ragazze con un mezzo inchino.
«Avrei un’ultima richiesta: potreste fare un autografo e una dedica per la mia sorellina Ruby? Era nelle Aqours anche lei»
Le due si scambiarono un sorriso e acconsentirono.
Dia le guardò scrivere e passarsi la penna a vicenda: Ruby avrebbe adorato ricevere l’autografo di due delle μ’s; una parte di sé pensò che potesse chiedere alle ragazze di procurarsi una dedica per la sua sorellina da parte di Koizumi Hanayo, così avrebbe avuto anche la scusa perfetta per rivedere Eli, ma non voleva esser loro di disturbo. Lasciò andare meccanicamente un sospiro sconsolato.
«Allora, Dia-san» iniziò Eli porgendole quaderno e penna, «la prossima volta ci andiamo a prendere un parfait tutte insieme?»
Gli occhi di Dia si spalancarono involontariamente al sentire la prossima volta, e boccheggiò un momento prima di sapere cosa dire. Le implicazioni della sua domanda erano così tante.
«Volete rivedermi?»
Nozomi appoggiò entrambe le mani sulle spalle di Eli.
«Dobbiamo assolutamente farti conoscere Nicocchi, sono sicura che lei apprezzerà molto conoscere di persona una Aqours!»
«Anche Hanayo era molto informata, se non ricordo male»
«Diciamo che le Aqours hanno tenuto un po’ tutte incollate allo schermo, vero Elichi?»
Dia sentì il bisogno di tenersi chiusa la mandibola con le mani, perché non riusciva a credere a ciò che stava ascoltando.
«Forse stiamo dando per scontato che tu viva a Tokyo e non sia solo di passaggio» concluse Eli con un sorriso colpevole.
Ma Dia si affrettò a negare.
«No! No assolutamente, sto frequentando l’università qui, per me sarebbe un onore potervi conoscere!»
«Perfetto! Allora è andata»
Le tre ragazze si sorrisero e si scambiarono i contatti.
Quando si salutarono, Dia rimase a lungo a guardare le loro spalle diventare sempre più piccole, in lontananza. Quando non riuscì più a distinguerle, chinò lo sguardo sul quaderno che teneva in mano: aprì la prima pagina e vide campeggiare gli autografi, uno elegante e sinuoso, di Eli, l’altro più contenuto e armonico, di Nozomi. In alto figurava la dedica che aveva lasciato Eli per entrambe.
A Ruby e Dia, un abbraccio per le nostre ammiratrici, da vostre ammiratrici”.
Dia soffocò una risata.
Era stato un incontro fuori dagli schemi per più di un motivo. Se gliel’avessero detto tanti anni fa che sarebbe stato così, quando era ancora una ragazzina adorante che schiacciava il tasto “replay” sui video delle esibizioni delle μ’s insieme a sua sorella, non ci avrebbe mai creduto. Ma d’altronde a quel tempo non avrebbe mai creduto neanche alle Aqours, né tantomeno che potesse arrivare a vincere un Love Live.
Molte cose nella sua vita erano state fuori dagli schemi. Fuori dai suoi schemi.
Chiuse il quaderno e rivolse uno sguardo grato al tempio di Akihabara, ormai avvolto nella penombra. La vita era molto più sorprendente di come se la immaginava.


 
Note di Alex
Ohilà! Tutto ciò nacque da una fanart bellissima trovata online di Eli che fa un kabedon/kabekui a Dia.
Niente, volevo solo dirvelo.
Sono molto soddisfatta di questa OS, devo dire. Non capita spesso, ecco.
Ma a voi la parola!
Alex
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Love Live School Idol Project / Vai alla pagina dell'autore: AlessiaDettaAlex