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Autore: Burnedfingertip    18/06/2018    1 recensioni
Alex si guarda lo specchio, ed è un po' come quando sei immerso in piscina.
Come quando ti senti vero.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Tematiche delicate
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Alex è un bel ragazzo. Occhi castani, abbastanza grandi, sempre contornati dal nero delle occhiaie e dell’eye-liner, naso all’insù e bocca carnosa, sempre sorridente. La sua pelle è decorata da barrette e palline di metallo, due sul sopracciglio, un anello al naso, due sulle labbra, e sulle orecchie chi più ne ha più ne metta.
I suoi capelli sono corti. Quella lunghezza strana che ti fa intuire la notte, una? Due settimane prima? Quando in preda ad una sbronza con i fiocchi se li è rasati tutti, un po’ ridendo e un po’ piangendo.
Ad una scommessa non si dice mai di no. Soprattutto se con se stessi.
Poi gli ha sempre dato una bellissima sensazione tagliarsi i capelli, come di togliersi un peso, come se liberandosene potesse finalmente respirare il profumo del cambiamento.
E poi, non solo li taglia.
Spesso, spessissimo si ritrova a cambiarne il colore. Ora è blu, anche se non più il blu elettrico e vivace che aveva all’inizio.
Con tredollarienovantacinque al Discount non poteva che aspettarselo, dopotutto, quel grigino freddo.
Eppure non gli dispiace, si guarda allo specchio e un po’ sorride.
Gli capita spesso di guardarsi allo specchio, ci passa le ore.
Vedersi riflesso lo affascina. Lo fa sentire vero.
Un po’ come quando sei in acqua e stai fermo, chiudi gli occhi e ti rendi conto di riuscire a percepirti.
Senti di avere delle gambe, delle braccia, mani, piedi.
Tutto insieme.
Cose che quando sei asciutto non te le sogni nemmeno.
Ecco, davanti allo specchio Alex si vede. Fa un’espressione, si immagina di essere così anche quando la fa con gli altri.
Come se fosse davvero uguale all’omino nello specchio.
Come se si sentisse davvero così.
Quando smette di essere affascinato, poi, Alex sputa contro lo specchio, digrigna i denti e si accende una sigarettanonsigaretta.
Ne tiene sempre qualcuna di scorta, già pronta, per situazioni come queste.
Ne ha bisogno per calmarsi.
Non vuole arrivare a dover prendere cose peggiori, cose prescritte.
Odia quelle cose.
Lui non sta male, Alex non è pazzo. Neanche triste.
Alex sta bene, è solo un po’ nervoso e pensa appena un po’ troppo.
Sbuffa due nuvolette di fumo, sospira, e aspetta di smettere tremare, prima di tornare in camera, da Adam.
Non vuole che si preoccupi, non di nuovo.
Sospira, dando un altro tiro e evitando lo sguardo accusatorio che segue la sua figura dallo specchio, si passa una mano sull’addome un po’ troppo morbido , e apre la porta del bagno.
Nessuna prescrizione.
Nessun dottore, nessuna preoccupazione.
Un sorriso chimico sulle labbra e un ragazzo più stonato di lui tra le lenzuola.
Alex sa che la vita è bella – deve esserlo, lo dicono tutti, per lui non può essere diverso, non gli manca nulla, no?
Alex sa di non potersi lamentare, onestamente non ha neanche voglia di farlo.
Però...
   
 
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