Ogni anno c’è una mattina in cui non vuoi essere un professore di Pozioni.
Ogni anno c’è una mattina in cui speri che a nessuno studente il filtro vada a buon fine.
Ma uno studente modello c’è sempre, e il fumo esonda violento da quell’unico calderone.
Una mattina d’estate, una corsa sull’erba umida, un fiore in una piccola mano, ruvide cortecce di alberi, foglie che ascoltano conversazioni di bambini tra i rami, e vorresti non saper respirare, vorresti rovesciare tutto, uscire e piangere, piangere con la testa tra le mani in un sotterraneo che ormai urla il suo nome.
« Qualcuno sa di che pozione si tratta?»
« Amortentia, professore.»
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