Fumetti/Cartoni europei > Angel's friends
Segui la storia  |       
Autore: N a r a y    24/06/2018    1 recensioni
«Perché hai dimenticato ...»
Il diavolo parve riflettere e con un sorriso amaro ondeggiò la testa: «Raf ... lascia perdere»
«Ma eravamo finalmente legati! Avevamo qualcosa che ci rendeva vicini, non solo noi due, ma anche gli altri! Me lo avevi detto anche tu! Me lo ricordo! Avevamo detto che nulla sarebbe cambiato da quel giorno, perché invece tu ti comporti così ora!»
Raf pronunciò ogni singola frase che fin dall'inizio di quel giorno si era tenuta dentro. Le aveva ripensate e ripensate cercando il giusto approccio per porsi a lui, ma Sulfus era così sfuggente e non appena ne ebbe l’opportunità, Raf dette vita a tutti quei pensieri.
Sulfus non si scompose. Con sguardo neutro cercò di non mostrare a Raf la sua irrequietezza: «No ...» si limitò a rispondere. «Un giorno mi ringrazierai, e così anche gli altri».
Raf scosse la testa. Non ci voleva credere, le sembrava tutto così assurdo!
Assurdo che Sulfus si fosse imposto di tornare suo nemico come in principio e dimenticare tutto quello che avevano passato insieme!
Un senso di malessere pervase l'angioletta non appena gli occhi si posarono sul viso di Sulfus.
Girato di profilo il diavolo sembrava avere un’aria sofferente.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Raf, Sulfus
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Buona domenica! 
Spero passiate buone vacanze, sole e divertimaneto, anche per chi lavora! :D 
Sono riuscita a postare un nuovo capitolo anche questa domenica e ringrazio sempre chi segue e ha messo tra i preferiti la mia storia! :3 Lo apprezzo molto, come anche i vostri commenti naturalmente! 
Tra una settimana avrò finalemente un più libertà per godermi le vacanze e gli aggiornamenti non dovrebbero saltare! 
Comunque sia vi lascio alla storia e buona lettura!
Come sempre vi invito anche a leggere la storia originale a fumetti! ;P










Sensazioni






 
 
 
Nella notte Sulfus si girava e rigirava continuamente nel letto.
Era impressa nella sua mente l'immagine di Raf con lo sguardò velato di tristezza.
Lui non aveva dimenticato, ma non potevano fare in modo che tutto ciò che era successo tra loro potesse continuare anche nel presente. Lui sapeva che un giorno avrebbero dovuto affrontare la nuda e cruda realtà dei fatti e rassegnarsi all'evidenza.
Se gli altri non avrebbero collaborato allora Sulfus avrebbe continuato per la sua strada, da solo.
Nel letto vicino al suo, Gas russava rumorosamente e non era il solo nell'incubatorio.
Si girò a sinistra del letto portando il suo sguardo su un suo compagno quasi completamente seppellito sotto le coperte.
Quanto avrebbe voluto dormire così calmo pure lui quella notte!
Basilisco sgusciò fuori dalle coperte sentendo sveglio il suo padrone. Sibilò e Sulfus lo guardò.
Si vesti e silenzioso uscì dall'incubatorio.
 
Il vento era gelido quella notte, quei pochi passanti che erano ancora in giro indossavano dei grossi piumini.
Sulfus non sentiva niente, ma poco gli importava.
La luna era piena e sembrava davvero grande in quel cielo senza nuvole.
Basilisco sibilava attorcigliato al suo braccio. Sembrava preoccupato pure lui ...
«Che hai Basilisco? Hai anche tu le mie stesse sensazioni?» gli chiese Sulfus.
Lo sguardo del serpente a sonagli si posò sul viso del diavolo, ma senza dare nessuna risposta.
Entrambi sembravano confusi ...
“Maledizione, odio sentirmi così strano e non poterne capire il perché!?”
Sulfus iniziò a sentirsi frustrato e ricominciò a camminare sopra il tetto della scuola.
Si era svegliato più volte nella notte preda di strane sensazioni. Era come se una o più ignote presenze lo circondassero e gravassero tutte sul suo corpo.
Quella situazione lo faceva impazzire e tutti i problemi per lui erano iniziati con l'arrivo di quel nuovo angelo, Michea ...
Aveva ingaggiato Gas per riuscire ad ottenere più informazioni possibili sul conto di quella meringa alata, sempre che le informazioni riuscissero a rivelarsi valide …
Infilò le mani nelle tasche della sua lunga giacca e volò sopra la Torre Scolastica dell'edificio.
Dopo qualche attimo la sua mano destra iniziò a percepire uno strano calore.
Sulfus ne sembrò stupito ed estrasse velocemente dalla tasca lo strano oggetto.
Si ritrovò tra le mani un piccolo cristallo, lo stesso cristallo di nube che componeva l'amuleto a forma di diapson che il neutromante* Malachia aveva dato a lui lo scorso anno come rintracciatore di Riviventi. Si era poi anche rivelato uno strumento per avvisare gli stessi mostri della presenza dei loro inseguitori (cioè Raf e Sulfus e i loro amici).  Eppure, funzionavano solo se usati da Raf e Sulfus, gli unici che possedevano un legame, una risonanza con i mostri ...
Si ricordava di averlo distrutto poco prima che la scuola terminasse, ma non ricordava affatto di averne conservato una parte ...
Il calore che emanava non era forte. Solitamente il cristallo si illuminava alla presenza di un Rivivente, ma non aveva mai sprigionato energia sotto forma di calore.
Basilisco sibilò preoccupato ...
Forse erano tornati i Riviventi? Oppure era in atto qualcosa di diverso?
Sulfus ora si sentiva più confuso di prima sulla questione, ma ringraziò sé stesso per aver tenuto un pezzo di quel ciondolo: era la prova che le sue sensazioni erano fondate e non frutto della sua immaginazione.
Si guardò bene attorno. Ora il problema era un altro.
Bisognava capire il perché del bizzarro comportamento del cristallo e se veramente c'erano dei Riviventi in giro, perché le Alte e Basse Sfere non se ne erano ancora accorti?
Già il fatto che servisse il loro tocco, cioè suo e di Raf per distruggere i Riviventi, non aveva per nulla convinto Sulfus della riuscita del compito da parte delle Alte e Basse sfere. Perciò, se veramente le cose stavano così, allora il gruppo si sarebbe dovuto unire un'altra volta ...
Sulfus non era certo di volerlo fare.
“Seguirò da solo questi indizi. Se poi scoprirò del ritorno dei Riviventi, allora valuterò meglio cosa fare”.
Il diavolo non aveva intenzione di richiamare la compagnia. Magari tutta quella storia si sarebbe rivelata una sciocchezza, un nulla. Forse il cristallo emanava calore senza un motivo.
Sulfus chiuse gli occhi.
Per ora solo delle strane sensazioni e il cristallo erano le certezze che qualcosa di inconsueto stava prendendo piede sulla terra ...
Il diavolo batté le ali e scese nel giardino della scuola.
La sua espressione si oscurò per un'istante. Ancora quelle strane sensazioni lo tormentavano.
Angeli e diavoli non dovevano alleare le loro forze, danneggiare l'equilibrio tra male e bene avrebbe fatto sfociare l'intero universo nel caos più totale. I Riviventi però avevano messo a dura prova entrambe le parti ed ora i giovani angeli e diavoli erano confusi e spaesati e purtroppo non solo loro. La notizia dei mostri aveva raggiunto entrambi i due mondi, scatenando diverse reazioni ... c'era chi desiderava di risolvere subito questo problema e all'Inferno c'era chi credeva di poterli usare come arma contro il mondo celeste. Naturalmente l'ipotesi non aveva preso piede tra molti diavoli e lo stesso ‘Grande Capo’ non l'aveva affatto accolta in quanto il suo volere era quello di distruggere con le capacità demoniache il mondo umano e celeste senza l'utilizzo di emanazioni dovute a una vendetta d'amore di un diavolo ormai divenuto terreno ...
Il vento si era alzato e le fronde degli alberi si agitavano curvandosi sotto la potenza dell'aria fredda di quella notte.
Sulfus alzò lo sguardo sulla scuola ... chi lo avrebbe immaginato che questo posto gli avrebbe causato così tanti problemi e non solo scolastici ...
Spostando lo sguardo verso il piano riservato agli angeli, notò una figura intenta a guardare la luna.
Si avvicinò.
Era il nuovo angelo. Michea.
“Tsh! Nemmeno lui riesce a dormire questa notte?”

 

*§*§*§*§*§*

 
 
 «Silenzio! Piccole pesti!»
Il professor Putzo batté energicamente il pugno sulla cattedra cigolante.
La classe era una bolgia infernale come al solito, ma quella volta non era Sulfus a dirigere l'intera classe scalmanata.
Il giovane diavolo osservava il cielo fuori dalla grata dello scantinato dove si stava svolgendo la lezione di Malefici Alchemici*.
Non si capacitava di come la sua mente si affacciasse spesso sulla questione Riviventi. Forse perché avrebbe comportato il ritorno dell'unione tra il suo gruppo dei diavoli e quello degli angeli? Lo spaventava forse il non riuscire più ad abbandonare quella insana amicizia per poter completare il suo compito: diventare un diavolo tentatore al cento percento?
Ma poi, era veramente quello che voleva?
Scosse la testa furibondo: “Certo che è così! Non voglio certamente rimanere un mezzo diavolo per tutta l'eternità, io!”
Si appoggiò allo schienale della sedia con le braccia conserte.
“Ma che diamine mi prende!? Non è da me farmi tutti questi problemi!”
«Sarà meglio per voi ascoltare così da prendere voti abbastanza decenti per evitare di avervi al recupero! Non ho la minima intenzione di starvi dietro fino all'ultimo!» li minacciò il professore.
Sulfus non notò nulla, era come se l'intero spazio dell'aula fosse sparito intorno a lui.
Percepì un lieve calore provenire da una delle tasche della sua giacca: il cristallo.
Estrasse la mano, lasciando il cristallo sul fondo, anche se, la voglia di poterlo osservare meglio era tanta ...
Sulfus temeva che il calore emanato dal cristallo potesse essere percepito anche dai presenti nell'aula e di dare spiegazioni non ne aveva propria voglia ...
Cercò di ignorare l'energia sprigionata dall'oggetto tornando ad osservare fuori dall'aula, ma la voce di Gas al suo fianco, lo bloccò.
«Hai sentito Sulfus!? Il prof sembra parlare seriamente riguardo a quest'anno, ma io di voglia di studiare non ne ho proprio ... come sempre d'altro canto!» e si dondolò ancora più veloce con la sedia.
Sulfus non lo guardò nemmeno e continuò a pensare a come fosse possibile tutta quella storia sui riviventi ...
Doveva essere ormai da tempo un capitolo chiuso e allora perché quel maledetto cristallo pulsava e si illuminava ancora!?
Non era certo delle proprietà di quei cristalli di nube e forse scoprirlo sarebbe potuto risultare un ottimo indizio per capire qualcosa in più di tutta quella storia.
Ma a chi chiedere? Chi poteva intendersi di certe cose così proibite?
Sicuramente un salto in biblioteca sarebbe stato necessario anche se all'idea Sulfus non ne era affatto entusiasta.
Il diavolo tornò a guardare l'intera classe scalmanata che a fatica veniva domata dal professor Putzo.
A Sulfus balenò all'improvviso un'idea: perché non chiedere al professor Putzo dei cristalli di nube?
La scartò subito. Meno gente veniva a sapere di questi fatti, meglio era, anche se già la storia dei Riviventi era sulla bocca di tutti!
Una gigantesca biblioteca e tantissimi polverosi libri lo attendevano a ZolfanelloCity ...
“Fiamme dell'Inferno! Non posso credere di essere così attaccato a questo mondo da mettere addirittura a repentaglio la mia stessa sanità mentale ...”
 
Terminata la lezione, l'intera classe fluì come un torrente in piena fuori dall'aula, percorrendo come una mandria di bufali il corridoio che conduceva verso le aule dei terreni ...
Sulfus fu l'ultimo ad uscire.
Arrivato al corridoio principale della scuola si avvicinò a un gruppetto di diavoli. Tra questi vi era Gas.
Si avvicinò a lui e lo prese per un braccio: «Seguimi» disse autoritario.
Gas non poté ribadire e lo seguì.
«Sai cosa devi fare ...» gli disse subito Sulfus non appena si trovarono in uno spazio meno affollato.
Gas non capì subito le parole del diavolo dai lunghi capelli, ma poi con una ampia e euforica espressione fece segno di aver acquisito l'ordine di Sulfus.
«Certo! Gli starò incollato come una pulce a un cane!»
Sulfus guardò verso una delle aule e vi trovò Michea intento a parlare con un angelo.
Sperava che Gas riuscisse a trovare veramente informazioni compromettenti sul suo conto così da poterle collegare a quelle familiari sensazioni che provava quando Michea gli passava vicino ...
Doveva solo portare pazienza, tutto qua.
Era il cambio dell'ora e le classi terrene iniziavano ad essere in tumulto mentre si organizzavano per le materie della successiva lezione.
Sulfus individuò la classe del suo terreno e con pacatezza entrò nella grande aula pullulante di ragazzi in preda a una strana euforia.
Scoprì presto che l'aria nell'aula era tutt’altro che felice ...
«Hai sentito? Dicono che la prof di chimica abbia fatto fare delle verifiche a sorpresa per tutte le sue classi nelle prime due ore! La farà anche a noi ne sono sicuro!»
«Cavolo! Io non ho aperto nemmeno il libro di chimica tutta questa estate!»
«Siamo spacciati!»
Sulfus sorrise. Non vi era niente di meglio che un bel terrore da verifica a sorpresa per iniziare nella giusta maniera la giornata. Era ovvio che Andrea non avesse toccato un libro per tutta l'estate, figuriamoci quello di chimica!
Tentarlo nel dire una delle sue bugie sarebbe stato così semplice che quasi a Sulfus dispiacque non potersi divertire più di tanto.
Raf, impeccabilmente, era già al suo posto, di fianco al suo protetto. Non sembrava preoccupata, o almeno così pareva. Sicuramente sentiva la preoccupazione di Andrea, eppure il ragazzo sembrava avere la testa altrove.
«sh! Michele ...» bofonchiò Sulfus. Non si aspettava che Andrea pensasse ancora a quel tipo, che per come lo aveva trattato non avrebbe dovuto avere tutto quel riguardo.
Girò lo sguardo nell'aula: i soliti compagni di classe di Andrea e pure i soliti diavoli e angeli ...
Mancava Michele. Ecco perché Michea non era ancora entrato in aula.
Sulfus volò vicino a Raf, seduta sull'armadietto della classe. Era pensierosa.
«Vedo che l'amichetto del nostro Andrea non si è presentato oggi ...»
Raf posò il suo sguardo sulla figura del diavolo: «Già e ho paura che Andrea non stia molto bene ...»
«Un buon momento per iniziarlo a tentare allora ...» la voce di Sulfus tradì le sue intenzioni e Raf lo capì.  «Sulfus, che hai? Stai male anche tu?»
 
 
 


Note
NEUTROMANTE: sono rari eterni che rinunciano all'Eternità per una vita mortale da Terreni. Sono ex angeli o come Malachia, ex diavoli. Questi esseri "neutri", intermedi tra i due mondi, conservano speciali poteri: un'intelligenza superiore per e la capacità di vedere gli Eterni.
MALEFICI ALCHEMICI: ovvero l'arte delle pozioni mafitiche.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Angel's friends / Vai alla pagina dell'autore: N a r a y