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Autore: ballerina 89    26/06/2018    1 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV KILLIAN 

Ed eccoci qui nel salone di casa nostra con le valige in mano pronti a  metterci in macchina e raggiungere l'aeroporto di New York per iniziare la nostra tanto attesa vacanza o "luna di miele numero due" come dicono i nostri amici. Lo so lo so è passato qualche mese dal compleanno della mia lei ma nella nostra famiglia ci sono stati eventi a cui era impossibile non presenziare: il dieciottesimo di Henry, il terzo compleanno della piccola peste di casa e il suo ingresso ufficiale alla scuola materna  e per concludere il trasferimento di Henry a Boston. È già il piccolo Henry ha lasciato il nido anche se deve ancora terminare il liceo. Come è possibile? Ha ottenuto una borsa di studio dopo i primi test di ammissione al college. Questa borsa di studio  gli permetterà di terminare gli studi lì per poi entrare direttamente al college senza ulteriori domande di ammissione come da routine. Non posso non essere orgoglioso di lui, si è impegnato tanto in questo ultimo anno ed ha raggiunto un traguardo davvero molto molto importante. Per Emma e Regina è stato un bel trauma doverlo salutare con dei mesi di anticipo e sopratutto con così poco preavviso, nessuna delle due si aspettava una cosa del genere ma alla fine hanno acconsentito a lasciarlo andare, in fondo è una grande possibilità per lui sarebbe stato un grande errore non lasciarlo andare. 

- Killian si può sapere a cosa stai pensando? Le valige non si spostano mica da sole! - ha ragione, mi sono distratto. Prendo la mia piccola valigia, le sue che a differenza sono enormi e carico tutto in macchina. 

- Possiamo andare se sei pronta. - le dico sorridendo

- Mmmh... ho controllato le finestre e sono tutte chiuse, le bambine sono a scuola e le andrà a prendere papà all'ora di pranzo mentre Prince è da Regina... si, direi che è tutto come deve essere quindi possiamo partire.

- Salta su principessa! Guido io. 

Non parlammo molto durante il tragitto verso l'aereoporto ma una cosa era certa entrambi stavamo fantasticando su quello che sarebbe stato a tutti gli effetti un viaggio da sogno.  Mi correggo... Quasi un viaggio da sogno l'aero è stato di gran lunga la arte peggiore, la prossima volta credo proprio che prenderemo la mia adorata Jolly. Tralasciando questo piccolo dettaglio per il resto il viaggio d'andata fu molto piacevole e nel giro di poco ci ritrovammo nella nostra fantastica camera d'albergo: 

- Bene bene bene... le valige sono sistemate quindi direi che è giunto il momento di inaugurare la nostra nuova camera non trovi? - le dissi sussurrandole in un orecchio.

- Così! Su due piedi? Non... non dovremmo chiamare a casa prima? 

- A casa stanno tutti bene fidati, se chiamiamo tra qualche ora nessuno si preoccuperà! - iniziò a baciarle il collo con fare insistente, avevo una voglia matta di averla tutta per me.

- Mmh... so perché ma riesci sempre a convincermi! - mi bació con tanto di quel desiderio che non ci pensai due volte a sollevarla da terra e buttarla sul letto. 

- E ora diamo un grande inizio alla nostra seconda luna di miele! 

***

Arrivammo in quella camera d'albergo alle 13:00 di quel pomeriggio  e alle 17:00 eravamo ancora lì in quel magnifico letto a recuperare decisamente tutto il tempo perduto. Non che non avessimo i nostri spazi a casa, ma vuoi mettere la privacy che si ha quando si è in due contro quella di quando si è quattro? 

- Che ne dici amore? Riusciamo a fare un giro in spiaggia prima che faccia sera? - disse stiracchiandosi e sbadigliando. 

- Ma come... non ti piace stare qui? 

- Adoro stare qui, sopratutto se ci sei tu, ma siamo venuti qui non solo per questo se non ricordo male.

- Siamo venuti "anche" per questo... non ricordi i nostri ultimi discorsi? 

- Si, ricordo tutto perfettamente e sono ancora convinta di quello che ho detto però non esiste solo questo e io ora ho una voglia matta di buttarmi in mare e fare un bel bagno rilassante.

- Posso riservarti tra le onde lo stesso trattamento che ti ho riservato qui tra queste lenzuola?

- Se troveremo un posto isolato lontano da occhi indiscreti allora... perché no! 

- Vestiti allora perché stiamo andando alla ricerca dell'isoletta più sperduta dei Caraibi...

***

POV REGINA 

Era tardo pomeriggio  ormai e dovevano essere atterrati da un pezzo. Nessuno di loro si era fatto sentire e a parte me che intuivo il motivo di tale allontanamento dai cellulari il restante dei suoi parenti, i suoi genitori per essere più precisi, erano nel panico più totale. Snow pensava già che qualcosa fosse andato storto. Certo come no.... come se Emma non fosse stata capace di teletrasportarsi qui in caso di guasto al motore dell'aereo. Fortunatamente per la mia sanità mentale, anche se in ritardo,un messaggio da parte di Emma arrivó facendo rientrare tutto quell'allarmismo inutile. Passai gran parte del pomeriggio nel loft con i Charming e le bambine dopodiché decisi di rincasare, Robin era a casa con un Ronald malaticcio, non era il caso di fare tardi. Una volta a casa feci un bagno caldo, preparai la cena e dopo aver controllato Ronald decidi di stendermi sul divano con il mio ladruncolo preferito.

- Mi sei mancata oggi! - disse passandomi un calice di vino 

- Anche tu amore ma Snow era in modalità panico, qualcuno doveva pur occuparsi delle bimbe mentre dava di matto. 

- Quindi fammi capire: devo dare di matto per avere la tua più totale attenzione? - mi prese in giro 

- Non ce ne sarà bisogno, sono qui ora è sono tutta tua! - lo pensavo davvero ma non avevo messo in conto che nella nostra famiglia non si può star mia tranquilli. Verso le due del mattino una chiamata arrivó sul mio cellulare svegliandomi: era snow. Non feci in tempo a rispondere così immaginando che qualcosa non andasse scesi al piano di sotto e la richiamai. Rispose al primo squillo.

- Credo che chloe si stia ammalando. - disse improvvisamente senza neanche farmi parlare.

- È da cosa lo dedurresti? 

- Piange che le fa male la pancia e a cena non ha toccato cibo.

- Non è detto che sia malata, può darsi che le manchi Emma e lo dimostra così. Sai anche tu quanto è legata a sua madre. 

- Ti dico che è strana Regina! Ha un colorito che non mi piace per niente e non fa altro che tenersi la pancia e lo stomaco. Le ho provate tutte ma non so che altro fare, solitamente con neal basta un po' di camomilla e il problema si risolve. Ho pensato anche che magari potrebbe aver preso il virus che ha Roland.... ecco perché ti ho chiamato. Magari tu sai come fare visto che ci sei già passata. - provare a non mandare nel panico snow era decisamente impossibile pertanto l'unica soluzione per mettere fine a quella conversazione età andare da lei e farle capire con mano che il suo era un'altro allarmismo inutile.

- Ho capito, arrivo! - lasciai un bigliettino a Robin sul tavolo della cucina nel caso di fosse svegliato e mi recai con la magia a casa dei Charming. Bastó guardare il viso della piccolina per capire che stava male sul serio e non stava mentendo. Era bianca come un lenzuolo e più che un pianto era un lamento quello che usciva dalla sua bocca. 

- Amore bello della zia che hai? Che ti senti?

- Bua qui! - mi rispose indicandomi lo stomaco 

- Che ti dicevo???? - mi rispose sua nonna come a voler sottolineare l'ovvio. La ignorai 

- Vieni un po' in braccio a zia ok? Ti faccio un massaggino dove hai la bua e vediamo se passa ok? 

- No... mi fa male se mi tocchi la pancia! 

- Ok allora prova a stenderti un po' sul divano ok? Io sarò qui vicino a te - disse no con la testa. Provai a pensare altro ma non ne ebbi il tempo: iniziò a vomitare a terra e subito dopo si mise a  piangere spaventata. Cavolo questa non ci voleva proprio.

- Piccola non è successo nulla, non piangere. Ora zia ti porta di sopra ok?  - non aspettai la sua risposta, la presi in braccio e la portai in bagno a darsi una rinfrescata. Servì a poco, nel giro di dieci minuti la scena si ripetè ancora e ancora. 

Vomitó per più di un quarto d'ora e stavo sinceramente iniziando a preoccuparmi, ormai non aveva più niente nello stomaco cos'altro voleva tirar fuori non lo so. Era spaventata povera piccola ma rispetto a come l'avevo trovata ora il suo colorito stava leggeremente migliorando. Buon segno. 

- Ti senti un po' meglio stellina? - annui ma era ancora molto spaventata.

- Ora andiamo in camera e misuriamo la febbre ok? Non dovresti averla - dissi toccandole la fronte - ma è meglio controllare. Presi il termometro dal mobiletto del bagno dopodiché raggiunsi,con chloe tra le braccia, la cameretta che snow aveva allestito per le due bambine. Mi sedetti sul letto ma le coperte fecero uno strano rumore. Mi alzai non capendo e provai a sedermi di nuovo, di nuovo lo stesso rumore.

- Mah che diavolo... - scostai le coperte e li mi si aprì un mondo. Davanti ai miei occhi appariva in tutto il suo splendore una busta di patatine da minimo 300g completamente vuota. 

- Amore di zia hai mangiato le patatine oggi? - la vidi abbassare lo sguardo colpevole. - Cucciola non vedi vergognarti o avere paura di dirmi la verità, devo saperlo per capire a cosa è dovuto il tuo mal di pancia.... allora hai mangiato le patatine oggi? - annuì - insieme a Leila per caso? 

- No.

- Con Neal? 

- No.

- Da sola? - annui nuovamente. - Ho capito. Il pacchetto era già aperto o era nuovo?

- Nuovo.

- Ecco spiegato il tuo mal di pancia stellina mia. 

- Mi gualisci con la mazzia?- avrei voluto farlo davvero, vederla debole e dolorante in quel modo mi faceva star male ma se l'avessi curata con la magia le avrei dato di sicuro un cattivo insegnamento ovvero quello di potersi rimpinzare di ogni schifezza possibile tanto poi con la magia tutto si sarebbe risolto.

- No amore! Queste cose non si possono guarire così. Adesso zia chiama il dottore e vedo se può darti lui un aiutino. - così feci: scesi le scale, mi arrabbiai con snow che non era stato in grado di controllarla dopodiché chiamai whale il quale arrivó subito.  le fece una punturina e già nel giro di dieci minuti il dolore iniziò a calmarsi. Chiese di sua mamma non appena si sentì meglio e dopo altre lacrime perché la voleva lì con lei si addormentó sfinita. Bene! Questo era solo il primo giorno senza Emma e Killian, cose sarebbero stati quelli a venire? 

***

POV EMMA

Tra sole, relax e tanto ma tanto amore eccoci giunti al nostro quarto giorno di vacanza. Mi sento in paradiso, niente lavoro, nessuno che ti cerca in continuazione per possibili minacce e niente invasori di privacy altrui. Potrei  abituarmi a tutto questo sapete? Eh già è tutto perfetto tranne una cosa: mi mancano i miei figli. Ho avuto la possibilità di parlare con loro pochissimo in questi giorni perché a detta di Regina più mi sentono è più faranno capricci ma non riesco a non sentire le loro voci almeno una volta al giorno. Non avrei mai pensato nella mia vita di dipendere da qualcuno invece eccomi qui dipendente da dei cuccioli d'uomo. 

- Sei pronta? Possiamo uscire? - mi chiese killian non appena uscì dal bagno. 

- Dove mi porti di bello oggi? 

- Potrei aver prenotato un piccolo traghetto che ci porterà niente di meno che in un piccolo spiazzo di terra circondato dal mare soprannominato isola dell'amore. Sembra adatta alle nostre "esigenze" non trovi? - mi guardó con il suo solito sguardo provocante e allusorio. 

- Se continui a trovare questi posti con nomignoli così prima o poi ci ritroveremo in un'isola per scambisti. 

- Donna di poca fede. Avanti andiamo! 

Se c'era una cosa che mio marito sapeva fare bene era sorprendermi: il posto in cui mi portó era a dir poco meraviglioso: acqua cristallina, sabbia bianca, palme... palme ovunque, ma sopratutto non c'era un'anima oltre a noi due. Era un piccolo spiazzo di terra deserta. 

-  Allora dolcezza: che ne pensi?

- Penso che sei un angelo! Vieni qui - gli afferrai le mani e con la ben che minima delicatezza lo attirai a me in un bacio poco casto.

- Oiii! I Caraibi ti hanno cambiata amore! - disse non appena ci staccammo per prendere aria - Non che mi dispiaccia questo trattamento ma come puoi ben vedere siamo all'aperto...

- E allora? Siamo soli no? 

- Si beh ma... qualcun'altro potrebbe avere la nostra stessa idea, non vorrei ti vedessero....

- Zitto non parlare e datti da fare, non avremo più del tempo così quando torneremo a casa lo sai vero? Meglio approfittarne.

- Se la metti su questo piano allora... - si tolse la t-shirt rimanendo in costume, tolse il mio copricostume e prendendomi in braccio mi portó tra le onde di quell'acqua spettacolare - così almeno semmai dovesse arrivare qualcun'altro non vedrà la mia graziosa mogliettina in versioni che solo io posso vedere.

- Ma come devo fare con te è ???? Gelosone! 

- Zitta e baciani. 

Non me lo feci ripetere due volte e nel giro di mezzo secondo eravamo già li,  intendi ad amarci senza riserva alcuna.

***

È esattamente questo il modo in cui passammo l'intera vacanza, giorni pieni di amore e coccole. Ho vissuto sensazioni indimenticabili ma ora è tempo di tornare a casa. Da una parte sono felice di tornare, rivedrò i mie figli, i miei amici, i miei genitori... ma dall'altro lato mi sento malinconica: mi mancherà tutto questo. 

- Ti prometto che andremo a farci un weekend fuori storibrooke molto presto amore! - disse il mio lui sussurrandomi all'orecchio e facendomi rabbrividire.

- Cosa??? - risposi non capendo

- Ti vedo malinconica... la nostra vacanza sarà anche finita ma non è detto che la favola che abbiamo vissuto terminerà qui. Avevamo bisogno di questo viaggio per riprendere coscienza di noi due come coppia, di rivedere le nostre necessità e i nostri bisogni. Ora che abbiamo ripreso in mano la nostra vita ti prometto che non c'è la faremo più sfuggire e sapremmo conciliare bene famiglia amici e intimità. Dammi un bacio ora. - Non glielo negai.... come faceva a leggermi sempre come un libro aperto? Non lo so... so solo che ho sposato un uomo con la U maiuscola. 

***

POV REGINA 

- Io ho capito che siete impazienti ma volete smetterla di mangiucchiare tutto quello che vi capita a tiro? - dissi alle mie nipotine, a Ronald e a Neal che stavano facendo piazza pulita del banchetto che avevo preparato per il ritorno dei miei amici - sopratutto tu signorina - guardai chloe  - il dottore ha detto che devi stare attenta a quello che mangi, non sei ancora del tutto guarita.

- Ma tono buone... sospirai e successivamente mi abbassai alla sua altezza 

- Chloe amore... mamma e papà stanno tornando a casa, non sarebbe carino se oltre a lasciargli qualcosa da mangiare tu li stupissi facendogli vedere come hai imparato a parlare bene? 

- Va bene zia! Peró sono buone le patatine! 

- Ecco così va molto meglio. Lo so che sono buone ma se non vuoi beccarti un altro mal di pancia da record dovrai pazientare ancora qualche altro giorno.

- Va bene! 

- Brava! Ora che ne dite di sistemare i disegni che avete fatto per i vostri genitori? - le dissi guardando anche Leila 

- Io non so se glielo daró! - rispose quest'ultima.

- E perché mai? 

- Glielo do solo se mi hanno portato qualcosa. Dici che ci hanno fatto dei regali? 

- Beh solitamente li fanno sempre ma non posso averne la certezza amore. 

- Ok va bene, andiamo nana! Andiamo a prendere i disegni! 

- Si allivo.... opsssss! - si mise subito una mano davanti alla bocca -Arrivoooo! - ok almeno due le avevo sistemate. Dovevo sistemare gli altri due. Chiesi loro di aiutare David in giardino dopodiché con snow mi dedicai a finire di sistemare le pietanze che avevamo preparato sul tavolo. 

- Come mai ancora non arrivano? - chiese m guardando l'orologio - Dovevano già  essere qui mezz'ora fa.

- Avranno avuto problemi in aeroporto, si saranno fermati a fare benzina o magari avranno ben pensato di passare a casa per un' ultimo incontro ravvicinato

- Regina sempre a quello pensi? 

- Perché scusami cosa pensi che abbiano fatto in vacanza? Si sono guardati negli occhi scambiandosi belle parole? - qualcuno suono alla porta. - Eccoli qui! Puoi chiedere direttamente a loro se vuoi. - imbarazzata fece per alzarsi ma qualcuno l'anricipô

- Vado io vado io vado iooooooooooo! - una chloe urlante scese dalle scale per poi dirigersi verso la porta d'ingresso. 

- Mamyyyyy! Papyyyyy! - saltó praticamente addosso ad entrambi. 

- Piccolina miaaaa! - rispose Emma prendendola meglio tra le sue braccia - ti è mancata la mamma? 

- Tanto tanto! Anche tu papy mi sei mancato tanto! 

- Ooohhh una sola settimana che siamo stati via e tu hai fatto tutti questi progressi amore? - intervenne killian seguito subito dopo da una Emma con gli occhi lucidi.

- Parli benissimo stellina mia

- Mi ha aiutato la zia! 

- Grazie Regina. 

- Figurati, ora cortesemente possiamo salutarvi anche noi???

- Certo che sì! - ci avvicinammo ma un'altro uragano ci travolse

- Finalmente siete arrivati! Mi avete portato un regalo vero? 

- Leila sei sempre la solita! Non vorresti prima salutarci! - rispose killian

- Certo che sì!!!!  - si abbracciarono anche loro - allora questi regali?

- I regali ci sono ma erano molti e in valigia non sarebbero mai entrati. Abbiamo pensato bene di spedirli per non doverne portare solo alcuni. arriveranno a breve!

- Che significa a breve? - intervenne chloe 

- Massimo un mesetto i vostri regali saranno qui!

- Ma è tantissimo tempo mamma!!! - si lamentò Leila sbuffando.

- Bentornati a casa amore- sentii dire da killian a bassa voce verso Emma la quale scoppió a ridere.

- Perché bimbe non fate vedere a mamma e papà il banchetto che abbiamo preparato per loro? 

- Faccio vedere io! Venite! - la peste di casa li prese per mano e li condusse fino alla grande tavola apparecchiata.

- Wowwww è meraviglioso ma non siamo mica stati in Africa a morire di fame! - disse Emma ridendo

- A dire il vero ti vedo dimagrita il che significa che o hai mangiato poco oppure avete consumato parecchio.... - le feci locchiolino

- Non sono sicuramente questioni da trattare ora non trovi? - mi indicó le sue bambine

- Mamma mammma è già passato un mese? 

- No chloe! Un mese è composto da molti giorni.

- Ma io voglio i miei regali! 

- Potresti ingannare l'attesa mangiando qualcosina non trovi? 

- Non posso! Ho avuto la bua. 

- Co.. cosa? Sei stata male? - il suo sguardo passo da lei a me e sua madre - è stata male? e non me lo avete detto????? 

- Calmati non ha avuto nulla! Solo un'indigestione alimentare. Se l'è procurata da sola mangiando schifezze di nascosto. 

- Amore miooooo! -la prese in braccio! Mi dispiace non essere stata lì con te! Puoi perdonare la mamma è il papà per questo? 

- Si, non è colpa vostra ma di zia. Io vi volevo chiamare ma lei mi ha detto di no! 

- Regina....

- Emma era roba da nulla! Se fosse stato qualcosa di più grave allora si ti avrei senz'altro chiamata. 

- Va bene ok l'importante è che ora tu stia bene. - la mise a terra e la mandó a giocare con gli altri mentre noi grandi ci radunammo in salone a mangiare e chiacchierare

- Allora... questa vacanza? - chiese snow - come è andata? Che avete fatto? Com'era il posto? Avete...

- Oi oi una domanda per volta mamma! - rise -  il viaggio è stato a dir poco meraviglioso: abbiamo visitato moltissimi posti, abbiamo visto spiagge meravigliose e Il cibo era ottimo.... una sola pecca:  le bimbe mi sono mancate tanto. 

- È si, l'unica cosa negativa perchè  altrimenti avremmo deciso di restare a vivere lì- continuó killian

- Non dirai sul serio spero.... e noi???? Siamo la vostra famiglia... non puoi prendere mia figlia è portartela dove meglio credi capitano! - lo rimprovero Snow con il suo solito fiume di parole 

- Dici snow! Sai cosa vuol dire che per una settimana nessuno è  mai entrato nella nostra camera mentre...

- Ok ok ok direi che basta così! - interveni Emma non appena vide il volto di David cambiare espressione alle allusioni di killian. Ormai il nostro caro Charming aveva accettato killian sotto tutti i punti di vista ma certe cose lo mandavano ancora in bestia. 

- Sarà meglio per tuo marito.....

***

POV EMMA 

 

Il ritrovo a casa non poteva essere che questo: Un grande caos. Gente che corre a destra e a sinistra, bambini che fanno le domande più assurde e amici e parenti ficcanaso. È vero è dura da gestire e l'intimità con mio marito è più semplice da trovare e mantenere se fossimo solamente noi due ma sapete una cosa?  Amo la mia vita esattamente così com'è...  senza tutto questo caos non saprei davvero vivere. 

 

 

Note dell'autore: piccolo resoconto del viaggio di Emma e killian. Non c'è nulla di particolarmente rilevante in questo aggiornamento ma era quello di cui avevo bisogno per mandare avanti la storia. Ho già il prossimo capitolo pronto... chissà: magari tra un paio di giorni lo posteró. A presto.

  
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