Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Yusaki    06/07/2009    6 recensioni
Avete mai sentito parlare di Cupido? Si dice che i suoi dardi possano far innamorare chiunque, anche le persone più reticenti...come un'incantesimo. Sapete che una freccia può sconvolgervi la vita?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfiction mi ricorda sempre di più un manga mensile che non arriva mai…lo so, la mia lentezza esasperante con i capitoli! Eccomi qua pronta a subire un lancio di oggetti, che spero almeno siano cubetti di ghiaccio, o del gelato magari, o anche dei surgelati, ma qualcosa di fresco ve ne prego…al solito mi sciolgo letteralmente dal caldo! Ma prima di fare la fine del ghiacciolo lasciato al sole d’estate rispondo alle vostre recensioni!

 

AyLa: uno scivolo acquatico! *Aria sognante* Un bello scivolo acquatico, con l’acqua fresca…acqua…fresca…(Sembra che soffra molto il caldo n.d.Watanuki). Si il caldo mi fa tanto male…acqua…fresca…emh, scusa, adesso parlerò in maniera comprensibile!! Doumeki spettinato e scompigliato! Doumeki-san spettinato e scompigliato…*ç*  (Ma stai di nuovo parlando in maniera incomprensibile!!! N.d.Watanuki) Sono contenta che la storia relativa a Cupido, e le sue caratteristiche, siano piaciute. È un personaggio a cui voglio bene, come voglio bene anche a  quei due cuccioli di Wata e Dou.

 

Doremichan: Doumeki IC! Nel contesto in cui era mi rallegro che lo fosse, è stato faticoso perché volevo farlo saltare sul serio addosso a Watanuki e mi sono trattenuta a stento!!! Grazie mille! Anche del fatto che quelle due frasi ti hanno divertito…la prima che hai citato, quella su Cupido, piace anche a me lo ammetto! La seconda, l’idea dell’ardore giovanile mi è venuta da un personaggio di Naruto.

 

Naco chan: Alla fine dovevo spiegare il perché delle strane illusioni, anche quella avuta da Doumeki all’inizio se ricordi. Affermo la mia ignoranza per quanto riguarda Coehlo, ma concordo con lui sulla questione della settimana! Un lasso di tempo adatto…secondo me ecco…sono contenta che anche qualcuno bravo come lui lo pensi, sebbene non conosca le sue opere visto che tu sembri apprezzarle mi fido del tuo giudizio!

 

Mariko88: Sinceramente…neanche io scommetterei su Watanuki-chan!!!é__é/ (GRAZIE DELLA FIDUCIA VOI DUE!!! N.d.Watanuki/Te le cerchi tu Watanuki!! N.d.Yusaki) Mariko88, hai veramente super-ragione, come può fare in una settimana quello scemotto a capire i suoi veri sentimenti?? Ci resta proprio solo l’ausilio di Doumeki e il suo indiscusso fascino! Però forse anche Cupido ci metterà lo zampino…e siamo sicuri che pure Yuuko-san alla fine non dia un piccolo aiuto ai nostri due? -__^ La strega magari farà già il suo scacco in questo capitolo!

 

Alice_Maya: Ecco qua il nuovo capitolo! Finalmente, nonostante i problemi iniziali, sono riuscita a scriverlo, e anche nonostante il caldo. I cubetti di ghiaccio ne mangio a sfare sempre, un giorno faremo un party e gli mangeremo tutti insieme!! A proposito, il vestito di malefica su Sei-chan si adatta benissimo.

 

Akari333: Cupido capisce per forza, è il dio dell’amore, e se non le sa lui certe cose! (Non è vero, si sbaglia!! N.d.Watanuki/ Certo, Cupido si sbaglia, è come dire che le Clamp non si intendono di disegno! N.d.Yusaki) Ci ho patito tanto anche io a far fermare Doumeki sul più bello…penso che anche a Watanuki-chan sia un po’ dispiaciuto, anche se non lo ammetterebbe manco sotto minaccia di morte, è così ostinato accidenti! E siccome lo è possiamo essere certi che ne farà di cavolate, eccome se ne farà! XD

 

Witch Of The Dimensions: nvece il nuovo capitolo ha tardato, non come il precedente, ma di nuovo mi faccio riconoscere per la mia incompetenza in fatto di regolarità!ç_ç Chiedo scusa anche a te! Spero che questo capitolo ti piaccia e apprezzo i tuoi complimenti e la tua recensione, grazie davvero!

 

Roy4ever: Settimana d’inferno! *__* O di paradiso, a seconda di come si comporterà Watanuki…se fosse disposto ad ammettere subito che si, lui ama Doumeki, lo ama con tutto se stesso e vuole essere suo…ecco, allora la sua settimana sarebbe meravigliosa! Ma naturalmente non credo proprio che lo farà, visto che è Watanuki…sigh…dobbiamo avere pazienza, come al solito no? XD

 

Sole the Kid: Sole-chan! *__* Sai che non ci avevo pensato a Fuu-san per Cupido? Sarà stato il mio inconscio che ogni tanto pensa a quel bel figliolo di Fuuma-san e si tormenta per la non fine di X/1999…Ma tornando ai nostri due inconsapevoli piccioncini (Doumeki-san e Watanuki-chan), io credo, anzi, spero, che almeno Doumeki-san abbia capito cosa prova! Quel ragazzo è silenzioso, ma nel profondo deve provare milioni di cose…e poi di solito le persone silenziose sono molto portare per l’autoanalisi. Infatti io non sono portata per l’autoanalisi! MHUAHAHA!!! Emh, emh…Sono felice che mi hai lasciato una recensione, a presto spero!

 

Grazie mille per le tante recensioni a cui sono sempre felice di rispondere, e di leggerle.

 

Con un po’ di accaldato arrancare siamo arrivati anche a questo nuovo capitolo, mi impegnerò perché il prossimo arrivi più in fretta ma come sempre, da sciocca autrice che mi considero, sono in balia della strarisaputa ispirazione. E anche del caldo, perché veramente lo soffro molto e mi riempie la testa di risaie…risaie?! Che cavolo sto dicendo? Che centrano le risaie? Oh, per le Clamp, do i numeri!ç__ç Meglio se vi lascio al capitolo, con un mio più possibile  “fresco” BUONA LETTURA!

 

 

 

 

 

 

 

Watanuki rimase piuttosto spiazzato dall’uscita della strega, tanto che quando questa chiuse la porta del terrazzo lui ci mise qualche secondo più del solito a realizzare di essere rimasto solo con Doumeki. Il sapere che fino a poco prima erano l’uno abbarbicato all’altro non lo aiutò a smaltire l’imbarazzo, e neppure a cercare di trovare un’azione logica da fare che non fosse seguire la strega delle dimensioni per le scale dandosela a gambe, magari sarebbe scappato all’estero scrivendo da lì lacrimevoli lettere a Himawari-chan che si sarebbe così commossa nel leggerle che l’avrebbe raggiunto di corsa nello sperduto paesino nordico in cui si era rifugiato, l’avrebbe abbracciato e poi si sarebbero sposati il giorno stesso.

E, d’accordo, era nel panico e la sua mente stava costruendo castelli molto pericolanti in un’aria instabile.

Naturalmente non poteva restare in eterno fermo, fissando la porta scrostata del terrazzo, che se pur interessante nella sua ruggine non poteva certo rispondergli o regalargli dei soldi per scappare all’estero.

“Calmati Watanuki!” disse a se stesso, facendosi forza, e cercando di richiamare alla mente l’immagine sorridente di Himawari-chan “Non è stata affatto colpa tua. Quello che è successo è stato tutto causato da quel bambino che dice di essere Cupido…non è colpa tua…tu non hai fatto niente di tutto questo di tua spontanea volontà. Non sei saltato addosso a Doumeki di tua spontanea volontà.

Rasserenato dalla visione immaginaria della dolce Himawari che gli parlava gentilmente, Watanuki, fermando in testa il ricordo dei suoi splendenti capelli scuri e dei suoi occhi bellissimi, si voltò per affrontare Doumeki e dirgli che la questione era chiusa lì, che entro una settimana lui, Watanuki, si sarebbe dichiarato a Himawari e tutto sarebbe tornato a posto.

Purtroppo le parole che avrebbe voluto pronunciare gli morirono in gola; Doumeki non lo stava guardando, ma fissava con aria distratta un punto imprecisato del cielo mentre risistemava la divisa sgualcita che fece tornare prepotentemente in mente a Watanuki che era lui la causa di quelle spiegazzature, con conseguente sfilata di immagini di lui e Doumeki che si strusciavano appassionatamente l’uno contro l’altro. Nel mentre l’Himawari sorridente nella sua testa era sparita come una bolla di sapone che scoppia.

Arrossì violentemente quando l’arciere appuntò le iridi dorate su di lui. Watanuki arretrò fino al muro quando l’altro gli si avvicinò; sentiva il suo profumo anche da quella distanza…com’era possibile?

“Ho il suo odore sui vestiti” realizzò Watanuki deglutendo, tentando disperatamente di far rimanere vigili i suoi sensi che sembravano volersi inebriare di quell’essenza misteriosa.

Ma Doumeki lo superò distogliendo lo sguardo da lui e aprendo la porta da cui era uscita la strega.

-Domani voglio qualcosa di dolce nel cestino- disse pacatamente -…ma non usare lo Yogurt- aggiunse, come ripensandoci.

Uscì, lasciando di nuovo Watanuki senza parole.

 

 

Qualcosa di dolce, aveva detto. Senza Yogurt…che razza di strana richiesta. Perché mai non avrebbe dovuto metterci lo Yogurt?

Watanuki, ripensando a quelle parole, aprì il frigo trovandoci per l’appunto un vasetto di Yogurt bianco. Deciso a ignorare i discorsi insensati di Doumeki Watanuki lo prese e decretò che l’avrebbe mangiato a merenda, per dispetto nei suoi confronti. Chissà, forse Doumeki era allergico allo Yogurt; no, non aveva senso, gli era già capitato di cucinare cibi che avessero lo Yogurt negli ingredienti, e l’arciere non si era mai lamentato o sentito male una sola volta.

Decretò che non gli interessava saperlo e si mise ad aprire la confezione permettendo alla sua testa di riflettere su quello che non ricordava.

Aveva un vuoto di tre giorni circa, ricordava di essersi ferito con la freccia di Cupido e subito dopo di aver pensato una cosa idiota come il fatto che Doumeki era veramente bello, o qualcosa di simile. Successivamente si susseguivano pensieri nebulosi come un sogno che tentava invano di ricordare.

I ricordi nebulosi tornavano a farsi nitidi solo dal momento in cui si era trovato abbracciato all’arciere in una posizione poco casta.

Pur temendo una risposta che non avrebbe voluto sentire Watanuki aveva provato a chiedere nel pomeriggio, e con poca convinzione, cosa era successo in quei tre giorni ma Doumeki se ne era andato a causa del Club e non gli aveva risposto.

La mattina dopo glielo avrebbe chiesto di nuovo, decise.

Cosa potevano aver fatto di tanto grave? Il pensiero lo tormentava. Fino a dove si erano spinti? A quanto aveva capito non più in là del momento in cui Cupido aveva interrotto l’incantesimo.

Quindi in effetti non avevano fatto altro che…toccarsi…e baciarsi, forse.

Un calore sospetto e repentino lo avvolse mentre dai ricordi nebulosi riemergeva la sensazione di una bocca passionale e morbida che chiudeva la sua, una lingua calda che chiedeva l’accesso carezzando le sue labbra e poi la sensazione di essere coinvolto in un gioco di baci continui e umidi, sensazione che parve scendere e ripercuotersi lungo tutto il suo corpo, facendolo fremere.

Aveva anche il vago ricordo dell’erezione di Doumeki contro di se proprio in quel punto delicato da cui si accedeva all’interno del corpo, il tutto attutito dai vestiti e dalla nebbia che pareva oscurare quei ricordi.

Come dire, aveva tentato neanche troppo discretamente a sedurre Doumeki e quel cretino ovviamente ne aveva approfittato, da bravo maniaco!

Certo che doveva essere stata un’impresa non da poco riuscire a far scomporre l’arciere fino a quel punto, avrebbe voluto ricordare la sua faccia per prenderlo in giro; chissà se era riuscito a metterlo addirittura in imbarazzo, era curioso di vedere l’espressione impassibile mutata.

Doumeki l’aveva forse guardato con gli occhi dorati brucianti di passione.

“Quegli occhi meravigliosi” pensò distrattamente per scuotere la testa subito dopo. Doveva essergli rimasto l’effetto della freccia di Cupido!

La sua bocca dove era passata su quel corpo? Ricominciò a meditare subito dopo, incapace di concentrarsi a dovere sullo smettere di fare simili supposizioni che, Watanuki ci teneva a precisare, erano frutto di pura e semplice curiosità.

Curiosità, come oltretutto avrebbe voluto sapere il sapore della sua pelle…che sicuramente almeno una volta aveva carezzato…era così dolce, con un retrogusto di…Yogurt?!

Esterrefatto Watanuki guardò verso le sue dita mettendo a fuoco solo allora il fatto che erano zuppe di Yogurt, e che la sua lingua vi stava passando sopra in gesti che apparivano decisamente maliziosi viste le fantasie che aveva fatto. Il cucchiaino giaceva dimenticato lì accanto al contenitore, ormai vuoto.

 Si bloccò, come colpito da un fulmine, e muovendosi a scatti scostò bruscamente le dita dalle labbra sporche di perle nivee.

Aveva mangiato in quel dannato modo lo Yogurt mentre pensava all’arciere. Aveva mangiato proprio in quel modo lo Yogurt pensando a cosa  avrebbe potuto aver fatto al corpo dello stupido arciere.

-STUPIDO YOGURT!!!!!!- gridò improvvisamente con tutto il fiato che aveva nei polmoni, avvampando e scagliando via il piccolo recipiente che cadde sul pavimento con aria sconsolata, mentre un imbarazzatissimo (e incavolatissimo) Watanuki si dirigeva a passo di marcia verso la camera da letto, dove si lasciò cadere con la faccia dentro il cuscino per nascondere il rossore crescente.

Tentò di dormire, anche se non era così tardi, ma dopo qualche insofferente minuto, in cui rischiò di soffocare a causa delle coperte, decise che era meglio limitarsi a fissare il soffitto. Ma il buio del soffitto, e il tepore del letto, ebbero solo l’effetto di acuire le immagini e le sensazioni provate nell’essersi ritrovato addosso a Doumeki.

Con un gemito strozzato di indignazione Watanuki si alzò dal futon e optò per la soluzione che anche Doumeki una volta aveva usato (anche se questo Watanuki non poteva saperlo): aprì il getto d’acqua e, dopo essersi frettolosamente tolto i vestiti, vi si infilò sotto.

Salvo poi imprecare sonoramente per il getto più ghiacciato del previsto.

 

Alla fine della serata Watanuki era così esausto che accolse volentieri le braccia del sonno e la mattina si svegliò intontito da un sogno che non ricordava ma che gli sembrava avesse per protagonista lui che tentava di sfuggire ad un mostro carnivoro sospettosamente simile ad un vasetto di Yogurt.

Si affrettò ad uscire, sbadigliando, prendendo al contempo i cestini a cui aveva dato gli ultimi ritocchi proprio quella mattina.

-Spero proprio che questi involtini dolci piacciano a…a.…alla dolce Himawari-chan!!!-

Il grido fatto con voce tanto decisa fece voltare un paio di vicini che, constato che era come al solito lui a fare rumore, ritornarono alle loro occupazioni quali tagliare l’erba in giardino o stendere il bucato.

Watanuki si sentiva un po’ rassegnato. Gli sembrava che una parte dell’infatuazione magica lasciatagli dalla freccia fosse rimasta all’interno del suo sangue, confondendolo e facendogli palpitare il cuore nei momenti più inopportuni.

Ciò nonostante doveva ammettere di non aver tempo per starci a rimuginare troppo, si era già concesso un’intera serata per riflettere su quelle emozioni che non avrebbe mai provato, se non fosse stato per colpa di quell’impiccione di Cupido.

Forte della convinzione che quello che sentiva per l’arciere era tutta colpa del dispettoso spirito Watanuki si rasserenò sempre di più durante il sentiero  tanto che si mise a canticchiare un motivetto allegro, sospirando di felicità quando con la mente pensava già al momento in cui avrebbe condiviso il bento con Himawari.

-Oi-

Watanuki si bloccò a metà di un passo rimanendo ridicolmente in equilibrio su un piede.

-Doumeki!- ringhiò prima di ricomporsi e posare entrambi i piedi al suolo, giusto in tempo per non cadere.

Preso com’era dall’immagine del futuro pranzo con Himawari, Watanuki non si era accorto di essere passato davanti al tempio dell’arciere che ora sostava sull’ingresso al giardino, scrutandolo.

-Tutto a posto?- domandò Doumeki, serio.

-Dovrebbe esserci qualcosa che non va?- sbuffò Watanuki, voltando la testa dall’altra parte e ignorando ostinatamente lo sguardo dell’altro.

-Ieri sera ho visto per un tempo lunghissimo quello che vedevi tu, dall’occhio che condividiamo- spiegò Doumeki -Eri agitato, ho pensato che ti fosse successo qualcosa…-

Ben prima di far finire la frase all’arciere Watanuki era partito di gran carriera lungo la strada cosicché l’altro non potesse vedere il rossore apparso sulle sue guance. Eccome se era stato agitato l’altra sera! Tutta colpa di Doumeki, ovviamente, e di Cupido. Se solo quel demonietto alato fosse stato a portata di mano gliel’avrebbe fatta vedere lui! Gli avrebbe intrappolato quelle alucce da piccione e poi…e poi…!

-Idiota, non si farebbe uccidere da te- lo raggiunse la voce di Doumeki.

-Tutta colpa tua e di quello lì!- gridò Watanuki, agitando la scatola del bento che stava trasportando nella sua direzione -E comunque come sapevi quello che stavo pensando?!-

-Non pensavi, lo dicevi ad alta voce- ribatté Doumeki -Siamo arrivati-

Watanuki guardò speranzoso verso i cancelli della scuola vedendovi comparire la sagoma di Himawari, con i lunghi capelli che si dipanavano alla brezza mattutina giusto pochi passi davanti a loro.

-Himawari-chaaan!- la chiamò Watanuki con un intonazione amorevole.

-Buongiorno Watanuki-kun, buongiorno Doumeki-kun- rispose la ragazza voltandosi e fermandosi ad aspettarli.

Watanuki relegò l’arciere in un angolo della mente e si perse a contemplare Himawari,per poi arrossire un po’. Quella era la ragazza dei suoi sogni, la ragazza che aveva sempre amato…e ora, tempo una settimana, avrebbe dovuto confessarle tutti i suoi nascosti sentimenti, e chissà lei cosa avrebbe detto, cosa avrebbe fatto, forse, ed era un piccolo fuoco di speranza dentro di lui, avrebbe sorriso e l’avrebbe abbracciato dicendogli che anche lei provava la stessa cosa.

Doveva aver fiducia, l’amore avrebbe trionfato alla fine.

-L’amore trionferà- Yuuko, distante dalla scuola di Watanuki quanto lo era il negozio, disse queste parole inclinando una bottiglia di sakè finché il suo contenuto non brillò al sole. Che magnifica giornata.

I raggi chiari si rifletterono dal vetro della bottiglia su una lettera scritta su carta bianchissima, aperta, uno strano sigillo scarlatto era stato spezzato gentilmente poco prima per leggerla.

 

 Salve Yuuko, ti reco questa lettera perché tu possa mettere in guardia i ragazzi da un effetto della freccia di cui ho mancato di parlare, un po’ per fretta, un po’ per mia pura dimenticanza.

Come saprai fra breve sarà notte di plenilunio e in quella notte i miei poteri saranno instabili e quanto mai deboli, di conseguenza il blocco settimanale che ho apposto all’incantesimo d’amore su Watanuki non varrà dal momento in cui la luna sorgerà nel cielo. L’incanto riprenderà con tutta la sua forza smettendo di avere tale effetto solo all’alba, o poco prima a seconda degli imprevedibili influssi lunari. Purtroppo non posso muovermi dal luogo in cui sono attualmente quindi ti prego, letta questa missiva, di avvertire entrambi per preservarli da eventuali conseguenze causate dall’ardore che potrebbe cogliere Watanuki in quella notte.

Se dimenticassi di dirglielo non me ne avrò però a male, perché lo sai…per me l’amore può solo trionfare.

 

Cordialmente, Cupido.

 

-Yuuko!- una felicissima Mokona arrivò all’improvviso procedendo a piccoli balzi -Abbiamo vinto!-

Yuuko fece un sorrisone alla saltellante polpettina nera.

-Una vacanza alla terme per tre giorni, partiamo subito altrimenti questo buono non varrà più!-

-Amo le lotterie- sospirò soddisfatta la strega -Brindiamo alla nostra vittoria!-

Dopo vari bicchieri di brindisi (alla vittoria, alla fortuna, all’inevitabile…) Mokona parve accorgersi della busta sul tavolino.

-Quella cos’è Yuuko?- domandò saltandovi accanto, rischiando di cadere a causa della vista un po’ appannata dall’alcool.

Yuuko gettò una mezza occhiata alla lettera, mandando giù un’altra boccata di sakè.

-Se la caveranno- risolse. Poi si fece un po’ più seria, guardando il sigillo recante il simbolo di una freccia dall’imponente piumaggio incrociata ad un’ala -Il plenilunio sarà la prossima notte, non è una coincidenza, niente è mai una coincidenza. Andrà così.-

Se anche era preoccupata non lo diede a vedere, se non partivano subito avrebbero perso l’occasione, ed erano terme famosissime e curative, con tanto di massaggi gratis!

Poco dopo le valigie erano pronte e la lettera sempre sul tavolo, che però lei sapeva Watanuki non avrebbe mai letta.

Infatti, appena fu partita, un soffio di vento birichino penetrò da una porta chiusa male e fece volare la carta scritta proprio sotto il divanetto.

Un caso, una coincidenza sfortunata direbbero alcuni, e quando Watanuki entrò trovando la casa vuota non vide la lettera di Cupido e Maru e Moro, che non ne sapevano niente, si limitarono a dirgli in un coretto felice che la padrona e Mokona erano andate a godersi un meritato (?!)  riposo alle terme di Kobe.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’amore trionferà, Yuuko-san pare sapere già qualcosa ma nonostante tutto c’è un po’ di apprensione mascherata nell’aria per la nuova avventura tutta speciale che sta coinvolgendo il suo tuttofare. L’amore trionferà, Cupido ne è certo perché simboleggia l’amore e l’ardore dell’età giovanile quindi ripete il suo copione di certezze. L’amore trionferà e anche Watanuki ne è certo con i suoi sentimenti per quella carinissima ragazza qual è Himawari-chan…e qui, appunto, Doumeki dovrà lavorare per far cadere quest’ultima certezza che forse non è proprio tale. Fascino Doumeki! Fascino! Non che tu abbia bisogno di lavorare poi molto sul fascino eh…*sognante*

In questo capitolo ho lasciato più spazio alle riflessioni di Watanuki, anzi, alle sue fantasie represse, visto che Doumeki ci aveva già mezzo esposto le sue adesso doveva toccare a Watanuki! *__* Anche lo Yogurt torna a fare capolino…

Ma Doumeki farà davvero qualcosa o lascerà che tutto vada come vada? Watanuki perderà del tempo prezioso a pensare a come dichiararsi a Himawari-chan? Il giorno di plenilunio in cui l’incantesimo avrà effetto causerà qualche nuovo guaio, o qualche rinnovata passione? La vera domanda più importante però è…Yuuko-san ci porterà un souvenir da Kobe?!

Speriamo di si!

Al prossimo capitolo, recensite, e rinnovo le mie speranze di esserci presto!!!

 

 

  
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