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Autore: LilyProngs    06/07/2009    8 recensioni
Rin è una bambina di dieci anni che è cresciuta in un orfanotrofio ed aspetta, con speranza, di poter trovare un giorno una famiglia.
Kagome è una giovane che ha appena finito il suo apprendistato ed è pronta al suo primo lavoro come assistente sociale.
Kagome e Rin si incontreranno all'orfanotrofio e questo segnerà l'inizio d una nuova vita per entrambe. Ma se il passato di Rin tornasse a galla all'improvviso precludendole ogni possibilità di gioia?
Una fic all'insegna dell'amore in tutte le sue sfumature!
E' principalmente una Sesshomaru-Rin ma anche una Inuyasha-Kagome e inizia principalmente con la storia di quest'ultima coppia per poi dedicarsi pian piano completamente alla prima.
ATTENZIONE RATING ARANCIONE DAL CAP 32!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19

Buona lettura!

La bambina alla ricerca di un sogno

Kagome si rigirò nel letto con una strana sensazione, una di quelle che ti assalgono appena arriva la mattina di un nuovo giorno.
Era agitata, agitata e stranamente euforica... d'un tratto la realtà le piombò addosso come una secchiellata d'acqua gelida.
"Mi sposo!" strillò, alzandosi dal letto così velocemente che cadde per via del groviglio di coperte al quale erano allacciate le sue gambe.
Rin si alzò di scatto, seguita a ruota da Sango. Le due, visto che Kagome non ne voleva proprio sapere di dormire la notte prima anche se un po' brilla per via dell'addio al nubilato, Rin e Sango avevano deciso di farle compagnia. Si erano rannicchiate tutte e tre sul letto matrimoniale di Fukata ed erano cadute nel mondo dei sogni.
Ma in quel momento Kagome aveva ripreso il suo furore e Rin si sporse dal letto e vide la sua giovanissima mamma a terra circondata da coperte come un salame.
"Mamma! Che disastro che sei!" esclamò tra le risate, ancora mezza addormentata.
"Rin, non è il caso di confortarmi in questo modo..." borbottò la ragazza alzandosi e strofinandosi il sedere. Sango e Rin risero ancora di più.
"Confortata? Non hai bisogno di essere confortata, mamy!Oggi sposerai il mio bellissimo papino Inuyasha!" le ricordò Rin con allegria, ma a quell'affermazione Kagome fu presa da un moto di panico.
"Oddio, mi sposo! Oggi mi sposo... Io... Non so se... Non..." iniziò a farfugliare e Sango la prese per le spalle.
"Tranquilla, ci siamo noi con te! Non hai niente di cui preoccuparti! Hai Inuyasha, un bellissimo vestito da sposa... Le spiagge bianche di Capo Verde che ti attendono... Andrà tutto bene!" la rassicurò Sango con dolcezza. Kagome annuiva ancora un po' agitata.
"Respira, mamma..." le ricordò Rin e Kagome prese un gran sospiro.
"Sì, avete ragione!" esclamò la ragazza aprendosi in un grande sorriso ebete e gli occhi le iniziarono a brillare.
Sango e Rin si scambiarono un'occhiata e ridacchiarono.
"E' tornata in sé..." proferì Sango solennemente.
"Puoi dirlo forte zia!" esclamò felice.
"Devo prepararmi... sono una schifezza!" esclamò Kagome guardandosi allo specchio: il panico minacciava di tornare.
Rin sospirò. Com'era emotiva la mamma, pensò sconsolata.
"Ho un'idea!Io vado a prepararti un bel bagno caldo, e poi ci facciamo tutte belle! È un giorno speciale, non devi preoccuparti di niente, ci penso io!" disse Rin facendo quel suo grande sorriso contagioso e le due ragazze la guardarono ammirate.
"Ma sei sicura di avere undici anni, sì?" chiese Sango. La piccola ridacchiò.
"Dicono così! Forza, diamoci da fare!" esclamò la piccola piena di energia avviandosi in bagno. Sango seguì il suo consiglio e si precipitò in cucina mentre Kagome si sdraiava nuovamente sul letto.
Erano le sette in punto. Mancavano quattro ore.
Il suo cuore prese a battere furiosamente a quel pensiero. Una vita insieme ad Inuyasha, quanto l'aveva aspettato. Il suo Inuyasha.


Inuyasha dormiva tranquillo abbracciato al suo cuscino, russando di tanto in tanto. D'un tratto la sveglia suonò e lui con un gesto brusco la scaraventò dal comodino: ma quella, maligna, al posto di spegnersi, si incantò suonando più forte assordandolo per via del suo udito delicato. Ma non era l'unico in quella casa ad avere l'udito fino.
"INUYASHA!" tuonò Sesshomaru piombando nella stanza con la furia di un uragano, tanto che Inuyasha sobbalzò. Sesshomaru faceva paura per via di quella sua freddezza tagliente, di quel suo distacco e non era abitudine vederlo palesemente e puramente infuriato.
Prese la sveglia in mano e la strinse così forte che quella andò in un sacco di pezzi.
"La mia sveglia!" piagniucolò Inuyasha assonnato.
"Ringrazia che questa non era la tua testa!" ringhiò Sesshomaru per poi buttare i poveri pezzi infortunati a terra.
"Che succede qui?" chiese Miroku entrando nella stanza tutto scompigliato e assonnato.
"Chiedilo a quell'imbecille del tuo amico..." soffiò Sesshomaru e Miroku guardò Inuyasha che a sua volta fulminava con lo sguardo il fratello maggiore.
L'ultimo arrivato sospirò sconsolato.
"Beh, tanto vale alzarsi definitivamente" disse.
"Non ci penso nemmeno! Io dormo ancora un po'!" si lamentò Inuyasha.
"Amico, ti sposi oggi, ricordi?" gli rammentò Miroku. Il ragazzo preso da un moto di agitazione si raddrizzò sulla schiena di scatto.
"Certo che lo so!" strillò e Sesshomaru alzò gli occhi al cielo.
"Smettila di fare il ragazzino spaurito e vatti a dare una lavata!" gli ordinò con quel suo tono che stava tornando della sua solita freddezza ed irremovibile.
"Tu non darmi ordini!" lo minacciò Inuyasha.
"E allora muoviti! Fai ancora tutto quel chiasso e, davvero, ti sbriciolo pezzetto per pezzetto!" ribattè Sesshomaru uscendo dalla stanza.
Miroku lo seguì con lo sguardo.
"Però... che caratterino il tuo fratellone, ma far sesso ogni tanto? Potrebbe smuovergli i nervi!" borbottò Miroku e Inuyasha lo guardò con aria rassegnata. Ringraziando i Kami Sesshomaru non l'aveva sentito.
"Ringrazia che stamattina mi sono svegliato misericordioso!" sentirono urlare dopo un po'.
Come immaginava, l'aveva sentito.
Miroku sobbalzò e uscì dalla stanza.
"Vatti a fare la doccia Inuyasha, io vado a fare colazione" disse Miroku prima di sparire oltre la porta.
"Ma cos'è questa storia? Mica puzzo?!" si lamentò Inuyasha annusandosi, per poi alzarsi di malavoglia verso il bagno.


Kagome se ne stava distesa nella vasca, finalmente del tutto rilassata.
Rin era davvero un angelo. Aveva cosparso la vasca con oli profumati, fiori e aveva acceso un po' di incenso. Era tutto perfetto.
Era così felice di aver Rin con sé. Ci pensava spesso. Aveva una figlia, una bambina che per quanto non fosse cresciuta in lei sentiva che fosse sua, si sentiva madre come se i loro destini si fossero incrociati ancor prima di conoscersi. Era un pensiero fantastico.

"Nonna, la mamma è ancora nella vasca, la vado a chiamare?" chiese Rin mentre beveva il latte da una grossa scodella. Fukata la guardò con dolcezza. Doveva ancora abituarsi alla voce della bambina, alla sua dolcissima e inaspettata voce.
"Finisci tranquilla, poi la vai a chiamare. Prepariamo tutte insieme la sposa e poi ci prepariamo noi" rispose, passandosi una mano tra i corti capelli riccioluti con aria sognante.
Preparare sua figlia per andare all'altare, che emozione! si ritrovò a pensare mentre una lacrima commossa le solcava una guancia.
Izayoi la guardò comprensiva. Tutte le donne si erano riunite a casa di Fukata, mentre tutti gli uomini erano a casa di Kagome.
"Suvvia Fukata, non vorrai mica farti vedere così da tua figlia!" le disse con quel suo solito tono delicato e dolce e Fukata la guardò con un mezzo sorriso, ancora commossa.
"Beata te che hai due uomini!"
Izayoi sospirò. "Già, a me basta aiutare la mia consuocera" disse facendole un sincero sorriso.
"Come siete tenere, nonne!" esclamò Rin.
Le due si girarono verso di lei e risero, anche Sango si unì a loro.
"Sei tu che sei un dono dal cielo, piccola Rin!" disse Izayoi accarezzandole la testa.
Rin la guardò e i suoi occhi si illuminarono. Dopo un'intera vita senza amore, tutto quell'affetto a cui riusciva a malapena ad abituarsi dopo un anno riusciva sempre a stenderla di felicità.
"Grazie nonna!" disse Rin con estrema sincerità. Fukata singhiozzò: "Ora basta, entro fine giornata avrò consumato almeno un pacchetto di fazzolettini!" esclamò prendendo quello che le porgeva Sango con un sorriso. Le quattro scoppiarono a ridere.
"Su, vado a chiamare la mamma!" trillò Rin alzandosi.


Inuyasha uscì dalla doccia fasciandosi la vita con un asciugamano e si scrollò i capelli in maniera davvero molto canina, com'era suo solito.
Solo in quella stanza che aveva ancora l'odore di Kagome si ritrovò a pensare a come, per quanto non volesse nemmeno ammetterlo a se stesso, fosse davvero agitato. Era un passo importante, il loro.
Era una vita che si conoscevano e un anno che convivevano (con tanto di figlia!) ma sapeva che in parte dopo quel giorno le cose sarebbero state diverse. Sarebbe diventato tutto più concreto, più vero. Erano davvero molto giovani, ma quella era la scelta più giusta che avessero mai fatto. E nonostante il suo caratteraccio, nonostante il fatto che avesse fatto passare così tanto tempo prima di rendersi conto che, anche lui, ricambiava il grande amore che gli dimostrava Kagome, si ritrovò a pensare che nonostante tutto quello era proprio il momento giusto.
Il suo stomaco brontolò sonoro.
"Colazione, immediatamente!" decise, per poi indossare una tuta e scendere di sotto.


"Allora Kagome, tesoro mio, il braccio dove ce l'hai?" chiese Fukata mentre cercava di farsi spazio tra il tulle vaporoso dell'abito da sposa di sua figlia, le lacrime che le offuscavano la vista non l'aiutavano di certo!
"Qua, mamma!" disse Kagome da sotto la gonna facendo spuntare il suo braccio dal corpetto.
La cerniera si era inceppata e per non rischiare di romperla stavano cercando di infilarle il vestito da chiuso, quattro donne alle prese di un vestito da sposa a strillare e a ridere di tanto in tanto.
Era una situazione buffa e assurda ma nessuna, presa da quell'euforia che ormai Kagome aveva trasmesso a tutte, se ne curava.
"Ok, anche l'altro, tesoro!" la intimò ancora Fukata mentre le altre tenevano giù la gonna e su il corpetto. Dopo un gemito di Kagome spuntò l'altro suo braccio e Fukata glielo acchiappò.
"Tirate piano!" disse; le altre annuirono. Dopo un po' di sforzi ne uscì fuori una Kagome un po' scarmigliata, ma assolutamente splendida in quell'abito indaco chiaro.
Fukata scoppiò in un pianto a dirotto. Le altre sorrisero e Kagome sospirò.
"Mamma..." borbottò sconsolata per poi guardarsi allo specchio. Non era ancora truccata, era spettinata ma in quel momento si sentì rilassata e splendente come mai in vita sua. Probabilmente la felicità era un ottima cura di bellezza, pensò con un sorriso.
"Bene ragazze, d'ora in poi ci pensiamo io e Fukata, voi andate a prepararvi" disse Izayoi.
Le due annuirono, andando anche loro a lavarsi e a rilassarsi un po' sotto il caldo getto della doccia.
Sarebbe stato un giorno bellissimo.


Inuyasha, dopo aver fatto colazione, andò a lavarsi i denti e dopo un po' sentì dei rumori provenire dalle scale.
"È permesso?" sentì la voce saggia e tonante di suo padre e uscì dal bagno con una guancia sporca di dentifricio.
"Certo papà, dimmi tutto" disse strofinandosi l'asciugamano sul viso.
L'uomo sorrise: "Aiuto mio figlio a prepararsi" disse.
Inuyasha rimase fermo come una statua.
"Sono... sono capace di vestirmi" boccheggiò.
"Lo so benissimo figlio mio, ma sono sicuro che non sai allacciarti la cravatta..." gli rispose divertito.
"In effetti..." gli concesse Inuyasha prendendo il suo completo dall'armadio.
"Almeno posso farlo con te, Sesshomaru non me lo permetterebbe neanche se gli passasse lontanamente l'idea di sposarsi". Inuyasha fece una scrollata di spalle.
"Lui è così" rispose rassegnato.
Non solo Sesshomaru non aveva intenzione di sposarsi, non sapeva neanche se avesse mai provato sentimenti per una donna. Non sapeva se mai aveva provato dei sentimenti in generale, ma lui era fatto così: freddo, imperscrutabile, fiero. Ma alla fine, per quanto non l'avrebbe mai ammesso, era affezionato al fratello. Certo, gli diceva che era un ibrido e che non meritava che respirasse la sua stessa aria, ma Inuyasha sapeva che in fondo al cuore del fratellastro c'era un piccolo, minuscolo spazio per un po' di affetto. Credeva e sopratutto sperava che un giorno Sesshomaru avrebbe trovato una persona in grado di riuscire a sciogliere il ghiaccio nella sua vita, almeno un pochino.


Il grande giardino del tempio Higurashi era accuratamente decorato.
Sugli alberi erano stati appesi strascichi di tanti colori circondati da gigli bianchi e le sedie erano disposte in gruppi a due lati opposti, lasciando posto ad una navata coperta di fiori colorati che si apriva in direzione di un archetto nuziale intagliato in legno altrettanto decorato con rami d'edera, rosei fiori di ciliegio e fiori d'arancio.
Le persone, vestite in abiti eleganti, si stavano riunendo e prendendo posto vociferando con allegria.
Fukata parlava con il nonno, in qualità di prete scintoista sarebbe stato lui a sposare la sua nipotina.
Finalmente, quando tutti arrivarono la musica iniziò.
Sango era poco distante dal prete, seguita da Ayame; al loro opposto stavano Inuyasha, agitatissimo, poi Miroku e Sesshomaru.
Ora che i testimoni e lo sposo erano al loro posto non rimaneva che attendere la sposa.
Una musica che preannunciava la marcia nuziale anticipò Rin: adorabile nel suo abitino svolazzante e gonfio color indaco chiaro, in tinta al vestito della madre, i lunghi capelli neri erano tenuti indietro ai lati da due spillette a forma di piccoli gigli e cadevano ondulati sulle sue esili spalle di bambina. Al suo fianco Sota l'accompagnava a braccetto.
Rin teneva in mano un cestino di vimini e lanciava per la navata petali di rose e fiori di ciliegio accogliendo tutti con il suo caldo sorriso. Dopodichè la marcia nuziale suonò e la sposa si fece avanti accompagnata dal Signor Taisho: era assai strano venire accompagnati dal padre dello sposo, ma tant'è.
Kagome avanzava, bellissima, lungo la navata.
Il vestito splendido prendeva vita sul suo corpo, il lunghi capelli erano tenuti ai lati in una complicata treccia e il resto ricadeva sulle spalle in morbide onde. Il trucco era delicato e rendeva il suo viso luminoso dietro il velo.
Il suo cuore batteva all'impazzata mentre stringeva il bouquet di rose bianche al petto e posava lo sguardo sul suo Inuyasha bellissimo in quell'abito nero ed elegante, per quanto non fosse molto il suo stile.
Quando arrivarono di fronte all'altare il signor Taisho la lasciò andare per poi prendere posto accanto ad Izayoi, mentre Fukata al suo fianco era in un fiume di lacrime e commozione.
I due si sorrisero e la cerimonia iniziò.
"Kagome Higurashi..." proferì Inuyasha impacciato e rosso in volto mentre le prendeva la mano.
"Io Inuyasha Taisho prometto... prometto..." iniziò in preda al panico, guardò Kagome che lo guardava incoraggiante e Rin dietro di lei che gesticolava animatamente incitandolo ad andare avanti. Sorrise tra se e prese un po' di coraggio.
"La nostra strada comincia da quando eravamo bambini. Io ero insicuro e scorbutico, tu dolce e premurosa, non so come ci siamo avvicinati ma è successo. Crescendo ci siamo affidati l'un l'altra, io non capivo, non vedevo ciò che avevo davanti... ma tu non ti sei arresa! E ora ti dico scusa e grazie per aver sempre creduto in noi, per aver capito molto prima di me... Con questo io prometti di amarti e rispettarti per tutta la vita." disse prendendo un grosso sospiro mentre Rin si avvicinava porgendogli il piccolo cuscino con sopra gli anelli, gli fece un occhiolino.
Kagome si lasciò infilare la fede e prendendo quella di lui proclamò con voce sicura: "Io Kagome Higurashi prometto di amarti e rispettarti per tutta la nostra vita. Niente è pari all'attesa che ho sopportanto sognando solo te, ma niente è altrettanto comparabile con la felicità di averti ritrovato, di averti visto tornare con uno sguardo diverso apposta per me. E con questo ti dico che sarei disposta a rivivere quegli anni d'attesa mille volte per poi godere di questa felicità che tu e soltanto tu sei in grado di donarmi. Ti amo" disse Kagome, mentre le lacrime silenziose scivolavano sul suo volto di pocellana ed infilava la fede nella mano del suo amato. I due si sorrisero.
"E così vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa" disse il nonno con un sorriso sdentato.
Inuyasha fece un sorriso sghembo mentre si avvicinava a Kagome e le alzava il velo, mostrando quel suo volto bellissimo che amava. Le accarezzò il viso e l'attirò dolcemente a sé, dandole quel bacio che sigillava la loro unione.

"Inuyasha, mettimi giù!" strillava Kagome, tirandogli una sfilza di pugni sul petto mentre Inuyasha la teneva in braccio senza un briciolo di difficoltà.
"Rimangia ciò che hai detto allora!" le urlò e lei si dimenò.
"No e no! Cagnaccio! Vai a cuccia!" strillò ancora Kagome senza far a meno di sorridere, Inuyasha la sollevò più in alto e la ragazza si dimenò di più mentre continuava ad urlare a Inuyasha sghignazzava.
"Dai papà lasciala! Certo che non cambierete mai!" gli urlò contro Rin, diverita.
I due si sorrisero e Inuyasha la mise giù.
"Non avrai mica creduto che tutto sarebbe cambiato?" chiese Inuyasha e Kagome gli diede uno scapellotto.
"Magari!" esclamò e Inuyasha le fece la linguaccia. Kagome rimase seria e i due si scrutarono a lungo per poi scoppiare a ridere e abbracciarsi. Rin li guardava confusa e sconsolata, mentre alzava gli occhi al cielo si diresse verso il suo tavolo e i due nuovi sposini la seguirono.


Fu un pranzo allegro, allietato da un chiacchiericcio vivace e buona musica di sottofondo, stava andando proprio tutto bene. Dopo il pranzo si aprirono le danze e Inuyasha pestò i piedi a Kagome e lei li pestò a lui più di una volta mentre altre coppie, incoraggiate, iniziarono a volteggiare al loro fianco.
"Signor Sesshomaru, voi non ballate?" chiese Rin, prendendo posto al suo tavolo.
Sesshomaru era seduto con scomposta noia alla sua sedia. Aveva tolto la giacca ed era rimasto in camicia, allentando un po' la cravatta. Una visione divina: a confermare erano le molteplici ragazze single che se lo mangiavano con gli occhi, ma lui non sembrava curarsene. Si raddrizzò e guardò verso Rin accigliato.
"Non ci penso nemmeno!" rispose serio e Rin sbuffò.
"Oh, come siete! Un sacco di ragazze hanno calpestato il loro orgoglio venendo loro stesse a chiedervi di ballare e voi le avete rifiutate tutte, che insensibile!" lo bacchettò Rin, segretamente divertita.
"Dubito che si soffocheranno nel sakè per questo..." rispose lui con indifferenza e Rin ridacchiò, lui la guardò accigliato e lei rise di più.
"Dite delle cose divertenti e non ve ne rendete neanche conto!" cinguettò, facendo un grande sorriso.
Sesshomaru sentì quel suo ghiaccio che giaceva in lui dischiudersi sempre più, soprattutto quando quella bambina sorrideva, quando lo invadeva con la sua gioia così forte e trascinante. Sbuffò mentre la vide avvicinarsi.
"Dai almeno a me lo concedete un ballo?" chiese porgendogli la mano; lui si girò dall'altra parte.
"Ho detto di no, non fai la differenza,s ai?" rispose con aria antipatica, ma Rin scorse un po' di finzione nella sua voce e insistette facendo la sua migliore espressione da cuccioletto abbandonato che Inuyasha le aveva insegnato.
"E dai! Sono la figlia degli sposi, faccio differenza eccome!" rispose convinta e lui sbuffò di nuovo.
"Per me potresti essere anche figlia dell'imperatore e non cambierebbe niente".
Rin sospirò e si arrese avviandosi verso la sua sedia, ma poi si sentì presa per una spalla.
"Uno e basta, prima che ti metti a piagnucolare" disse Sesshomaru in tono glaciale, Rin gli regalò un'espressione gioiosa e per un attimo le era sembrato che le labbra di Sesshomaru si fossero impercettibilmente incurvate.
Era, ovviamente, molto più alto di lei, la sovrastava completamente. La prese per le mano e la tirò sui suoi piedi. Rin lo guardò confusa.
"Non ho nessuna intenzione di rendermi ridicolo cadendo" borbottò subito Sesshomaru e lei strinse di più la presa sulle sue mani, tenendosi diveritita in bilico mentre volteggiavano goffamente. Sesshomaru la teneva lontana, sospesa come se tenesse tra le mani le corde di un burattino ma Rin sembrava divertirsi ugualmente, la sua risata 'campanellina' inondava tutta la sala.

Poco prima che la canzone finisse arrivò Miroku un po' brillo, tolse Rin dalle mani di Sesshomaru e la prese in braccio facendola volteggiare.
"E' così che si fa ballare una bambina, caro Sesshy!" esclamò strngendo forte la bambina che sorrideva diverita sopratutto osservando l'espressione superiore, e - solo lei l'aveva notato - un po' contrariata, che si era dipinta sul bel volto di Sesshomaru.
"Non chiamarmi 'Sesshy'" ringhiò per poi tornare al suo tavolo.
"Ma come fa a starti simpatico quello lì?" chiese strascicando Miroku mentre la faceva volteggiare in assurde acrobazie.
"E' il mio principe!" si ritrovò a rispondere Rin con naturalezza per poi arrossire, ma Miroku era così alticcio che non le diede realmente retta.


Si fece sera ed era arrivato il momento per Inuyasha e Kagome di partire per la luna di miele.
"Allora, starai a casa con Sesshomaru e poi ci sono Sango e Miroku ovviamente. Per ogni cosa chiama, mi raccomando! Avrò il cellulare con me, sempre! E poi..." iniziò a farfugliare Kagome tenendo Rin in braccio che cercava inutilmente di calmarla, per fortuna arrivò Inuyasha.
"Lasciala vivere, Kagome! È con Sango e Miroku! Per Sesshomaru non garantisco comunque..." disse il ragazzo avvicinandosi a loro, Rin ridacchiò.
"Sono sicura che mi tratterà benissimo" rispose la piccola, divertita.
"Sì, in effetti sei l'unica a cui dà un minimo di corda, non so se l'hai drogato o cosa, comunque sono sicuro che andrà tutto bene!" disse Inuyasha, posandole una mano sulla testa e schioccandole un bacio sulla fronte.
"Ovviamente! Pensaci tu a calmare la mamma" gli disse Rin abbracciandolo forte.
"Ho già in mente qualcosa..." sussurrò Inuyasha guardando Kagome intensamente, lei arrossì dandogli una gomitata.
"Stupido..." borbottò. Rin si staccò da Inuyasha senza aver capito una parola del loro discorso, scollò le spalle e abbracciò anche Kagome.
"Mamma, stai tranquilla e divertiti!" le disse, Kagome le diede un bacio e l'abbracciò forte per poi avviarsi alla macchina, tutti erano pronti a salutarli e un gruppo di ragazze si erano radunate più vicino in attesa del lancio del bouquet.
I due salutarono tutti dopodichè Kagome si girò e lanciò il mazzo di fiori.
"Signor Sesshomaru, avete... auch!" Rin si stava avvicinando a Sesshomaru, quando qualcosa le andò in testa. Si massaggiò la nuca e poi raccolse confusa il bouquet ai suoi piedi. Alzò lo sguardo.
"Sì, sì, ce ne vorrà di tempo prima che..." iniziò a borbottare Inuyasha, ma Kagome lo spinse in macchina, così si girò verso di lei facendole l'occhiolino.
"A presto, bimba mia! Ciao a tutti!" disse gesticolando: dopodichè la macchina, seguita da trilli e con un gran cartellone con scritto 'Just married', si allontanò.
Rin guardò le rose bianche sotto il suo naso mentre Sesshomaru le si avvicinava. Rin sfilò una rosa e gli fece il gesto di abbassarsi, lui la guardò accigliato. Rin sbuffò, spezzando un grosso pezzo di gambo e si sporse trascinandolo in basso per la cravatta.
"Ehi!" si lamentò ringhioso il ragazzo. Rin gli si avvicinò, gli appuntò la rosa alla giacca e gli regalò un sorriso radioso.
"Così non vi scorderete mai di me!" esclamò, per poi allontanarsi saltellando, felice e arzilla con il suo bellissimo bouquet di fortuna tra le mani.

Finalmente il capitolo che molti aspettavano!So che davvero ci tenevate, e non so...Spero sinceramente di non aver deluso le vostre aspettative. Non sono molto brava, nelle storie me la sono cavata con le proposte di matrimonio non con la scena del matrimonio stesso. Forse nella promessa Inuyasha è stato un po' OOC e di questo vi chiedo scusa!^^
Ah e riguardo il precedente capitolo sì, ci sono molti riferimenti al manga spero non vi dia fastidio questa cosa perché ho intenzione di mettere altre scene che per me sono state così belle che mi piacerebbe inserire per dare più credibilità, spero non vi dispiaccia!^^
E chiedo scusa per il riferimento a Nemo e la scena al bar che sembra di Twilight, per quella mi disp non era davvero voluta!^^'
Ad ogni modo, ringrazio:

Mikamey: Carissima!Con la nostra ultima chiacchierata la mia fic non ha più segreti ma credo(e spero vivamente) che per te leggere il capitolo vero e proprio sia nettamente diverso dal sapere come va la storia!^^Sei dolcissima come sempre, mi fa piacere che la scena del ghiacciolo ti sia piaciuta...Una metafora contorta la definirei!;)Ti ringrazio moltissimo per i tuoi complimenti!Aspettati di essere torchiata il prima possibile!;)Un bacione!

Draco: Caro Draco, che bello rivederti!XDHai capito, beh ti sei proprio impegnato, una ronfata da record complimenti!;)Spero comunque che ti sia divertito un mondo in vacanza!!Ti ringrazio moltissimo per i tuoi complimenti, sei sempre molto gentile ed hai proprio ragione ci vorrà del tempo...Ma in fondo gli iceberg e i ghiaccioli non si sciolgono con molta facilità, no?;)Grazie ancora, bacioni!

SesshomaruJunior: Ciao!:)Ti ringrazio moltissimo per i complimenti, sono contenta che il mio Sesshomaru ti piaccia!:DAl prossimo cap!

JhonSavor: Jhon ormai lo sai, sono sempre in super attesa delle tue strepitose ed esilaranti recensioni e anche in questa non ti sei proprio smentito, ahah!;)Come giusto detto sì ho tratto delle parti dal manga,spero che l'idea ti sia piaciuta, e ti ringrazio per avermi detto di Twilight era l'unico riferimento che non era voluto!^^'Ti ringrazio infinitamente per i tuoi complimenti e 'Sesshomaru stiloso che passa un ghiacciolo a Rin per insegnarle qualcosa di profondo', beh me la segno, scriverò un libro sulle tue recensioni!;)A parte gli scherzi ti ringrazio davvero!Un bacione!

FairyFlora: Mia dolce Fairy!Proprio come detto so che tenevi molto a leggere questo capitolo ma come sempre quando delle persone hanno delle aspettative si ha sempre paura di deluderle, quindi dimmi pure in tutta sincerità cosa ne pensi di questo cap!^^In quanto al precedente ti ringrazio per i complimenti  mi ha fatto proprio piacere che l'ultima scena tra Sesshomaru e Rin con il ghiacciolo ti sia piaciuta, ci ero particolarmente affezionata!^^Grazie ancora!Baci(i miei non sono fatati, abbi pazienza!;))

Achaori: Cara, hai proprio ragione, per quanto con lentezza, Sesshomaru fa dei piccoli passi avanti!Ti ringrazio molto per i complimenti e sono contenta che la parte tratta dal manga ti sia piaciuta!:DBaci!

Vale728: Vale, che tenera!:DAhah sì, devi sapere che mia zia fa la fioraia ed ho impartito un po' a Rin la mia limitata sapienza, in fondo nel manga ha sempre e perennemente dei fiori in mano ho voluto mettere nel suo carattere un particolare amore per questi colorati vegetali!;)Apparentemente, nel tipico stile Sesshomaru, si sta abbastanza avvicinando alla nostra piccola, sì!:DGrazie ancora!baci

Nimi_Chan: Eheh sì l'ho preso da Nemo, ammetto!^^'Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, spero vivamente sia lo stesso anche per questo!Baci

Un saluto a tutti,
by LilyProngs

  
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