“Da quanto tempo ho
smesso di vivere?”
Dolce Agonia
Epilogo
*Addio
alla luce
Se lo avessi saputo
prima, forse sarei riuscita ad evitarlo.
Tu sei morto e ormai è
troppo tardi. La mia mente si è offuscata, i ricordi stanno
svanendo poco alla volta. Amicizie, gioie... tutto verrà
cancellato lasciando il posto solo all’odio.
Ed è strano
considerato quanto io abbia lottato per tutta la mia
breve esistenza pur di non soccombere a questo sentimento. Ma
il destino mi ha tolto tutto. Mia madre, l’amore di mio padre, e adesso lui...
Chissà per quale
ragione mi sono fermata qui, seduta sull’erba fresca che mi solletica le gambe
e il profumo dei fiori a pervadermi le narici.
Sento alzarsi il
vento, forte e freddo come a presagire l’avvento di un tremendo temporale. Vi
sono fulmini violacei a illuminare le nubi scure che
si avviano verso di me, come se io stessa le stessi richiamando. Un tuono
rimbomba per i prati, violento e minaccioso.
Non dovevi andartene, lo sai?
D’improvviso il mio
sguardo si abbassa posandosi su me stessa e, come in uno scherzo del destino,
inizia a mutare. La pelle da lattea si colora d’ambra, le dita delle mani si
allungano leggermente e il mio corpo inizia ad assumere le sembianze di una donna
adulta.
Perché,
perché mi hai abbandonata anche tu?
Eri
l’unico che mi capiva, l’unico a rischiare la sua esistenza in cambio della
mia.
E’ per questo che te ne
sei andato.
Mi hai salvata, ma a che prezzo?
Tu... tu
non esisti più!
Dai miei occhi non esce
nemmeno una lacrima. Avevo sentito di un dolore talmente grande che impedisce
di piangere, ma mai avrei creduto che a provarlo sarei
stata io stessa.
Non
dovevi rischiare così tanto per me!
Mi accascio al suolo,
in ginocchio, e dei lunghi capelli toccano il suolo sfiorando l’erba sotto di
me, adesso completamente seccata. Sono miei questi capelli?
E dentro la mia mente riaffiorano come delle fotografie tutti i miei ricordi più
preziosi; tutti i gesti compiuti, le frasi dette, i sogni segreti, i pensieri
mai svelati, le risate allegre, le lacrime...
Alzo di nuovo lo
sguardo al cielo, la piuma è scomparsa.
Quella
piuma eri tu. E adesso, sei svanito.
Il respiro si fa più veloce, i battiti aumentano vertiginosamente. Sento
caldo e freddo assieme, una stretta al mio cuore dilaniato dalla sofferenza.
Non
permetterò che questo accada ancora.
Tornerò
indietro e ti salverò.
I capelli mutano,
schiarendosi fino a ottenere le sfumature
dell’argento, anche il mio vestito cambia.
Da azzurro cielo, a rosso
sangue. E infine, sento mutare il mio volto, qualcosa
mi sta segnando la fronte e le guance, fa male. Mi lacera la pelle annerendola
come dopo un’ustione.
Ricordo la festa pochi giorni prima, o forse è stata anni fa?
Non lo so, è tutto così confuso.
Il tempo si fonde, si ferma, avanza, arretra. Quale sarà il mio tempo?
Quanti anni sono passati senza che io me ne accorgessi?
Da quanto tempo me ne sto qua, in questo prato ad aspettare?
Delle figure confuse
si gettano su di me. Urlano ma io non le sento, non capisco quello che dicono.
Alzo le mani a difendermi, una luce accecante mi avvolge.
Chi siete?
Cosa volete da me?
Mi osservo le mani,
sono sporche di sangue e terra e alzo lo sguardo di fronte a me, sulla figura
distesa sull’erba poco più avanti.
Una ragazza, i ribelli
capelli castani si alzano sulle punte e ondeggiano nel vento invernale. Quando è venuto inverno?
Mi avvicino a lei e
con orrore scopro una mutilazione sul suo ventre. Mi volto evitando di
guardarla, ma dietro di me stanno altri ragazzi stesi come lei. Due ragazzi e
una ragazza.
Perché ho
l’impressione di conoscerli?
Anche loro hanno mutilazioni e ferite su tutto il corpo. Il
sangue si estende sotto di loro come un oceano rosso, come a ricordarmi del
sangue sulle mie mani.
Sono
stata io?
So di conoscerli, so i loro nomi. Non mi ricordo, non
ricordo niente! Mi afferro il viso con entrambe le mani, macchiandomi
anch’esso di sangue. Nella mia mente appaiono dei volti, felici, sorridenti...
mi chiamano, ma non capisco quale sia il mio nome.
Selphie, Zell,
Quistis, Irvine...
Quale di
questi è il mio vero nome?
Come una lenta
consapevolezza rialzo lo sguardo sui quattro feriti
attorno a me, la morte a vegliare sopra i loro corpi.
Chi sono
loro?
Chi sono
io?
Un nome, come
un’illuminazione, una certezza.
Artemisia.
Questo è il mio nome.
Non sono stata io a uccidere questi ragazzi, sono
stati loro a uccidere me. Quella che ero, quella che sono stata, ormai non
esiste più.
Niente
esisterà più.
Unisco le mani a coppa
e improvvisamente si sprigiona ancora una volta la luce rossastra, avvolge
tutto ciò che mi circonda.
Questo prato... non esisteranno mai più prati fioriti.
Mai più oceani
azzurri.
Mai più distese
innevate.
Sorgi mio castello, sorgi. E insieme attenderemo.
Mentre avanzo verso la
mia dimora circondata da lampi e fulmini, il cielo si fa scuro, tutto viene avvolto dalla tenebra.
Altri si avvicinano a me, portano degli strani abiti bianchi. Adesso
sono macchiati di rosso.
Troverò
il modo e tornerò indietro, per te.
O forse, sarai tu a
raggiungermi.
Ti
attenderò, per sempre.
Riapro gli occhi,
quanto tempo è passato dall’ultima volta che ho visto davvero con i miei occhi.
Conosco solo oscurità, odio e rabbia.
Chi sono
questi sciocchi davanti a me?
Cosa credono di fare dei semplici ragazzini a me, la strega
Artemisia?
Non riusciranno
mai a fermarmi, io distruggerò ogni forma d’amore. Lo farò pur di
ritrovarlo.
Ritrovarlo.
Trovare, chi?
Non ricordo più il motivo
che mi ha tenuta in vita fino ad ora, la ragione che ha fatto giungere questi
ragazzini davanti a me.
Scorgo nei loro occhi
paura, molta paura.
Dove
sei?
Aiutami, mi sono
perduta.
Sento del metallo
gelido perforarmi il cuore. Alzo lo sguardo ad osservare il mio assassino.
Incontro degli occhi azzurri, determinati, coraggiosi...
Sei...
tu?
Non c’è
più tempo.
E...
Cerco di sfiorarlo ma
lui affonda ancora di più la lama nel mio ventre. Fa male, fa
freddo.
Tanto freddo.
La luce sta svanendo, la piuma sta volando. Non riuscirò ad
afferrarla.
Ora ricordo... il mio
nome... Rinoa.
E... così finisce la
mia storia.
Gli occhi ambrati si
chiudono. Sprofondo nell’oscurità, oppure nella luce?
E... così, inizia
ancora una volta.
Fine
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Siamo giunti alla fine ç_ç
Bè, adesso che mi trovo in questa posizione non so davvero cosa dire. Sono triste, ma anche
felice perché con questa fic è nata una nuova me, e con la fine è addirittura
maturata. Ultimamente mi sono accaduti episodi spiacevoli, però scrivendo
questa fic sono cresciuta... e ne sono felice.
Spero che anche la fine sia stata
di vostro gradimento, una lettura piacevole seppur molto drammatica. Ma soprattutto spero si sia capita la
disperazione di questa donna, la sua pazzia nel non voler accettare la verità,
e la sua confusione quando ogni frammento de suo mondo crolla su di lei
lasciandola sola e ferita, cui l’unico pensiero resta quello di ciò che ha
perduto. Senza rendersi conto di cosa perde a causa della sua
follia...
Ma basta altrimenti piango davvero.
Vorrei fare dei ringraziamenti più
che dovuti.
Ringrazio innanzitutto Elisa, Akagi_san,
la mia Beta, colei che mi ha sostenuta e si è sorbita
ogni mio singolo dubbio, problema, angoscia, risata...grazie tesoro, spero
davvero che continuerai a sostenermi come hai fatto fino ad ora. Non ci sono
parole per descrivere l’immensa gratitudine che provo nei tuoi confronti. Sappi
che ricambierò i favori, spero, come posso...non sono chissà
chi, ma so ascoltare. Quindi se avrai bisogno di me
io ci sarò. Grazie!
Come seconda ma non meno importante
per questo ringrazio Anny, Seiko, la mia piccola sorellina virtuale. Non so
descrivere quanto tu sia diventata importante nelle mie giornate...so che posso
sembrare stupida a dire una cosa del genere, in fondo non ci siamo mai viste. Però siamo molto simili, condividiamo tutto, e spero che
continueremo a farlo. Ovviamente non smetterò di sfruttarti per la tua sapienza
con l’inglese ^^ grazie tesoro! Davvero...
Inoltre ringrazio le persone che
sono state costanti nello seguirmi fino ad ora...mi rivolgo a Kiri_92, a
barbidoluzza, silver wolf, HolyAerith e
infine all’ultima giunta Ice Queen Silver...spero di
non essermi dimenticata di nessuno ^^’ grazie, grazie e un miliardo di volte
all’infinito grazie! Mi avete incoraggiata,
consigliata, stimolata. Voi avete pianto, avete riso assieme alla mia storia e
questo è il mio appagamento più grande. Grazie di cuore.
Ancora ringrazio ogni singolo
lettore, passato, presente e perché no...futuro. Vi ringrazio davvero, spero
che anche la fine vi sia piaciuta.
Adesso vi lascio, ma non per
sempre.
Tenete d’occhio il mio nome se
volete...presto tornerò con una nuova fic...sia Akagi_san che Seiko ne hanno già letta un pezzo e mi stanno seguendo...quindi se
vorrete, mi troverete presto ^^
E con questo discorso da gran scrittrice fallita, me ne vado.
Selhin