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Autore: Master Chopper    02/07/2018    2 recensioni
Un'altra misteriosa Hope's Peak Academy sembra essere apparsa, a qualche anno dalla morte di Junko Enoshima e dalla vendetta della Future Foundation. I suoi studenti sembrano aver vissuto una vita normale, fino a quando circostanze misteriose li trascinano in una prigione nel cielo dove sembra non esserci via d'uscita.
L'unica strada è verso l'alto, non si può più toccare terra. Cosa li attende sopra le nuvole: la speranza o solo un'immensa disperazione?
Genere: Azione, Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Makoto Naegi, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Danganronpa FF Project'
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Danganronpa  FanFiction

Limbo of Despair

Chapter 2: OCKHAMS RAZOR

(Part 3)  Daily Life

 

Le ultime parole di Monokuma avevano distrutto le poche convinzioni che i ragazzi avevano costruito in quella torre.

La Sede Primaria e lo Student Council Killing Game erano nuove scoperte in quella classe 5-C, apparentemente trasportata dalla loro scuola in quel luogo ameno.

 

“ Izuru Kamukura… fu l’unico sopravvissuto ?” Ripeté Nashi, tornando a rileggere quel nome sul registro, accanto al quale nessuna foto poteva fornirgli un volto da riconoscere.

- Se solo l’avessi visto una volta… anche di svista a scuola, dovrei potermelo ricordare per il resto della mia vita.- Questa era la sua certezza in quanto Ultimate Memory, in quanto essere, in quanto Jonetsu Nashi.

E non poteva fare nulla.

 

“ Ma questa è un’altra storia… non vi riguarda, al momento.” Monokuma liquidò la questione sventolando la zampa.

“ Piuttosto, ho degli annunci da farvi.”

L’atmosfera cambiò. Nessuno aveva intenzione di lasciar perdere quella faccenda, ma compresero che l’orso non avrebbe fornito loro altri dettagli.

“ Siccome mi sono scocciato di monitorarvi costantemente come se fossi il Grande Fratello, ho deciso di donarvi dei fantastici, pazzeschi, formidabili, incredibili, spaziali, epici… e-Handbook !”

Con tanta euforia, sollevò sopra la sua testa un mucchio di dispositivi elettronici di colore viola lavanda, sottili e composti da uno schermo di vetro piatto ed un rivestimento metallico. Il retro riportava lo stemma della Hope’s Peak Academy, mentre il display spento era nero.

“ Mai visti smartphone così brutti …” Commentò acidamente Nishizaka Iki, shockando l’orso.

“ C-Come?! Pensavo vi sarebbero piaciuti !”

“ E a cosa ci servirebbero ?” Akagi Aozame ne strappò uno dalle zampe di Monokuma, studiandolo accuratamente.

“ Oi! Maneggiateli con cura, altrimenti… ah, no! Tanto sono indistruttibili.” Monokuma iniziò a distribuirli, fino a quando tutti non ebbero avuto quel misterioso dispositivo.

 

“ Allora, per prima cosa sappiate che non hanno nessun tipo di protezione, per questo chiunque ve lo prenda potrà utilizzarlo a suo piacimento.” Iniziò a recensire l’e-Handbook come se fosse in un’inserzione pubblicitaria, mentre la Ultimate Web Personality continuava a lamentarsi.

“ Pessimo.”

“ Dal momento in cui lo accenderete potrete però inserire le vostre credenziali, come nome, piatto preferito, personaggio preferito della serie Pokémon, solo quelli dei film però… e anche note personali !”

“ Disgustoso.”

“ Inoltre avrete a portata di mano una mappa della torre, la quale si aggiornerà non appena sbloccherete un nuovo piano.”

“ Non ci vuole nulla ad esplorare i piani, sono meno grandi di quel che credi.”

“ Un elenco dei vostri compagni, dove potrete visualizzare le informazioni che vogliono esporre pubblicamente.”

“ Ci conosciamo già bene.”

“ Il regolamento del KECC che dovrete segu…”

“ Lo sappiamo a memoria.”

Monokuma arrestò la spiegazione solo per cominciare una gara di sguardi con Nishizaka, fronteggiando l’espressione ostile della ragazza, pronta a ferirlo ulteriormente criticando i suoi prodotti.

“ Vi farà anche da pass per i bagni  e per le camere !” Esclamò l’orso tutto d’un fiato per non farsi interrompere, ma fu allora che la popolarissima studentessa lo puntò con il dito, mostrando un ghigno vittorioso.

“ Ah-a! Quindi la loro unica utilità è di rimpiazzarti perché sei troppo pigro per fare il tuo lavoro !”

Come se fosse stato pugnalato al suo cuore inesistente, Monokuma si agitò in preda agli spasmi, per poi crollare morente sul pavimento.

“ Giro giro tondo… io giro intorno al mondo… le stelle d’argento… costan cinquecento…” Canticchiava l’orso durante i suoi ultimi attimi di vita, con la voce che si distorceva fino a diventare irriconoscibilmente cavernosa e lugubre. I volti degli studenti si riflettevano nel suo unico occhio rosso.

Cadde il silenzio. Niente si muoveva.

 

“ Beeella interpretazione della morte di Hal 9000 in 2001 Odissea nello Spazio !” Amari Sako iniziò ad applaudire di colpo, mentre le lacrime sgorgavano sulle sue guance, giù dai suoi occhi commossi.

“ Tra l’altro …” Cambiando improvvisamente tono e tornando seria, si asciugò le lacrime.

“ Sapevate che la canzone cantata da Hal in lingua originale è Daisy Bell, ovvero la prima canzone ad essere cantata da un computer, nel 1961? Il computer ad averla cantata era stato costruito dalla compagnia IBM… il che è una coincidenza pazzesca, se pensate che le lettere prima di I, B ed M sono per l’appunto: H, A ed L. Tutto questo però non ha alcun significato o obbiettivo simbolico, infatti Kubrik e l’autore del libro hanno sempre affermato che fosse stato un caso.”

 

“ Aaah! Se continui così mi ammazzi davvero, di noia però !” Monokuma si sollevò da terra pregando la Ultimate Video Maker di smetterla.

“ Come avete fatto a cascarci? Era un’interpretazione pessima… ti sei basato troppo sul voler imitare la scena del film, dimenticandoti che in un contesto del genere sarebbe solo parsa nosense e ambigua.” Stavolta fu la critica fredda di Yonamine Genjo, Ultimate Actor, a mettere in ginocchio l’orso.

“ B-Basta! Siete brutti, cattivi e bestiacce, me ne vado !” E con queste parole, Monokuma scomparve offesissimo.

 

“ Oh… c’è ancora una porta.” Fujima Wakuri aiutò gli altri a distrarsi da quella scena, indicando un angolo dell’aula con il suo solito tono disinteressato.

Aprendo l’ennesima porta, Nashi pensò che ogni classe ne possedeva soltanto una.

- Un altro elemento a valore della nostra tesi… questa non è la stessa 5-C della nostra scuola !-

 

La stanza che si presentò davanti a loro fu l’ultima del secondo piano, ponendo fine all’esplorazione.

Si trattava di una libreria di forma semicircolare, dove scaffali alti fino ai tre metri e ricolmi di libri coprivano ogni parete. Un tappeto persiano gigante dai colori caldi rendeva silenzioso ogni loro passo, ed un lampadario sull’alto soffitto illuminava per bene ogni singola area della stanza.

“ Quanti libri !” Esclamò Lilith, affascinata dalla quantità innumerevole di volumi presenti in quello spazio tanto piccolo.

Incuriosita ne estrasse uno dal suo posto, ma aprendolo reagì con un’espressione delusa e confusa.

“ Fai la nanna piccolo str***o- Tante favole per far addormentare il tuo bambino ”

La copertina rappresentava Monokuma a bordo di un trenino.

La Ultimate Majokko riposò immediatamente il libro, con la sensazione che quell’orso le avesse fatto l’occhiolino.


“ Giusto !” Esclamò d’un tratto Jitsuke, battendosi il pugno sulla mano con la faccia di chi aveva appena avuto un’intuizione brillante.

I presenti si voltarono verso di lui.

“ Qui ci sono dei libri di storia… e nella sala computer al primo piano abbiamo accesso ad internet! Forse potremmo fare ricerche su questa torre e scoprire dove ci troviamo.”

Lo Ultimate Hypnotist, a dimostrazione di ciò che aveva detto, sventolò un libro dalla copertina raffigurante un’antica rovina.

“ La storia perduta e ciò che si trova nel nostro mondo ”

Sorrise convinto ai propri compagni, aspettando che qualcuno gli dicesse qualcosa.

“ Chi mi vuole aiutare prenda un libro di storia! Ce ne sono tantissimi in questo scaffale.” Si sedette per terra dopo aver raccolto quattro libri, e posandoseli sulle ginocchia continuò a sorridere speranzoso.

Nashi si lasciò contagiare da quella positività, e fece un passo avanti verso di lui.

“ Ci sto.” Gli disse, e Zetsu ammiccò soddisfatto.

“ Non credo che Monokuma sia così stupido da averci dotato di internet.” La voce di Takejiro interruppe quel momento di felicità dei due ragazzi.

Lo Ultimate Liar stava passeggiando tra gli scaffali scorrendo il dito sul legno delle mensole. Nel suo sguardo c’era solo disinteresse in tutto ciò che stava accadendo.

“ Purtroppo è così.” Anche Kigiri Yoko si aggiunse nella discussione, incrociando le braccia con fare vagamente seccato. Pareva molto stanca.

“ Non è possibile utilizzare nessun motore di ricerca… e persino la data è stata modificata.”

“ La data? E a che serve cambiare la data ?” Domandò Umezawa Gaho, portandosi un dito alla bocca.

“ Bhe… un cliché dei rapitori è quello di togliere la cognizione del tempo ai loro prigionieri.” Rifletté ad alta voce Fujima Wakuri.

 

“ Dai! Abbiamo sempre i libri per documentarci !” Squittì Lilith, cercando di riportare la conversazione su di un lato più positivo. Anche lei aveva affiancato Zetsu, prendendo qualche libro tra le mani.

“ Bhe… non sono mai stata un’appassionata di libri.” Brontolò Kumagai Yone.

“ Nemmeno io sinceramente. Questa roba noiosa mi fa addormentare.” Aggiunse Ebisawa Shoko, per poi sbadigliare rumorosamente e serrare le palpebre.

Da lì in poi non si mosse più, rimanendo in silenzio.

“ Si è addormentato senza nemmeno leggerli !” Notò Nashi, sorpreso dal compagno di classe.

“ OOOI! Svegliaaa !” Per fortuna ci pensò Amari Sako ad afferrare l’orecchio dello Ultimate Radio Host per urlarci dentro a pieni polmoni.

Ebisawa si risvegliò all’istante, traumatizzato da tutto quel rumore.

“ Eh… quanto ci metteremmo a leggere tutti questi libri solo per trovare le informazioni sulla torre ?” Yonamine Genjo, tornando sull’argomento.

“ Con tanto impegno ce la faremo, Yonamine !” Lilith rispose allo Ultimate Actor con un sorriso a trentadue denti, trasportatore di tutta la sua volontà d’animo e voglia di aiutare i suoi amici.

Tuttavia, dopo che la ragazza ebbe parlato, Yonamine distolse lo sguardo con freddezza, sistemandosi la sciarpa per coprirsi ancor di più la bocca.

 

“ Ci penserò io.” Una sola voce si sollevò tra gli studenti.

Nashi, impassibile come mai prima di allora, prese un libro e lo aprì. Iniziò a far scorrere le pagine utilizzando solo il pollice, guizzando gli occhi in ogni punto. Tempo dieci secondi e lo richiuse, poggiandolo ai suoi piedi.

Lì si sedette, e ripeté l’azione con un altro libro.

“ Qui non c’è niente.” Disse quando ebbe concluso anche il secondo.

“ Guarda che dovresti leggere ogni singola pagina attentamente, se fosse così facile ci riusciremmo tutti.” Nishizaka Iki, incapace di spiegare il comportamento del compagno di classe, sospirò profondamente.

Dentro di sé era convinta che a nulla sarebbero valsi quegli sforzi.

“ Sto leggendo ogni pagina.” Rispose immediatamente il ragazzo, con voce piatta ed inespressiva.

“ Cosa ?!”

Nashi aveva appena posato il decimo libro, e continuava a sfogliarne altri alla stessa velocità.

“ Grazie al mio talento mi basta anche solo vedere una pagina per tenere a mente qualsiasi cosa ci sia scritta, come se scattassi fotografie con la pupilla. In questo modo posso farcela da solo.”

Un silenzio colmo di sbalordimento ed incredulità si dilagò tra i ragazzi.

“ I… Incredibile.” Riuscì appena a sussurrare Akagi Aozame, mentre la sua mascella era spalancata quasi fino a toccare terra.

“ Un talento degno di nota.” Ghignò soddisfatto Arima Robun.

“ Sei una forza, Nashi !” Esclamò Lilith con gli occhi colmi di ammirazione, saltando sul bruno per abbracciarlo in preda alla contentezza.

Nashi, il quale forse riceveva il primo gesto d’affetto da quattro giorni, arrossì fino alla punta dei capelli, persino più di quelli della Ultimate Majokko.

“ M-Ma no! Che sarà mai ...” Provò a dissimulare imbarazzo, sorridendo gentilmente mentre continuava a sfogliare libri.

 

“ Permettimi di aiutarti con la raccolta dei libri !” Gli disse Lilith, prendendolo per mano.

“ Uh ?”

“ Ti sforzerai troppo a leggere così tanto! Hai bisogno di qualcuno che ti porti i libri, e qui ce ne sono troppi per una sola persona.”

Lilith Kurenai si era aggiunta alla loro sfortunata classe da poco tempo, eppure purtroppo si era resa conto della situazione infelici in cui erano intrappolati. Tuttavia, contro ogni angheria di Monokuma, mistero o paura, non aveva abbandonato il sorriso e la sua voglia di vivere.

 Nashi fu commosso da tutto questo, e comprese che una speranza come quella avrebbe voluto averla anche lui nei momenti più difficili della sua vita.

- Forse sarà grazie a Lilith se potremmo tutti fidarci del prossimo e collaborare al meglio.- Pensò, prima di sorridere di rimando alla ragazza, annuendo.

“ Certo! Saresti di grande aiuto, grazie mille.”

“ Grazie a te.” Lilith saltò in piedi, dirigendosi a passo spedito verso gli scaffali interessati.

Lo Ultimate Memory a quel punto si voltò verso l’amico, trovandoselo con un ghigno che andava da un orecchio all’altro.

“ Sì… e allora io credo che vi lascerò soli !” Disse Zetsu, iniziando ad indietreggiare mentre inarcava le sopracciglia ad intermittenza, trasmettendo a Nashi un segnale che purtroppo lui comprese.

- Co… Cosa?!- Sussultò il bruno, arrossendo come prima.

 

“ Allora è deciso. Noi andiamo a preparare il pranzo, quando avete finito avvisateci pure.” Concluse Arima, mentre gli altri studenti lasciavano la libreria.

“ Mi raccomando, non abbiate fretta !” Ridacchiò maligno Zetsu, lanciando un’ultima occhiata d’intesa con l’amico.

Tutti lasciarono la stanza, tranne i due Ultimate.

- Ma che cosa avrà capito ?- Nashi si schaiffò una mano in fronte con fare sconsolato, rassegnato al fatto che quando Zetsu si convinceva di una cosa, falsa che fosse, era difficile fargli cambiare idea.

“ Su, Nashi !” Lilith lo riportò all’attenzione, porgendogli una pila di libri.

“ S-Sì !” Sentendosi rimproverato, il bruno annuì come avrebbe fatto un soldato agli ordini di un suo superiore, e subito riprese il suo lavoro.

 

Continuarono per quella che sembrava un’ora, ininterrottamente, riuscendo a terminare la ricerca di metà dei libri presenti.

Dopo tutto quel tempo erano entrambi stanchi: Lilith di trasportare volumi, talvotla anche di diverse centinaia di pagine, e Nashi di cercare scrupolosamente informazioni senza fermarsi.

L’aria iniziò a mancare, e la stanza pareva esser diventata una fornace rispetto a prima.

“ Di questo passo soffocheremo !” Esclamò sbuffando la ragazza, sciogliendosi i capelli per poi ricomporli in una coda alta.

“ Ci penso io !” Disse prontamente il ragazzo, alzandosi per scattare verso la porta. Purtroppo, dopo esser stato seduto a gambe incrociate per molto tempo, i suoi arti sembravano mille volte più pesanti.

Il risultato fu che inciampò in avanti, raggiungendo sì la porta, ma rotolando come uno pneumatico.

“ Ahi !” Gemette quando sbatté la fronte contro il legno.

“ Nashi !” Lilith lo raggiunse preoccupata, sentendolo lamentarsi per il dolore.

“ S-Sto bene, non è niente …”

Non ascoltandolo, la ragazza gli scostò il ciuffo dalla parte destra del viso, dopodiche sussultò.

“ Ehm…”

“ Che c’è ?”

Lilith provò a rispondergli, scoppiando tuttavia a ridere fragorosamente.

“ Uhuhuhu! Scu… Scusami, Nashi! Ti giuro che non volevo… pfff !” Siccome la ragazza cercava di trattenersi dal ridere senza rispondergli, lui prese l’e-Handbook per usarlo come specchio.

Così facendo notò il gigantesco bernoccolo rosso che gli era spuntato come un fungo su tutta la fronte.

“ Ah ah… molto divertente !” Provò a stare al gioco nonostante il dolore, sforzandosi di sorridere come se nulla fosse successo.

“ Dai, scusami. Vedo se riesco a trovare qualche benda !” E dicendo ciò, la rossa corse nell’aula.

“ B-Benda ?” Ripeté Nashi, non molto convinto che fosse ciò che gli serviva.

 

“ Oh! Ciao.”

Sentendo Lilith parlare con qualcuno, il ragazzo si sporse verso la porta aperta, notando come in classe ci fosse effettivamente qualcuno.

Takejiro Kurisu era seduto ad una sedia, con le gambe accavallate e poggiate sul banco. Tra le mani sfogliava un libro sottile che Nashi notò appena, perché il corvino lo infilò immediatamente dentro la felpa non appena venne visto.

“ Takejiro …”

Lo Ultimate Liar rivolse alla nuova arrivata un profondo sguardo truce, per poi schiudere le labbra in un falso sorriso.

“ Ma ciao! Mi ero seduto comodamente qui pensando di assistere ad un nuovo omicidio.”

Ridendo sardonicamente, fece gesto agli altri di tornare il libreria.

“ Fate pure! Prometto che non ti disturberò, Lilith !”

“ Takejiro! Ma cosa dici ?!” Nashi era abituato a quel comportamento così diffidente del corvino, ma mai lo aveva sentito accusare qualcuno in quel modo, neppure quando Domen era stato assassinato.

Lo Ultimate Liar fece finta di non averlo sentito, sostenendo lo sguardo confuso di Lilith con aria provocatoria.

“ Cosa c’è? Ti andrebbe di darmi un pugno ?”

“ Takejiro, basta !” Provò ad intervenire Nashi, ma la ragazza fu più veloce di lui nel rispondere.

“ No… voglia farti una magia.”

“ Cosa ?”

Sollevando la testa per fronteggiare il ragazzo, Lilith gli si avvicinò con un’espressione determinata e per niente indifesa.

“ Uh uh uh… la più grande ragazza magica del mondo ti impedirà di dire ancora quelle brutte parole !” Ed assumendo una posa scenica, dalle spalle della Ultimate Majokko apparve un’altra esplosione di fumo rosa con glitter e brillantini.

“ Che pagliacciata …”

 

Il fumo tuttavia finì per ricoprire completamente Lilith, rendendone visibile appena la sagoma.

“ Forze del male …”

Proclamò la ragazza, diradando il fumo con una piroetta in modo da potersi rivelare nella sua nuova forma.

“ Preparatevi ad essere annientate nel nome della Speranza !”

Ora tra le mani impugnava uno scettro rosso con sulla sommità un rubino, incorniciato a sua volta da ricami di fiamme dorate che si attorcigliavano lungo l’asta.

Sia Nashi che Takejiro rimasero senza parole di fronte a quella trasformazione.

- Q-Quindi questo vuol dire essere la Ultimate Majokko ?- Si domandò il ragazzo, ancora incredulo.

Con movenze delicate e leggiadre Lilith poggiò lo scettro per terra, il quale si sorresse in perfetto equilibrio come se si fosse incollato al pavimento. Dopodiché serrò i pugni, sollevando le braccia sopra la testa mentre ad occhi chiusi espirava profondamente.

Ci fu qualche secondo di atteso, accompagnato da una musica vivace che echeggiava da chissà dove.

“ Emissaria della Speranza, Ultimate Majokko !”

Spalancando la bocca ed i pugni, Lilith fece emettere una vampata di fiamme e lampi di luce da essi, illuminando l’intera aula buia come se fosse giorno.

 

Takejiro impallidì, palesemente impressionato, mentre Nashi spalancò gli occhi e la bocca per lo stupore come se fosse tornato bambino.

“ Ma… che diavolo ?” Sbiascicò lo Ultimate Liar, cercando di riprendere un contegno mentre la ragazza avanzava verso di lui nel fumo creatosi.

“ Servitori delle forze del male! Tornate dalle tenebre dalle quali provenite !” Concluse Lilith nel crescendo della musica di sottofondo, puntando il dito contro il ragazzo in un’ultima posa vittoriosa.

 

“ Argh! Basta, mi sono stancato !” Ringhiò, per la prima volta davvero innervosito, il corvino.

In un attimo corse via dalla classe senza più voltarsi, ed il suono dei suoi passi si allontanò sempre di più fino a svanire.

“ Coff! Coff !” Un colpo di tosse per via della puzza di bruciato fece riprendere lo Ultimate Memory dallo stato di confusione in cui era caduto.

Lilith era tornata ad avere un’espressione più rilassata. Afferrò lo scettro, il quale si rimpicciolì fino a diventare non più grande di un pugno una volta premuto un bottone, e sempre con la stessa calma spense un piccolo stereo attaccato allo stivale, interrompendo così la musica.

Il silenzio era davvero ritornato.

Una luce intensa proveniente dall’esterno tranciava in due l’oscurità nella stanza, illuminando in parte il volto della rossa. Fu in quel momento che Nashi la vide sorridere dolcemente.

“ Non ho  idea di che omicidio stesse parlando Takejiro …” Prendendo parola, la voce della ragazza ebbe un fremito appena percettibile.

“ Però non voglio che succeda niente del genere qui, a voi tutti …” Lilith si voltò verso il ragazzo, ed i suoi grandi occhi risplendettero alla luce del sole, umidi e fragili.

“ Non voglio che nessuno di voi muoia !” Mantenne il sorriso in quell’urlo di speranza, per quanto avrebbe voluto crollare.

Non lo fece.

- Ancora una volta Lilith non si è piegata.- Pensò Nashi, chinando il capo.

- Non accadrà… niente di tutto questo accadrà !-

 

 

Tornati giù, i due ragazzi si unirono agli altri nel quarto pranzo dall’inizio della loro convivenza.

Come al solito le pietanze già preparate e presenti in cucina riuscirono a sfamarli  abbondantemente, ricompensando loro della fatica di quella mattina.

“ Certo che è proprio strano… chissà perché Monokuma ha voluto darci l’accesso al secondo piano proprio oggi ?” Si domandò Nishizaka Iki, tamburellandosi l’unghia di un dito sul mento con fare pensoso.

“ Forse perché siamo sopravvissuti al Processo di Classe.” Ipotizzò Arima Robun.

“ Se è così allora non voglio più vedere nessun altro piano, e di conseguenza nessun altro Processo di Classe.” Kumagai Yone sollevò lo sguardo dal piatto solo per lanciare un’occhiata d’intesa agli altri.

“ Ovviamente… nessuno vuole che succeda di nuovo.” Nashi fu d’accordo, al che la Ultimate Contorsionist gli sorrise con approvazione.


“ Ah… a proposito, com’è andata la ricerca ?” Gli chiese Akagi Aozome.

“ Sì, certo, la ricerca !” Jitsuke Zetsu iniziò a dare tanti colpi di gomito all’amico, parlando con una voce fastidiosamente irritante.

Nashi cercò di non distrarsi, e rispose con calma allo Ultimate Rhythm Game Player.
“ Abbiamo ispezionato circa tre quarti della libreria… però resta ancora altro da ispezionare.”

“ Sì, certo, ispezionare !” Zetsu continuò.

“ È incredibile, davvero …” Amari Sako si prese il volto tra le mani puntando i gomiti sul tavolo, rivolgendo lo sguardo al cielo.

“ Siamo ancora completamente vergini di sapere riguardo questa torre.”

“ Sì, certo, vergini !” Il gomito di Zetsu sembrava essersi trasformato in un martello pneumatico.

“ Dai, questa l’hai fatta apposta !” Piagnucolò Nashi, e la Ultimate Video Maker scoppiò a ridere.

 

“ Ehi… ti dispiace se ti faccio un po’ di compagnia, lassù ?” Ci pensò Zayasu Korin ad interrompere la sceneggiata, affiancandosi allo Ultimate Memory.

“ Oh, sì… certo Zayasu.”

Sia lo Ultimate Fanfiction Writer che Lilith sbatterono un pugno sul tavolo, diventando scuri in volto.

“ V-Volevo dire Corex !” Si corresse immediatamente il bruno.

 

In quel momento Yonamine Genjo si alzò dalla sua sedia, dirigendosi a passo spedito verso la porta.

Il suo piatto era stato riempito con poche pietanze, e dopo averle consumate in fretta non sembrava essere interessato a continuare il pranzo.

Questo comportamento lasciò di stucco chiunque l’avesse notato, e nel momento in cui lo Ultimate Actor fu sul punto di lasciare il salone, sola una persona lo richiamò a voce alta.

“ Dove stai andando, Yonamine ?” Senza nemmeno aver voltato lo sguardo verso il ragazzo, Kigiri fu in grado di farlo bloccare sul posto.

Yonamine, paralizzato dalla freddezza del tono di voce della criminologa, esitò per qualche secondo prima di girarsi verso la tavola.

“ E-Ehm… scusatemi, non mi sento molto bene. Vorrei tornare nella mia stanza.”

E senza più fermarsi, l’attore aprì la porta e sparì nel corridoio dei dormitori.

 

“ Non si sentiva bene ?” Ripeté Zetsu, riprendendo a mangiare come se nulla fosse successo.

“ Ora che ci penso nessuno di noi se ne intende di medicina qui ?” Chiese Ebisawa Shoko.

“ Io !” Esclamò Fujima Wakuri, contenta di esser stata chiamata in causa.

“ No, le tue cure a base di animali mortali non le vogliamo !” Rispose terrorizzato lo Ultimate Radio Host.

 Una risata sommessa si levò dalla tavolata.

“ Uhuhu! Io so bene perché Yonamine se n’è andato così presto …” Amari Sako rivolse uno sguardo saccente agli  altri, sfoggiando un ghigno di superiorità.

“ E… perché, quindi ?” Insistette Nashi, mentre la ragazza lo teneva sulle spine con quel sorriso enigmatico.

“ Non posso dirtelo! Si tratta di un progetto super segreto !” Rispose Amari, facendo arricciare le sue orecchie da gatta, per l’ennessima volta senza alcuna spiegazione scientifica.

 

“ Aaallora, voi lo state usando questo stupido e-Handbook ?” Nishizaka Iki ignorò completamente la Ultimate Video Maker, posando sul tavolo il dispositivo elettronico da lei tanto criticato.

Qualcuno scosse la testa.

“ Io ho provato a lanciarlo per terra, a schiacciarlo, ad infilarlo nel forno, a mangiarlo… ma non si rompe !” Umezawa Gaho sembrava davvero meravigliato del suo e-Hanbook quando ne parlava.

“ E… perché mai hai provato a distruggerlo anziché usarlo normalmente ?” Si chiese la Ultimate Web Personality.

“ Mangiarlo ?” Lilith sperò di aver capito male le parole dello Ultimate Stuntman.

 

 

Una volta finito il pranzo e sparecchiata la tavola, ciascuno di loro si disperse tra i due piani, oppure rimase in camera sua.

Nashi, Zayasu e Lilith salirono in libreria, continuando la loro ricerca.

A dire il vero lo ultimate Memory vide lo scrittore di fan fiction semplicemente sedersi in un angolo e leggere qualcosa di completamente inerente alla ricerca.

“ Ehm... ?” Con un colpo di tosse lui provò a richiamare l’attenzione dell’albino, il quale sollevò lo sguardo dal libro.

“ Ah, scusami Jonetsu !”  L'Ultimate Fan Fiction Writer assunse un’espressione dispiaciuta nel momento in cui comprese le intenzioni dell’altro.

“ Mi dispiace di non starti aiutando, ma io volevo solo leggere qualche libro.”

Nashi sospirò, sorridendo successivamente al compagno per rassicurarlo.

 

“ Quindi quando non scrivi ti piace leggere, Corex ?” Domandò intanto Lilith, mentre era impegnata a selezionare i libri rimanenti.

“ Bhe, sì. Molto spesso gli scrittori iniziando il loro percorso leggendo tantissimo, e così si sviluppa la loro passione… però poi il tempo concesso alla scrittura surclassa quello della lettura.” Ammise Zayasu, sorridendo divertito.

“ Però spesso mi sento in colpa di non leggere molto, così mi concedo un po’ di tempo per leggere.”

Nashi sembrò sorpreso da quel particolare.

 “ Stai scrivendo anche in questa situazione ?!”

“ Assolutamente, ogni momento è perfetto. Anzi, ho appena concluso di scrivere una storia horror !”

“ Davvero? Posso leggerla ?!” Gli occhi di Lilith si illuminarono come due fari al sentire quelle parole, ed immediatamente si chinò sul ragazzo come avrebbe fatto un bambino di fronte ad una bancarella di dolci.

Lo scrittore fu divertito da quella reazione, ed immediatamente estrasse il block-notes ottenuto nei giorni precedenti come richiesta da Monokuma, e lo sfogliò per un po’.

Quando ebbe trovato la pagina giusta, guardò anche Nashi.

 

“ Andrebbe anche a te di farmi da beta-reader ?”

Il bruno rimase interdetto per via di quella richiesta.

“ N-Non sono un grande fan delle storie dell’orrore.” Ammise con un pizzico di vergogna, ma ugualmente volle rendersi disponibile all’amico.

Quello che però lesse sull’unico foglio mostratogli, fu una semplice scritta:

“ 2214W.” Lessero all’unisono i due ragazzi.

Ci fu qualche istante di silenzio, durante il quale Zayasu attese impassibile che qualcuno aprisse bocca.

“ E come… può essere una storia horror? Non mi sembra spaventosa.” Seppur con l’umiltà e la consapevolezza di essere ignorante in materia, Nashi non riusciva a comprendere quanto avesse letto.

“ Non l’ho capita nemmeno io.” Si aggiunse Lilith, molto confusa.

A quel punto lo scrittore prese parola, con un’espressione seria e composta.

“ È proprio questo il punto: perché non ci fa paura? Forse perché non possediamo, non solo noi tre, ma forse l’intero genere umano, una mente capace di comprendere il significato di queste parole. Ma allora… se fossimo più intelligenti, vuol dire che proveremmo un’orrore inimagginabile potendo comprendere questa storia ?”

 

Nashi e Lilith guardarono l’albino con sguardi increduli, mentre di colpo un’atmosfera tesa e spiacevole si espandeva lungo le mura attorno a loro.

L’aria si era fatta pesante, come se respirare stesse sottraendo fin troppo ossigeno all’aria, prosciugandolo sempre di più.

“ Ahahaha! Stavo scherzando !” Zayasu non riuscì a trattenersi ancora, e scoppiò a ridere fragorosamente, divertito dagli sguardi strabiliati dei suoi compagni.

“ Mamma mia! Mi stavi davvero spaventando, Corex.” Lilith sospirò con sollievo, per poi venir contagiata dalla risata.

Nashi tuttavia non riusciva a comprendere il senso di quella battuta, però si sforzò di apparire divertito insieme agli altri.

“ Però un tipo di horror così esiste davvero.” Riprese parola Zayasu, tornando un po’ più serio.

“ È anzi il tema della scrittura di Howard Phillips Lovecraft. Dopotutto, se ci fosse davvero qualcosa di così irraggiungibile per la mente umana, già solo il provare a comprenderla ci farebbe letteralmente impazzire.”

“ Un po’ come con il finale di Donnie Darko !” Scherzò Lilith, mimando il suo cervello che esplodeva.

 

“ Però… Corex …” Questa volta Nashi riuscì a pronunciare il nickname dell’altro al primo colpo.

“ Tu non scrivi storie originali, no? Le fanfiction sono un qualcosa di diverso.”

L’albino annuì, curioso di sapere dove volesse andare a parare.

“ E allora perché non provi a scrivere qualcosa di tuo, senza ispirarti ad opere realmente esistenti ?”

Lo Ultimate Memory temette di esser suonato un po’ troppo come una critica.

Zayasu però si soffermò a pensare per un po’ prima  di rispondere, dopodiché sorrise.

“ Perché innanzitutto io sono colui che scrive una fan fiction, ovvero un fan di qualcosa, che possa essere un anime, un videogioco o un film. Dopodiché sono uno scrittore, ed uso la mia passione ed il mio essere fan per inserire una parte di me in qualcosa che amo !”

Lilith, al fianco dello Ultimate Fan Fiction Writer, sembrava emozionarsi sempre di più sentendo quel discorso.

“ Scrivere un’ottima fan fiction e scrivere un ottimo libro necessitano dello stesso impegno, nonostante molto spesso si giudichino le prime come semplici lavori da adolescenti che non cresceranno mai… però a me non interessa! Sono un fan che scrive per altri fan, dopotutto! Non mi serve l’approvazione di chi non sa nemmeno di cosa io stia scrivendo.”

Il sorriso del ragazzo si era allargato, diventando radiante, mentre parlava di tutto ciò.

Una perplessità però era rimasta in Nashi.

“ Ma i creatori dell’opera originale non si potrebbero arrabbiare quando vedono che gli scrittori di fan fiction modificano la loro storia ?”

“ Potrebbero, ma che senso avrebbe? Il problema è quando sono i creatori di contenuti per fan come uno scrittore, o come un disegnatore, a limitare la libertà di espressione di altri fan.”

Con tono sempre più di rammarico, l’albino proseguì.

“ Un paio di anni fa una disegnatrice realizzò un disegno utilizzando dei personaggi appartenenti ad una serie televisiva… e venne pesantemente criticata perché un personaggio non era molto simile alla sua rappresentazione canonica. Venne riempita di messaggi che le auguravano la morte per aver cambiato un personaggio al quale altri erano affezionati… addirittura fino a spingerla a tentare il suicidio.”

Pur non conoscendo quel mondo, Nashi comprese che tutto ciò era sbagliato.

 

 

Dopo meno di un’ora Zayasu lasciò la stanza, tornando alla sua camera.

Ancora una volta l'Ultimate Memory e l'Ultimate Majokko erano rimasti da soli a completare la ricerca, sebbene fosse quasi sul punto di finire.

“ Ancora nulla !” Sospirò esausto lui, distendendosi per terra mentre pile di libri già esaminati gli facevano ombra.

- E se davvero non ci fosse nulla qui ?- Guardò tutti i volumi inutili alla loro ricerca, pensando come sarebbe stato bello se il prossimo fosse stato l’ultimo.

- Però… esattamente come ci ha tolto l’accesso ad internet, Monokuma potrebbe anche aver rimosso tutte le informazioni riguardanti questa torre.-

L’ipotesi era sempre la seconda opzione presente, l’ultima da tenere in considerazione.

Un edificio del genere non poteva esser stato costruito di punto in bianco, senza che il mondo ne venisse a conoscenza.

 

“ Nashi ?”

 Lilith si sporse su di lui, coprendolo con la sua ombra. Il ragazzo comprese di star sembrando davvero strano in quella posizione, e di aver fatto preoccupare l’amica.

“ Va tutto bene, tranquilla.” Accennò un sorriso stanco, rimettendosi seduto.

Notò però che lo sguardo intenso della ragazza non aveva smesso di puntarlo.

“ Devo chiederti un favore.” Confessò a ragazza, inginocchiandosi per arrivare alla stessa altezza di lui.

“ Dammi un consiglio per poter conquistare Corex !”

Allo Ultimate Memory servì qualche secondo per realizzare la richiesta, dopodiché reagì nel modo più opportuno.

“ Eeeeh ?!”

La Ultimate Majokko sussultò a quella reazione tanto sorpresa, ed immediatamente abbassò il capo diventando rossa in viso.

“ D-Dici che non ho alcuna speranza ?” Domandò timidamente, disegnando cerchi sul pavimento con il dito.

“ Ma no, no !” Anche Nashi arrossì per la vergogna: non era da lui mostrare così poco tatto.

La stanchezza e l’improvvisa dichiarazione di Lilith però avevano giocato un brutto gioco al suo cervello, ma d'altronde non poteva dare la colpa alla ragazza.

Decise di calmarsi, inspirando ed espirando un paio di volte prima di parlare.

“ Purtroppo non conosco così bene Zaya… Corex !” Per un istante vide gli occhi della ragazza brillare di un sinistro bagliore demoniaco.

“ Quindi, non credo di poterti dare molti consigli.” Dispiaciuto, scrollò le spalle, cercando di sembrare rassicurante.

La Ultimate Majoko tuttavia non ne fu tanto rincuorata, ed il suo sguardo rimase basso.

“ Se nessuno mi può dare consigli allora vuol dire che non posso proprio farcela.” Brontolò con voce flebile, tracciando linee sempre più irregolari.

 

“ Non è per forza così.”

Lilith si sentì quasi illuminata da una luce calda al sol sentire quelle parole, e quando sollevò la testa vide Nashi sorriderle gentilmente.

Il suo volto era stanco, sudato, con gli occhi ridotti a due fessure, ma le sorrideva.

“ D'altronde sai perché nessuno può darti consigli ?” Le chiese lui.

La rossa scosse la testa, curiosa di sapere la risposta.

“ Perché sei l’unica che lo conosce meglio di tutti! Sei una sua fan, no? Avrai letto le sue storie, conosci il modo in cui esprime le sue emozioni attraverso le parole… e forse sei l’unica persona con cui lui possa parlare di ciò che gli piace.”

Ovviamente lo Ultimate Student stava rischiando il tutto e per tutto con una frase che gli parve immediatamente banale e scontata, una volta pronunciata dalla sua bocca.

- Dannazione… se solo fossi più esperto di queste cose…- Si disse successivamente, iniziando a vergognarsi del consiglio stupido che aveva dato ad un’amica in sincero bisogno di aiuto.

“ Credo… che tu abbia ragione.” Lilith, cercando di coprirsi le gote rosse con la mano, si lasciò sfuggire un sorriso.

Il ragazzo ne rimase sorpreso, non pensando di poter ottenere un tale risultato.
“ E forse continuando a stare in sua compagnia riuscirò a diventare più coraggiosa.”  La ragazza fu sul punto di aggiungere qualcos’altro, ma il rossore sul suo volto aumentò, impedendole di parlare ancora.

“ Te lo auguro.” Fu tutto quello che Nashi riuscì a dirle, questa volta senza trovare parole difficili che non gli appartenevano, ma solo una sincera parola gentile.

 

 

Dopo altri trenta minuti passati in quella libreria, i ragazzi poterono considerare il loro lavoro completo.

Ogni libro di storia e reperti archeologici, costruzioni antiche e persino architettura, era stato esaminato dalla prima all’ultima pagina.

- E non abbiamo trovato nulla.- Nashi non poteva credere a quella amara verità.

- Mi sono sentito così bene quando ho capito di poter aiutare gli altri… ma ho solo perso tempo, senza esser di alcun supporto.-

I ricordi dei suoi giorni di scuola diventavano ombre attorno a sé.

E le ombre potevano parlargli.

“ Ultimate Memory! Bha, che razza di talento è… ?”

 

Il ragazzo era sul punto di perdersi nella sua illusione di ricordi e realtà, quando un’altra volta fu Lilith Kurenai a riportarlo alla realtà.

La ragazza aveva aperto la porta, e ora aveva girato il capo per guardarlo negli occhi.

“ Dai, andiamo ad avvisare gli altri.” Gli disse con voce bassa, ma incredibilmente rassicurante.

Nashi non rispose, rimanendo seduto senza guardarla.

“ Nashi …” La rossa mosse qualche passo verso di lui, per poi inginocchiarsi davanti ai suoi occhi.

“ Tu mi hai dato la speranza per non abbandonarmi alla disperazione !”

“ Eh ?” Il bruno sussultò, come venendo risvegliato da un sonno profondo ed intorpidente.

Trovò davanti ai suoi occhi lo sguardo di Lilith. Un sorriso dolce, il quale immediatamente gli riscaldò tutte le ossa che pensava di non poter più muovere.

“ E sono sicura che è questo il tuo compito qui. Sei l’unico che ha il coraggio e la determinazione per poter risollevare gli animi di tutti noi… quindi se ti abbatti tu, come potremmo farcela ?”

La rossa inclinò leggermente la testa di lato, osservando gli occhi tremanti di Nashi, in procinto di metabolizzare quanto gli era stato detto.

 

Ora sapeva cosa fare.

 

 

 

Angolo Autore:

Welcome back!
Scusate il ritardo. Forse la dovrei smettere di darmi una scadenza così breve quando in realtà il capitolo non l'ho ancora finito.
Questo Chapter durerà ancora poco, possiamo dire anzi di aver raggiunto la metà. Fatemi sapere come vi è sembrato.

Ci tenevo inoltre a parlare di una cosa: l’episodio raccontato da Zayasu (o Corex), è purtroppo realmente accaduto. Non voglio fare il nome del fandom in questione, però è doveroso ricordare che, purtroppo, episodi come quello avvenuto all’utente di DeviantART Zamiii070 accadono spesso.

Nel caso foste interessati potete informarvi molto di più in rete.

Mi sembra stupido parlare di tutto ciò. Davvero la passione che ci contaraddistingue come creatori di contenuti per le nostre opere preferite può portarci a tutto questo?!

Le offese e le accuse non sono critica: sono bullismo. Inutile dire che le persone che hanno accusato Zamiii, una volta che si sono trovate riprese da altri utenti, o addirittura (giustamente) arrestate per accusa di cyber-bullismo, si sono giocate la carta della vittima.

Riporto da un messaggio inviato a Zamiii da uno dei suoi aggressori quando ha scoperto di esser stato condannato a 6 mesi di prigione per l’accusa di cyber bullismo:

“WTF is wrong with you. Telling people to go die is not illegal.”

Io sono estremamente contento che qui su EFP, grazie anche all’aiuto della nostra amministrazione, non ci siano casi del genere (o comunque sia, lo spero)… però riflettete.

Prima di incazzarsi come scimmie con un autore solo perché “Eh! Ma questo personaggio non farebbe mai così! Non si può mettere con questo personaggio!” o perché magari state leggendo un genere di fan fiction che non vi aggrada (e a quel punto, perché l’avete letta?)… riflettete.

Prima di dire che lo yaoi, le crackparing, l’mpreg o altro è solo cancro, e che chi scrive robe del genere fa schifo… riflettete.

Prendete un bel respiro, ripensate a ciò che è successo a Zamiii (la quale ha tentato il SUICIDIO. Non una cosa da poco! SUICIDIO!), e successivamente scegliete di criticare in modo costruttivo, esprimere il vostro parere su ciò che non vi piace, oppure andare a leggere qualcosa di più piacevole secondo il vostro gusto.

Perché è facile scrivere della solita mary sue chiamata Hope che è bullizzata e autolesionista… ma nessuno vorrebbe davvero impersonare quel ruolo.

 

Perdonatemi il papiro.

Alla prossima!

   
 
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