Cap.11
La profezia radiosa dell'amore
“È
tornato” annunciò Dende, lasciandosi ricadere
esausto sul pavimento a lastroni di marmo.
Junior
era steso al suo fianco, a peso morto, con le
braccia e le gambe spalancate a stella.
<
Non c’è stato verso di eseguire la danza per
l’incantesimo
in nessun modo, nemmeno fosse stato contro il volere degli dei stessi
>
pensò.
<
È finita > si disse Dende, guardando il cielo
azzurro.
“Anche
stavolta se l’è dovuta cavare da solo”
ammise
il Demon Prince, che nonostante fosse stanco, controllava meglio le sue
reazioni.
*******
Chichi
stringeva il cuscino umido di lacrime con
entrambe le mani, tremando nel sonno.
“Goku…
Goku” chiamava nell’incoscienza con voce rauca.
“Nonna!”.
Un urlo risuonò dal piano di sotto.
La
donna mugolò.
“NONNA!”
chiamò Goshin più forte.
Chichi
gemette, si portò lentamente una mano alla
testa massaggiandola e si svegliò, battendo le palpebre. Si
alzò seduta e si
guardò intorno confusa.
“Nonnaaaa,
vieni!” sbraitò il nipote.
Chichi
mise i piedi per terra, udì dei passi e
sospirò, scuotendo il capo.
<
Avrà anche l’aspetto di mio marito, ma
è cocciuto
come un Briefs > pensò, sospirando. Rialzò
la testa sentendo che i passi si
erano fermati, s’irrigidì sgranando gli occhi e
portò lentamente la mano alla
bocca, avvertendo il battito cardiaco decelerare.
Guardò
Goku davanti a lei, le sorrideva.
<
Un altro sogno? > si chiese.
Goshin
si affacciò da dietro la gamba dell’adulto.
“Hai
visto? Il nonno è tornato! Ed è anche a grandezza
naturale” disse, chiudendo gli occhi.
Chichi
scoppiò a piangere, corse verso il marito
rischiando di cadere e lo strinse, nascondendogli il viso contro il
petto, singhiozzando
rumorosamente.
“Non
sai che ore di angoscia ho vissuto! Goku, oh, Goku!”
lo chiamò.
Goku
le accarezzò delicatamente la testa.
<
Ho quasi paura che a parlare, lei svanirebbe >
pensò. Le sollevò il capo e avvicinò
le sue labbra a quelle di lei.
Goshin
si allontanò, scuotendo il capo.
“Quanto
sono sdolcinati gli adulti” borbottò, incrociando
le braccia dietro la testa. Si affacciò e vide la navicella
di Bulma solcare il
cielo, diretta alla Capsule corporation. “Evviva, mamma e
papà stanno tornando”
festeggiò.