Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Feisty Pants    14/07/2018    2 recensioni
Un normale liceo italiano caratterizzato dalla vita energica di tantissimi adolescenti. L'arrivo di una nuova studentessa Judy Hopps, alunna geniale con una particolare dote investigativa, migliorerà la vita di Anna, Elsa, Kristoff, Jack, Hiccup, Merida, Rapunzel e Flynn. L'amicizia aiuterà Judy ad aprirsi e a dimenticare i traumi del passato...ma lei non sa che tutti i suoi amici sono in pericolo...per colpa sua.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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 XVI.
RAGGIO DI SOLE


 
Passò un altro giorno di ospedale. Lungo, interminabile…

Rapunzel girava per i corridoi del reparto guardandosi intorno. Quel pomeriggio preferì restare da sola e non ricevere visite.
Era ancora scossa per la notizia ricevuta il giorno prima. In realtà non sapeva che cosa pensare…dentro di lei c’era una tale confusione!

Guardava le persone in ospedale e si rese conto che erano tutte uguali a lei. Non importava l’entità della malattia, tutti avevano lo stesso sguardo. Lo sguardo di chi non ne può più di soffrire, di chi si sente solo anche se riceve le visite dei parenti, di chi è crucciato per non aver sfruttato la vita prima, di chi vorrebbe solo uscire da quella prigione e di chi è arrabbiato con Dio.

Anche Rapunzel si sentiva così. I suoi pensieri in quei giorni potevano essere veramente pericolosi. Si era arrabbiata con sé stessa, con la malattia, con la sfortuna e soprattutto con Dio. Lui che poteva fare tutto, perché aveva permesso ciò? Perché Rapunzel non poteva andare a scuola, giocare, divertirsi, viaggiare come tutti i ragazzi della sua età?

La notizia del giorno prima l’aveva agitata molto ma ancora non ne aveva parlato con nessuno se non con la madre che le aveva consigliato di non pensarci. Quella dell’endometriosi era solo un’ipotesi.
 
Dopo il suggerimento della madre Rapunzel decise di ascoltarla e di pensare al fatto che, l’indomani, avrebbe rimosso quel maledetto soffiablabla.
 
 
Mattina di Novembre, ore 10.30

Finalmente era arrivato il giorno di togliere il soffiablabla. Rapunzel era elettrizzata! Ormai si era abituata a vivere con quell’aggeggio ma l’idea di salutarlo per sempre la faceva felice. Anche la rimozione del drenaggio sarebbe stata una sorta di operazione perché le veniva rifatta l’anestesia ed infine applicati dei punti di sutura che le avrebbero lasciato la cicatrice per il resto della vita.

“Eccoci Rapunzel, ci siamo” disse il medico facendo sdraiare Rapunzel sul lettino della sala operatoria.

“Sei contenta?” chiese lui mentre si preparava.

“Non sa quanto!” rispose lei nascondendo, però, la leggera preoccupazione per il dolore che avrebbe sentito.

Il medico le sorrise iniziando a rimuovere tutti i cerotti che servivano per proteggere il tubo e tenerlo fermo. Rapunzel, da vera masochista, decise di guardare la scena ma, una volta osservato il drenaggio che sporgeva dal fianco senza protezioni, si voltò di scatto troppo impressionata.

“Ok non devo guardare” disse serrando gli occhi.

“Ecco brava… allora mi raccomando. Al mio tre trattieni il respiro ok?” disse lui iniettando l’anestesia ed afferrando saldamente il tubo con entrambe le mani.

Seguì un attimo di silenzio dove Rapunzel si preparò psicologicamente.

“1….2….”

Il dottore, vedendo che la ragazza stava già trattenendo il respiro decise di non pronunciare il numero tre e di estrarre di forza il tubo prima che lei potesse rendersene conto.

Rapunzel provò una sensazione assurda. Improvvisamente si sentì libera, in grado di poter respirare a pieni polmoni. Era come tornare a galla e riprendere fiato dopo secondi di apnea.

“Finito?” chiese lei mentre il dottore le applicava i punti.

“Sì, bravissima!” rispose lui continuando a cucire.

“E adesso posso alzarmi e fare ciò che voglio?” domandò lei elettrizzata.

“Certo! Tutto ciò che vuoi…ma stai attenta non ti indebolire troppo”

Dopo essere uscita dalla sala operatoria Rapunzel fu felice di stare in piedi, di camminare da sola e soprattutto di Respirare! Le sembrava di essere appena nata, si sentiva in forma e come nuova.

Presa dall’euforia chiamò subito Anna.

“Cuginetta! Sono libera! Niente più soffiablabla!” urlò Rapunzel felice e saltellante.

“Davvero?! Aspetta che ti metto in vivavoce, così ti sentono anche gli altri. Siamo nell’atrio per l’intervallo” rispose lei facendo salutare anche tutti gli altri membri del gruppo.

Rapunzel, dopo aver raccontato e chiacchierato con loro, rientrò nella sua stanza dove chiese alla madre di accompagnarla in bagno.

“Ora mi sento un po’ debole” constatò mentre si sciacquava la faccia da sola!

“Beh hai fatto tanto la leonessa, adesso è giusto che ti riposi sei…”

“Mamma, zitta… mi viene da svenire” precisò la ragazza avvertendo un giramento di testa e si lasciò cadere tra le braccia della madre.
Quello fu lo svenimento più bello della sua vita. Si sa che gli svenimenti non sono una cosa bella, ma per lei lo fu veramente. In quei pochi secondi fece un sogno bellissimo in cui correva e giocava con i suoi amici.

“Rapunzel, rapunzel! Sveglia!” chiamò il dottore scuotendola.

La ragazza aprì gli occhi e si ritrovò a letto collegata a una flebo di glucosio.

“Che cosa hai combinato?!” rise un’infermiera per alleggerire la tensione creata. La madre di Rapunzel, infatti, era bianca cadaverica. Quanti shock anche per la sua mamma!

“Scusate, era l’euforia! State tranquilli…” tranquillizzò la stessa ragazza facendo sorridere tutti i presenti.

“Ora devi riposarti. Ti avevo detto di stare tranquilla! Sei proprio scatenata eh… prima, con la rimozione del drenaggio, hai perso molto sangue e devi stare riguardata. Ora ti abbiamo dato del glucosio. Te lo teniamo per altre due ore. Tu cerca di restare a letto tutto il pomeriggio e dormi” disse il medico prima di uscire dalla stanza.

Rapunzel non se lo fece ripetere due volte. Appena congedato il dottore, la ragazza crollò in un sonno profondo. Non aveva mai dormito così bene in vita sua!
 
Dormì tutto il pomeriggio fino alle 23.00. Quando si svegliò notò di avere accanto Flynn.

Quanto era stato lì?! In silenzio, a guardarla?!

“Ciao Punzie!” si illuminò lui accortosi del risveglio della ragazza.

Rapunzel lo salutò con lo sguardo e cercò di ricordare ogni cosa di lui. Era davvero un bel ragazzo. I capelli castani con il ciuffo ribelle gli rimbalzavano sulla fronte, indossava una maglietta verde e una felpa marrone e gli occhi brillavano. Perché brillavano? Perché amava Rapunzel.

Questo lei lo sapeva.

 Nel giro di un mese Flynn era cambiato… e l’aveva fatto per lei.

 Era migliorato a scuola, cresciuto e maturato nel comportamento e aveva perso notti e ore per stare accanto a lei.

Fu in quel momento che lo capì: voleva lui accanto a sé. Una volta uscita dall’ospedale desiderava qualcuno che si prendesse cura di lei, disposto ad aiutarla sempre. Voleva Flynn…nessun altro.

Per questo, dopo intensi momenti scambiati a specchiare i propri occhi nei suoi, sbottò:

“Baciami…”

“Cosa?!” domandò lui scuotendo la testa e il suo cuore iniziò ad esplodergli nel petto. Rapunzel non parlò più. Si mosse in avanti e spinse la testa di lui verso di sé.

In un attimo le loro labbra si toccarono, al momento imbarazzante.

Poi iniziarono ad ammorbidirsi.

Si inumidirono e assaporarono per tanti minuti e si staccarono solo quando Flynn si accorse che lei doveva prendere fiato.

“Hey, vacci piano… ti hanno appena aggiustato il polmone” scherzò lui accarezzandole il volto ancora ansimante per le emozioni.

“Userei tutta l’aria che ho in corpo per te”

“Sei sicura?! Perché me?!” domandò lui ancora scosso e al settimo cielo per il momento vissuto.

“Perché mi hai aspettata, rispettata e sei cambiato per me. Non sarà facile starmi vicino adesso ma io non voglio nessun altro al di fuori di te”
Conclusa quest’ultima frase la nuova coppia trascorse le ore successive a baciarsi ininterrottamente.

Terminò così quell’ultima giornata di ospedale, con un piccolo raggio di sole che riuscì a rischiarare il male e il dolore che viveva tra quelle mura.
 
 
NDA:
Eccomi qui con un nuovo aggiornamento. La nuova coppia è fatta, dopo un bel momento romantico nato all’interno di un ospedale. Vedremo insieme come questa coppia si aiuterà di fronte alle difficoltà.
Ora si tornerà alla normalità dove anche gli altri personaggi torneranno ad essere protagonisti… ma non illudetevi perché il PEGGIO deve ancora venire. Ho già pronti i capitoli traumatici ahah (sto diventando sadica come la mia amica Victoria Buchanan).
Ringrazio come sempre le mie due lettrici. Questa storia sarà sempre qui… spero che possa venir letta e scoperta quando magari il fandom tornerà a colpire.
  
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