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Autore: _M4h_    18/07/2018    2 recensioni
Questa è una storia che parla di amore, di speranza e del tempo che passa inesorabile a volte troppo lentamente ed altre davvero troppo in fretta.
Non é stata pensata come seguito della ff “Per Sempre” ma potrebbe benissimo esserlo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi! ed ecco il nuovo capitolo, questo è più che altro un capitolo di transizione e non è quindi molto lungo. cercherò di postarne un altro durante la settimana, spero comunque che vi piaccia.. grazie a chi legge e scrive! Enjoy...
 
“Ciò che vi è successo è terribile ma penso che ci sia ancora una possibilità per tutti voi, per il vostro futuro. Shinju, una miko di mia conoscenza che abita a qualche giorno di viaggio da qui saprà sicuramente come aiutarvi con la maledizione. Vi accompagno da lei” disse Kaede.
 
E così fece, arrivarono al villaggio della somma Shinju dopo tre giorni di viaggio ed era ormai tarda serata. Erano tutti stanchi, affamati e non avevano praticamente scambiato neanche una parola tra di loro tranne se veramente obbligati.
All’entrata del villaggio furoni accolti da una banda di uomini che con sguardi minacciosi gli dissero
“in questo villaggio i demoni non sono ben accetti. Andatevene se non volete morire.”
“Tsh! Toglietevi di mezzo. Avete scelto il giorno e le persone sbagliate con cui prendervela” rispose Inuyasha.
“Ah si? Voi siete solo cinque mentre noi siamo in quindici. Vedi di andartene che è meglio, demone.” Disse uno degli uomini del villaggio.
“Cerchiamo di calmarci per favore” l’interruppe Kaede “questi uomini vogliono semplicemente difendere il loro villaggio, e noi non vogliamo creare problemi. Dobbiamo solo parlare con la vecchia Shinju”
“Ah si e perché?” chiese uno degli uomini.
“Questione privata ! non vi riguarda. Ed ora fateci passare o lo faremo con la forza” ed alle parole di Inuyasha tutti i suoi amici si misero in guardia pronti a scattare all’attacco.
Gli abitanti del villaggio non si mossero e i loro sguardi passarono a uno a uno in rassegna i volti di tutti i presenti e tutti si soffermarono impauriti su Sesshomaru anche se paradossalmente era l’unico che non si era mosso di un millimetro.
“Cos’è questo casino? Sei tu Nobuo? Attacchi di nuovo rissa con i viandanti?” un’anziana signora si avvicino guardando con sguardo accusatorio gli uomini presenti.
“Onorabile Shinju, sono dei demoni! Estremamente aggressivi per giunta.”
“Shinju da quanto tempo, è cosi bello rivederti !” disse Kaede.
L’anziana donna si girò verso la voce e quando il suo sguardo cadde su Kaede un immenso sorriso illuminò il suo volto
“Kaede! Che bella sorpresa! Ma cosa ci fai qui, avresti dovuto dirmelo che saresti venuta a trovarmi. Mi dispiace davvero per quest’accoglienza ma il piccolo Nobuo è cresciuto senza neanche un po’ di sale in zucca.” Disse quest’ultima frase abbastanza forte da farsi sentire da tutti i presenti.
 
La capanna di Shinju era semplice ma confortabile ed abbastanza grande per poter accogliere tutti e sette i presenti, Nobuo aveva insistito per entrare anche lui nella capanna non voleva lasciare la venerabile Shinju sola con due demoni.
Dopo aver spiegato a Shinju la loro storia nel dettaglio aspettarono una sua risposta “Shinju, puoi aiutarci?” chiese la somma Kaede.
“mmh.. non posso riportare in vita chi è morto..”
“Non è quello che ti stiamo chiedendo vecchia. E praticamente impossibile farli tornare in vita, lo sappiamo. Ci abbiamo già provato : pozioni, rituali, pietra del Meido, Tenseiga, nulla. Nulla di ciò che abbiamo provato fino ad ora ha funzionato” la interruppe bruscamente Inuyasha.
“come stavo dicendo” riprese Shinju lanciando un occhiataccia verso Inuyasha “non posso riportare in vita i morti, quindi dobbiamo concentrarci sulla maledizione. Miho era una strega molto potente e crudele, la sua magia è molto antica e potente rafforzata dal fatto che è stata lanciata in punto di morte. Con il suo anatema ha sigillato le vostre anime per sempre maledicendole e rendendole involontariamente immortali.
Purtroppo non sono in grado di annullare la maledizione, l’unica nostra possibilità è quella di provare a mitigarla o modificarla rendendola meno deleteria.
Concentriamoci in un primo momento sull’analisi dei versi della maledizione.
Voi quattro siete d’ora in avanti immortali e indistruttibili, questo perché Miho vuole farvi soffrire in eterno obbligandovi a incontrare i vostri cari ancora e ancora costringendovi ad assistere impotenti alla loro inevitabile morte.
Ed anche se cercherete di allontanarvi o non incontrarli i vostri sforzi saranno vani, dopotutto spesso ci s’imbatte nel proprio destino sulla strada intrapresa per evitarlo. La conseguenza diretta di quest’incontro sarà la ritrovata memoria delle vite passate per le tre vittime mortali e la loro seguente morte sette giorni dopo. E questo scenario si ripeterà ogni centoventicinque anni all’infinito.
E’ sicuramente un anatema di un’estrema crudeltà, conosco il dolore di perdere una persona cara ma pensare di perderla e riperderla eternamente senza poter fare nulla per poterla salvare deve essere qualcosa di orribile, non lo augrerei neanche al mio peggior nemico” disse Shinju con gli occhi lucidi.
Un pesante silenzio si diffuse nella stanza.
“Bene ora analizziamo ciò che possiamo fare in merito” disse ottimista Kaede.
“Ben poco purtroppo. Non posso impedirgli d’incontrarsi, ne impedire che i tre mortali muoiano. L’unica cosa che posso fare è bloccare i ricordi della piccola Rin” sentendo il nome della sua amata Sesshomaru si destò dal suo torpore e chiese “Spiegati vecchia!”. Shinju lo guardò in malo modo ma non fece nessuna osservazione, al contrario disse “semplicemente essendo lei morta prima della creazione della maledizione in teoria non dovrebbe farne parte, lei è legata a quest’incantesimo semplicemente per il legame speciale che la lega a te, demone. Hai ucciso la strega ed il suo amante quindi Miho usa Rin, la sola persona veramente importante hai tuoi occhi, per farti soffrire. Bloccare i suoi ricordi non cambierà molto, lei potrà tornare in vita esattamente come gli altri due, l’unica differenza è che anche se incontrerà uno di voi sette, non si ricorderà nulla ne di voi ne delle sue vite passate. Ciò vi permetterà di avere più tempo.” “ma è perfetto!” gridò Inuyasha “se Rin non ricorda, nessuno morirà!”.
“Non è cosi semplice, Rin non ricorderà nulla è vero ma solo fino al momento in cui non proverà un sentimento di puro amore incondizionato...” disse la vecchia Shinju. “Tu sei pazza. Trova altro!” s’infervorò Sesshomaru.
“mmh si beh è per questo che ho detto che vi avrebbe semplicemente dato del tempo, mi rendo conto che non è una soluzione durabile. In oltre la natura subdola della maledizione porterà in ogni caso Rin e questo demone ad amarsi, indipendentemente dal fatto che lei ricordi o meno le sue vite passate.”
“Quindi non serve a nulla in fondo.. non puoi fare nulla per aiutarci!” chiese Kohaku disperato.
“Ho la possibilità di allungare il tempo massimo in cui potrete essere tutti insieme e felici da sette giorni a sette anni. Ma nel settimo anno tutti e tre vi lasceranno. Questo e cancellare i ricordi di Rin ad ogni rincarnazione è tutto ciò che posso fare per voi. Miho era veramente molto forte e molto crudele. Quando lanciava un anatema sapeva bene ciò che faceva.”
“Ora andiamo a dormire, siamo tutti stremati e domani all’alba procederemo al contro incantesimo, se siete tutti d’accordo.
“Perché, abbiamo forse altra scelta?” risposero i quattro all’unisono.

Continua...
 
   
 
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