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Autore: _M4h_    24/07/2018    2 recensioni
Questa è una storia che parla di amore, di speranza e del tempo che passa inesorabile a volte troppo lentamente ed altre davvero troppo in fretta.
Non é stata pensata come seguito della ff “Per Sempre” ma potrebbe benissimo esserlo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il nuovo capitolo, spero sia di vostro gradimento.. é piuttosto lunghetto !
Enjoy....


“Uffa! Inuyasha sei uno stupido! perché non sei voluto venire.. ci saremmo divertiti” pensò ad alta voce Miroku
“Ehi come mai un ragazzo bello come te se ne sta tutto solo, mogio mogio in un angolo?” chiese una bellissima quanto giovane ragazza bionda “uhh bella questa canzone!! É la mia preferita!” gridò la ragazza vicino a Miroku saltando “che fai? Non mi inviti a ballare?” continuò lei.
“eh? Io? No guarda che potrei essere il tuo professore” disse Miroku.
“Si ma non lo sei, giusto?” chiese la biondina dubitativa.
“No, non credo. Ma potrei, quindi meglio lasciare perdere”.
Ma la ragazza non si diede per vinta “oh ma che carino. Sei un timidone ”.
“eh io? Un timidone ma va ma che dici ahahaha. Purtroppo ora devo andare ma mi ha fatto veramente piacere conoscerti. Davvero!” disse l’ex-monaco arretrando velocemente per svignarsela
“ihihihih che fai scappi?” chiese la ragazza ridendo.
“Ma che io? No, assolutamente é solo che” ma non sapremmo mai che scusa avrebbe inventato Miroku perché ci pensò un’altra ragazza totalmente ubriaca a bloccarlo contro al muro e gridargli contro “e tuta copa tuaaa nn avretsi douuto tradimmi con cuela. Ee oii ane presentirti qi con lei. Stronso!”*
“no guarda che ti sbagli.. Io” ma la ragazza se ne era già andata, non prima di avergli versato il contenuto del suo bicchiero in testa.
“Mmh forse Inuyasha non ha tutti i torti, penso di essere davvero troppo vecchio per queste feste” disse Miroku metre si dirigeva verso i bagni cercando di recuperare il recuperabile. “Va bene forse é veramanete giunto il momento di tornare a casa” disse vedendo la fila chilometrica per il bagno “di solito é quello delle donne a essere sempre affollato.. ehmm per ora sigaretta poi si vedrà.. sperando di non prendere fuoco !”

Usci nella zona fumatori e si ritrovò a contemplare due ragazzi visibilmente ubriachi che infastidivano una ragazza, ed essendo lui un vero gentlemen, e non un pervertito come insinuano i suoi amici, decise di andare in suo soccorso.
“Ragazzi.. credo che la signorina non abbia alcuna voglia di essere importunata da voi” disse Miroku.
“e tu chi saresti eh?” chiese il ragazzo biondo.
“ehiii io ti conoscoooo tu sei quella specieee di prof di .. matematica? No storia, no forse giapponese..” disse il rosso.
“ehm no psicologia” lo corresse Miroku.
“Sssiiii giusto psicologiaaa.. bravo!” lo congratulò il ragazzo.
“ehm grazie. Comunque si, ho una specializzazione in psicologia femminile per l’esattezza” disse Miroku facendo l’occhiolino ai due ragazzi, che risero esageratamente “bene ora che ci siamo presentati, fate i bravi e tornate dai vostri amici” concluse l’ex-monaco. I ragazzi gridando e cantanto si diressero all’interno del locale al suono di “Prof canta con noi... Prof balla con noi..”
Miroku li segui con lo sguardo per poi girarsi verso la donzella in pericolo e regalarle uno dei suoi più bei sorrisi, che gli mori sulle labbra non appena vide il volto della ragazza.
“Oddio grazie, grazie mille non so davvero come ringraziarla, io ci ho provato ad allontanarli ma loro non ne volevano sapere, eppure non sembravano dei cattivi ragazzi quindi non sapevo veramente come fare e ...” ma Miroku non la stava ascoltando, vedeva le sue labbra muoversi ma non riusciva a sentire nulla ed ancora meno a parlare. Non era possibile era lei, proprio lei. L’aveva trovata. Il sesto membro, la piccola Rin.
Il suo cervello era in completo stand-by ma allo stesso tempo in subbuglio. La sua mente stava cercando di capire cosa doveva fare, era forse un’allucinazione? No, non era cosí ubriaco. Doveva prevenire Sesshomaru e gli altri. Sarebbero stati tutti felici. Anche lui certo, anche se.. ritrovarsi avrebbe voluto dire perdere Sango, farla di nuovo soffrire morendo. Lui voleva bene a Rin ma Sango era l’amore della sua vita e poi Rin non ricorda nulla non sapeva nulla né di loro né di Sesshomaru e se non ricordava non poteva soffrire.
Doveva solo congedarsi, girarsi ed andarsene da lì il più in fretta possibile. Nessuno ne sarebbe mai venuto a conoscenza. Nessuno.. tranne lui stesso.

Rin stava ringraziando il suo salvatore quando ad un certo punto lo vide scappare via senza dire niente. Non aveva neanche fatto in tempo a chiedergli il suo nome, sembrava avesse visto un fantasma. Rise a quell’idea, dopotutto tutti sapevano che i fantasmi non esistevano.. beh decise comunque di girarsi giusto per confutare ogni dubbio, ma no niente di niente. Allora perché era scappato?  Poco importava, Rin aveva deciso di archiviare il tutto come cosa poco importante dopotutto o quel tipo era ubriaco marcio oppure era un pazzo, a meno che non fosse entrambe le cose. Eppure se non aveva capito male era un professore, di psicologia se non ricordava male. Magari il giorno dopo all’università avrebbe provato a cercarlo per ringraziarlo correttamente.
Sorrise e si decise a raggiungere i suoi amici all’interno del locale.
C’era veramente un sacco di gente, chissà da quanto tempo si era allontanata, lui doveva essere davvero preoccupato. Non le piaceva farlo preoccupare ma era davvero troppo apprensivo. Poi lo vide, i suoi occhi fissi su di lei passarono dall’inquieto al sollevato e l’accolse con un gran sorriso “Rin! Finalmente, credevo ti fossi persa..”

Inuyasha e Kagome erano seduti sul divano l’uno accanto all’altro e Inuyasha, con il suo braccio destro, cingeva le spalle della ragazza. Stavano guardando una commedia romantica, scelta ovviamente da Kagome, ed erano esattamente al culmine di una scena melensa all’inverosimile, per gli standard di Inuyasha. Il quale avendo avuto poco prima la conferma da parte di Kagome che non erano nenache a metà film, perse il già poco interesse che aveva ed incomincio’ a corrucciarsi. Tra l’altro a giudicare dall’aria assorta che aveva in quel momento la ragazza al suo fianco, il film doveva essere di suo gradimento.
Sesshomaru aveva avuto la lungimiranza di rifiutare l’invito di Kagome ad unirsi a loro per vedere il film, preferendo uscire da solo. Non aveva una meta precisa, vagava per la città lasciandosi transportare dai suoni, gli odori e soprattutto dal suo istinto. Era chiaramente alla ricerca di Rin anche se non l’avrebbe mai ammesso. Dopotutto erano passati centodiciotto anni dalla morte dell’ultima rincarnazione di Rin. Come se la cosa non bastasse negli ultimi quattordici anni era stato sottoposto alla tortura più grande, vedere Inuyasha e Kagome felici e più innamorati che mai.
Inuyasha si riprese, non gli faceva bene pensare a queste cose. Non voleva rabbuiarsi, non quando Kagome era presente perlomeno, pero’ si stava annoiando veramente tanto. Stupido film! Dopotutto se l’aveva aspettata a casa tutto il giorno non era certo per guardare la televisione. Il ragazzo ghignò.
Iniziò a solleticarle, con la punta delle dita, la spalla e formando dei cerchi immaginari scese sempre di più, braccio destro, continuò a scendere, gomito, fianchi, cosce, sempre più giù finché non arrivò all’orlo del vestito. A quel punto comincio a risalire, passando sotto la gonna, e nel momento in cui la cosa si stava facendo interessante si fermò. Guardò Kagome, la quale lo stava fissando di rimando, intensamente, troppo intensamente. Inuyasha ebbe un attimo di esitazione e Kagome ne approfittò per chiedere, con il tono più calmo e distaccato di cui era capace in quel momento “tutto bene? Ti disturbo nelle tue ricerche per caso? No perché ho la forte impressione di subire una perquisizione da parte della polizia” lui la guardò con un largo sorriso stampato in viso e poi disse “ho anche le manette se vuoi..” lei sorrise, si mise a cavalcioni su di lui ed incominciò a baciarlo sempre più intensamente dimenticandosi completamente del film. Sfortunatamente il telefono di Kagome squillo. La ragazza si lasciò sfuggire un mugugno sommesso e si stacco malvolentieri da Inuyasha il quale, per niente d’accordo, la riacciuffo e la riportò alla posizione di partenza e riprese a baciarla “mmh no Inuyasha, devo rispondere dai..” disse Kagome ma il ragazzo ritorcò “lascialo suonare!” anche se sembrava più una supplica che un ordine vero e proprio. “E se è importante?” lasciò infine la ragazza “lo sai che lo uso anche per le emergenze di lavoro” e si stacco nuovamente. Questa volta il mezzodemone non cercò di fermala “Lo spero bene” e così dicendo si mise a braccia conserte e mostrò un broncio degno di un bimbo di cinque anni.
Kagome sorrise intenerita, ma andò comunque a rispondere, purtroppo non era raro per lei ricevere chiamate di lavoro in tarda serata e proprio per questo la sua vita di coppia ne soffriva un po’ ma non poteva abbandonare i suoi bimbi. Kagome era un’assistente sociale, specializzata nei casi di bambini. Era un lavoro estremamente difficile ma le bastava vedere il sorriso sul volto di uno solo dei suoi bimbi per essere ripagata per tutti i suoi sforzi.
Prese il telefono e la sua fronte si aggrottò quando vide chi era.
“Miroku, non dirmi che sei completamente ubriaco e dobbiamo venire a prenderti perché altrimenti Inuyasha potrebbe ucciderti davvero questa volta” lo prese in giro Kagome.
“Te l’ho detto e te lo ripeto : se non hai più il fisico smettila di andare alle feste dei tuoi studenti” gridò Inuyasha sbuffando.
“Ridete, ridete pure, ma sappiate che io sono il professore preferito di tutta l’università. Gli alievi fanno a gara per seguire i miei corsi....
E poi, è successo una sola volta. Siamo amici da quanto ? quattordici anni Inuyasha? Senza parlare dei ventidue anni che ci uniscono Kagome. Eppure faccio un piccolissimo errore una volta sola e me lo rinfacciate per sempre.. che begli amici.”
“Tsh ! una volta sola da quando sei professore vorrai dire…” fu il commento sarcastico di Inuyasha.
“se tu ti fossi degnato di venire stasera, avresti visto quanto mi amano le mie allieve e i giovani in generale..” disse sornione Miroku ripensando a ciò che era successo poco prima.
Miroku si riprese ricordandosi il motivo per cui aveva chiamato i suoi amici e  disse con un tono decisamente più serio “Lei è qui !”
“Lei chi ?” chiesero entrambi sorpresi.
“Rin” rispose semplicemente lui.

Continua...

* vi tranquillizzo la frase l’ho scritta male apposta...

Le cose incominciano a farsi interessanti... grazie a chi legge!!!!

   
 
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