Il WC
Il
water è uno degli elementi che pone più in dificoltà il nostro organismo. La
posizione seduta in generale è una posizione a cui il nostro corpo deve
abituarsi. Ma il water e le sedie sono cose che abbiamo ritenuto più comodi
piuttosto che fare la pupù al lato della strada accovacciati o stare in piedi,
anche se fare la pupuù accovacciati sarebbe la cosa più anatomicamente
corretta. Non la più igienica, ma la più corretta.
Nei
pochi secoli trascorsi da cui abbiamo inventato la toilette ad adesso il nostro
corpo non ha subito dei cambiamenti tali per cui ci è consono fare la cacca da
seduti, e tutt’oggi la posizione ideale sarebbe quella che si assume nella
turca della stazione con la porta senza chiave: accovacciati, con una mano ci
si tiene i pantaloni, con l’altra si tiene la porta, con la mente si prega di
non cagarsi per sbaglio sui piedi. Deo gratia, i water sono più diffusi, li
abbiamo considerati la scelta più civile nel pool totale di scelte che potevamo
prendere.
La
monogamia è essenzialmente la stessa roba.
In questa parte del globo si cresce sapendo che ci si deve trovare un partner e con quel partner vivere la
propria vita.
La società è costruita su un modello di famiglia composto da due persone e dal
loro prodotto, ci insegnano che è il modello perfetto di vita, che è il modello
ideale e naturale per poter procreare. Ma non è che una menzogna.
È
un modello semplice, indubbiamente: se c’è solo un padre e una madre non si
dovrà litigare troppo per nomi e cognomi, ma è solo semplice a livello
burocratico, e se si continua a offrire
il modello monogamico come unico modello di vita possibile si perpetra una
menzogna.
Ora,
abbassate torcie e forconi. La monogamia in sè non è una menzogna, ma una
scelta: la scelta personale di essere monogami non è una menzogna, bensì un
atto di fede e fiducia nei confronti del partner e come tale va rispettata come
ogni singola scelta che una persona può prendere nel corso della propria vita. Ma
noi non siamo arrivati alla
monogamia, non l’abbiamo scelta, per
la maggior parte dei casi che incontriamo ogni giorno: siamo condizionati e
siamo “addestrati”, se mi perdonate il termine quasi distopico, alla monogamia,
perché ogni altra forma di relazione è “complicata”.
La
monogamia occidentale e il suo risultato, il matrimonio, sono operazioni di
marketing finite particolarmente bene.
Il matrimonio, fino a duecento anni fa, era una catena con cui ci si legava
alla famiglia del coniuge per aumentare il proprio valore: fortunatamente
questa visione utilitaristica del rito è caduta in disuso, ma abbiamo dovuto inserire
l’amore nell’equazione per poter vender meglio la roba, e ora ci si sposa solo
per amore... e per dimostrare che ci si ama ci si indebita per tirare una festa
in cui i testimoni e le damigelle si scopano a vicenda, le quattro nonne
ottantenni sono ubriache già da prima mattina e il tuo fratellino è dietro la
chiesa a fumare di nascosto, sempre che non sia il tuo testimone e non si stia
sbattendo la damigella.
Solo
dopo due ore di predica vi amate ufficialmente: solo dopo il quarto primo e il
quinto secondo tutti i tuoi conoscenti sanno che ami il tuo partner, solo dopo
aver dilapidato i risparmi di due famiglie con le tovaglie in pizzo
irremediabilmente macchiate di vino rosso la società sa che vuoi passare la tua
vita con il coniuge.
Ma
è il primo passo, necessario affinchè non si crei confusione all’anagrafe
quando si chiede chi siano i genitori perché nessuno ha mai fatto un figlio al
di fuori del matrimonio, o perché è fisicamente impossibile senza
l’autorizzazione del prete, del sindaco o di Elvis.
Sorvolando
l’invettiva sul matrimonio e tirando le fila;
Noi, biologicamente, non siamo monogami. Biologicamente abbiamo un pene e una
vagina, a seconda di in che sesso biologico capitiamo: instillato nella nostra
psiche c’è solo l’idea di ficcare il più possibile dall’età di sedici anni in
su.
Ma è anche vero che non siamo neanche poligami.
Ogni
giorno, se è il caso e ci sentiamo sicuri, ci svegliamo vicino alla stessa
persona e scegliamo di non cambiare vita. Noi scegliamo di seguire un esempio
mostrato da molti, ma non abbandoniamo mai la possibilità di metterci la turca
in bagno, che sia per un esperimento o per che si hanno delle valide
motivazioni per fare la pupù da accovacciati.