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Autore: MarcoBacchella    25/07/2018    0 recensioni
L'antologia delle psicosi umane può essere definita come una raccolta di scarabocchi su un quaderno da tre euro, che spaziano dalla pizza con l'ananas alla questione ontologica dell'identità umana, passando anche per la Bolivia e per tutti i mezzi testi che ho scritto. è, per sua natura, irregolare: che questa irregolarità sia voluta o meno, starà poi a voi deciderlo.
L'antologia in sè va a comporre un universo in cui i miei altri testi vanno a intrecciarsi, un universo fatto di Milano, di biciclette, di musica scadente e noodles istantanei.
I principali nuclei tematici, ovviamente in disordine, sono:
La cultura in quanto feticcio
Il ruolo dei ruoli
Le biciclette
L'entropia delle lampadine a incandescenza
Il vademecum
Genere: Avventura, Comico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ant2

Il WC

Il water è uno degli elementi che pone più in dificoltà il nostro organismo. La posizione seduta in generale è una posizione a cui il nostro corpo deve abituarsi. Ma il water e le sedie sono cose che abbiamo ritenuto più comodi piuttosto che fare la pupù al lato della strada accovacciati o stare in piedi, anche se fare la pupuù accovacciati sarebbe la cosa più anatomicamente corretta. Non la più igienica, ma la più corretta.

Nei pochi secoli trascorsi da cui abbiamo inventato la toilette ad adesso il nostro corpo non ha subito dei cambiamenti tali per cui ci è consono fare la cacca da seduti, e tutt’oggi la posizione ideale sarebbe quella che si assume nella turca della stazione con la porta senza chiave: accovacciati, con una mano ci si tiene i pantaloni, con l’altra si tiene la porta, con la mente si prega di non cagarsi per sbaglio sui piedi. Deo gratia, i water sono più diffusi, li abbiamo considerati la scelta più civile nel pool totale di scelte che potevamo prendere.

La monogamia è essenzialmente la stessa roba.
In questa parte del globo si cresce sapendo che ci si deve trovare un partner e con quel partner vivere la propria vita.
La società è costruita su un modello di famiglia composto da due persone e dal loro prodotto, ci insegnano che è il modello perfetto di vita, che è il modello ideale e naturale per poter procreare. Ma non è che una menzogna.

È un modello semplice, indubbiamente: se c’è solo un padre e una madre non si dovrà litigare troppo per nomi e cognomi, ma è solo semplice a livello burocratico,  e se si continua a offrire il modello monogamico come unico modello di vita possibile si perpetra una menzogna.

Ora, abbassate torcie e forconi. La monogamia in sè non è una menzogna, ma una scelta: la scelta personale di essere monogami non è una menzogna, bensì un atto di fede e fiducia nei confronti del partner e come tale va rispettata come ogni singola scelta che una persona può prendere nel corso della propria vita. Ma noi non siamo arrivati alla monogamia, non l’abbiamo scelta, per la maggior parte dei casi che incontriamo ogni giorno: siamo condizionati e siamo “addestrati”, se mi perdonate il termine quasi distopico, alla monogamia, perché ogni altra forma di relazione è “complicata”.

La monogamia occidentale e il suo risultato, il matrimonio, sono operazioni di marketing finite particolarmente bene.
Il matrimonio, fino a duecento anni fa, era una catena con cui ci si legava alla famiglia del coniuge per aumentare il proprio valore: fortunatamente questa visione utilitaristica del rito è caduta in disuso, ma abbiamo dovuto inserire l’amore nell’equazione per poter vender meglio la roba, e ora ci si sposa solo per amore... e per dimostrare che ci si ama ci si indebita per tirare una festa in cui i testimoni e le damigelle si scopano a vicenda, le quattro nonne ottantenni sono ubriache già da prima mattina e il tuo fratellino è dietro la chiesa a fumare di nascosto, sempre che non sia il tuo testimone e non si stia sbattendo la damigella.

Solo dopo due ore di predica vi amate ufficialmente: solo dopo il quarto primo e il quinto secondo tutti i tuoi conoscenti sanno che ami il tuo partner, solo dopo aver dilapidato i risparmi di due famiglie con le tovaglie in pizzo irremediabilmente macchiate di vino rosso la società sa che vuoi passare la tua vita con il coniuge.

Ma è il primo passo, necessario affinchè non si crei confusione all’anagrafe quando si chiede chi siano i genitori perché nessuno ha mai fatto un figlio al di fuori del matrimonio, o perché è fisicamente impossibile senza l’autorizzazione del prete, del sindaco o di Elvis.

Sorvolando l’invettiva sul matrimonio e tirando le fila;
Noi, biologicamente, non siamo monogami. Biologicamente abbiamo un pene e una vagina, a seconda di in che sesso biologico capitiamo: instillato nella nostra psiche c’è solo l’idea di ficcare il più possibile dall’età di sedici anni in su.
Ma è anche vero che non siamo neanche poligami.

Ogni giorno, se è il caso e ci sentiamo sicuri, ci svegliamo vicino alla stessa persona e scegliamo di non cambiare vita. Noi scegliamo di seguire un esempio mostrato da molti, ma non abbandoniamo mai la possibilità di metterci la turca in bagno, che sia per un esperimento o per che si hanno delle valide motivazioni per fare la pupù da accovacciati.  

Fortunatamente abbiamo deciso che è più civile una tazza di ceramica bianca collegata a tutte le altre tazze di ceramica bianche attraverso tubature, e non siamo costretti, tanto spesso almeno, a dover squattare per dover fare la cacca, ma conosco molte persone che trovano comoda quella posizione.
  
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