attenzioni
Veloce e preciso il ragazzo dai disordinati capelli neri terminò di comporre la sua nuova canzone. Suonò qualche accordo con un sorriso luminoso sulle labbra.
Avvertì un tocco gentile sulle spalle
“Come mai già in piedi, mi amor?”
mormorò senza bisogno di voltarsi.
“Non è che tu sia così silenzioso”
“Scusami”
“Non importa”
Disse sedendosi sulle sue ginocchia ed appoggiando la testa contro la sua spalla. Hector le diede un affettuoso bacio tra i capelli, spostando la chitarra vicino al muro, le sue braccia tornarono a stringere la ragazza.
Adorava quei momenti. Erano solo loro.
Diede un'occhiata agli spartiti sparsi sul divano e su gran parte del pavimento.
“Mi amor?”
“Sì..?”
“Credo di dover mettere in ordine. E finire di scri-”
“Ma guarda che casino!” Esclamò Imelda sciogliendo l'abbraccio, ed alzandosi in piedi. Afferrò il musicista per il bavero della camicia che indossava ed avvicinò il viso al suo.
Hector sorrise. Sembrava davvero arrabbiata. Ma a lui non importava, finché riservava quel tipo di attenzioni solo a lui. Andava benissimo.
“Hector Rivera. Metti tutto in ordine, e datti una mossa”
Ordinò severa. Per tutta risposta il ragazzo si sporse in avanti donandole un fugace ed intenso bacio sulle labbra sottili. Una volta staccati Imelda sì voltò appena nascondendo il rossore intenso che aveva sicuramente colorato le sue guance.
“Sbrigati” intimò nuovamente, continuando a dargli le spalle
“Ti aspetto in camera”
Hector la guardò allontanarsi socchiudendo appena gli occhi castani, mentre le sue labbra si distesero in un sorriso ancora più ampio.