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Autore: lmpaoli94    03/08/2018    0 recensioni
Ash, Misty e Brock erano giunti alla piccola cittadina di Lavandonia, un luogo tranquillo e pieno di spiritualità.
Ma essa nascondeva anche un segreto davvero terribile.
Un segreto che solo loro tre avrebbero potuto scoprire…
Presto avrebbero capito che non erano i benvenuti.
Gli abitanti di quel posto erano strani e diffidenti.
Solo un bambino piccolo e indifeso era diverso da tutti gli altri.
Che cosa poteva distinguerlo?
Nascondeva anche lui qualcosa di terribile?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Brock, Misty, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Jim fissava i due allenatori con sguardo pieno di commozione e gratitudine.
«Sapevo che prima o poi ce l’avreste fatta.»
Ma Ash e Brock non avevano mai dimenticato cosa gli aveva Jim prima d’incontrare Donna Chia.
«Spiegaci una cosa, Jim… Perché noi dovremmo fidarci di te?» domandò inizialmente Brock.
«Soprattutto dopo che hai cercato di farci fuori. Ricordi?» fece invece Ash.
«Io… Avete ragione. Credevo che foste dalla parte di quella strega. Ed è per questo che vi ho attaccati.»
«Molte grazie. Se non fosse stato per… Adesso basta. Non voglio più pensarci. Anzi, a dirla tutta, non so più cosa pensare.»
Ash, come Brock, aveva le idee sempre più confuse.
Ma una cosa era certa: dovevano salvare Misty il prima possibile. E prima che fosse troppo tardi.
«Comunque se volete salvare la vostra amica, dobbiamo tornare nella stanza dello specchio.>
«Per quale motivo?>
«Lo scoprirete quando ci arriveremo… Ma ricordate: le medium sono alleate della strega. Quindi non dobbiamo farci vedere da nessuno di loro, altrimenti saremo in guai seri. Mi sono spiegato?>
Ash e Brock si guardavano l’un l’altro.
Non riuscivano a fidarsi di quello strano ragazzo.
«Che cosa vi prende, ragazzi?>
«Come hai fatto a finire come uno spirito intrappolato in questo mondo? Chi ti ha ucciso?>
A Jim vennero gli occhi lucidi.
Ripensare al suo passato lo preoccupava tantissimo.
«Non ho mai scoperto chi mi ha veramente ucciso… Ma sono convinto che è qualcuno molto vicino a me.>
«Chi potrebbe essere?>
«Non lo so… Magari una delle medium incaricate da Donna Chia… Oppure proprio lei…>
«Potrebbe davvero arrivare a questo, quella specie di medium? Uccidere così spudoratamente un bambino come te? E per quale motivo?>
«E’ mio dovere scoprirlo…>
«Lei non è un’umana… È uno spirito maligno. Ricordatelo, giovane allenatore.»
Ash lo fissava con sguardo inspiegabile.
«La prossima volta non mi fiderò di nessuno.»
 
 
Stranamente, la stanza dello specchio non era salvaguardata da nessuno.
«Questo è un buon momento per intrufolarci là dentro. Le altre medium sono a pregare.»
«A me pare che preghino tutto il giorno» fece Ash «Non ti sembra nemmeno a te, Jim?»
«Forse. O fanno solo finta…»
«Perché dovrebbero fare finta?»
«Caro giovane allenatore, non hai ancora capito come vanno le cose in questa cittadina, vero? Tutti credono di essere dei medium… Ma non è così.»
«Ma io…»
«Silenzio, adesso. Stiamo per entrare nella stanza.»
 
 
Si respirava un‘aria surreale.
Non volava un minimo rumore.
«C’è troppo silenzio in questa stanza…»
«E perché ti sembra così strano?» gli domandò Brock a Jim.
«Non lo so. Non sento nemmeno uno spirito nelle vicinanze.»
«Meglio!»
«Tu credi?»
«Sinceramente Jim, non so più cosa credere…»
Jim era cupo.
C’era qualcosa che lo preoccupava.
«Avanti Ash, vai dinanzi allo specchio.»
«Come? E perché?»
«Tu fai quello che ti dico. Lo scoprirai tra poco.»
«Jim, sai che sono molto diffidente.»
«Cerca solo di concentrarti e di non pensare a nulla.»
Brock e Ash si guardavano a vicenda come facevano spesso.
«Tu Brock, mettiti dietro di me. È una cosa che deve fare solo il giovane allenatore.»
Brock, senza battere ciglio, ubbidì alla richiesta di Jim.
Ash si trovava davanti allo specchio.
«Avanti. Dimmi che cosa vedi.»
«Vedo… me stesso.»
Jim non disse niente.
«Penserei che fosse uno specchio come tutti gli altri, se solo non mi avesse quasi fatto fuori.»
«Non avere fretta, Ash.»
«Perché? Che cosa mi potrebbe accadere?»
«Niente se continuerai a concentrarti e a pensare a colei che vuoi liberare.»
«Dovrei pensare a MIsty?»
«Esatto. Pensa ad un bel momento trascorso con lei.»
«Io… Non ho avuto inizialmente un buon rapporto con lei… Ma sono sicuro che mi abbia sempre rispettato… Ma è anche vero che, secondo me, non manifesta tutti i suoi sentimenti. E questo mi fa alquanto imbestialire.»
Improvvisamente, lo specchio iniziò a riflettere la figura di Misty.
Era tutta gioiosa e sorridente.
Proprio la Misty che Ash conosceva.
«Misty! Jim, sto vedendo Misty!»
«Molto bene. Adesso pensa intensamente a li. Pensa che tu la rivoglia vedere immediatamente.»
Ash chiuse gli occhi per concentrarsi il meglio possibile.
Ripensava a lei e a tutti i bei momenti trascorsi insieme.
Ma improvvisamente, la figura di Misty era scomparsa.
Proprio com’era arrivata.
«Io… non capisco. Jim…»
«Questo significa che non l’hai desiderata come tu volevi. Voi due avete dei sentimenti contrastanti.»
«No! Questo non è vro!»
Ash gridò con tutta la voce che possedeva.
Il suo tono rimbombò in tutta la stanza.
«Ah no? Se tu avessi fatto quello che ti ho ordinato, a quest’ora Misty sarebbe qui con te.»
«Io ho fatto tutto quello che mi hai ordinato! Sei tu che mi stai prendendo in giro!»
«Prendendo in giro? E per quale motivo dovrei farlo?»
«Perché non ti interessa né di lei né di me. Vorresti che la tua anima fosse libera e riposasse in pace. Non è forse così?»
Jim non rispose.
Era profondamente ferito dalle parole di Ash.
«Brock, è meglio andarcene. Qui stiamo solo perdendo tempo.»
«Ash…»
Ma una volta aperta la porta della stanza, gli si presentò davanti proprio Misty.
Ma la ragazza non era sola.
Era accompagnata da Donna Chia.
«Eccoci, Ash. Ci volevi?»
 
 
«Donna Chia… Misty...»
«La tua dolce amica è venuta fin qui per farti passare dalla nostra parte. Diventerai il custode delle anime maligne, prendendo il mio posto. Ormai sono troppo vecchia per questo genere d’impegno.»
«Mai!»
Ash fissava la donna con impeto d’odio.
«Non vuoi vivere insieme alla tua amica per l’eternità? Venendo dalla nostra parte potrei farlo, sai?»
«No! Libererò Misty e ce ne andremo per sempre da questa città!
«Allora cosa aspetti? Provaci.»
Ash non si era ancora reso conto contro chi si era messo.
«Adesso giovane allenatore assaggerai tutta la mia forza e quella dei pokémon spettro. Sei pronto?!»
Ma fortunatamente, Ash non era solo.
«No, Donna Chia! Da questo momento non guiderai mai più le povere anime dei pokémon» s’intromise Jim.
«Che cosa credi di fare, eh? Ho fatto fuori te e i tuoi genitori… Nessuno può fermarmi.»
Donna Chia cercava di destabilizzarlo in qualsiasi maniera, offendendolo e lanciandogli ingiurie di ogni tipo.
Ma Jim era irremovibile.
«Vendicherò la mia famiglia e tutte le anime dei pokémon schiave del tuo volere!»
Improvvisamente, la Torre Pokémon iniziò a tremare.
Jim e Donna Chia stavano dando forza ai loro poteri.
Chi avrebbe prevalso?
L’oscurità era massima.
Tutte le anime dei pokémon vennero incontro ai due combattenti.
«Non riuscirai a vincere, Jim! È impossibile!»
Jim, per darsi forza, ripensava ai pochi e bei momenti che aveva avuto con i suoi genitori.
Quella era la sua forza.
La forza dell’amore.
Una forza che Donna Chia non riusciva a comprendere.
«Addio Donna Chia!»
Le anime dei pokémon assalirono la povera strega, mettendola a tacere per sempre.
La Torre Pokémon smise di tremare.
E tutte le anime dei pokémon rimaste intrappolate sulla Terra, fecero il loro ultimo cammino verso il paradiso.
Le persone sotto gli effetti degli incantesimi della strega, tornarono alla normalità.
«Dove mi trovo?» domandò Misty come se fosse stata risvegliata da un sonno profondo.
«Misty! Finalmente!» gridò Ash piombando su di lei per abbracciarla.
«Ash, cosa fai? Così mi fai male.»
«Lo sai? Non sono mai stato più felice prima d’ora.»
«Perché? Che cosa è successo?»
«Te lo spiegheremo più avanti» fece Brock.
Dopo aver fatto tornare Lavandonia al suo stato originale, toccò anche a Jim andare in paradiso a riabbracciare i suoi genitori.
«Jim! Aspetta!»
«Non posso, giovane allenatore. Devo raggiungere i miei genitori.»
«Volevo solo ringraziarti per tutto quello che hai fatto.»
«Ho solo fatto quello che avresti sicuramente fatto anche tu: lottare per una buona causa.»
«Non ti dimenticherò mai, Jim.»
«Un giorno di questi ci rivedremo… E quel giorno mi farai vedere come si disputa un combattimento tra pokémon.»
«Non vedo l’ora» disse infine Ash prima di vedere scomparire l’anima del bambino e venire catapultato verso il continuo della sua avventura da allenatore.
   
 
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