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Autore: EffyD    07/08/2018    3 recensioni
In estate, Naruto e Sasuke hanno condiviso un rapporto di sesso esclusivo, spezzato poi dal biondino a seguito dell'emergere di emozioni ben più profonde rispetto a quelle dell'Uchiha.
Ma i due, con il susseguirsi di alcuni eventi, hanno finito per riavvicinarsi e alcuni atteggiamenti di Sasuke sembrano mandare in confusione Naruto, facendogli pensare che nell'altro possano star nascendo dei sentimenti, ma, nonostante ciò, il ragazzo ha pensato più volte di starsi solamente illudendo.
Riuscirà Naruto a comprendere i sentimenti di Sasuke?
E Sasuke sarà in grado di accettare certe verità su se stesso?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Shin, Shino Aburame, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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La prima ora fu già sufficiente per svegliare il biondino dall'ultimo frammento di sonno che gli era rimasto.
Fortunatamente il resto della giornata passò abbastanza velocemente, e quando uscirono da scuola, Kiba ebbe l'idea di andare con lui e Shino a mangiare del sushi.
《Ci sono, ma per le cinque di oggi pomeriggio devo tornare a casa》 affermò Shino.
L'Inuzuka si teletrasportò quasi vicino a lui e gli mise un braccio intorno alle spalle, mentre con l'indice dell'altra mano gli pigiava ripetutamente il petto guardandolo con un sorriso malizioso.
《Che c'è, eh? Hai un appuntamento con qualcuno?》
L'altro si sistemò la montatura degli occhiali da sole 《Beh, se per appuntamento intendi organizzarsi con Ten Ten per il progetto per la settimana prossima, allora sì》.
Kiba sbuffò e si portò le mani dietro alla testa, camminando goffamente.
《Ma quand'è che uscirai con qualcuno?》 Sbottò.
Naruto ridacchiò 《Kiba! E invece quand'è che ti farai gli affari tuoi?》
L'altro fece la linguaccia.
《A proposito, Naru. Tu sei in coppia con Uchiha, ma ci hai mai parlato?》 Chiese alzando gli occhi al cielo.
《È così silenzioso, in classe》.
Uzumaki abbassò lo sguardo e arrossì, ricordando tutte le avance ricevute da Sasuke.
《Beh, si. Qualche volta è capitato che ci siamo scambiati due parole》.
Shino continuava a camminare silenzioso e con le mani in tasca, e Naruto aveva la vaga sensazione che quel suo comportamento aveva un'aria onnisciente.
Così l'amico dai capelli castani e spettinati come i suoi si girò di scatto verso Naruto.
《Ah sì?! Ed è simpatico?!》 Chiese incuriosito.
Naruto balbettò qualcosa di incomprensibile, per poi calmarsi e riprovare.
《Normale. È una persona come tutti》.
《Ah, eppure sembra così misterioso》ribattè l'amico, per poi girarsi verso Shino.
《Tu che ne pensi?》
《Penso che ho fame, e finalmente siamo arrivati al ristorante》 chiuse il discorso il ragazzo.

Mentre mangiavano come porci, i ragazzi parlavano del più e del meno.
《Oi, raga! Avete sentito parlare della festa di Konoha?》 Chiese Kiba, masticando del sushi a bocca aperta, seppur si fosse reso conto che affianco a lui una ragazza lo guardava disgustato.
《Sì, non credo di andarci》 asserì Shino.
《Eh?! E perché? Andiamoci tutti insieme! Tu che ne pensi, Naru?》 Il biondino deglutì il cibo 《Io non ne ho idea》.
L'Inuzuka sbuffò 《Eddai, siete sempre così noiosi! Ci sarà la musica in spiaggia, si ballerà, ci saranno giostre e bancarelle!》 Insistette per poi guardare entrambi i volti dei suoi migliori amici.
《Beh, peccato. Avevo sentito che ci sarebbe stato uno stand in cui avrebbero mostrato il procedimento che fanno le api per fare il miele》 disse girando lentamente il capo con un sorriso sadico verso Shino che, pulitosi in modo composto con un fazzoletto le labbra, fece un leggero colpo di tosse dopo aver sentito parlare degli insetti, cosa per cui era particolarmente interessato.
《Insetti, dici?》
《Aggiudicato, caro tipo strano. Stasera ci vediamo alle dieci?》 Gli rispose Kiba con un sorrisetto furbo e soddisfatto.
Intanto il cellulare di Naruto gli vibrò nella tasca, così si pulì le mani e lo prese.
Era Sasuke.

- Dobe - recitava. Era il nome con il quale in vacanza spesso chiamava Naruto, che decise di ricambiare il nomignolo.
- Teme -
- Vieni da me alle otto, non cenare - scrisse secco.
"Ma come? Neanche mi chiede se mi vada bene?" Pensò il biondo, che decise di rispondergli con un 《okay》.

Shino e Kiba dall'organizzarsi erano passati a bisticciare perché quest'ultimo aveva insultato gli insetti, e Naruto sbuffò affranto.
《Ragazzi...》 ma nessuno rispondeva.
《Ragazzi!》 Ancora nessuna risposta.
《Oh mio Dio, fuori dalla finestra c'è un cane che gioca con uno stormo di api!》 Gridò mescolando la passione per gli insetti di Shino e quella per i cani di Kiba, il che riuscì ad attirare l'attenzione dei due che, una volta che si resero conto che non era vero, guardarono delusi Naruto.
《Non si scherza su certe cose!》 Mise il broncio Kiba, dopo aver incrociato le braccia.
《Non fare il bambino, Kiba. Anche se concordo》 lo guardò con un sorriso disagiante e poi tornò serio.
《Vieni con noi stasera? Ci saranno anche altre persone》.
Kiba alzò un braccio al cielo felice 《Sì! Ci saranno anche Sai, Neji, Hinata, Ino, Sakura...》 iniziò a contare sulle dita della mano destra, ma appena il biondino sentì il nome di Hinata lo bloccò.
《Vengo! Volevo parlare con Hinata》 disse, pensando al suo disegno, era sicuro che farle capire che c'era qualcuno disposto ad ascoltarla le avrebbe fatto bene.
Kiba spalancò gli occhi.
《Hinata? E adesso che c'entra Hinata? È sempre stata così timida con te che per avere una conversazione decente impiegheresti mezz'ora!》 Disse con lo sguardo intenerito.
《Kiba, il modo in cui l'hai detto sembra un insulto, ma la tua faccia si oppone completamente》 osservò Naruto.
《Insultare Hinata? E che potrei mai dire su di lei? Si vede lontano un miglio che è una delle ragazze più buone al mondo!》
《Hinata nasconde tanto》 affermò Shino, grazie al suo spiccato senso dell'osservazione.
Naruto annuì serio《Senza dubbio, Shino》.

Dopo il pranzo, i ragazzi si fecero un giro tra i negozi del centro, giusto per perdere un po' di tempo.
Ben presto si fecero le cinque e Shino dovette correre a casa, così Naruto e Kiba fecero lo stesso.
Riaprendo la porta di casa, Naruto guardò l'ora sul display del cellulare, aveva due ore e mezza per prepararsi e andare da Sasuke.
Appena entrò in casa si tolse le scarpe e si scaraventò sul divano. In casa non c'era nessuno.
Accese la televisione e fece zapping per poi arrendersi, dal momento in cui non trovò nulla di interessante da guardare, così decise di alzarsi e fare una doccia rinfrescante.

Sotto la doccia si sfregò più e più volte il corpo per accertarsi che fosse ben pulito, come se nel suo inconscio volesse essere pronto qualora debba succedere qualcosa tra lui e Sasuke e, infatti, pensato ciò, si diede una sberla in fronte come per risvegliarsi.
《Non essere stupido, Naruto! Sasuke è solo un pervertito!》
Dopo essersi asciugato il corpo e i capelli con l'asciugamano - lasciandoli come al solito scombinati - si diresse in camera sua per aprire l'armadio e scegliere cosa indossare.
Aveva due ore circa per lavorare al progetto con Sasuke, poi avrebbe dovuto raggiungere gli amici al centro di Konoha per la festa.
Così scelse di vestirsi per bene: mise un jeans nero, delle Nike Air bianche, una t-shirt del medesimo colore con disegnato un arcobaleno al lato sinistro del petto ed una leggera felpa nera.
Mentre continuava a prepararsi entrò Kushina in casa che gli chiese cosa avrebbe voluto per cena.
《Ah, stasera mangio da Sasuke》.
La madre fece una faccia sorpresa 《Sasuke? Il tuo amico delle vacanze?》
《Sì, il mio amico》 rispose sbuffando 《Ed è anche un mio compagno di classe, mamma. Te l'avrò detto mille volte!》 Ridacchiò comprendendo la madre smemorata, che lo guardò ad occhi socchiusi e denti stretti, per poi aprire un soprammobile e prendere una pentola con lo sguardo furioso. Se quei due fossero stati in un anime, la madre di certo avrebbe avuto tutti i capelli rizzati in aria.
《STAI CERCANDO DI DIRMI CHE SONO VECCHIA, NARUTO?!?!?!》 Gridò su tutte le furie, convincendo Naruto a negare tutto con un sorriso terrorizzato.
Kushina cambiò subito espressione, passando da uno viso pieno di ira ad uno addolcito, fece così cadere la pentola per terra e si portò entrambe le mani al viso.
《Oh, che adorabile pasticciotto che sei! Divertiti!》
Pasticciotto. Certe volte quella donna utilizzava termini bizzarri come lei. Il biondino ridacchiò e la salutò, per poi chiudersi la porta di casa alle spalle.
Per andare a casa dell'Uchiha prese la bicicletta, non era troppo vicino casa sua e non gli andava di camminare tanto.
Durante il tragitto avvertì un sensazione d'ansia salirgli su e giù per lo stomaco. Non era mai stato a casa di Sasuke, ma fortunatamente ricordava l'indirizzo che Sasuke gli diede una sera in estate, quando entrambi si scambiarono numero e indirizzo.
Quando arrivò, il biondino si trovò di fronte ad una grossa villa dal portone in legno bianco. Guardò il display del cellulare: era arrivato venti minuti prima.
Si chiese se sarebbe stato meglio aspettare o citofonare, ma optò per l'ultima.
《Sì?》 Rispose una donna dalla voce candida, doveva essere la madre del ragazzo.
Il biondino si schiarì la voce 《Salve, sono Naruto, un amico di...》 fu subito interrotto dalla madre che, caldamente, lo invitò ad entrare, dopo aver aperto il portone principale. Dopo aver attraversato il portone si sentì come al centro di una grande foresta: il giardino era immenso, c'erano numerose piante ed alberi curati.
La casa, vista da fuori, sembrava enorme e sicuramente lo sarebbe stata anche dentro.
Vicino alla porta di casa lo aspettava una donna che sembrava la fotocopia di Sasuke.
《Buonasera》 salutò cordiale 《Sasuke è in camera che si sta vestendo. Accomodati pure, noi tra poco usciremo》.
Gli trasmise una sensazione di tranquillità, mentre quando vide il padre, Fugaku Uchiha, la sensazione che avvertì fu l'opposta. Era un uomo dall'aria possente che incuteva un timore incredibile.
《Siediti pure sul divano, fa come se stessi a casa tua!》 Gli sorrise caldamente la madre, conducendolo nel grande salotto.
La casa era internamente bianca addobbata con mobili neri, marrone scuro e grigi, e questo le dava un gran bel tocco di modernità.
《Caro! Io e tuo padre stiamo uscendo, ci vediamo domattina!》lo informò la madre, prima di uscire di casa 《Ciao tesoro!》 Si rivolse poi all'Uzumaki, salutandolo con la mano diafana. In casa calò il silenzio e Naruto si guardava le mani poste sulle sue ginocchia, mentre aspettava ansioso il ragazzo.
Sentiva le ante dell'armadio che venivano aperte e poi chiuse, ed il rumore dei panni che venivano lanciati goffamente sulle coperte del letto.
Chissà che cosa pensava lui di questa accoppiata?
Finalmente sentì la porta di una camera chiudersi e dei passi che si avvicinavano al salotto, il suo cuore sobbalzò.
《Comodo il divano, dobe?》
Si voltò di scatto verso di lui, annuendo.
《L'abbiamo preso da poco》 rispose guardando l'orologio: Erano le otto e un quarto.
《Che pizza vuoi mangiare?》 Gli chiese mantenendo un tono freddo.
Il biondino ridacchiò grattandosi il capo e rispose nominando la pizza più semplice, per non fargli spendere troppo - anche se non sarebbe stato per niente un problema, dato che la famiglia Uchiha era più che benestante -, ma l'Uchiha sbuffò annoiato.
《Okay, ho capito e andò in un'altra stanza per telefonare la pizzeria.

Quando tornò in salotto aveva con sè un foglio, con una mano invitò Naruto ad avvicinarsi al tavolino di vetro, posto affianco il divano, per dare un'occhiata.
Quando gli si avvicinò, Naruto sentì un profumo bellissimo che non riusciva a definire, il profumo della casa di Sasuke, della sua morbida pelle e di bagnoschiuma ai fiori di ciliegio.
Ciò che Sasuke fece vedere a Naruto era un disegno in cui c'era un ragazzo raffigurato fino a metà busto, il viso era palesemente il suo ed aveva gli occhi chiusi e i capelli sembravano muoversi a causa del vento, mentre la metà del busto era nuda e prolungata fino ad essere chiusa al centro più in basso, creando una specie di triangolo al contrario fuso con il busto.
Il triangolo era perfettamente simmetrico ed era colorato di nero, mentre il busto aveva delle sfumature più chiare che davano un'effetto gradazione alto-basso.
Rimase stupito da quel disegno, era così bello e malinconico.
《Ho disegnato questo perché mi andava, credo che vada bene lo stesso》 gli disse, per andare in cucina e portare due bicchieri di aranciata, la preferita di Naruto.
Il ragazzo restò a guardarlo un altro po', mentre i sorsi di Sasuke facevano da sottofondo.
Prese coraggio e si sedette proprio affianco al ragazzo che lo guardava di sottecchi e senza scomporsi.
In quel momento arrivarono le pizze e Naruto si avvicinò alla porta di casa insieme al ragazzo, che oltre alle pizze aveva ordinato una bottiglia di Coca-Cola e una birra.
Quando Naruto prese il portafoglio per cercare di pagare il tutto Sasuke lo fulminò con lo sguardo, che in quel momento sembrò possedere delle sfumature rosse.
《Non ti azzardare, dobe》.

Quando Naruto aprì il cartone della sua pizza notò che il suo compagno di classe non gli aveva ordinato la pizza semplice che gli aveva chiesto per educazione, ma la sua preferita, quella che si mangiava sempre in estate: würstel e patatine.
Mentre i due cenavano c'era un silenzio carico di tensione. Naruto cercava di non guardare troppo Sasuke, seppur qualche volta avesse incrociato il suo sguardo freddo. 
《Grazie per le pizze, Sasuke》.
《Teme》rispose secco.
《Eh?》Lo guardò Naruto, non capendo.
《Non chiamarmi per nome, io sono teme, e tu dobe》affermò deciso per poi chiedere a Naruto se volesse un po' di birra.
《Sì, grazie》evitò di rispondere all'affermazione, seppur ne rimase sorpreso.
《Che te ne pare del disegno che ho fatto?》 Chiese l'Uchiha, cambiando discorso.
Naruto non aveva un'idea precisa in mente, ma aveva soltanto una certezza.
《Vorrei circondarlo di luce》 rispose d'istinto, pentendosene subito dopo. Sasuke mugolò quasi come se fosse disgustato, ma Naruto in estate imparò che Sasuke rispondeva alle cose dolci in questo modo, quasi come se le respingesse.
《E come hai intenzione di fare?》
《Non lo so, ma lo farò》

Dopo la cena, appoggiatosi alla finestra in salotto che dava sull'ampio giardino, Sasuke si accese una sigaretta e cercava di non dare le spalle al biondino, che nel frattempo, seduto al tavolino, guardava il disegno e teneva un set di pastelli colorati a portata di mano. 
《Che fai, lì impalato?》 Chiese prima di aspirare del fumo.
《Cerco di lavorare》 gli disse senza staccare lo sguardo dal disegno, per poi prendere un pastello giallo e disegnarci sopra.
Sasuke lo guardava fisso mentre si dava da fare e Naruto riusciva a sentire il suo sguardo lungo tutto il suo corpo. E gli piaceva.
Fu interrotto dalla vibrazione del cellulare, era Kiba che lo stava chiamando.
《Dove sei, Naru?》
《Sono a casa di Sasuke, stiamo lavorando per il progetto... Di già? Va bene, tra un po' scendo》 riattaccò, per poi guardare l'orario sul cellulare, avevano anticipato di venti minuti, per cui i due si sarebbero dovuti rivedere per completare il disegno che non era neanche a metà.
《Chi era?》
《Kiba, andiamo alla festa di Konoha con altri amici, tu non esci con Suigetsu e gli altri?》
Sasuke buttò via la sigaretta e si avvicinò al tavolino.
《Non avevo voglia di andarci, probabilmente loro ci andranno》.
《Capisco》 e calò nuovamente un silenzio saturo di tensione.
《Senti, Sas... Teme》 si corresse 《Non è che ti va di venire con noi?》
Lo guardò negli occhi, l'altro continuava a fissarlo freddo, ma poi si scostò dal tavolino per avviarsi in camera sua.
《Sì, va bene》.
Naruto lasciò il disegno sul tavolo e seguì il ragazzo nella sua camera stupenda, aveva un letto ad una piazza e mezzo, una grossa scrivania con un computer di ultima generazione e una libreria colma.
Sasuke aprì l'armadio, riuscendo a scegliere velocemente dei vestiti.
Lo guardò togliersi in modo disinvolto la maglia per poi mettersi un maglione color crema. Tutto ciò era imbarazzante, e per di più Sasuke si sfilò anche la tuta per casa. Naruto era in piedi impalato a non saper dove guardare per non far cadere l'occhio su di lui, ma improvvisamente si trovò con le spalle al muro e il viso dell'Uchiha con un ghigno e a pochi metri dal suo e con un braccio al muro, vicino alla sua tempia destra.

《So che mi vuoi, Naruto》 gli disse, mentre con la mano sinistra gli accarezzava i fianchi.












Heylà! Rieccomi con il secondo capitolo! 
L'ho scritto davvero velocemente perché mi son venute tantissime idee e spero di mantenere sempre un ritmo del genere, anche se questi due giorni sarò occupato per tutta la giornata, ma ci proverò con tutto me stesso! 
Mi piacerebbe leggere i vostri pareri, mi sto appassionando già alla storia per via di tutto di tutto ciò che mi passa per la testa, e vorrei capire voi cosa ne pensate e se ne vale la pena continuare. 
A presto! ♡ 







-EffyD.
  
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