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Autore: EffyD    06/08/2018    6 recensioni
In estate, Naruto e Sasuke hanno condiviso un rapporto di sesso esclusivo, spezzato poi dal biondino a seguito dell'emergere di emozioni ben più profonde rispetto a quelle dell'Uchiha.
Ma i due, con il susseguirsi di alcuni eventi, hanno finito per riavvicinarsi e alcuni atteggiamenti di Sasuke sembrano mandare in confusione Naruto, facendogli pensare che nell'altro possano star nascendo dei sentimenti, ma, nonostante ciò, il ragazzo ha pensato più volte di starsi solamente illudendo.
Riuscirà Naruto a comprendere i sentimenti di Sasuke?
E Sasuke sarà in grado di accettare certe verità su se stesso?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Shin, Shino Aburame, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Seppur fossero passati quattro mesi, quella notte i ricordi dell'estate di quell'anno gli rimbombavano nella testa, impedendogli di dormire.
  Si massaggiò i capelli spettinati biondi come il grano e si girò per l'ennesima volta per trovare una posizione comoda che lo aiutasse a dormire.
  L'episodio che lo stava torturando era quello di una delle ultime sera trascorse nel paese ove andava a villeggiare solitamente.
 
  《Ne ho abbastanza, voglio che tu la smetta》gli disse esitante sotto il cielo notturno e guardando nella direzione del mare, che era piuttosto agitato.
  Il suo interlocutore fece un ghigno e lo chiamò per nome, facendogli sussultare il cuore.
  《Naruto》 aspirò il fumo della sigaretta per poi soffiarlo via 《Cosa c'è? Non puoi separare i tuoi sentimenti da del sano e puro sesso?》.
  Il suo nome era Sasuke. Ed erano compagni di classe, ma non avevano mai parlato fino a quando quest'ultimo andò nel suo villaggio in vacanza e cominciò a provarci incessantemente.
  Gli vennero le lacrime agli occhi, era stanco di avere aspettative più profonde rispetto a come stavano realmente i fatti.
  《Devi per forza scopare con me? Non ti va di avere un legame così con qualcun altro?》 Gli rispose parlando velocemente e guardandolo dritto negli occhi.
  《No》 Secco 《Voglio farlo con te》.
  Naruto non riuscì più a sopportare un simile discorso e non voleva più stare a contatto con un ragazzo per cui provava qualcosa di profondo ma che voleva soltanto soddisfare i suoi desideri lussuriosi.
  Mentre stava per avanzare nella direzione opposta al ragazzo dai capelli corvini fece un sospiro e si fermò.
  《Hai ragione. Hai assolutamente ragione. Io per te provo qualcosa di molto più grande di ciò che provi tu, e se per averti con me dovrei fungere da giocattolo sessuale non mi va》 rivelò affranto.
  Sentì un lungo silenzio appartenente a Sasuke, e quando riprese il passo venne però fermato dalla sua voce.
  《Ti farebbe soffrire?》
  《Sì》.
 
  Rigirandosi in quel letto si chiedeva il perché della domanda "Ti farebbe soffrire?" Che, quella sera, gli sembrò una delle domande più serie che Sasuke gli avesse potuto fare, ma nello stesso momento sapeva che non doveva pensare continuamente a quelle cose perché non avrebbe mai trovato una risposta, una risposta che, d'altronde, poteva benissimo non esistere.
  Si soffermò a guardare le casette che si intravedevano dalla sua finestra: trasmettevano una sensazione di grande tranquillità e in quel momento desiderava che quella tranquillità gli placasse la mente così da poterlo far dormire.
  E così, tra una speranza e l'altra, riuscì finalmente a cadere tra le braccia di Morfeo.
 
  La mattina dopo si svegliò con il rumore delle pentole che la madre, Kushina, faceva cadere.
  Era una donna piuttosto sbadata, e Naruto aveva preso proprio da lei.
  Si strofinò gli occhi mentre le imprecazioni della madre facevano da sottofondo e poi guardò il display del cellulare: Erano le 07:40 e i cancelli della scuola aprivano alle 08:00 in punto.
  《Merda, devo muovermi!》
  Si alzò dal letto e aprì l'armadio per prendere frettolosamente la biancheria e la divisa scolastica, per poi andare in bagno e lavarsi velocemente.
  Mentre si abbottonava la camicia bianca si guardò allo specchio e rise alla vista dei suoi capelli spettinati, come se ormai si fosse arreso a sistemarli.
 
  Scese al piano di sotto e prese un pancake dal piatto che la madre stava riempiendo e le diede un bacio sulla guancia destra.
  《Hai fatto tardi come al solito?》 Gli chiese Kushina arresa, mentre, con la pentola in mano, ballava le canzoni che la radio trasmetteva.
  Naruto girò su se stesso prendendo la cartella sul tavolo della cucina.
  《Come al solito!》 Ridacchiò per poi chiudersi la porta alle spalle.
  Quella mattina tirava un bel venticello e Naruto correva veloce verso la scuola facendosi scompigliare ancor di più i capelli.
  Quella mattina alla prima ora aveva arte e non vedeva l'ora di buttare giù qualcosa.
  Fortunatamente non impiegò molto ad arrivare e fuori ai cancelli c'erano Kiba e Shino che lo stavano aspettando.
  Il ragazzo dai capelli castani, da lontano, gli faceva cenno di muoversi mentre Shino, come al solito, teneva le sue mani in tasca e indossava i suoi occhiali da sole preferiti.
 
  《Giuro che arriverà il giorno in cui non ti aspetteremo più, gran parte della nostra classe già è entrata!》 Sbuffò Kiba allegro.
  Naruto ridacchiò 《buongiorno anche a te, mio caro Kiba! Shino? Quando la smetterai di indossare quegli occhiali da sole persino a scuola?》
  Shino era apparentemente saputello e solitario, ma in realtà era un ragazzo tanto simpatico e disponibile.
  《Quando la smetterò di sentirmi a disagio con questa stupida divisa, Naruto!》 Gli rammentò per l'ennesima volta, dato che glielo chiedeva ogni mattina.
  Quindi i ragazzi decisero di non perdersi in chiacchiere ed affrettarsi ad entrare nella scuola.
  Erano al quarto anno del liceo artistico, che si scoprì un liceo davvero molto interessante grazie alla loro professoressa d'arte che si incentrava molto sul lato psicologico dei suoi studenti.
  Mentre i ragazzi si avvicinavano all'edificio, Naruto notò che c'era Sasuke appoggiato al portone in procinto di terminare la sua sigaretta. Gli sembrò di perdersi per un attimo mentre Kiba che parlottava faceva da sottofondo.
  Sasuke alzò lentamente lo sguardo e lo portò negli occhi celesti del biondino, lasciandolo quasi impietrito, per poi fare l'ultima boccata, buttar via la sigaretta ed entrare nella scuola.
  《Kiba, qualcosa mi dice che Naruto non ti stia ascoltando》 ghignò Shino con fare misterioso, probabilmente grazie al suo osservare continuo aveva intuito qualcosa.
  Kiba si voltò verso Naruto e gli mise il broncio 《Naruto, ma sei ancora nel mondo dei sogni?!》 Sbraitò, facendo ridacchiare nervoso l'altro che annuì frettolosamente, mentendo.
  《È perso, direi》 puntualizzò Shino, forse alludendo ad altro.
 
  Entrati a scuola, i ragazzi incontrarono per le scale la professoressa d'arte, che chiese gentilmente ad uno dei ragazzi di andare a prendere i disegni che gli studenti fecero nell'aula dei professori.
  《Ecco le chiavi del mio armadietto, aspettiamo in laboratorio!》 Porse istintivamente le chiavi a Naruto, così gli altri due seguirono la professoressa ed il biondino salì le scale per dirigersi nella sala dei professori.
 
  I disegni che Naruto avrebbe dovuto prendere erano degli schizzi di pittura con il quale gli studenti avrebbero dovuto esprimere le proprie emozioni.
  Naruto fece degli schizzi tutti colorati che non definivano una forma ben precisa, solitamente lui si sentiva allegro, a meno che non fosse pensieroso per qualche causa esterna.
  Arrivò velocemente nell'aula perché non voleva far aspettare troppo la professoressa per cominciare la lezione e cercò nel suo armadietto: c'erano tantissime cartelle marcate con l'anno e sezione delle classi ed erano piene di disegni, trovò immediatamente la cartella con scritto "4G" e la data del giorno in cui fecero quei disegni e la prese frettolosamente, facendone cadere tutti i disegni.
  《Merda!》 Imprecò chiudendo l'armadietto e calandosi per raccogliere i disegni.
  Vide un disegno molto bello, che rappresentava una donna che scivolava sorridente lungo un grosso arcobaleno.
  《Però! Che bella personalità sembra avere Yamanaka!》 Si complimentò tra sè e sè con la sua compagna, Ino.
  Mentre metteva i fogli nella cartellina ne vide ancora qualcun altro, c'era un disegno che gli fece particolarmente tenerezza: c'era una principessa con degli occhi bianchi/violacei con un bellissimo vestito ricoperto di diamanti e circondata da numerose persone caratterizzate tutte dall'avere i suoi stessi occhi e con facce arrabbiate, mentre la ragazza al centro aveva il viso molto, molto triste.
  Inoltre, ciò che caratterizzava il disegno era anche il fatto che lo sfondo bianco era stato trasformato in polverina di matita grigia, in modo tale da creare una profonda e oscura nebbia, in più anche il petto e la testa della ragazza erano macchiate con della pittura nera.
  《Firmato Hinata Hyuga, ho sempre pensato che quella ragazza si sentisse schiacciata dalla sua famiglia così nobile》.
  Scorse poi un disegno che era caduto poi lontano rispetto agli altri, così si avvicinò per raccoglierlo e quando lo fece rimase impressionato dall'immensa bellezza di quegli schizzi.
  Lo raccolse e rimase a fissarlo per qualche secondo: era stupendo, e gli infondeva una sensazione di familiarità. Gli schizzi rappresentavano con del blu più scuro un cielo notturno punteggiato dalle stelle, con del grigio che andava nell'azzurrino c'erano dei punti più grandi che rimandavano alla forma delle pietre, mentre con un blu più chiaro rispetto a quello del cielo c'era un mare agitato.
  Era fantastico, era così profondo che Naruto voleva quasi portarselo a casa, cercava di spiegarsi il perché di quella sensazione di familiarità ma non ci riuscì, fino a quando girò il disegno.
  Firmato Uchiha, Sasuke Uchiha.
  In quel momento alzò gli occhi al cielo e capì che quella era la spiaggia sul quale Naruto e Sasuke parlarono per l'ultima volta. Non ci potette credere. E poi, per quanto possa sembrare improbabile, non aveva mai visto un disegno di Sasuke.
  Era bravissimo a disegnare, Naruto era convinto che quel ragazzo apparentemente così vuoto e stronzo nascondeva in realtà una personalità molto profonda.
  《Ma perché raffigurare quella spiaggia?》
  Cercò di non fare voli pindarici, semplicemente poteva essere che gli piaceva molto.
  Ma che c'entravano le emozioni? Mise il disegno nella cartellina e chiuse subito la porta dell'aula alle sue spalle, avviandosi quasi correndo verso il laboratorio, non voleva rimettersi a pensare incessantemente come era accaduto quella notte.
  Ma una cosa è certa: Sasuke Uchiha è speciale.
 
  Appena arrivò in laboratorio, la professoressa gli fece una smorfia 《Uzumaki, ma quanto ci hai messo?》
  Il biondino si grattò la testa sotto lo sguardo di tutti 《Mi scusi professoressa, ma non riuscivo a capire in quale verso inserire la chiave!》 Ridacchiò nervoso.
  La professoressa sospirò 《Forza, va' a sederti che abbiamo già cominciato》.
  Si sedette davanti al suo amico Kiba, e davanti a sè aveva proprio Sasuke Uchiha, seduto in modo composto, dritto, con una mano diafana sul quale poggiava la testa e l'altra che giocherellava con una matita.
  《Per la prossima settimana, vorrei che faceste coppia e che metteste, in un solo disegno, le vostre emozioni insieme!》 Annunciò la professoressa con un sorriso soddisfatto.
  Questa notizia fece rallegrare tutti gli studenti che erano contenti di dover lavorare in gruppo, anche se probabilmente erano più contenti perché il lavoro in due era più leggero e meno faticoso.
  Tirò fuori un bigliettino 《Okay, ho trascritto qui le coppie di cui vorrei vedere le emozioni coese!》
  Giustamente, avendo visto tutti i disegni, decise lei.
  《Bene, qui abbiamo: Hinata e Ino, Kiba e Shikamaru, Choji e Sai, Sakura e Temari, Naruto e Sasuke, Neji e Lee...》
  Questa volta fu il destino che andò incontro a Naruto, sarebbe sicuramente uscito fuori qualcosa di interessante.
  Guardò il ragazzo dai capelli corvini, seduto ancora in quel modo composto.
  Temeva ciò che sarebbe potuto succede tra i due, ma nello stesso momento forse non vedeva l'ora.
  A fine lezione, mentre Naruto fece per andarsene Sasuke lo prese forte per un polso, facendolo girare di scatto.
  《Dobe, ti scrivo, okay?》 Gli disse con voce decisa.
  Naruto annuì, liberandosi dalla presa e uscendo dall'aula.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  Buonsalve a tutti!
  È strano ripresentarmi qui con una storia, dopo anni che non ho pubblicato nulla (a malincuore, nettamente a malincuore).
  Che dire, spero di riuscire a portare a termine la storia perché ho tantissime idee per la testa e spero che l'inizio sia di vostro gradimento.
  Mi piacerebbe ricevere le vostre recensioni per sapere cosa ne pensate, quindi, se vi va, fatevi sentire! :)
  Alla prossima!♡
 
 
 
  -EffyD.
  
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