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Autore: io_sono_piu_forte    09/08/2018    1 recensioni
Le medicine che le hanno dato la salute improvvisamente hanno l'effetto contrario. C'era da aspettarselo, era scritto nelle controindicazioni.
Lei sa che deve morire ma vuole farlo vivendo, ancora un po'.
Per fortuna c'è lui, che ha un mezzo di trasporto per viaggiare lontano e tutto l'amore di lei nel corpo.
Non la solita storia d'amore strappalacrime.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fuori è notte, dentro c'è la festa. 

Luca non ha mai visto Ramona con delle scarpe simili, tanto alta è strana. La trova talmente spregiudicata e irriverente, ibridamente bella. Bella con quei lunghi e vaporosi capelli che non le si addicono. Le gambe lievemente bronzee per il sole preso in spiaggia, più eleganti nelle movenze e ricche di adulterio. La bocca rossa, gli occhi enormi dalle ciglia nere.

Luca quasi non la riconosce, ma le piace anche in questo modo. 

La cosa più divertente di quella serata? Divertirsi sapendo di dover morire.

Esilarante, patetico.

La musica altissima che scuote il locale, la stessa, ripetitiva ovunque, che ha fatto divertire così tante volte la ragazza che sta per morire, adesso è vuota. Come se Ramona ripetesse le sue danze rivisitando il ricordo di se stessa del passato.

Del presente pare non trovare niente di significativo.

Il suo cuore stanco palpita con particolare connotazione solamente quando bacia Luca. Sudata e accaldata, la testa confusa dall'atmosfera di festa. 

E' entusiasta di quei capelli e di quelle scarpe; ripete più volte a Luca quanto è sorpresa della sensazione di pesantezza lungo la schiena, e del senso di precarietà scomoda dei tacchi a spillo.

Dettagli insignificanti, che però non fanno parte della sua vita, più nello specifico, nella vita di un'adolescente come lei.

«Beviamo.» dice lei alzando la voce per sovrastare il baccano della musica.

Luca arriccia il naso, contrariato:

«Non puoi.» risponde.

Ramona ride istericamente. Fa spallucce, i capelli si spostando come onde.

«Non mi importa un cazzo di quello che non posso fare per colpa delle stramaledette medicine, mi stanno ammazzando! Che lo facciano con piacere allora!»  

Si insidia nella confusione e raggiunge il bancone, dove il barman le versa due shottini. Uno per lei, l'altro per Luca, che l'ha seguita.

Brindano con i piccoli bicchieri pieni fino all'orlo, Ramona più felice del ragazzo. 

Ne bevono altri tre o quattro, più che sufficienti per far ubriacare Ramona, astemia fino a quel momento. Anche Luca si ritrova a crogiolarsi in uno stato alterato dall'alcol, e a festeggiare in modo insensato quella serata assieme a Ramona.

Se si fossero ammirati da sobri sicuramente avrebbero provato pena e disgusto per uno spettacolo simile, che sfiorava lo squallore. Un po' erano anche divertenti.

Tu che stai leggendo, però, come puoi biasimarli?

Ramona adesso muore, lo sai tu, lo sa Luca, lo sa lei.

Muore e non torna più, concediamole di essere ubriaca.

Le brucia la gola ma scoppia a ridere; per fortuna Luca è abbastanza ubriaco da non rendersi conto lucidamente dell'enorme stronzata che stanno facendo. Ramona si è avvicinata a due ragazzi, sulla ventina circa, intenti a girare uno spinello.

 «Sono troppo sfacciata se vi chiedo un tiro?» gli domanda Ramona, con un tono piuttosto provocatorio.

I due le sorridono con malizia, facendole inspirare un tiro direttamente dalle dita di uno di loro.

Ramona tossisce; non ha mai fumato.

Ride ancora, e si volta verso di Luca.

 «Avanti, prova anche tu!» lo incoraggia.

Luca è restio, non parla e tantomeno si sogna di ascoltare Ramona.

Sente sempre un senso di preoccupazione razionale, perché sa che Ramona non dovrebbe abusare di quel tipo di sostanze.

Uno dei due estranei si fa avanti e prende Ramona per un fianco. Le porta la sigaretta alle labbra, nonostante lei rifiuti. Il potenziale corteggiatore capisce di poter approfittare dello stato dei due ragazzi, e tentare un approccio diretto con Ramona.

Le si avvicina sempre di più al viso, costringendola a star attaccata contro di lui con la mano che scende velocemente sul fondo schiena di lei.

Ramona tenta di allontanarlo, lamentandosi ed iniziando ad insultarlo infastidita.

Luca la libera dalla presa prepotente del ragazzo e stende lo stesso in terra con un pugno il viso. L'amico parte avanti in difesa, ma finisce per far compagnia all'altro. Ramona sferra un calcio in mezzo alle gambe del ragazzo che l'aveva toccata.

Con fierezza guarda Luca, la voce precaria e l'equilibrio poco affidabile. Ubriaca e fuori di se dice al suo ragazzo:

«Vedi come l'ho messo al tappeto? Non ho bisogno che tu mi difenda!»  

Luca si avvicina a lei e la prende sotto braccio, baciandola e ridendo assieme a lei.

La notte trascorre troppo in fretta e i due nemmeno si accorgono del breve tempo ormai rimasto.

Un giorno soltanto, e Ramona morirà.

   
 
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