Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: vale_cullen1992    09/07/2009    45 recensioni
Bella, Rosalie e Alice: tre sorelle, ammirate da tutti e con una passione: le scommesse. Edward,Emmett e Jasper: tre fratelli, il rifiuto della scuola, i cosidetti "Sfigati". Cos'hanno in comune?? Una scommessa tra sorelle, che coinvolgerà i tre poveri Cullen.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Scommettiamo? - Quando una scommessa ti cambia la vita' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
capitolo 3 shopping con Jasper

Scommettiamo?

Capitolo 3: Shopping con Jasper.

Pov Alice.

Osservai annoiata lo scorrere della strada. Jasper si era presentato in perfetto orario a casa mia, e questo gli aveva fatto guadagnare, senza ombra di dubbio, numerosi punti.

La sua era indubbiamente una bella macchina: una Volvo grigio metallizzato, tirata a lucido.

Nell’auto il silenzio si era fatto pesante, opprimente. Ogni mio tentativo di conversazione veniva seccamente liquidato da Jasper, che si limitava a qualche monosillabo o cenno del capo. Evidentemente, questa era la sua personalissima idea di conversazione.

- Bella macchina, sai? – riprovai per l’ennesima volta. Ormai doveva essere chiaro anche a lui: odiavo i silenzi.

- È di Edward. – rispose, secco e diretto. Non una parola di più. In compenso rimasi positivamente stupita da Edward Cullen. Aveva gusto! Tranne per il vestire, quella era tutta un’altra storia.

Sospirai di sollievo alla vista di Seattle. Almeno quell’odioso viaggio di andata stava per concludersi.

- Dove devi andare? – La voce di Jasper mi riscosse, spaventandomi. Chi se la sarebbe mai aspettata una frase da lui?

- Nel nuovo Centro Commerciale. Quello, vedi? – Mi sporsi verso di lui, indicandogli un enorme edificio giallo e verde. Era indubbiamente uno di quei posti adorati dalle ragazze che, come me, amano lo shopping.

Jasper fece un cenno affermativo – rispondere con una frase, a quanto pareva, costava troppa fatica – per poi accelerare e raggiungere il parcheggio. Con un piccolo sbuffo scese dall’auto, per poi seguirmi all’interno del Centro Commerciale.

- Jazz, qual è il tuo colore preferito? – chiesi, adocchiando un negozio di alta moda.

- Non ho un colore preferito. – rispose, facendomi salire una certa ansia. Non ero abituata a fare shopping in condizioni simili, affatto.

- Vieni! – dissi, arpionandogli il braccio e spingendolo nel negozio.

- Buongiorno signori. Desiderate? – chiese una commessa appena ci vide. Il suo tono era chiaramente dubbioso, come se si chiedesse cosa ci facevano due tipi come noi in quel negozio.

Naturalmente quello sguardo perplesso era tutto per il mio accompagnatore.

Osservava Jasper come se fosse un alieno. Effettivamente il suo abbigliamento stonava parecchio, se considerato l’ambiente del negozio. Un maglione di lana marrone e dei pantaloni rossi erano decisamente fuori luogo in un negozio D&G.

- Il mio ragazzo, Jasper, vuole rifarsi il guardaroba. – annunciai, mentendo spudoratamente sul fatto che lui fosse il mio ragazzo. Jasper mi guardò sconvolto, mentre la commessa sollevò un sopracciglio guardandoci dubbiosa.

- Beh? Si muova! – ordinai, perdendo la pazienza. Annotai mentalmente di fare un reclamo al negozio contro la poca professionalità della commessa.

- Subito, mi scusi. Cosa volete vedere per prima cosa? – chiese acquistando professionalità.

- Qualcosa di nero, blu scuro e blu chiaro. Con blu chiaro, non intendo azzurro, chiaro? Partiamo dai jeans. – risposi allegra, calandomi nell’ambiente “shopping”.

- Posso sapere che stai facendo? – ringhiò Jasper afferrandomi il braccio.

- E dai! Vedrai, sarà divertente! Se è per i soldi non preoccuparti! Pago io! –

- Non è per i soldi, ho la mia carta di credito. Non capisco perché lo vuoi fare, però! – rispose stizzito.

- Deve per forza esserci un motivo? Mi piace lo shopping e tu hai chiaramente bisogno del mio aiuto! Insomma, che palle che sei! Lasciati andare ogni tanto! – mi lagnai.

Jasper sospirò rumorosamente, per poi seguire la commessa già impegnata nella ricerca dei jeans.

- Questo no. E nemmeno questo. – iniziai a scartare i capi. – Questo è carino! – e lo passai a Jasper. –Inizia a provarli, ti raggiungo subito. – ordinai, per poi continuare la selezione.

Poco dopo, con le braccia cariche di pantaloni, raggiunsi Jasper, che si era chiuso nel camerino.

- Ehi, sei morto? – chiesi ironicamente.

- Sono ridicolo! Non uscirò mai con questa roba addosso! – si lagnò da dietro la porta.

- Fatti vedere. –

- No! –

- Apri la porta, dannazione! –

- Ho detto di no! -

- Jasper, apri questa cazzo di porta! Ora! – strillai rabbiosa, attirando l’attenzione di numerosi clienti, che mi guardarono sconcertati. Questo ragazzo stava uccidendo la mia idea di shopping! Incredibile!

Fece scattare la serratura e, con riluttanza, uscì all’esterno.

La commessa accanto a me inspirò rumorosamente.

I jeans scuri fasciavano in maniera perfetta le lunghe gambe di Jasper, mettendone in risalto i muscoli. Si era tolto il maglione marrone, rimanendo con una canottiera bianca.

Questo era un miglioramento, decisamente!

- Sta benissimo, signore. – si complimentò la commessa, sorridendo come un’ebete.

Mi voltai ad osservarla, incenerendola con lo sguardo. Ma come si permetteva! Oltretutto, poco prima, le avevo detto che quello era il mio ragazzo!

- Vada a prendere qualche maglietta. Colori scuri, mi raccomando. – ordinai freddamente.

- Subito. – mormorò, sbavando vistosamente.

- Beh, che dici? – chiese incerto Jasper.

Sorrisi raggiante. C’erano ancora numerosissime cose da sistemare, ma bisognava ammetterlo: vestito così Jasper era decisamente un bel ragazzo!

- Stai benissimo, sai? Sei proprio un bel ragazzo! – mi complimentai. Forse avevo sbagliato nel giudicarlo in maniera così pesante, quella mattina.

- Dammi gli altri. – borbottò imbarazzato.

- Ecco, tieni. Vado a vedere le magliette. – trillai allegra, per poi raggiungere la commessa.

- Che dice? – Mi chiese, mostrandomi alcuni capi. Ne misi da parte cinque, assolutamente fantastiche.

- Senta, avete camicie? – chiesi.

- Si, certo. –

- Me ne porti quattro. Nere e blu scuro. Io intanto vado a far provare queste al mio ragazzo. – dissi, calcando sull’aggettivo possessivo.

- Jazz? Come và? –

- Questi due sono troppo grandi, e questi tre troppo piccoli. Ne sono rimasti altri tre. – mi informò.

- Beh, provali!

Poco dopo uscì dal camerino, facendomi vedere i jeans appena provati. Era assolutamente fantastico! La vittoria si stava indubbiamente avvicinando!

- Tieni, ora prova queste. E queste. – dissi, tendendogli le magliette e le camicie.

- Sembro una bambola! Dillo che ti diverte torturarmi! – mi beffeggiò.

- Lo ammetto! – confermai ridacchiando.

Alla fine decidemmo di prendere quattro jeans, due camicie e quattro magliette. Jasper, con quei vestiti, non aveva nulla a che vedere con lo sfigato del mattino.

A conferma di ciò, non mancarono le occhiate languide della commessa. Mi appuntai mentalmente che un reclamo non bastava: volevo il suo licenziamento!

- Che si fa, ora? – chiese Jasper appena uscimmo dal negozio.

- Beh, per ora tu sei a posto. Ora devo sistemare il mio, di guardaroba!- annunciai allegra, trascinandolo da Victoria’s Secrets.

- Io non ci entro lì! – si impuntò.

- Oh, andiamo! Che c’è, ti imbarazza, forse? – Obbiettivo agganciato: orgoglio di Jasper.

- Datti una mossa! – E l’obiettivo è colpito!!

   
 
Leggi le 45 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: vale_cullen1992