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Autore: fenris    22/08/2018    2 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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                                                                                                                                   Capitolo 3
                                                      Quando un rospo ama una lumaca o perchè le profezie sono sempre così criptiche?

                                                                                                       Due anni dopo l'attacco del Kyubi

Se uno straniero avesse viaggiato a Konoha, non sarebbe stato in grado di dire che due anni addietro fosse una catastrofe che causò così tanti danni e prese così tante vite. I lavori di ricostruzione erano già finiti. La maggior parte delle persone avevano finito il lutto per chi avevano perso e continuavano le loro vite. Sfortunatamente, ciò non significava che gli abitanti accettassero il piccolo Naruto. Le persone si allontanavo spesso quando uno dei suoi tre tutori lo portasse fuori per una passeggiata, spesso mormorando. Mentre nessuno era abbastanza stupido da rischiare la furia dei Sannin, dicendo ad alta voce le loro opinioni sul piccolo biondo, non potevano neanche essere costretti a mostrare simpatia per lui. Mentre l'Eremita dei rospi e la Principessa delle lumache erano oltraggiati dallo scoprire attraverso Shizune di essere visti come i carcerieri di Naruto, invece che come i suoi genitori adottivi, dovettero ammettere non era qualcosa di illogico o stupido da credere.

Entrambi i Sannin spendevano molte delle loro bevute serali discutendo come fermare la paura della popolazione verso Naruto. Parlando di Naruto, prenderesi cura di lui divenne un compito persino più difficile una volta che il picccolo Jinchuriki imparò come camminare. Nonostante le sue gambette corte e grassoccie, il bambino era incredibilmente veloce, sempre correndo da una stanza all'altra, mai prendendosi un momento per fermarsi. L'unico modo per fermarlo era che qualcuno giocasse con lui. E il suddetto qualcuno sarebbe stato tremendamente esausto dopo un'ora o due. Nonostante questo, c'era sempre qualcuno disposto a giocare con Naruto. Il bambino aveva un talento per illuminare l'animo di chiunque spendesse più di qualche minuto con lui, e i pochi momenti in cui tutti e tre gli adulti erano presenti allo stesso tempo erano i più divertenti e piacevoli, e gli unici in cui il biondo si sarebbe addormentato per primo. E questo sarebbe stato uno di quei giorni. Dopo aver finito il suo turno di notte all'ospedale, Tsunade si diresse a casa con un sorriso sulle labbra. Shizune era tornada di recente da una missione fuori dal villaggio, mentre Jiraya non si sarebbe dovuto incontrare con le sue spie fino a domani. L'intera famiglia sarebbe stata insieme, ma si fermò quindi sulla via dopo aver realizzato le implicazioni di quello che stava pensando.

“ Aspetta... sono felice che Jiraya sia a casa ad aspettarmi? E ho pensato a lui come famiglia?”. Durante il tempo che avevano vissuto insieme, i due Sannin non solo ripararono la loro relazione, ma diventarono ancora più vicini di quando erano compagni di squadra. Le notti che spendevano bevendo e parlando dei loro problemi non solo erano un buon mezzo per sfogarsi, but per rendersi più familiari l'uno con l'altro. Stava diventando più vicina del pervertito albino. Cazzo, aveva anche tenuto fede alla sua parola e non aveva neanche più fatto qualcosa di pervertito, almeno in sua presenza. Ma ciò non significava che stesse sviluppando sentimenti per Jiraya, vero? Tsunade spinse quei pensieri via nel momento in cui casa sua fu in vista. Era tempo per un divertente pomeriggio con Naruto!

“ Hey, tutti quanti, sono a casa!”, disse il ninja medico, entrando in casa.

“ Bene, stavamo aspettando proprio te.”, rispose la voce di Jiraya. Tsunade fu sorpresa di vederlo non con Shizune e Naruto, come si aspettava( i due giocavano con i suoi giocattoli poco lontano), ma con due rospi che indossavano mantelli neri: uno era verde, aveva sopracciglia cespugliose grigie, mentre l'altra era giallo verdognola, aveva una testa viola bulbosa e spesse labbra dello stesso colore.

“ Credo che tu conosca già Fukasaku e Shima, i due grandi rospi Eremiti.”, disse l'uomo, indicando i due.

“ E' bello rivederti dopo così tanti anni, Tsunade- chan”, disse Fukasaku.

“ Sei diventata una donna deliziosa,non è vero?”, aggiunse Shima.

“ Fukasaku- sama, Shima- sama, è un onore incontrarvi ancora- li salutò Tsunade educatamente, chinando la testa-, posso chiedere il motivo della vostra visita?”.

“ Il grande saggio dei rospi ha chiesto di vedere sia te che Jiraya-chan. Ora che sei finalmente tornata, dobbiamo tornare subito al Myoboku.”, rispose Shima.

“ Viaggieremo con la tecnica del richiamo inversa.”, aggiunse il marito.

“ Aspettate un minuto, non ho un contratto con voi! Come mi porterete lì?”.

“ Non preoccuparti, abbiamo una soluzione. Per favore, dammi la mano”, rispose Fukasaku. Tsunade si avvicinò al vecchio rospo, obbedendo. Fukasaku canalizzò il suo chackra sulla mano della donna.

“ Arte Eremitica: Sigillo del rospo!”, disse illuminandosi di una luce blu. Tsunade sentì un formicolio sul palmo dell mano, dove si trovava il Kanji per 'Olio', simbolo del Myoboku, già presente sul coprifronte di Jiraya.

“ Quello è un sigillo che ti permetterà di essere evocata dai rospi, così come evocare tutti i rospi che vuoi. Durerà solo un giorno prima di sparire, ma per il nostro viaggio sarà più che abbastanza.”, spiegò l'Eremita.

“ Ok, siamo pronti ad andare.”, si pronunciò Shima, iniziando il processo d'evocazione col marito. In meno di un secondo, Tsunade e Jiraya non erano più nel loro salotto, e si trovarono nel mezzo del Myoboku. Mentre Jiraya era già stato qui diverse volte, Tsunade spese qualche minuto esplorando le immediate vicinanze, meravigliata dalla bellezza della patria dei rospi. Il luogo era pieno di piante e funghi giganteschi. Bellissimi fiori che non aveva mai visto prima, di cui neanche conosceva l'esistenza, molteplici fiumi e correnti lungo le montagne e diverse statue di rospi. Eppure, per qualche ragione, Tsunade lo trovò stranamente familiare. La Principessa delle lumache realizzò che da lì Jiraya prese ispirazione per la cameretta di Naruto.

“ Perciò, cosa pensi della nostra casa, Tsunade-chan?”, chiese Shima.

“ E'...incredibile. L'energia naturale di questo luogo è semplicemente travolgente. C'è così tanta vita.”.

“ Secondo te è meglio della foresta Shikkotsu?”.

“ Ma, non chiedergli una cosa simile. Non vedi che la metti in difficoltà?”, intervenne Fukasaku arrabbiato.

“ Oh,Pa, non invitiamo così spesso invocatori diversi dai nostri qui e volevo un paragone.”.

“ Ehhhh... non userei 'migliore' o 'peggiore', solo diverso.”, rispose Tsunade, pensando di dare una risposta soddisfacente. Comunque, non avrebbe parlato male delle lumache solo per accontentare i suoi ospiti.

“ Perciò avete detto che il Grande Saggio voleva vederci?”, interruppe Jiraya, cercando di farli tornare ai loro affari.

“ Oh, sì, hai ragione. Andiamo, non facciamo aspettare oltre Gamamaru-san”, confermò Fukasaku facendo strada. 

“ Come se quel vecchio strambo non si fosse già dimenticato che voleva parlare con loro.”, commentò Shima. Mentre si dirigevano dal leader spirituale dei rospi, Fukasaku pensò fosse una buona occasione per menzionare un certo argomento col loro evocatore e saltò sulla sua spalla.

“ Jiraya-chan, visto che sei di nuovo qui, non pensi sarebbe una buona occasione per concludere il tuo allenamento.”.

“ Eh...magari un'altra volta- rispse imbarazzato- sono un po' impegnato ora.”.

“ Sempre con quella scusa.”.

“ Hey, mi sto prendendo cura di un bambino ora, dammi un po' di respiro.”.

“ Ti sei preso cura di un bambino per gli scorsi dieci anni?”.

“ Non ne ho bisogno, ho già padroneggiato il senjutsu.”. Fukasaku tossì di rimando.

“ Abbiamo idee molto diverse su cosa significa 'padroneggiare' il senjutsu. Hai bisogno di me e Ma per entrare in quella forma. E il tuo controllo dell'energia naturale può ancora migliorare non poco.”.

“ Sentite, finirò il mio allenamento, solo non ora. Devo pensare a Naruto, prima di tutto.”.

“ Capisco, Jiraya- chan, ma non rimandare troppo. La differenza tra la modalità eremitica incompleta e quella completa potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte.”. Dopo un breve viaggio, il quartetto arrivò dal saggio Gamamaru, che sedeva in una pozza. Tsunade guardò l'enorme rospo di fronte a lei. Giudicando da rughe, borse sotto gli occhi e verruche, doveva essere molto vecchio. Alcuni dicevano fosse così vecchio da aver incontrato lo stesso Eremita dei sei sentieri, sebbene fossero solo voci.

“ Gamamaru-sama, Jiraya-chan e Tsunade-chan sono qui, come da voi richiesto.”, annunciò il rospo.

“ Onorevole saggio.”, si presentarono i due Sannin allo stesso tempo, inchinandosi a lui.

“ Ah, vedo. Bene, abbiamo molto di cui parlare.”, disse il rospo, ogni parola molto lentamente. I due shinobi aspettarono impazientemente il messaggio di Gamamaru per diversi minuti, ma il grande e anziano rospo non disse altro.

“ Gamamaru-sama?”, chiese Fukasaku.

“ ZZZZZZZZ....”.

“ SVEGLIATI, VECCHIO RIMBAMBITO!”, urlò Shima, sorprendendo Jiraya, Tsunade e Fukasaku, ma apparentemente risvegliando Gamamaru.

“ Uh, è già ora di pranzo?”, chiese il suddetto, risvegliandosi e guardandosi attorno lentamente.

“ Uh, Gamamaru-sama, volevate parlare con Jiraya-chan e Tsunade- chan, ricorda?”, disse Fukasaku ancora una volta, sperando di mettere tutto a posto.

“ Ah, sì. Ascoltate, piccoli miei, perchè c'è un futuro turbolento davanti a voi e al girino di cui vi prendete cura.”, disse l'anziano. La preoccupazione di Tsunade si alzò non poco per quelle parole.

“ Non mi interessa cosa mi accadrà, cosa accadrà a Naruto?”.

“ Il piccolo Naruto avrà una dura strada davanti a sé. Farà grandi cose... e incontrerà terribili nemici. Dovrete proteggerlo da questi nemici fino a quando non potrà prendersi cura di sé stesso.”.

“ Lo faremo, grande saggio.”, rispose Jiraya con determinazione. Tsunade annuì concordando.

“ Ho visto... Konoha in fiamme. Divisa contro sé stessa. Amici diventeranno nemici. Figli combatteranno i loro padri. E dietro il fuoco... un demone con un occhio solo. State attenti a lui, questo demone andrà in cerca di Naruto. Dovrete proteggerlo a tutti i costi. Non ho altro da dire, ora tornate a casa e meditate sulle mie parole.”, concluse Gamamaru, prima di addormentarsi nuovamente. Jiraya e Tsunade si guardarono l'un l'altro, mentre le loro menti processavano le parole di Gamamaru, e cosa potessero fare per essere sicuri tutto andasse bene.

                                                                                                                        *****

Mezz'ora dopo, Jiraya e Tsunade furono rispediti a casa. Con loro grande sorpresa, trovarono Naruto a piangere come un ossesso, mentre Shizune provava invano a confortarlo.

“ Che succede? Perchè stai piangendo, Naruto?”, chiese Jiraya, accigliandosi. Sentendo la sua voce, Naruto si girò, e lo vide. Smise di piangere, e il suo triste broncio si trasformò nel più luminoso sorriso che ebbero mai visto. Si ripulì dalle lacrime, saltò via dalla presa di Shizune e corse ad abbracciarli.

“ Siete tornati!”, urlò Naruto, mentre veniva preso da Jiraya.

“ Che succede, Shizune?”, chiese Tsunade, mettendo le mani sui fianchi.

“ Vi ha visti sparire in una nuvola di fumo, e ha pensato ve ne foste andati per sempre. Ho provato a spiegargli che sareste tornati presto, ma non mi ha creduto.”, spiegò la giovane Kunoichi.

“ Oh, il mio povero piccolo! Naturalmente l'ha pensato, ce ne siamo andati senza dirgli arrivederci!- disse la donna, prendendolo dalle braccia di Jiraya- perdonami, tesoro, prometto che non lo faremo più, ok?”.

“ Ok!”, rispose Naruto, mettendo le braccia attorno al collo di Tsunade.

“ Bene, è abbastanza, chi è pronto per la sera dei giochi?”, chiese Jiraya, con tutti d'accordo.

                                                                                                                                         *****

Dopo una divertente e vivace serata di giochi, Shizune e Naruto andarono a dormire. Tsunade e Jiraya ci provarono, ma non poterono. Entrambi non potevano smettere di pensare agli avvertimenti di Gamamaru riguardo non solo Naruto, ma tutto il mondo. Come al solito, erano in salotto, con qualche bottiglia di sake.

“ Così, Naruto è in pericolo a causa di un 'demone con un occhio solo'. Significa che dovremmo stare attenti a ogni persona che incontriamo con un solo occhio? Perchè perderlo è abbastanza comune nel nostro tipo di lavoro- commentò Jiraya, svuotando la sua coppa-, la mia prima scelta sarebbe Danzo, il leader della Radice.”.

“ L'unica persona con un occhio solo che conosco è Kakashi. Magari stava parlando di lui?”, chiese Tsunade.

“ Kakashi ha due occhi, anche se ne usa solo uno la maggior parte del tempo. Poi è un bravo ragazzo, non farebbe mai del male a Naruto. E' stato uno studente di Minato, dopo tutto.”.

“ E un grande fan dei tuoi libri.”.

“ E un grande fan dei miei libri, sì. Ma non lo difendo per quello, Hime.”.

“ Lo so, ti stavo solo prendendo in giro. Quel vecchio ranocchio non poteva essere un po' più specifico riguardo questo demone da un occhio solo? Qualche indizio in più oltre alla mancanza di un occhio sarebbe stato molto utile.”.

“ Primo, Gamamaru è un rospo, non una rana. Mai chiamare rana un rospo, non la prendono molto bene. E secondo, Gamamaru non ha il contesto delle sue visioni, perciò tutto quello che può fare è interpretarle al meglio delle sue abilità.”.

“ Beh, quella sua visione mi ha messo sul chi vive. Ci ha detto che Naruto è in pericolo, ma non ha detto che tipo di pericolo, non possiamo difenderlo da tutto. Voglio dire, non possiamo rinchiuderlo nella sua camera o simili.”.

“ Anche se lo facessi, troverebbe un modo per uscire, lo fa sempre- commentò Jiraya, facendo ridere Tsunade-, ma non è niente di nuovo. I suoi genitori, soprattutto Minato, avevano parecchi nemici, che amerebbero avere una vendetta attraverso Naruto. E ha un altro bersaglio sulla schiena per essere il Jinchuriki del Kyubi.”.

“ Persino peggio, dunque.”.

“ Mi preoccupa anche la parte di Konoha in fiamme. Pensi qualcuno pianifichi di attaccarci?”.

“ Non lo escluderei. Ci stiamo ancora riprendendo dall'attacco del Kyubi, che ha danneggiato le nostre forze. Spero la nostra presenza serva da deterrente per qualsiasi villaggio voglia invaderci.”.

“ Me lo auguro. Non avremmo più il Lampo Giallo, ma il nome dei Sannin può ancora inspirare paura nei nostri nemici.”.

“ E quella parte riguardo agli ' amici che diventeranno nemici'... pensi saremmo traditi dai nostri alleati.”.

“ Per quello che so, il nostro attuale alleato è Suna, ma persino con le nostre recenti perdite, mancano i numeri e la forza per dichiararci guerra. Almeno da soli. Magari potrebbero allearsi con un altro dei tre grandi villaggi, ma lo trovo improbabile.”.

“ Persino in quel caso, sarebbe una buona idea rafforzare i nostri legami con loro. Fà loro una visita, manda un po' di sake al Kazekage, roba simile.”.

“ Il sake sembra essere la tua risposta a tutto.”.

“ Perchè funziona! Voglio dire, ricordi quando siamo tornati qui, come non potessimo spendere cinque minuti senza urlarci l'un l'altro?”.

“ A dire il vero, eri soprattutto tu ad urlare.”, rispose Jiraya con un largo sorriso mentre si versava altro sake nella sua coppa vuota.

“ Eppure, quando abbiamo cominciato queste serate di bevute, tutto divenne molto più facile. Ora sono persino felice di vedere che sei a casa quando ritorno dal lavoro! Se non è una prova del miracoloso potere riconciliatore del sake... Oh!Oh!OHHH! NATURALMENTE!”, proclamò Tsunade, mentre il suo viso si curvava in un'enorme ghigno.

“ Cosa?”.

“ Ecco come possiamo far accettare Naruto a tutti! Deve solo bere con ogni abitante del villaggio!”.

“ Wow, persino in questo stato, posso vedere quanto quell'idea faccia schifo.”. Il sorriso di Tsunade sparì.

“ E perchè, cervellone?”.

“ Beh, non so tanto di bambini, ma l'alcol non è veramente tossico per loro? Dobbiamo aspettarea circa sedici anni prima che possa farlo. E anche allora...dovrà bere parecchio per avere l'amicizia di tutto il villaggio.”.

“ Accidenti, non ci avevo pensato- commentò Tsunade, dondolando sulla sua sedia, e bevendo ancora-oh,beh, sono sicuro possiamo pensare a qualcosa. Ho solo bisogno di più...ispirazione, hehe.”.

“ Hey, Hime, non pensi ne abbiamo avuto abbastanza? Magari dovremmo andare a letto!”.

“ Deciderò io quando ne avrò avuto abbastanza! Ora continua a versare, devo dimenticare quella dannata predizione da quel dannato ranocchio!”.

“ Rospo.”.

“ Quello che è!”.

                                                                                                                                       *****

“ Tsunade-sama! Siete sveglia? Forza, dovete svegliarvi, o farete tardi in ospedale!”. La voce di Shizune svegliò la bionda Sannin. La luce del sole cadde sui suoi occhi come fossero stati pugnalati da daghe ardenti. Il che non fece nulla per alleviare il mal di testa che cominciò a sentire. Potè giurare la sua testa stava per esplodere da un momento all'altro.

“ Sì, sono sveglia- disse con un grugnito appena udibile- e smettila di urlare così tanto!”. La principessa delle lumache provò ad alzarsi dal letto, ma non potè. Qualcosa le impediva di muoversi. Ulteriori ispezioni rivelarono fosse un braccio piuttosto largo, e definitivamente maschile. Seguì il braccio con i suoi occhi, e proprio come temette era attaccato a un uomo. Un uomo nudo. Un uomo con capelli bianchi che conosceva abbastanza bene. Mentre dormiva, c'era un largo ghigno sulla sua faccia. Considerando il fatto che anche Tsunade era nuda, non ci voleva un genio per realizzare cosa fosse successo la notte scorsa, persino se lei non se lo ricordava. Non che volesse ricordare, comunque. Voleva urlare, ma la sua gola estremamente secca potè solo tossire.

' Quando cazzo ho bevuto la notte scorsa?!', si chiese la donna terrorizzata. Coprendo il suo corpo nudo con la coperta, Tsunade provò a spingere l'Eremita dei rospi svegliato.

“ Jiraya! Jiraya! Jiraya!”, disse la donna mentre colpiva l'albino, ogni volta con più forza. Jiraya aprì gli occhi lentamente, sbattendoli ripetutamente fino a quando si abituarono alla luce attuale. Grugnì, massaggiandosi la testa con una mano, vittima della sbornia proprio come la sua compagna di bevute. Guardò quindi Tsunade, e il suo viso si trasformò in un sorriso.

“ Buongiorno, Hime.”, disse come nulla fosse. Poi, piano piano, gli elementi più terribili della situazione gli divennero chiari,. Realizzando cosa fosse successo, guardò la forma nuda di Tsunade con gli occhi spalancati, mentre la faccia diventava totalmente rossa.

“ WHOA! Che diavolo?! Com'è successo-”.

“ Fidati, provo lo stesso. Ne parleremo dopo- e non fare errori, ne parleremo- ora va fuori prima che qualcuno ci scopra!”, disse Tsunade, in preda al panico.

“ G-giusto!”, sbottò Jiraya prendendo velocemente i suoi vestiti dal pavimento e vestendosi. Tsunade procedette a fare lo stesso.

“ Tsunade-sama, alzatevi subito dal letto!- proclamò la voce di Shizune dall'altro lato della porta- persino a Konoha, devo ancora essere quella responsabile.”.

“ Sono sveglia! Mi serve giusto qualche minuto per essere pronta! Ma non entrare!”.

“ E cosa vi sta impegnando così tanto?”, chiese Shizune aprendo la porta ed entrando, solo per essere omaggiata con l'immagine della sua mentore e di Jiraya mezzi nudi, tentando di ricoprire l'altra metà il più possibile. Entrambi i Sannin le sorrisero con aria mortificata, lei cacciò fuori un ' EEEP!' e uscì in fretta, sbattendo la porta.

“ Ok! Ok! Non ho visto niente! Prendete... tutto il tempo che vi serve!”.

                                                                                                                             *****

Dire che la colazione quel giorno fu imbarazzante sarebbe stato un enorme eufemismo. Mangiarono tutti senza dire una parola, Shizune diede da mangiare a Naruto, mentre evitava di guardare i due Sannin di fronte a lei. Tsunade, comunque, non potè più sopportare il silenzio, e aprì bocca.

“ Shizune, cos'hai appena visto...”.

“ Non erano affari miei- disse lei, come fosse un dato di fatto- siamo tutti adulti qui. Solo... ditemelo prima, così non incorreremo più in...situazione sfortunate.”, concluse la giovane kunoichi, senza voltare la testa per guardare la sua maestra. Questa volta Jiraya provò a parlare.

“ Ascolta, Shizune, Tsunade- Hime e io non siamo-”.

“ Pensate dovremmo parlarne davanti a Naruto?”, interruppe di nuovo Shizune. Entrambi i Sannin guardarono il biondino, intento a godersi felicemente il cibo e ad ignorare la conversazione di fronte a lui. Avrebbero potuto tranquillamente parlare di Minato e Kushina e avrebbe posto altrettanta attenzione. Ma comunque, dovettero ammettere che Shizune aveva ragione, non era roba da discutere di fronte a un bambino così piccolo.

“ Ora, se mi scusate, oggi sono di guardia ai cancelli.”, concluse Shizune dopo aver finito di dar da mangiare a Naruto e mangiato la sua colazione, andandosene.

“ Err, penso andrò anch'io. Non voglio far attendere il mio contatto. Con un po' di speranza, avrò delle novità sull'attacco del Kyubi- s'intromise Jiraya, chiaramente morendo dalla voglia di uscire da quella casa- ti occupi tu di Naruto?”.

“ Uh, sì. Lo lascierò nella saletta dell'ospedale-rispose Tsunade- perciò...ci vediamo dopo?”.

“ Ok, quindi...a più tardi.”.

                                                                                                                                   *****

Shizune sperava che se si fosse concentrata sul lavoro, forse avrebbe rimosso l'immagine di Jiraya e Tsunade nudi nello stesso letto, ma la guardia alle porte era così noiosa e priva d'eventi che non potè distrarsi con nient'altro. Attraverso i due anni che lei e la donna avevano passato sotto lo stesso tetto di Tsunade, aveva notato che la loro relazione diventava più vicina poco a poco. Durante le prime settimane litigavano in continuazione e provavano ad evitarsi il più possibile. Se Jiraya era in salotto, il medico non ci sarebbe entrata fino a quando lui non l'avesse lasciato per primo. Se Tsunade e Shizune stavano cenando nella sala da pranzo, Jiraya avrebbe aspettato finissero prima di mangiare. Le uniche occasioni in cui erano insieme era quando spendevano del tempo con Naruto. Poi, i litigi diventarono sempre meno frequenti fino a sparire completamente. I due divennero capaci di sostenere conversazioni civili, e sembravano tollerarsi abbastanza al punto da smettere di evitarsi, come si fossero abituati alla presenza altrui, e gli piacesse. Un giorno che Shizune non era riuscita a prendere sonno, aveva sentito voci provenire dal soggiorno, riconoscendole come quelle dei due Sannin. Imparò poi che ogni volta che non potessero dormire, si alzavano e si prendevano un drink.

Poi questa divenne una tradizione, con entrambi svegli fino a tardi senza necessariamente soffrire di insonnia, parlando e bevendo. Ma persino con quanto la loro relazione fosse migliorata, Shizune non avrebbe immaginato neanche in un milione di anni che avrebbero finito per... dormire insieme. Dopo la morte di suo zio Dan, Shizune non aveva mai visto il suo maestro provare il minimo interesse per il genere maschile di nuovo. Grazie alla sua bellezza e... generoso paio di risorse, Tsunade attraeva molti uomini, che finiva per rifiutare a volte senza neanche guardarli. Quelli che prendevano male il rifiuto in genere finivano in ospedale.

“ Bene, i vostri documenti sembrano in ordine. Spero vi godiate il vostro soggiorno a Konoha!”, disse a un mercante che aveva appena oltrepassato i cancelli. Tornò quindi alla sua iniziale linea di pensiero. Aveva sentimenti ambigui verso gli... shockanti eventi del mattino. Da una parte voleva togliersi quell'immagine dalla mente. Tsunade era la cosa più vicina che avesse a un genitore, e nessuno voleva pensare ai suoi genitori che facevano sesso. Ma dall'altra parte... si sentiva felice che qualcuno apparentemente fosse capace di rompere la barriera emozionale, che la bionda Sannin aveva eretto accanto a sé nel corso degli anni. Meritava di essere felice.

“ Ahem, mi scusi”, chiese una voce che strappò via Shizune dalla sua trance. Sbattè gli occhi, e vide un Jonin davanti a lei, aveva capelli castano scuro raccolti in una coda e un pizzo.

“ Oh, scusi, cosa posso fare per lei?”, chiese Shizune all'uomo.

“ Il mio nome è Yuki Minazuki, sensei del team 2. Il mio team sta per fare la sua prima missione fuori dal villaggio”, spiegò lui.

“ Bene- disse lei, scrivendo quanto detto da Minazuki- ho bisogno del nome dei vostri Genin, per favore.”.

“ Certo. Sono Shinko Inari, Tenma Izuno e Itachi Uchica.”. Shizune fu sorpresa quando sentì l'ultimo nome, quindi guardò ai Genin che stavano aspettando qualche metro dietro il loro sensei. Vide un bambino sui dieci o undici anni con capelli grigi a punta, una semplice maglietta blu e pantaloni neri. Accanto a lui stava una ragazza della stessa età con lo stesso colore di capelli, raccolti in due codine curve, una maglietta marrone che lasciava scoperta la pancia, pantaloncini blue e un cappuccio. E infine c'era un altro ragazzino, molto più piccolo degli altri due, che Shizune riconobbe come il bambino che aveva incontrato in drogheria un anno prima, e che aveva visto qualche altra volta quando faceva una passeggiata.

“ Itachi- kun? Sei davvero tu?”, chiese Shizune.

“ Oh, salve, Shizune- san.”, rispose lui salutandola.

“ Sei già un genin?- domandò lei con gli occhi spalancati. Itachi annuì- Però... quanti anni hai?”.

“ Sette e mezzo.”.

“ Ma... sei così piccolo.”.

“ Beh, Itachi è piuttosto talentuoso- rispose Yuki- sono stato sorpreso quando mi hanno detto che sarebbe stato il novellino dell'anno della sua promozione.”. Shizune rimase senza parole. Non solo questo bambino si era diplomato cinque anni prima del genin medio, ma farlo come il migliore della sua classe era qualcosa di incredibile. Certo, sapeva che Tsunade e Jiraya si erano diplomati a sei anni, ma non si era mai aspettata di incontrare un altro talento dello stesso calibro.

“ Stiamo andando alla nostra prima missione di rango C, non è grandioso?”, disse Itachi, illuminandosi.

“ Ora, se è tutto in ordine, mi piacerebbe continuare con la nostra missione, per favore.”, continuò Yuki.

“ Oh, sì, certo. Buona fortuna qui fuori. Mi dirai com'è andata quando tornerai indietro, Itachi-kun.”, rispose la Kunoichi salutando il team.

“ Grazie, Shizune-san, e sì, lo farò.”, rispose Itachi, ricambiando il saluto.

“ Immagino non si esageri quando si parla della forza degli Uchica. Mmm... mi domando se sotto gli insegnamenti di Tsunade-sama e Jiraya- sama, Naruto sarà capace di diplomarsi così presto.”.

                                                                                                                             *****

La notte cadde nuovamente su Konoha. Mentre Shizune e Naruto si addormentarono, Jiraya e Tsunade stavano avendo la loro consueta sessione di bevute notturne. Con l'eccezione di due principali differenze: per prima cosa erano seduti alle due estremità del divano del salotto, in un imbarazzante tentativo di mettere quanta più distanza tra l'uno e l'altro. E secondo, non c'era sake, Nonostante l'immortale adorazione dei due Sannin per il bruciante infuso, non volevano ripetere quanto successo la scorsa notte. Jiraya si si schiarì la gola.

“ Quindi... com'è stata la tua giornata, hime?”.

“ … buona. Oggi è venuta una donna incinta che ha dato alla luce tre gemelli.”, rispose Tsunade, senza guardarlo.

“ Oh, tre gemelli. Non è qualcosa che si vede tutti i giorni- rispose Jiraya- e come sta andando con la tua emofobia?”.

“ Anche quella bene. La terapia funziona. Sto facendo qualche progresso, anche se lentamente. Il mio terapista dice che dovrei essere capace di operare di nuovo in due anni.”.

“ Questo... questo è grandioso da sentire.”.

“ E... riguardo te? Com'è andato l'incontro con quella spia?”.

“ Bene, immagino. Ha condiviso con me alcune informazioni su un nuovo gruppo di mercenari che sembra essere a caccia delle Bestie con la coda. Dovrò investigare maggiormente in futuro.”.

“ Buono a sapere che ci stiamo avvicinando a... OH, FANCULO!”, urlò Tsunade, alzando le braccia al cielo. Fortunatamente, non svegliò i due belli addormentati al piano di sopra.

“ ...e' qualcosa che ho detto?”.

“ No. E'...questo! Voglio dire, siamo quarantenni e siamo qui, comportandoci come una coppia di adolescenti emotivamente incapaci! Avere una piccola chiacchierata in un patetico tentativo di ignorare cos'abbiamo fatto la scorsa notte!”.

“ Vuoi parlarne?”.

“ Ovvio che no voglio. Ma prima di parlare- disse Tsunade camminando verso la dispensa, prendendo due coppe e qualche bottiglia di sakè- prendiamo un drink.”. Versò il sake ed entrambi bevvero in un colpo solo.

“ Perciò, ti senti meglio?”, chiese Tsunade.

“ Sì, immagino, ma andrei con un altro bicchiere.”, rispose Jiraya, venendo accontentato dalla donna.

“ Bene, Jiraya, ora voglio che tu risponda onestamente a questo. Ti piaccio ancora?”. Jiraya sospirò mentre mandava giù il secondo bicchiere di sakè. Tsunade si sarebbe aspettata un sì o un no come risposta, ma neanche il Sannin conosceva l'estensione dei suoi sentimenti verso la sua vecchia compagna di squadra.

“ Io... non lo so... penso di sì.”.

“ Pensi? Forza, Jiraya, prova un po' di più. Prendi un altro drink se ti serve.”.

“ Lo so che un tempo mi piacevi, e ho provato a dimenticare i miei sentimenti sin da quando ho capito non eravamo fatti per stare insieme, e pensavo di essere andato avanti. Poi... è successa parecchia merda, e improvvisamente sto crescendo un bambino insieme a te. Pensavo prendersi cura di Naruto sarebbe stato come fare una missione, ma vederti ogni giorno, le nostre chiacchieratae notturne, essere i genitori di Naruto... penso abbia riacceso quei sentimenti.”.

“ Capisco...”.

“ E riguardo te, Tsunade? Ti sei trovata attratta da me d'improvviso? Perchè so benissimo non c'è nessun uomo in questo mondo che può ingannarti, figuriamoci forzarti, a condividere il letto con lui.”.

“ Io... non sono sicura. Ma immagino sarei un' ipocrita se non ti dessi una vera risposta dopo averti forzato a darmene una. Non so quando è accaduto, ma improvvisamente ho cominciato ad avvicinarti a te ogni giorno di più. Non so se fosse solo affetto o... qualcosa di più? A essere onesti, ho avuto un casino emozionale da quando ho lasciato Konoah.”. Jiraya ridacchiò.

“ Posso comprendere.”.

“ Jiraya, le regole che ho fatto quando abbiamo iniziato a vivere insieme...”.

“ Cosa, ne ho rotto qualcuna?”.

“ No, ed è quello che mi sorprende di più. Non hai fatto nessuna delle tue ' ricerche' o altra roba da pervertiti mi aspettavo tu facessi. Speravi di vincere qualche punto con me rispettando le mie regole?”.

“ No. Ascolta, Tsunade, cos'è successo ieri mi ha sorpreso tanto quanto te.”.

“ Quindi perchè hai deciso di seguire quelle regole?”.

“ Forse non ho provato più ad entrarti nelle mutande, ma non ho mai smesso di pensare a te. So di non essere la persona più facile con cui vivere, ecco perchè ho deciso di sopprimere i tratti meno ammirabili di me per renderti la vita facile. Lo meritavi.”.

“ Io... beh, grazie per questo. So di non essere neanch'io una facile coinquilina. Guardando indietro, sono stata una totale stronza per te quando ci siamo trasferiti. Sai, avresti potuto mettere anche tu qualche regola per me.”.

“ Eh, è ok. Non l'ho trovato necessario.”.

“ Davvero? Non c'era niente che volevi io smettessi di fare?”.

“ Un paio di cose, ma abbastanza piccole da non meritare una regola. Per di più quelle offese non sono difficili da ignorare quando chi offende è così bella da vedere.”, disse Jiraya con un largo ghigno, lanciando a Tsunade uno sguardo deviato. Lei tossì e gli diede un pugno sulla spalla.

“ Vedi? Ecco di cosa stavo parlando. Stavi andando così bene, e ora devi rovinare tutto.”.

“ Andiamo, non ti piacerei se cambiassi ogni cosa su di me, giusto?”.

“ Mi piaci di più quando non sei un pervertito.”.

“ AHAH! Hai ammesso che ti piaccio!”. Tsunade sgranò gli occhi, stupefatta.

“ L'ho fatto?- dopo qualche secondo di silenzio, lasciò che un piccolo sorriso sul suo volto- immagino di averlo fatto. Non c'è nessun punto nel negarlo.”.

“ Perciò... che facciamo ora? Avremmo un appuntamento o cosa?”.

“ A dire il vero... prendiamola con calma, ok? Potrei aver ammesso di avere qualche sentimento per te, ma devo ancora mettere i miei pensieri in ordine prima di poter proseguire oltre.”.

“ Va bene. Ho aspettato questo momento per decenni. Posso aspettare un po' di più.”.

“ Buono a sapersi. Per ora, potremmo avere un appuntamento, ma ci sono un po' di bottiglie di sake che hanno un appuntamento con i nostri reni.”, commentò Tsunade mentre versava più sake per lei e per Jiraya. Spesero il resto della serata chiacchierando amabilmente mentre bevevano, come fecero la scorsa notte.

                                                                                                                                              ******

Shizune si svegliò il mattino dopo come al solito. Dopo essersi vestita, ando versò la camera di Tsunade.

“ Tsunade- sama, siete sveglia? E' tempo di alzarsi- disse dopo aver bussato alla porta, ma non ci fu risposta. Bussò di nuovo- Tsunade-sama?”. Temendo il peggio, la giovane Chunin aprì piano la porta, e dopo aver raccolto il coraggio, osò guardare dentro. Ma con sua grande sorpresa, la stanza era vuota, e il letto era fatto. Tsunade non si svegliava mai prima di lei.

“ Oh, beh, immagino ci sia una prima volta per tutto.”, commentò lei scendendo le scale. Ma raggiungendo il soggiorno, vide qualcosa di molto peggio dell'immagine del mattino precedente, che le fece anche realizzare perchè il letto era fatto. Tsunade non aveva affatto dormito nel suo letto.

“ OH, GRANDI KAMI- urlò Shizune dal terrore- QUELLO E' L'UNICO DIVANO CHE ABBIAMO!”.

Salve a tutti, spero che il capitolo e l'inizio di questa ship vi siano piaciuti. Le cose continueranno a evolversi ulteriormente per tutto il mondo ninja, generalmente in meglio, ma non mancheranno eventi a dir poco devastanti per chiunque. Cercherò di tradurre il prima possibile, ma ho i miei propri progetti a cui pensare. A presto.
  
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