Prompt
di S.S.D.V.: - Da qualche parte oltre l'orizzonte.
Cap.7
Tutta una vita davanti
Il
pianto della bambina risuonò per tutta la casa, Goku
socchiuse un occhio
e mugolò, strofinando il viso contro il proprio cuscino. Si
mise in ginocchio,
facendo cigolare il letto, scostò il lenzuolo e si
voltò.
Raggiunse
la culla dove si trovava figlia, si voltò e vide che Chichi
stava
ancora dormendo. Prese delicatamente May tra le braccia ed
iniziò a cullarla,
adagiandosela contro il petto.
“Sssh.
Non svegliare la mamma. Sai, lei è tanto stanca”
disse con tono
gentile.
La
piccola smise lentamente di piangere, mentre lui continuava a cullarla.
<
Ho quasi paura di romperla quando la tengo tra le mani. Chichi
è così
brava ormai, io non ho fatto abbastanza pratica. O forse sono solo un
po’
imbranato, ma… è una sensazione così
bella.
Una
piccola vita, così legata alla mia, che si affida
completamente a me,
che si fida. Non mi giudica, mi vuole bene così, senza
chiedermi poi molto in
cambio > pensò. Iniziò a mugolare una
nenia, modulando la voce in modo che
risultasse rassicurante.
May
sbadigliò rumorosamente, dimenò i piedini e si
addormentò.
Goku
l’adagiò delicatamente nel lettino e la
guardò riposare, le accarezzò
delicatamente la manina con il pollice.
<
Sembra così dolce quando riposa. Anche quando è
nato Gohan mi chiedevo
come potessero venire al mondo delle creature così tenere.
Mi
ricordo che mi sembrava un uccellino nel nido appena uscito
dall’uovo.
Lei mi sembra più una scoiattolina nella sua tana, che sta
aprendo gli occhi
sul mondo > pensò.
Si
sedette sul letto e guardò fuori dalla finestra, chiudendo
gli occhi.
Portò le mani al petto ed iniziò a pregare.
<
Da qualche parte, oltre l’orizzonte, so che mi vedi nonno
Gohan.
Veglia su di me, proteggi la mia famiglia >.
L’aria
pulita e umida che proveniva dalla finestra socchiuse gli punse le
narici, mentre il sole iniziava a fare capolino attraverso il vetro.
****
Goku
allargò le braccia e si piegò in avanti,
sorridendo.
“Vieni
qui, vieni da papà” chiamò.
May
ridacchiò e con passo traballante si diresse verso di lui.
“Chichi!
Chichi vieni! Ci sta riuscendo! Sono i suoi primi passetti!”
gridò.
Chichi
si affacciò dalla cucina e sorrise.
La
bambina arrivò a un paio di passi del genitore e ricadde in
avanti, Goku
l’afferrò al volo e la sollevò.
Scoppiò
a ridere facendola volteggiare sopra di sé.
“Bravissima,
May!” gridò Goku.
May
iniziò a battere le manine.
“Goku,
mettila giù! Le girerà la testa” disse
Chichi. Spense il fuoco del
fornello e li raggiunse, si sporse e appoggiò la testa sulla
spalla del marito.
“Ok,
Chichina” rispose Goku. La fece scendere tenendola tra le
braccia.
Tanto tra un po’ saprai volare da sola, vero,
piccina?” chiese.
Le
fece una serie di smorfie, deformando la bocca, muovendo il naso.
May
chiuse gli occhi e le sorrise.
Goku
posò un bacio sulla testa della moglie.
<
Grazie Chichi. Da piccoli, quando mi hai fatto promettere di sposarti,
non avrei mai pensato che mi avresti reso l’uomo
più felice del mondo.
Mi
hai permesso di crescere e diventare un uomo. Di vivere questa favola,
che tinge il mondo con i suoi magici colori.
Mi
hai insegnato l’amore. Per te non sono l’eroe della
Terra, sono
semplicemente io: uno stupido ai cui occhi sei bellissima.
Noi
due, insieme, cresceremo May. Costi quel che costi >
giurò.