Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Feisty Pants    14/09/2018    1 recensioni
Un normale liceo italiano caratterizzato dalla vita energica di tantissimi adolescenti. L'arrivo di una nuova studentessa Judy Hopps, alunna geniale con una particolare dote investigativa, migliorerà la vita di Anna, Elsa, Kristoff, Jack, Hiccup, Merida, Rapunzel e Flynn. L'amicizia aiuterà Judy ad aprirsi e a dimenticare i traumi del passato...ma lei non sa che tutti i suoi amici sono in pericolo...per colpa sua.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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XXVIII.
BUIO

 


Trascorsero altri giorni e Judy riuscì a tranquillizzarsi. Doveva restare calma altrimenti avrebbe solo peggiorato la situazione. Le squadre speciali avevano già iniziato a perlustrare accuratamente le zone vicine, bisognava avere fede.

“Judy, quindi ci vediamo domani sera alla serata tra donne?” chiese Merida speranzosa di ricevere una risposta affermativa da parte dell’amica.

“Sì, questa volta non me ne starò chiusa in casa. Almeno mi vivo una serata in cui non sono circondata da coppiette smielate.” Rispose lei ironica.

Merida fu felice di quella reazione e cinse con il braccio le spalle dell’amica dirigendosi verso la scuola.


Il giorno seguente…


Rapunzel e Flynn trascorsero il pomeriggio insieme visto che la ragazza non aveva i genitori a casa.

“Vuoi qualcosa?” chiese lei facendo accomodare il ragazzo in camera da letto.

“No, no sono a posto così” rispose lui intento a guardare ogni fotografia appesa al muro. Alcune ritraevano la ragazza appena nata in braccio al padre, altre mostravano lei in compagnia di due bambine, Anna ed Elsa, il giorno di carnevale. La sua foto preferita, però, ritraeva una bimba dai lunghi capelli biondi intenta a suonare la chitarra.

“Visto che stai guardando quella foto…voglio dirti che ho scritto una canzone per te” si intromise lei imbracciando la chitarra.

Flynn si sedette sul letto e si pose in ascolto.

And at last I see the light
And it's like the fog has lifted
And at last I see the light
And it's like the sky is new
And it's warm and real and bright
And the world has somehow shifted
All at once everything looks different
Now that I see you”


Flynn era inebriato dalla dolce voce della fidanzata e la osservava attentamente. Amava le sue dita muoversi speditamente tra le corde di quella chitarra di legno chiaro che lei aveva nominato Miele. Il testo poi era la parte migliore: parlava di loro e della loro capacità di vedere sempre le stelle nonostante le difficoltà.

“Amore, è bellissima! Tu hai talento…diventerai famosissima” riuscì a biascicare lui scosso dalla forte emozione provata.

“Grazie Flynn…era per te, per noi per dirti che ti ringrazio per tutto.” Disse lei agitata sistemando la chitarra ed avvicinandosi al fidanzato.

Flynn, una volta sentita la vicinanza con la ragazza, le prese il viso tra le mani unendo le proprie labbra alle sue. Ci vollero pochi secondi per farsi trascinare da quel bacio travolgente. Le loro labbra si assaggiarono ed assaporarono cercando dei modi sempre diversi per incastrarsi completamente finché Rapunzel, presa da una forza che nessuno conosceva di lei, disse:

“Flynn…ti prego, facciamo l’amore”

Il ragazzo si trovò spiazzato da quella richiesta e subito si susseguirono, nella sua mente, tutti i ricordi delle sue esperienze sessuali vissute con tante ragazze. Lui era un mostro in quelle cose e non voleva rovinare il rapporto con la fidanzata.

“Ma io…Rapunzel, non penso che…” sussurrò lui impedito nel trovare le parole.

“Anche io ho paura Flynn, ma voglio che sia tu. Solo tu mi hai aspettata, mi hai vista cambiare e hai contribuito alla mia crescita. Voglio solo te” riuscì a dire lei con il cuore a mille.

Anche Flynn non vedeva l’ora di poter condividere quel momento con Rapunzel, ma aveva paura. Se lei avesse visto il lato più oscuro di lui sarebbe finita.

Era ancora titubante quando la ragazza cominciò a baciarlo e, in pochi secondi, quei brutti pensieri fecero spazio all’eccitazione e all’adrenalina.

Lei, pur non avendo mai fatto nulla del genere, non trovò difficoltà nel togliere i vestiti a Flynn. Il ragazzo aveva un fisico pazzesco. Era muscoloso e con una tartaruga scolpita bene in vista. Dopo aver esplorato il corpo del ragazzo, Rapunzel riuscì a superare l’ostacolo mentale che non le permetteva di aprirsi, motivo per cui, con la mano, cominciò a toccare l’eccitazione di Flynn e le fu automatico comprendere quale movimento potesse dargli piacere.

Flynn, non riuscì a trattenersi a lungo. Quel contatto era così delicato da farlo impazzire. Dove cavolo aveva imparato ad essere così brava?! Inebriato da quelle sensazioni, il ragazzo invertì le parti finendo per ritrovarsi sopra la ragazza e spogliarla con foga. Una volta nuda, cominciò a baciare ogni angolo di lei voracemente. Lui era abituato a fare così: spogliare le ragazze, mangiare ogni parte di loro per appagare la sua insoddisfazione.
“Hey, amore! Fai piano” sussurrò lei con calma per non farlo imbarazzare.

Da quel momento Flynn imparò a mettere da parte la sua bestialità e fece spazio all’amore. Con delicatezza tastò ogni parte di lei cogliendo particolari che non aveva mai visto prima. Le baciò il seno ed accarezzò la cicatrice rimasta dal drenaggio al polmone: il simbolo del loro amore.
“Vai Flynn…sono pronta” richiamò lei respirando profondamente.

Il ragazzo si preparò all’atto e, dopo aver chiuso gli occhi per controllare l’emozione, entrò dentro di lei.

Rapunzel emise un piccolo grido e strizzò le palpebre per colpa del dolore.

“Scusami, scusami se vuoi esco” disse lui preoccupato fermandosi di colpo.

Per lui era tutto nuovo perché non aveva mai fatto l’amore con una ragazza ancora vergine.

“Dopo il dolore del polmone questo non è niente fidati, vai tranquillo e continua” rise lei accarezzandogli il viso.

All’improvviso cambiò tutto. Flynn iniziò a provare delle sensazioni stupende ed indescrivibili. Rapunzel era veramente sua, la ragazza dei suoi sogni che aveva bramato da anni era ora un corpo solo insieme a lui. Immerso da quei forti pensieri il ragazzo si emozionò a tal punto da iniziare a piangere e fu costretto a interrompere l’atto.

“Che succede?!” domandò Rapunzel vedendo il suo uomo in lacrime.

“Grazie amore…grazie” sussurrò lui grato guardandola negli occhi.

Non dovettero aggiungere altro perché quel momento fu perfetto così.
Rapunzel aveva capito il motivo del pianto ed era felice perché Flynn era davvero cambiato arrivando addirittura a piangere per una cosa bella.
 


La sera le ragazze si ritrovarono lungo la strada principale e si diressero verso il luogo della festa.

“Wow ragazze, che eleganti che siete!” si stupì Merida notando Anna, Elsa e Rapunzel truccate e con indosso tacchi e vestitini.

“Ma non avete freddo?” rise Judy, l’unica che portava un paio di jeans e un maglioncino.

“Ma Judy! Ti sei truccata?!” esclamò Anna notando il rossetto sulle labbra della ragazza.

“Me l’ha messo Merida altrimenti non l’avrei mai fatto” sospirò lei cinica come sempre.

Una volta raggiunto il luogo della festa, le ragazze si divertirono sulla pista da ballo per poi finire al bar e bersi un cocktail a testa.

“Ma l’hai vista quella come va in giro?!” disse Merida osservando una ragazza con la minigonna e senza calze.

“Si va beh… chissà con quanti ragazzi farà sesso stasera!” commentò schifata Anna.

“Anna!” si aggiunse Elsa sorpresa dal pensiero sboccato della sorella.

“Ma si Elsa, ora che tua sorella è diventata esperta nel farlo con Kristoff, è giusto che ci faccia sapere le sue considerazioni” la difese Merida facendo ridere il gruppo.

“Hey, guarda che non siamo così malati di sesso! E sappiate che prima o poi ci cascherete tutte!” brontolò Anna leggermente imbarazzata.

“Ok, ok, io vi prometto che quando lo farà Rapunzel lo farò anche io” disse Merida sicura di sé, convinta del fatto che l’amica avrebbe aspettato tanto a compiere quel gesto.

“L’ha già fatto” si inserì Judy grazie alla sua solita intuizione e, a quel punto, Rapunzel raccontò alle amiche il pomeriggio particolare che aveva trascorso con Flynn.
 

Un’ora dopo…

 
“Ragazze grazie mille della serata, mi sono divertita molto! Ora torno a casa. Anna, io inizio ad avviarmi” disse Elsa salutando le amiche ed uscì dal locale.

 Non si accorse però di lui. Appena varcata la soglia, un ragazzo la seguì furtivo guardandosi indietro sperando di non essere seguito. Fuori era notte fonda ed Elsa camminava speditamente per raggiungere l’abitazione scrivendo dei messaggi in Whatsapp con Jack.

23.40 Jack: “Com’è andata la serata?”

23.40 Elsa: “Bene, ci siamo divertite, ogni tanto ci vuole. Ora sto tornando a casa”

Mentre scriveva non si accorse che, dietro di lei, il ragazzo la seguiva furtivo aumentando il passo.

23. 45 Jack: “E’ tardi però…fai veloce e non farmi preoccupare”

Elsa stava per rispondergli che era quasi arrivata e nulla le sarebbe successo quando, con la coda dell’occhio, vide la figura vestita di nero dietro di sé. Il cuore iniziò a battere freneticamente, si sentì mancare il respiro ed iniziò a sudare freddo. Come poteva fare ad aggirarlo?

Fece finta di niente continuando a scrivere parole senza senso sul cellulare sperando di vedere lo sconosciuto imboccare una delle tante vie laterali, ma questo era intento ad osservare Elsa e seguirla.

La ragazza si sentì prendere dal panico e, con uno scatto fulmineo, cominciò a correre il più velocemente possibile lasciando addirittura per strada i tacchi che aveva indossato, ma ciò non bastò. Il ragazzo aveva già previsto la sua mossa, con agilità la raggiunse e le afferrò il polso trascinandola in una via laterale molto buia.

Elsa iniziò a dimenarsi e cercò di chiamare aiuto ma ancora una volta lui la fermò soffocandole la bocca con la mano ed immobilizzandola contro il muro.

“Ti prego non farmi del male” riuscì a dire Elsa terrorizzata cercando di togliersi di dosso le mani dello sconosciuto.

“Non farti male? O Elsa, ma questo è ciò che ti meriti per non avermi mai guardato, per non avermi mai voluto e per esserti presa gioco di me. Ora la pagherai…”

Elsa riconobbe la voce dello sconosciuto.

Lo osservò bene e pur essendoci buio riuscì a notare i suoi occhi che sembravano riflettere le fiamme dell’inferno.

“Hans ti prego lasciami andare…sei ubriaco” bisbigliò lei sentendo l’odore di alcool e di erba che impregnava i vestiti del ragazzo.

“No! Tu mi appartieni! Lo devi capire che io ti voglio, sei mia!” disse lui afferrando il collo della ragazza e avvinandosi a lei.

“Hans, ti prego…” sussurrò lei sentendosi mancare il respiro.

“Ora mettiti in ginocchio, dimmi che mi ami e fammi un bel lavoretto…alla fine sei una ragazza come tutte le altre, impazzisci per queste cose!
Scommetto che il mio è più bello e più buono di quello di Frost!”
disse lui languido cercando di spingerla verso il cavallo dei suoi pantaloni.

“No! Ti prego smettila!” urlò lei con le lacrime agli occhi una volta liberata la mano dalla bocca.

Quell’urlo le costò molto caro perché Hans si trasformò in una bestia. Guardò la ragazza come se avesse il diavolo in corpo e sfogò su di lei tutta la sua rabbia. Le bloccò di nuovo la bocca con una mano e con l’altra iniziò ad esplorare il suo corpo freneticamente.

Le sue mani afferrarono il seno della ragazza, graffiarono i fianchi fino ad addentrarsi sotto la gonna. Elsa si muoveva con tutta la forza che aveva in corpo, lui non poteva toccarla così, non poteva toccarla e basta! Doveva riuscire a scappare, ma più urlava e cercava di divincolarsi e più Hans si riempiva di rabbia e di eccitazione.

Ad un certo punto il ragazzo non ci vide più. Afferrò i capelli della ragazza sbattendo la sua testa contro il muro in modo da tramortirla. Il colpo fece cedere Elsa che non fu più in grado di urlare e divincolarsi.

Hans la guardò e trovandola in stato confusionale, abbozzò un sorriso maligno e proseguì il suo sporco lavoro. Le strappò le calze e le mutande, si sbottonò i pantaloni ed entrò in lei.

Elsa non aveva più la forza di fare niente, sentiva il sangue uscire dalla sua testa e la sua intimità doleva.

Quel mostro le stava divorando la verginità con una tale violenza da provare delle fitte allucinanti.

Hans più vedeva la ragazza indebolirsi e più spingeva, sentendosi finalmente felice. L’alcool e la droga assunta poco prima avevano cancellato la sua razionalità rendendo protagonista l’istinto. Non aveva mai fatto una cosa del genere ma era ossessionato da quella ragazza. La desiderava dalla prima superiore e l’odiava perché non l’aveva mai scelto e, proprio per questo, decise di godere a pieno di quel momento. Iniziò a spingere violentemente facendo sbattere la ragazza contro il muro pur di soddisfarsi completamente.

Una volta estinto il suo desiderio, si staccò ansante dalla ragazza, si sistemò i vestiti e, quasi dimenticandosi del momento, si allontanò da lei.
Elsa rimase sola. Non capiva più nulla. Sentiva solo un dolore unico in tutto il corpo.

 Ad un certo punto iniziò a vedere bianco e sfuocato, lentamente chiuse gli occhi e si accasciò a terra.

Accanto a lei c’era il suo telefono che continuava a vibrare di chiamate e messaggi.

00.01 Jack: “Elsa dove sei? Perché non rispondi più?! Dovresti già essere a casa!”

00. 08 Jack: “Amore ti prego rispondimi!”

00. 12 Jack: “ELSA!!!”
 
Jack (5 chiamate senza risposta)
 
  
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