Questa storiella è il seguito della precedente. I genitori devono sapere che non si può sfuggire allo sguardo dei figli...
Fraternité ovvero La più spontanea delle associazioni a delinquere.
Alla fine l'aveva convinto ad andare a vedere. Era oltremodo sospetto che pa' fosse lì e non li avesse contattati.
Davanti al ristorante rimasero folgorati.
"E quella cos'è?" farfugliò. Sesshomaru ringhiò in risposta. Una fuoriserie mai vista, un prototipo probabilmente.
Entrò nel locale a passo di carica. Maiko si irrigidì ma Toga mantenne il sorriso. "Buonasera, figlioli."
"Dovresti vergognarti!" lo apostrofò "Le ragazze ci rimarranno malissimo quando sapranno che ci hai ignorati".
Toga impallidì.
"Non è necessario che lo sappiano" intervenne flemmatico Sesshomaru.
"Giusto..." assentì Toga, sollevato.
Aveva abboccato! Inuyasha ghignò. "Credi di cavartela così, papino?"
Sesshomaru tese il braccio, perentorio: "Le chiavi."