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Autore: _M4h_    18/09/2018    2 recensioni
Questa è una storia che parla di amore, di speranza e del tempo che passa inesorabile a volte troppo lentamente ed altre davvero troppo in fretta.
Non é stata pensata come seguito della ff “Per Sempre” ma potrebbe benissimo esserlo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hello ! ecco un nuovo capitolo spero che sia di vosto gradimento.. Enjoy !

La porta della camera di Sesshomaru si apri proprio in quel momento, tutti gli sguardi si rivolsero su di lui, il quale disse semplicemente “io esco” ed effettivamente usci dall’appartamento senza fornire loro altre spiegazioni.
Era una calda serata di maggio. Mentre sfrecciava tra le vie di Tokyo si mise a ripensare alla telefonata avuta poco prima con Rin.

Aveva appena chiuso la porta della stanza, prese il suo cellullare e chiamò Rin. Dopo appena due suonerie una voce cristallina rispose “Pronto?”
“Rin, sono Sesshomaru” disse lui
“Ah ! si, ho salvato il tuo numero.. cioè, come stai?” farfugliò lei.
Sesshomaru riprese a parlare sorridendo “Bene grazie. Volevo sapere se avevi impegni per stasera. Mi rendo conto che é un pò all’ultimo momento ma ti andrebbe di mangiare insieme?”
“Certo che si!” rispose entusiasta la ragazza.
“Perfetto allora passo a prenderti alle otto va bene?” chiese il demone.
“Ok! Ehm… come devo vestirmi?” chiese infine la ragazza
“comoda” rispose semplicemente Sesshomaru “a dopo Rin”.
“Comoda.. Ah ehm ok. Aspetta Sesshomaru, non ti ho dato il mio indirizzo..” Merda! non glielo aveva chiesto. Non ci aveva proprio pensato, reazione normale la sua visto che sapeva già dove Rin abitava. Ma ovviamente lei non era al corrente di ciò, e naturalmente lui non poteva dirle che la sera precedente l’aveva seguita, sarebbe parso.. strano. Quindi optò per il più semplice “giusto, mandamelo via whatsapp” e chiuse la chiamata.
Sentì qualcuno bussare alla porta d’entrata, qualche minuto dopo vide la miko e la sterminatrice in compagnia di Kohaku. Che diavolo ci faceva li, a casa sua? Decise di chiederglielo, doveva sapere.

“Ok ok, niente panico. L’uomo, ops no demone, più bello del mondo mi ha appena chiesto di uscire con lui, quindi mi resta esattamente poco meno di un’ora per trovare un outfit “comodo” qualunque cosa ciò voglia dire. Bene ce la posso fare!” esclamò Rin a voce alta uscendo dalla doccia.
Dieci minuti dopo la ragazza si trovava seduta sul suo letto, leggermente bagnato dall’asciugamano umido che le fasciava il corpo, e le mani a coprirle il viso in segno di disperazione. Davanti a lei l’anta dell’armadio ancora aperta e decine d’indumenti sparsi per la stanza.
“é inutile, non ho nulla da mettere! Non ce la posso fare! Ma cosa significa comodo?” disperata Rin decise di chiamare e chiedere consiglio alla sua  unica amica donna, Keiko.
“Pronto?” rispose la ragazza dopo il terzo squillo.
“ciao Keiko, sono Rin. Tutto bene?” chiese la ragazza. Ed anche se Keiko le rispose positivamante Rin si stupí del tono spento con cui la sua amica le rispose. Keiko era una ragazza solare e sempre sorridente, sentirla cosí le faceva uno strano effetto. Rin non ci fece troppo caso, dopotutto capita a tutti di sentirsi giù di corda, no?
“mi spiace disturbarti, magari ti sembrera una cosa stupida ma ho un’urgenza vestiti e non ho nulla da mettere” disse Rin disperata.
“figurati mi fa piacere sentirti, e poi non si dice mai di no ad un urgenza vestiti giusto?” disse ridendo la sua amica
“ti prego aiutami” la supplicò Rin
“ok, per prima cosa ho bisogno di dettagli: con chi esci, dove andate e che occasione é” chiese pragmatica Keiko
“ok allora esco con un ragazzo bellissimo che ho incontrato ieri sera, non sò dove andiamo perché ha organizzto tutto lui ma mi ha detto di vestirmi “comoda”. Penso sia tutto. Ah te l’ho già detto che é uno schianto?” chiese Rin
“ahah si mi sembra proprio di si! Dunque per ricapitolare ti sei infatuata di un tipo che hai conosciuto ieri sera in discoteca ed ora hai un primo appuntamento ma non sai cosa metterti perché invece di semplificarti le cose quest’uomo ha deciso di fare il criptico con frasi senza senso tipo “vestiti comoda”. Cioé zero savoir vivre. L’idiota, ti invita ad uscire e poi ti chiede di vestirti comoda. Per un primo appuntamento? Vuoi che mi vesta comoda? Bene, allora mi presento in tuta. Siii sarebbe pefetto, si meriterebbe davvero che ti presenti all’appuntamento in tuta. Tanto alla fine si rivelano tutti essere degli stronzi bugiardi.”
“ah. Non andrò in tuta, ma graze per il consiglio. Comunque tutto bene?”
“eh si perché? Tra l’altro mi stavo chiedendo, sei proprio sicura che sia veramente figo come credi? Quando siamo ubriachi gli altri ci sembrano sempre più belli. E tu sei qui a farti le paranoie su come vestirti e magari scopri che é un buzzurro idiota e pure brutto” disse Keiko
“ok. Primo, non ero ubriaca quindi non ci sono dubbi sulla sua bellezza. Secondo, Keiko che hai? Sei arrabbiata con il tuo ragazzo?”
“no perché? Solo perché é sempre fuori e mi lascia qui a casa da sola? no non sono mica arrabbiata. E poi non ho voglia di parlarne! Dunque, dobbiamo trovarti un outfit, visto che non vuoi andare in tuta, o sbaglio?”
Appurato che Rin non aveva voglia di andare in tuta al suo appuntamento con Sesshomaru, incominciò ad elencare alla sua amica Keiko tutti gli abiti che secondo lei sarebbero potuti andare bene.
Ventisette minuti dopo e con l’ausilio di foto inviate via messaggio Rin trovò l’outfit “comodo” che avrebbe indossato quella sera. Contenta ringraziò Keiko e si diresse in bagno.
Le rimanevano dodici minuti per sistemarsi i capelli e truccarsi, poteva farcela!
In quell’istante il suo cellulare suonò, era Kohaku. Ok, non ce l’avrebbe mai fatta. Prese il cellulare e disse “pronto?”.

Sesshomaru era arrivato. Parcheggiò e si diresse verso l’entrata della casa, suonò e sentì la voce della ragazza “merda, merda, merda! Arrivoooo! Ouch..” Rin apri la porta era bellissima.
La ragazza aveva scelto un outfit comodo, come le era stato indicato, ma elegante, pantaloncini neri, sottogiacca a body senza maniche e una giacchetta estiva corta.
“Ciao” disse le ragazza con un largo sorriso che le illuminava gli occhi.
“Ciao anche a te Rin” rispose Sesshomaru.
“dove mi porti?” chiese la ragazza salendo in macchina
“è una sorpresa…” rispose lui semplicemente.
Sesshomaru guidò per circa un ora, arrivarono nella prefettura di Saitama e si fermarono all’Omiya Park. Camminarono per un po’ fino a quando non arrivarono sotto il più bel albero del parco, dove tutto il necessario per un pic-nic era già pronto ed a loro disposizione, Rin era in estasi.
Adorava quel parco, era sempre pieno di fiori colorati, voci e risa di bambini.
Le ricordava molto il parco dove i suoi genitori la portavano tutte le domeniche quando era piccola, prima che morissero.
Nonostante ciò, Rin era felice, non solo perché era lí ma anche perché c’era lui lì con lei. Sin da piccola Rin si era sempre sentita in cerca di qualcosa. La sua innata curiosita abbinata a questo “vuoto” l’avevano spronata a buttarsi in progetti sempre nuovi ed in diverse attività, allo scopo di trovare il qualcosa che riuscisse a riempire questo vuoto. E fino a quel momento non le era mai venuto in mente che forse non stava cercando qualcosa ma qualcuno. Ora era lí, in compagnia di questo sconosciuto e finalmente Rin si sentiva completa.
Iniziarono a mangiare.
Non lo conosceva da molto, ma si sentiva legata a lui e le piaceva il modo in cui lui la guardava, si sentiva desiderata senza essere a disagio. Non troppo perlomeno. Si permise di guardarlo, era davvero bellissimo. Rin non capiva come mai un uomo come lui preferisse passare la sua domenica sera con una ragazzina come lei invece di essere tra le braccia di una bellissima modella. Di sicuro non dovevano essere le proposte a mancargli..
No Rin non è il momento di pensare questo genere di cose.. oh merda, mi ha detto qualcosa ed io non stavo ascoltando.. Ahhhh
“come scusa?” chiese la ragazza
“il cibo non è di tuo gradimento?” ripeté lui
“eh? Ah no no è buonissimo grazie” rispose Rin sollevata
“allora mangia” disse lui, la ragazza fece come le era stato detto.
“Qualcosa ti turba per caso?” domandò il demone all’improvviso
“no, perché?” chiese Rin sorpresa.
“sei silenziosa, non so perché ma mi ero fatto l’idea che tu fossi qualcuno di più loquace” disse con un mezzo sorriso Sesshomaru. La ragazza si torturò le dita e senza accorgersene incominciò a intrecciare i fili d’erba insieme, un’abitudine che aveva fin da quando era bambina, la cosa la rilassava. Sesshomaru se ne accorse e rise impercettibilmente.
“Di solito si, sono una vera chiacchierona e solo che mi stavo chiedendo, perché siamo qui?” chiese in fine Rin.
“Non ti piace questo posto?” si crucciò il demone
“oddio si è bellissimo, adoro questo parco, non è ciò che intendevo.”
“allora spiegati Rin”.
La ragazza abbassò lo sguardo e continuò “non capisco perché hai deciso di invitarmi qui stasera a mangiare con te, voglio dire non posso credere che un uomo come te non avesse nessun’altro impegno”
“altri impegni?” chiese Sesshomaru alzando un sopracciglio.
“si, impegni di tipo lavorativo o privato, si insomma amoroso” sussurrò quest’ultima parola e rivolse il suo viso completamente rosso verso di lui.
“Infatti ho un impegno privato, qui, con te, ora. Non è forse abbastanza?”
Rin ci mise un po’ a capire la risposta, poi lo gratificò con un immenso e gioioso sorriso.

La serata passò velocemente, con Rin che parlava e rideva e Sesshomaru che ascoltava rapito e rispondeva alle sue numerose domande. Era davvero curiosa, questo tratto della sua personalità non l’aveva perso. Nostalgia ecco ciò che provava. Un leggero grido attirò la sua attenzione, era Rin, aveva guardato l’orologio e si era resa conto che era veramente tardi.
“Oddio è tardi e domani ho un corso con frequenza obbligatoria alle prime ore. Mi dispiace” disse la ragazza con uno sguardo triste.
“non preoccuparti anche io domani devo svegliarmi presto. Finisci il dolce e ti riaccompagno a casa” disse lui
“Grazie. Di tutto.” rispose Rin.

Erano in macchina già da un po’ ed erano quasi arrivati all’appartamento di Rin, ma la ragazza era cosi intenta a raccontagli i suoi progetti futuri che non non se ne accorse neanche “quindi non vedo l’ora di finire l’università per cominciare a viaggire in tutto il mondo per conoscere ed imparare tutti i diversi tipi di stili archittettonici di ogni paese.. Barcelona, New York, Roma, Parigi, Sidney... voglio andare dappertutto vedere tutto. Si, lo so cosa stai pensando, ma sei pazza sai quanto ci metterai per fare il giro del mondo? Anni! Lo so, ma sono ancora giovane ed è giusto fare esperienza.
Ecco il progetto : mi laureo, viaggio per dieci anni, lavorando in diversi studi d’architetti più o meno famosi e poi ritorno a Tokyo e apro il mio proprio studio. Che ne dici?” chiese Rin speranzosa. Sesshomaru non rispose, non subito almeno, guardava la strada davanti a lui e un’ombra scura passò davanti ai suoi occhi, ma alla fine disse “è un progetto ambizioso, sono sicuro che potrai farcela se è ciò che vuoi davvero”
“Si, è il mio sogno da sempre” disse Rin sorridente.
Sesshomaru fermo la macchina proprio davanti alla porta d’entrata della ragazza e disse “Arrivati.”
“Grazie mille Sesshomaru è stata una splendida serata.” esclamo la ragazza
“si anche per me Rin. Buonanotte”. Rin aprì la portiera, fece per scendere e poi si girò per chiedere “io domani finisco presto, ho praticamente corso solo la mattina, ti va se ci vediamo per un caffè nel pomeriggio?”
“domani sono impegnato tutto il giorno.” disse lui
“magari dopodomani allora? O domenica prossima, ho visto il trailer di un film al cinema che avrei proprio voglia di vedere.” suggeri la ragazza speranzosa.
“mi spiace Rin ma ho molto lavoro, penso che dovrò lavorare anche il fine settimana” taglio corto lui.
“ah. ok. va bene, allora fammi sapere tu quando sei… disponibile.” disse amareggiata Rin.
“mmh si” le rispose Sesshomaru senza neanche guardarla.
La ragazza chiuse la portiera e lui ripartì.
Rin sapeva che non l’avrebbe mai richiamata, non capiva, avevano passato una bella serata, lui sembrava contento. Cosa era cambiato all’improvviso? Avrebbe dovuto invitarlo a salire a casa sua? No, non si sentiva pronta, non al primo appuntamento. Poi lui non sembrava il tipo che si arrabbia per una cosa del genere. Aveva forse detto qualcosa che non avrebbe dovuto, se era così non se ne era neanche resa conto. Una tristezza mai provata prima le invase il cuore. Ricacciò indietro le lacrime. Non era una stupida ragazzina che piangeva per un non nulla. Dopotutto lo aveva appena conosciuto ed erano usciti una sola volta. No non doveva piangere, lei era forte! E pensando a ciò entrò in casa sua, Kohaku non era ancora tornato, poco male non era proprio in vena di parlare voleva solo dormire. E fu ciò che fece.

Sesshomaru rientrò in casa e con sua poca sorpresa gli amici di suo fratello erano ancora lì. Meglio così, avrebbe annunciato la notizia una sola volta.
“Non dovete preoccuparvi, non rivedrò mai più Rin” disse il demone senza mezzi termini, ed andò in camera sua.

Continua...

Hello ! piccolo test, perché secondo voi Sesshomaru ha preso questa drastica decisione? starà bluffando o intende veramente rinunciare a Rin?
 

   
 
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