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Autore: giusyna92    22/09/2018    0 recensioni
"Non svegliare un cuore se non sei in grado di amarlo", mi sussurró prima di andare via.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai verso le sei del mattino. Entrai in doccia, mi vestii, feci colazione questa volta e uscii di casa frettolosamente. 

Mi incamminai verso la metro, ma questa volta nessuno mi fermò. 

"Che fortuna", pensai tra me e me .

Mi piaceva avere fan intorno, ma quella mattina avrei preferito di no. 

Ero abbastanza agitata e su di giri: non sapevo cosa aspettarmi, e soprattutto non potevo tirarmi indietro. 

Scesi dalla metro e camminai cercando l'indirizzo che mi aveva fornito Jenji. La mia prima scena non sarebbe stata agli studios, ma bensì in una casa, arredata e preparata appositamente. 

Dopo cinque minuti arrivai di fronte ad un portone, e vidi che c'era parecchia gente, operai con le telecamere, cuffie, microfoni, ogni aggeggio tecnologico possibile e immaginabile. 

"Deve essere proprio qui", pensai.

Mi avvicinai a loro, mi sorrisero e mi dissero di salire al secondo piano. 

Salii le scale sentendomi il cuore in gola, ma cercai di reprimere quella sensazione. 

Avevo indossato una semplice maglietta con delle farfalle disegnate sopra e un pantalone grigio. 

Jenjii mi accolse sulla porta.

"Ecco qui, sei la prima", mi disse dandomi un bacio sulla guancia. 

Le sorrisi e attesi. 

Dopo pochi minuti salirono le persone che avevo già incontrato davanti al portone, eppure Jenji era nervosa. 

"Dove cavolo è?", ripeteva continuamente. 

Non passò molto. Una ragazza magra e dai capelli biondi fece il suo ingresso chiedendo umilmente perdono per il suo ritardo. 

"Va bene, va bene. Adesso possiamo iniziare", disse. 

Cercai di non guardarla, ma la curiosità era così tanta...sarebbe stata lei la mia partner, e l'idea non mi dispiaceva affatto. 

"Tu devi essere Laura", mi disse avvicinandosi. 

"Si, e tu devi essere...", cercai di ricordare il suo nome. 

"Taylor, sono Taylor."

"Bene, adesso che vi siete presentate possiamo iniziare", esordì Jenji iniziando ad istruire i cameraman. 

Un ragazzo mi si avvicinò,mi prese il braccio e iniziò a disegnare delle rose con inchiostro lavabile mentre un altro pensava alla mia spalla. 

"Come ti senti?", bisbigliò Taylor. 

"Agitata", le risposi. 

"Oh, non devi esserlo.", mi sorrise "andrà tutto bene". 

Mi rassicurò molto, così ci lasciammo guidare da Jenji nel bagno principale di quella casa. 

Era tutto perfetto, l'ambiente era caldo e accogliente. 

Taylor si spogliò per prima e rimasi ad osservarla per un bel pò. Era perfetta. Non avevo mai visto una donna così bella. 

"Tocca a te", bisbigliò. 

E come se fosse la cosa più naturale del mondo, mi dimenticai dei cameraman e persino di Jenji. Mi tolsi velocemente la maglietta, il reggiseno, scarpe e pantaloni. 

Entrammo nella doccia e lei iniziò a fissarmi negli occhi. 

"Azione!", gridò Jenji da un mondo parallelo. 

"Fai quello che faccio io", mi sussurrò Taylor. 

Iniziò a muoversi sinuosamente facendo combaciare perfettamente il suo corpo con il mio, io la presi per la vita e la baciai appassionatamente sorridendo.

"E stop!", gridò Jenji nuovamente. 

"Siete state perfette". Continuò. "Non mi è mai successo di avere una scena perfetta al primo ciak. Possiamo andare agli studios.", disse lasciandoci da sole. 

"Scusami, io...", cercai di scusarmi. 

"Era proprio quello che dovevi fare.", disse sorridendomi.

"Ma nel copione non c'era..." 

"Nel copione non ci sono scritte un sacco di cose", replicò interrompendomi. 

"Siamo attrici, lascia vagare la tua fantasia. Mettila così, io e te siamo partner ora, perciò tutto quello che vorresti fare ad un partner lo devi fare a me". 

"Ma non saprei cosa fare."

 "Devi solo lasciarti andare. Questa scena è stata perfetta", esclamò raccattando i suoi vestiti e lasciandomi da sola. 

Mi presi due minuti di tempo per pensare. 

Non era andata mica male per essere la prima scena, avevano proprio ragione, e poi sentivo di potermi fidare di Taylor, c'era un feeling tra noi: avremmo lavorato davvero bene insieme. 

 

__________________________________________________

Dopo esserci vestite Jenji ci condusse agli Studios con l'auto della produzione. Lungo il tragitto nessuno parlò, lasciammo spazio ai pensieri e alle sensazioni. 

Poco dopo tutti gli operatori si piazzarono in un piccolo cortile esterno e Jenji ci istruì sul da farsi. 

"Questa scena dura pochissimo, dopo questa potete andarvene a casa", esclamò entusiasta. 

La rifacemmo due o tre volte, e finalmente terminammo per quel giorno. 

Eppure non avevo nessuna voglia di tornare a casa. 

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Taylor Pov 

Non mi sarei mai aspettata di trovare una partner così in linea con i miei ideali. 

Appena entrai nella stanza e la guardai ebbi la certezza di essere stata fortunata. 

Laura era così bella, e così timida. 

Presi l'iniziativa di spogliarmi per prima, e cercai di tranquillizzarla. Poco dopo lei fece lo stesso.

Dio, era bellissima davvero. 

Scelsi di non mettere da parte quello che provavo in quegli istanti, e fu per questo che la scena riuscii bene. Credo che lei abbia fatto lo stesso. 

Dopo le riprese agli studios feci una mossa azzardata. 

"Ehi, ti va di andare a bere qualcosa? Hai da fare?", le dissi avvicinandomi. 

"No, non ho da fare nulla", mi sorrise, "e si, ci vengo volentieri".

Superammo il cancello e ci fermammo in un bar nelle vicinanze, "Sam and Tammy", si chiamava. 

"Cosa prendi?", mi chiese sedendosi. 

"Un tè bollente credo possa andare bene", esclamò. 

"Già, credo che lo prenderò anch'io. Si inizia a congelare qui".

In effetti iniziava a fare parecchio freddo. 

Il barista prese le nostre ordinazioni e tornò poco dopo con i nostri due tè bollenti.

"Allora, chi sei tu?", le chiesi. 

"Mi chiamo Laura Prepon, sono un attrice, ho recitato per 8 anni". 

"Davvero? E perché io non ti ho mai vista?", le chiesi rammaricata. 

"Oh, non preoccuparti.", rispose sorridendo. 

"E tu invece chi sei, Taylor?", mi chiese. 

"Io sono un attrice alle prime armi. Cioè...ho recitato anche io, ma non di certo ai tuoi livelli".

"Non esagerare, sei bravissima, e sembra che tu abbia più esperienza di me.", esordì. 

Non so perché ma iniziai ad arrossire. Sorseggiai il tè cercando di non farlo notare. 

"Cosa ne pensi di oggi?", le chiesi azzardando. 

"Benissimo per essere la mia prima scena nuda", esclamò. 

"Guarda che è stato così anche per me.", replicai.

"Non sembrava però.", mi disse.

"Impara a lasciarti andare, Laura. Fingi di essere quella che non sei, è questo che è un attore, giusto?".

"Si, ma a volte è difficile iniziare a fare cose che non hai mai fatto."

" Hai letto il copione?", mi chiese.

"Si, sto cercando di memorizzare", le risposi. 

"Impara poco per volta. Anch'io faccio così."

Ci furono interminabili minuti di silenzio tra noi. Lei non smise di fissarmi, e nemmeno io. 

"Lavoreremo bene insieme Laura. Lavoreremo molto bene insieme", esclamai sorridendole.

   
 
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