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Autore: Signorina Granger    24/09/2018    5 recensioni
[OS collegata alla storia “The Process” per l’anniversario della sua pubblicazione]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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The Process – Memories


 
1 Marzo, Offshore – 3 anni e mezzo dopo 


Theodore stava sfogliando con attenzione un plico di fogli, in piedi e appoggiato alla scrivania a cui dava le spalle.
Il suo costoso orologio da polso di ceramica segnò le 15 in contemporanea a quello digitale posto sulla sua scrivania, e il ragazzo si stava chiedendo chi sarebbe stato il primo ad arrivare quando qualcuno bussò alla porta. L’ex Corvonero sollevò lo sguardo e invitò chiunque si trovasse dall’altra parte ad entrare, permettendo così ad una strega bionda e sorridente di fare la sua comparsa sulla soglia:

“Ciao Theodore… Possiamo entrare?”
“Ciao Mairne. Certo, venite pure.”

Theodore annuì con un cenno sbrigativo e la strega non se lo fece ripetere due volte, entrando nel suo ufficio con Noah al seguito. E mentre la ragazza sembrava avere la sua solita aria allegra, l’amico appariva decisamente più serio, quasi teso. 

L’ex Grifondoro sedette infatti accanto all’amica su una delle sedie che Theodore aveva fatto sistemare per loro senza dire una parola, limitandosi a salutarlo con un breve cenno del capo.

“Siamo i primi?! E pensare che tu mi facevi pressioni per non arrivare in ritardo!”
“Meglio in anticipo che in ritardo, Mairne.”  Noah si strinse nelle spalle, serafico, ma l’amica si limitò a sbuffare e ad alzare gli occhi chiari al cielo. Stava per chiedere a Theodore il motivo della convocazione quando la porta si aprì senza tante cerimonie, rivelando Zavannah, Erza e Alastair sulla soglia.

“Salve a tutti… cosa c’è Theodore, hai organizzato una rimpatriata?”

Alastair rivolse un’occhiata incuriosita all’amico, che però non rispose alla domanda e si limitò a chiedere ai tre di entrare. Zavannah prese posto accanto a Mairne e guardò l’ex Corvonero con impazienza: ormai vivevano laggiù da quasi quattro anni, ed era passato molto tempo dall’ultima volta in cui si erano ritrovati tutti nella stessa stanza. Sapeva che Theodore aveva convocato anche Nymphea, Phoebus, Alastair ed Erza, ma vedendo anche Mairne e Noah si era convinta che sarebbero stati tutti presenti, a quel punto.

“Avanti Clark, hai la nostra attenzione, ok, non fare la primadonna e sputa il rospo, sono curiosa e impaziente da ben quattro giorni! Io e Erza abbiamo formulato possibili ipotesi sul motivo della chiamata.”
“Già.” Convenne la rossa annuendo con un cenno del capo, arricciandosi distrattamente una ciocca di capelli intorno al dito mentre faceva dondolare debolmente una gamba:

“E siamo giunte alla conclusione che riguarda il Processo, visto che avrà inizio tra sei mesi esatti, non può essere un caso, no?”

“Tutto a suo tempo Erza, tutto a suo tempo. Anche se tu e Zavannah potreste non essere lontane dalla verità.”

Theodore parlò con un debole sorriso e Mairne lo imitò con aria trionfante, voltandosi verso Noah per reclamare i suoi dieci galeoni mentre la porta si apriva una terza volta, permettendo ad una Lilian trafelata e ad una Hailey molto più rilassata di entrare.

“Scusate il ritardo, ero ad inviare le partecipazioni per le nozze, c’è un mucchio di roba da fare, non ne avete idea… ah, ovviamente siete tutti invitati.” Lily sfoggiò un gran sorriso mentre faceva lo slalom tra le sedie per sedersi nel posto rimasto libero accanto a Noah, e Theo annuì con un cenno prima di rivolgersi alla seconda con aria indagatrice:
“Lily, sei perdonata. Hailey?”

“Beh, io credo di essermi appisolata…” Hailey si strinse nelle spalle, serafica, e sedette con noncuranza accanto ad Erza mentre la rossa ridacchiava e Theodore, invece, alzava gli occhi al cielo.


“Hai preso quelle azzurre?!”
Mairne si sporse verso l’amica, oltre il povero Noah che si ritrovò in mezzo a loro, non appena Lily ebbe preso posto, guardandola annuire con un sorriso e gli occhi chiari luccicanti, visibilmente emozionata:
“Sì!”
“Carta da zucchero o Tiffany?”
“Nessuna delle due, alla fine ho optato per una tonalità più scura, si chiama Blu Fiordaliso.”

“Ragazze, sono felice per le nozze di Lily, davvero, ma non siamo qui per discutere dei preparativi… Al, hai notizie di Phoebus e Nym?”

Theodore si rivolse all’amico, che però si strinse semplicemente nelle spalle. Zavannah invece assicurò al ragazzo che sarebbero arrivati presto, e infatti poco dopo Phoebus aprì la porta ammonendo Theo di non rimproverarli per il ritardo prima ancora di entrare.

“Vi rimprovero eccome, siete gli ultimi!”
Theodore incrociò le braccia al petto e l’amico si limitò a fulminarlo con lo sguardo mentre aiutava Nymphea a togliersi la giacca. La Tassorosso, invece, non battè ciglio, rivolgendo un’occhiata al ragazzo prima di parlare con tono neutro:

“Quando sarai all’ottavo mese di gravidanza potrai parlare, Theo. Fino ad allora, chiudi il becco.”
“Su, vieni a sederti. Era proprio necessario che venisse anche Nym? Stamattina si sentiva poco bene, sarebbe dovuta restare a casa.”

Phoebus appoggiò con delicatezza una mano sulla schiena della moglie e la condusse fino ad una delle due sedie rimaste vuote, prendendo posto accanto a lei subito dopo e poggiandole un braccio intorno alle spalle.

“Mi dispiace, Nym, puoi andare quando vuoi, ma volevo che sentiste tutti. Ora, come ben sapete tra sei mesi esatti avrà inizio l’86º Processo, organizzato e gestito dal sottoscritto. Ci lavoriamo già da un annetto, e volevo ringraziare Zavannah, Erza e Al per l’aiuto che ci hanno dato.”

“Grazie. Non per vantarmi, ma la nostra prova è geniale.”
“Concordo.”

“Ovviamente, ma non siamo qui per elogiare voi due, ragazze.”

Theodore sorrise gentilmente alla bionda e alla rossa, che si scambiarono un’occhiata sbigottita:

“Come sarebbe? E allora che ci facciamo qui?”
“Non ne ho idea, pensavo fosse tutto per noi! Al, tu lo sapevi?!”

“Seriamente, ragazzi… Questo sarà il primo Processo dopo il nostro, sembra impossibile ma viviamo qui da già tre anni e mezzo. E come vuole la tradizione, i precedenti “vincitori”, se così possiamo definirci, devono contribuire, seppur in piccola parte, all’organizzazione. Ovviamente non parlo per le tre persone che ho citato prima, ma per tutti gli altri. Non dovrete necessariamente organizzare delle prove, quella parte è già quasi del tutto pronta, ma potrebbe esservi chiesto di fare da esaminatori, a voi sei.”

“È proprio necessario?”
Noah parlò inarcando un sopracciglio, visibilmente poco convinto, e Mairne gli rivolse un debole sorriso prima di parlare in direzione di Theodore:

“È un po’ nervoso, sai, parteciperà anche la sua sorellina…”
“Davvero? Beh, in tal caso non penso che il Consiglio ti permetterà di fare da esaminatore, potresti non essere molto imparziale… ma immagino che troveremo qualcosa per tutti voi. Non ci sono problemi, spero.”

Phoebus sollevò leggermente una mano e Theo gli rivolse un cenno, concedendogli la parola mentre l’amico accennava al pancione della moglie, sfiorandolo teneramente con le dita:

“Beh, se dovessimo fare da esaminatori io e Nym potremmo avere turni brevi o ridotti? Sai, per la bambina…”

“Ma certo. L’importante è che siate tutti d’accordo… anche se cercate di non essere troppo buoni. E sì, sto parlando proprio con voi, Mairne, Lily e Nym.”
“Scusa tanto se non siamo dei mostri assetati di sangue come quelli che si occuparono del nostro Processo!”

“Già, io ci ho messo settimane a recuperare la collana che mi aveva regalato la mia sorellina! E ci hanno quasi fatto morire di fame, io non potrei mai fare una cosa simile a dei ragazzi innocenti.”
“Non dirlo, sono così sollevata che lei non dovrà affrontare quello strazio…”

Nymphea sospirò, abbassando lo sguardo sul suo pancione che stava sfiorando con entrambe le mani mentre Phoebus, accanto a lei, annuiva con un sorriso e l’espressione di Noah invece s’induriva leggermente, forse pensando che sua sorella, invece, era a tanto così dal doverle affrontare.

Mairne sembrò intuirlo perché allungò una mano per prendere quella stretta a pugno dell’amico, appoggiata sulla sua gamba sinistra, e gli sorrise con aria incoraggiante:

“Ehy, andrà tutto bene… sentì, ti prometto che la terremo d’occhio, ok? Non le succederà niente.”
“Per alcuni non è finita bene Mairne, ricordi?”

“Certo che me lo ricordo, non potrò mai dimenticarlo. E nemmeno Lily, che ha dovuto dire la verità ai genitori di quel ragazzo che si era tolto la vita. Ma andrà bene, te lo prometto. Vero Theo?”

Mairne si voltò verso il moro, in cerca di una conferma alle sue parole che non tardò ad arrivare: il ragazzo infatti annuì senza esitazioni, parlando con tono fermo. 

“Assolutamente. Se tua sorella è una ragazza forte non avrà problemi, Noah. Allora… in linea di massima, ci state tutti? Sarà strano, magari, ma penso anche interessante scoprire le dinamiche che ci sono dietro alla selezione molto rigida che voi stessi avete superato, no?”


Theodore esitò e fece vagare lo sguardo su tutti gli ex compagni prima di far planare verso ognuno di loro un piccolo fascicolo di fogli, tutti contenenti i dettagli fino a quel momento pianificati del nuovo Processo.

Per qualche istante nessuno proferì parola e nella stanza regnò il silenzio, mentre tutti erano impegnati a dare una rapida occhiata al programma. 
Alla fine fu Hailey ad alzare lo sguardo, guardandosi rapidamente intorno tra i “colleghi” prima di rivolgersi all’ex compagno di Casa e accennare un sorriso con le labbra, sollevando leggermente le sopracciglia:

“Beh, ad occhio direi che non ci sono obiezioni. Facciamolo, allora.”








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Angolo Autrice:

È passato un anno da The Process. 
È passato un anno da The Process?!

Per favore, autrici, ditemi che anche a voi suona strano, poco realistico, assurdo. 
L’ultimo anno sembra davvero volato, tra poco arriverà anche l’anniversario di Magisterium – 1933 quando a me sembra di non averli ancora lasciati (e in parte è così), ma scrivere questa piccola OS è stato davvero strano.
Che dire, spero che questo “tributo”, seppur breve, sia stato gradito, per me è sempre molto bello, un po’ speciale, scrivere questo tipo di One Shot e spero che per voi lo sia altrettanto quando le leggete. 
Le mie storie sono una parte piuttosto importante di me, delle mie giornate, come forse – spero – si capisca ci tengo moltissimo, mi ci impegno non poco e spero davvero che tutto questo in qualche modo arrivi anche a voi, seppur in piccola parte.

Grazie ancora a tutte per aver partecipato, e ovviamente voglio ricordare anche i personaggi che non ce l’hanno fatta ad arrivare fino alla fine, specie quelli che non ci sono riusciti per poco come Kieran, Asterope e Alethea, ma sapete come funzionava la storia dopotutto.

Detto questo vi saluto, a presto! 
Signorina Granger 
   
 
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