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Autore: dana    29/04/2005    3 recensioni
Pensieri e parole della più piccola di casa Weasley che non trova la forza di far valere le sue idee, e riceverà aiuto da una persona inaspettata...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: è una piccola fiction. I protagonisti principali sono Draco e Ginny, a chi non dovesse piacere il paring, consiglio di non leggere oltre… a chi invece la storia dovesse piacere o anche non piacere chiedo di lasciare un commentino ino…

Da Grande

 

Amo sai
Quei momenti
Che mi hanno spinto fino a te
in quel viaggio nel mio mondo
Dove puoi toccare il fondo
Ma che non ti arrendi mai
E alla fine
fiché puoi

 

Com’è che è cominciata la nostra storia?

È una domanda particolare, che ogni volta mi fa nascere un sorriso sul volto…

Ricordo che mi ricordo che ero arrabbiata…

Ron mi aveva ancora trattata come una stupida bambina di tre anni.

Non che allora non lo sembrassi…

Infatti stavo piangendo come una stupida bambina di tre anni per le parole che mi aveva detto…

Ricordo che per la prima volta stavamo realmente affrontando il discorso “Auror”… io desideravo con tutta me stessa diventare un’Auror, ma Ron…

Dannazione a lui!

E lui cosa mi ha detto?

Sei troppo piccola per decidere da sola… non capisci quello che dici…

Non capisco quello che dico?!

Ma se probabilmente capivo tutto quanto mille volte meglio di quanto le capiva lui le cose?!

Comunque ricordo che piansi, piansi per davvero tanto, troppo tempo, sotto al mio albero preferito, che sembrava rispecchiare alla perfezione il mio stato d’animo, un salice piangente…

Ero stanca

Stanca di essere una Weasley

Stanca di essere l’ultima di sette figli

Stanca di essere definita una bambina

Stanca

Come desideravo essere considerata alla pari degli altri…

Invece ero sempre la piccola Ginny Weasley, la protetta di Lenticchia e l’eterna innamorata di Potter…

Almeno per te.

E mi odiavo.

Mi detestavo per essere nata con i capelli rossi e per avere le lentiggini, per non poter comprarmi dei vestiti nuovi quando volevo e per essere “piccola”…

Invisibile in pratica.

Ma poi dov’era tutta questa differenza di cui parlava Ron?!

Avendo solo un anno in più di me si sentiva in dovere di insegnarmi tutto?!

Essendo il migliore amico del Famoso Harry Potter, credeva di potere comandarmi a fare questo e quell’altro?

È più grande di me, e lo sarà per sempre…

Me lo ripetevo di continuo mentre piangevo sotto quell’albero.

Poi ad un tratto vedo una grande ombra che mi si para davanti

-- Malfoy -- mormoro con una nota di disprezzo forzata nella voce e nascondendo il viso tra i capelli.

Non voglio che tu mi veda piangere…

-- Piccola fiammiferaia… possibile che dovunque io vada ti trovi tra i piedi? -- fai tu con un tono che avrebbe gelato l’inferno.

-- Non ti preoccupare, il sentimento è ricambiato… -- faccio io imitando il tuo tono freddo e tiro su col naso.

-- Cos’è successo? Il magnifico Potter ti ha dato buca? -- mi fai con uno dei tuoi soliti ghigni vedendo il mio volto arrossato dal pianto.

Se il mio sguardo potesse incenerire tu saresti solo un granello di polvere.

Harry è un caro amico, è carino si e tutto il resto… ma non c’è chinica o quella roba dei babbani… insomma non c’è un nesso tra noi due..

E poi da quando sta con Hermione ha ben poche attenzioni da dedicarmi…

 

Ore che passano lente e non hanno mai fine
Sono quei sogni che a volte ci fanno soffrire
Ora lo sai
Quanto è importante
L'amore poi
Non si nasconde

 

La volta in cui ho scoperto di provare qualcosa per te?

È stata quella volta che ti ho vista piangere sotto quel salice.

Il sole era quasi completamente tramontato, e io pensavo di venire lì a romperti le scatole per almeno dieci minuti.

Poi ho visto che piangevi…

-- Cos’è successo? Il magnifico Potter ti ha dato buca? -- faccio con un ghigno malvagio in faccia…

Pensavo che qualunque cosa tu mi avresti detto sarei stato semplicemente più felice.

Invece No.

Tu mi guardasti con quei grandi occhi blu che ti ritrovi e dicesti

-- No Harry non centra niente… sono semplicemente troppo piccola… -- con un sorriso malinconico in volto.

Il primo sorriso che qualcuno mi rivolgeva da anche troppo tempo.

Non riesco nemmeno ad immaginare l’espressione che feci io, ma in un lampo mi sedetti lì accanto a te e presi a guardare il sole ormai quasi completamente calato.

-- Troppo piccola per cosa? --

-- Tu cosa hai intenzione di fare finita Hogwarts, Malfoy? -- mi chiedesti tu invece come se non avessi sentito la mia domanda.

-- Io… -- non sapevo cosa rispondere…

-- Diventerai un Mangiamorte come tuo padre? --

-- No. Non voglio. Credo che diventerò Auror. -- feci io con voce seria.

Tu mi rivolgesti un altro sorriso malinconico, e io non potei fare niente se non avere un po’ di compassione per te..

-- Tu invece? Cosa vuoi fare della tua vita? --

-- Io? Io vorrei fare l’Auror anche… -- facesti tu lasciando chiaramente la frase in sospeso

-- Ma? --

-- Ma i miei familiari non vogliono! Pensano che sia un lavoro troppo pericoloso per una ragazzina come me… -- facesti ancora tu con la voce rotta… stavi per ricominciare a piangere.

-- No. Tu diventerai un Auror, credimi. -- feci io con una sicurezza che non credevo di avere in corpo.

-- Cosa? -- tu eri confusa

-- Se ci credi veramente devi lottare per far diventare realtà questo tuo sogno… è difficile è vero, ma ci devi provare --

 

Da grande ti sorprenderai
Da grande se ci pensi sai
Da grande
Prova a farlo adesso
Dando vita ai sogni tuoi
Tu che puoi

Ormai stavo piangendo lacrimoni giganteschi.

Magari fosse stato tutto così facile…

-- Non posso… -- feci con la voce ancora rotta e il viso tra le mani.

Ricordo che poi tu mi prendesti le mani dai polsi per guardarmi negli occhi

-- Credimi, c’è la puoi fare, dei trovare il coraggio per farlo adesso, o potresti pentirtene amaramente, la tua vita potrebbe non avere un senso, e quando sarai grande ti sorprenderai di dove sei riuscita ad arrivare con le tue sole forze. -- facesti tu.

Mi guardavi con una tale intensità che rimasi completamente magnetizzata dai tuoi occhi di un azzurro pallido e freddo, ma che sembravano racchiudere in se le fiamme di un amore nascosto a tutti e a tutti…

-- C’è la puoi fare Ginevra… --

Per la prima volta mi chiamasti con il mio vero nome e non con i soliti nomignoli acidi o con il mio cognome.

Voltai lo sguardo altrove… ormai stava diventando pesante sostenere il tuo, sicuro, gelido e bollente allo stesso tempo.

-- C’è la puoi fare Ginevra… come ho fatto io -- fece mostrandomi le braccia piene di lividi e graffi.

-- Cosa… -- fu quello che mi uscì dalla bocca in un sussurro.

-- Io non diventerò mai un assassino, non sono come lui -- facesti con una smorfia volgendo a tua volta lo sguardo verso il lago.

Il sole era ormai tramontato da un po’, ma non ci eravamo accorti del tempo che passava

 

I sogni son come le stelle ti sembran vicine
Ma sono distanti per questo ci fanno impazzire
Ora lo sai
Devi esser forte
Quello che fai
Ti resta per sempre
Da grande ti sorprenderai
Da grande se ci pensi sai
Da grande
Prova a farlo adesso
Dando vita ai sogni tuoi
Tu che puoi

Da grande ti Innamorerai
Da grande è diverso sai


-- Devi pensare ai tuoi sogni come se fossero delle stelle… -- continuai io guardando il lago.

-- Sembrano vicine, a pochissimi millimetri dal nostro viso, mentre si trovano a chilometri di distanza da noi. E per questo ci fanno impazzire… ma tu immagina di poter raggiungere una stella… come ti sentiresti? Tutto quello che fai ti rimane per sempre… e da grande ti sorprenderai di quanto poco ti sia costato questo sogno… quindi vedi di trovare questo coraggio. Perché se l’ho trovato io lo troverai anche tu. -- feci ancora io.

Ti avevo mostrato i lividi e i graffi che mi ero procurato nelle braccia dopo che avevo detto a mio padre che non sarei diventato un Mangiamorte, ma un Auror… anche se il peggio era guarito tu avevi fatto una faccia incredibile…

Mi sembrava persino di intercettare i tuoi pensieri…

Ero infatti sicuro che tu stessi pensando

“Ma come si può far del male al proprio figlio?”

-- Ascoltami. Allora cosa dirà la tua famiglia quando ti innamorerai? -- continuai io fissandoti negli occhi.

Tu sembravi aver perso completamente l’uso della parola.

Eri improvvisamente ammutolita e mi fissavi con i tuoi bei occhi…

-- Non lo so… -- dicesti timidamente dopo tu

 

Da grande
Se tu non ci sei
Da grande
Non mi basta mai
Da grande voglio farlo adesso
Dando un senso ai sogni miei.

-- Pensaci… -- facesti tu prima di alzarti dall’erba fredda.

Il celo era completamente oscurato, e si potevano intravedere dei puntini nel celo che brillavano con tutta la loro energia.

-- Adesso andiamo è tardi… -- continuasti porgendomi una mano per alzarmi.

Un po’ riluttante io presi quella mano, e insieme ci dirigemmo verso il grande portone della scuola. Ma arrivati lì un pensiero mi si formò in testa

-- Malfoy… come mai fai tutto questo per me? -- ti chiesi cautamente.

Tu mi sorridesti.

Un sorriso vero, senza tracce di sadismo o di cattiveria.

-- Perché non è solo un tuo sogno, ma anche il mio… -- facesti prima di scomparire dentro la scuola.

_________________________________________________

Non capii subito quello che intendevano quelle parole sussurrate nel buio di una notte.

Mi ci volle del tempo.

Comunque trovai il coraggio di andare a parlare con la mia famiglia…

E come dicesti tu i miei se ne dovettero fare una ragione.

Sono passati cinque anni da quel giorno, e adesso sono diventata una delle migliori Auror presenti nel mondo magico.

Lavoro con Harry, Ron ed Hermione, i migliori in questo campo…

Divido la mia vita con il ragazzo che amo…

E che inconsapevolmente ho sempre amato…

Anche se può sembrare incredibile quel ragazzo ha i capelli biondi, gli occhi di un azzurro pallido e freddo, in cui risplendono le fiamme di un amore che solo io conosco…

Fine

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Un po’ confusionaria lo so… ma avevo un’ispirazione incredibile!!

Spero sia piaciuta almeno in parte…

E poi volevo dire che le parole scritte nella canzone secondo me vanno vissute a pieno. I sogni sono indispensabili per la nostra esistenza e quindi bisogna crederci

Baci

Alex

 

  
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