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Autore: dana    29/04/2005    1 recensioni
*Ultimo capitolo inedito, per i vecchi lettori di questa fic* é l'unica cosa che cerco...
Genere: Avventura, Commedia, Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: questo è il seguito di “Because love…” che avevo programmato di fare. Chiunque non sia interessato alla coppia Draco/Hermione e ad altre come ad esempio Harry/Luna (su cui però la storia non è incentrata) non continui a leggere grazie. Chi invece è interessato all’argomento potrebbe lasciare un commento sulla storia, sia negativo che positivo o anche dei semplici consigli su come migliorare la storia, assicuro di prendere in considerazione tutti i consigli… Grazie mille ^-^

(P.S. per le amiche che mi conoscono. Indovinate che giorno inizia la storia?)

Capitolo 1

13 settembre ore 10:00

-- Signor Keith, spero stia prendendo appunti sulla lezione… --

-- Si professoressa… --

-- Bene, perché domani sarà lei il primo ad essere interrogato. Ora potete andare. --
Sentì di avere molti sguardi adoranti addosso e non appena tutti gli alunni furono usciti dall’aula si lasciò andare pesantemente sulla sedia dietro alla cattedra. Una ciocca di capelli castani le ricadeva ribelle davanti agli occhi scuri.

La ragazza la scacciò con una mano prendendo aria. Era difficile fare la professoressa.

Specie da quando la McGranitt era diventata preside, perché Silente aveva voluto dedicare tutte le sue attenzioni all’ordine che ormai non era più segreto.

Si alzò e andò vicino alla finestra per osservare il paesaggio. Fece un sorriso triste vedendo il lago piatto come sempre.

-- Hermione? -- una voce la fece sobbalzare. Non aveva sentito entrare nessuno

-- Harry… che succede? -- chiese voltandosi

-- McGranitt vuole vederci… -- fece il giovane auror. Hermione tirò un sospiro ed entrambi si diressero verso l’ex ufficio di Silente. Salirono la scala a chiocciola e si ritrovarono di fronte a un gatto dalla postura molto dritta

-- Professoressa McGranitt… -- fece Hermione. Subito dopo il gatto si tramutò nella professoressa, che era un’animagus.

-- Perché voleva vederci? -- concluse per lei la frase Harry.

-- Ho una cosa molto grave da rivelarvi. È da parte dell’Ordine. -- fece la professoressa con un sospiro. Entrambi i ragazzi aguzzarono le orecchie a sentir nominare l’Ordine, dato che da ben tre anni non si avevano molte notizie su questo.

-- Il professor Silente mi ha raccomandato di parlarvi da soli dunque dovevo far sembrare la cosa molto formale -- fece sedendosi sulla poltrona accanto al caminetto acceso.

-- Da quando tu Harry hai ucciso Voldemort non ci sono stati molti problemi. Ma solo ora siamo venuti a scoprire che molti dei suoi Mangiamorte che noi credevamo morti sono in realtà vivi. Sembra stiano formando un esercito con reclute da tutto il mondo. Silente dice che per il momento è bene non preoccuparsi e non dire nulla a nessuno ma è comunque bene che teniamo gli occhi aperti. -- fece la professoressa con l’aria di chi ancora non ti ha detto tutto. Il classico tono che spesso usava Hermione con Harry.

-- E poi? Professoressa sento che non ci ha ancora detto tutto… -- fece Hermione con aria intuitiva. Harry le lanciò un’occhiata interrogativa ma la McGranitt ricompostasi dal modo molto informale di prima disse

-- Nulla, solo che questa sera dovrebbe arrivare un nuovo professore di Pozioni. Il professor Piton è andato ad aiutare Silente ad organizzare dei turni di sorveglianza per i vari paesi che sembrano essere stati colpiti dai Mangiamorte. -- fece secca. Ad Hermione quella non sembrò una grande notizia. Ormai quasi tutti i professori avevano lasciato Hogwarts per andare ad aiutare Silente, e al loro posto erano stati assunti degli insegnanti più giovani. Tra cui lei.

Infatti Hermione Granger da circa due anni era l’insegnante di Trasfigurazione di Hogwarts.

Dopo essere uscita da Hogwarts a pieni voti (come era ovvio), cominciò il corso per diventare auror, diventando così uno dei migliori auror sul campo. Draco invece poco dopo che l’anno scolastico finì iniziò anche lui a studiare per diventare auror, ma fece una scuola estera che insieme ad Hogwarts era tra le più prestigiose nel mondo magico. Anche se da allora i contatti si erano completamente sciolti.

Hermione ci era rimasta molto male per questo, ma dato che era una ragazza forte era riuscita ad andare avanti nel modo più normale possibile. Harry come era ben previsto diventò uno dei migliori auror presenti nel mondo magico, e solo Hermione era in grado di creargli qualche difficoltà. Poco dopo essere diventato un auror Harry accettò la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure, sempre vuota per la sua fama “maligna”, anche se lui era lì da due anni. Ginny invece finita la scuola fece un corso avanzato di giornalismo. Era molto brava a scrivere notizie e questo era anche un ottimo modo per tenere al corrente di tutto l’Ordine.

13 settembre ore 16:30

-- Chi sa chi è il nuovo insegnante di Pozioni. Mi sembrava proprio ora che Piton se ne andasse a dare una mano altrove. -- fece Harry mentre passeggiavano nell’ampio parco della scuola ricevendo molte occhiate storte dagli alunni in giro. Hermione ancora non si era posta questa domanda. Chi poteva essere l’insegnante di pozioni? Mah, lo avrebbe scoperto la sera

-- Mi stai ascoltando Hermione? -- la voce di Harry la fece ritornare alla realtà dai suoi pensieri.

-- Come? Oh… scusa Harry, stavo pensando… -- fece la ragazza per giustificarsi. Harry le lanciò un’occhiata arrendevole e continuò

-- Non ti preoccupare, anche se credo che tu pensi un po’ troppo Herm. --

-- Finiscila Harry. Piuttosto, come sta Luna? È un sacco che non la sento.. -- fece Hermione per cambiare argomento. Gli occhi di Harry sembrarono illuminarsi come due fari in una notte buia

-- Oh, molto bene grazie. Contiamo di sposarci presto… probabilmente verso giugno -- fece con un sorrisone il ragazzo. Hermione sorrise dolcemente. Nonostante fosse severa e rigida quasi come la McGranitt, quando vedeva Harry comportarsi in questo modo non poteva fare a meno di sorridere.

-- Sono contenta per voi… -- fece voltando il capo verso il lato opposto. Ed era la verità, ma a sentir parlare di matrimoni, ancora le faceva male. Harry si rese conto di aver detto la cosa sbagliata e cercò di rimediare

-- Oh… Hermione… scusami io -- non sapeva come scusarsi

-- Non preoccuparti, sono veramente felice per voi, e spero di essere invitata alle nozze… -- fece sarcasticamente. Questo lo aveva imparato da Draco, e non era riuscita a dimenticarlo. Come i suoi occhi azzurri e freddi come il ghiaccio, che spesso gli apparivano in sogno.

-- Certo!! Credo che Luna voglia chiederti di essere la sua testimone… ma non farle sapere che te l’ho detto… -- le strizzò l’occhiolino in un modo molto ridicolo da far scoppiare in risate la ragazza.

-- Dai, ora andiamo che ho dei compiti da correggere… --

-- Uffa! Sempre e solo compiti! Prima li facevi ora li correggi! -- sbuffò il moro. Hermione rise ancora ed entrambi si diressero al castello sorridenti per il bel pomeriggio passato insieme.

13 settembre ore 20:00

Hermione era impegnata a correggere alcuni compiti che sentì bussare leggermente alla porta.

-- Avanti -- fece con gli occhiali ancora sul naso e senza alzare lo sguardo dalle pergamene

-- Professoressa Granger… -- una vocina piccola piccola si fece sentire. La ragazza alzò lo sguardo e vide la figura minuta di una ragazzina del primo anno. Era castana, con gli occhi marroncini chiari e un paio di grandi occhiali sul naso, tipo quelli che portava Harry.

-- Sarah! -- fece alzandosi dalla cattedra e avvicinandosi alla bambina che aspettava un po’ imbarazzata.

-- Professoressa… non vi ho disturbata vero…? -- fece con la voce in un sussurro. Hermione la guardò teneramente. Quella bambina le ricordava molto se stessa anche per il carattere.

-- No non ti preoccupare… c’è qualcosa che non va? -- la rassicurò con un sorriso.

-- Niente Hermi… ehm Professoressa, volevo solo venire a trovarla un po’… -- fece abbozzando anche lei un sorriso.

-- Sei stata gentile, ma come mai non sei in sala comune con gli altri? -- chiese alla ragazzina. Il sorriso che si era formato sulle labbra di Sarah si spense velocemente com’era venuto.

-- Oh… gli altri non mi vogliono. -- fece piano abbassando lo sguardo. Una rabbia improvvisa la inondò fino alla punta dei capelli. La trattavano esattamente come trattavano lei all’inizio

-- Come sarebbe a dire che non ti vogliono?! Prova a parlare con qualcuno ogni tanto e vedi che qualche amico lo trovi di sicuro… poi fammi sapere ok? -- la bambina annuì ed uscì dopo aver salutato l’insegnante.

-- Complimenti Hermione hai fatto la parte dell’insegnante buona e comprensiva… -- trasalì sentendo una voce alle sue spalle.

-- HARRY! Mi hai fatto venire un colpo! Come sei entrato?! -- chiese un po’ arrabbiata. Harry aveva preso questa brutta abitudine di venirle da dietro e farle prendere un colpo.

-- Smaterializzandomi -- rispose impassibile. Hermione lo guardò con aria di sufficienza

-- Harry, non prendermi in giro, sai che ho letto storia di Hogwarts almeno venti volte nella mia vita e che so benissimo che non ci si può smaterializzare in questa scuola! --

-- Ok ok, avevo il mantello dell’invisibilità con me e sono entrato quando quella ragazzina è entrata… a proposito ma chi è? -- chiese Harry curioso

-- Una ragazzina di prima di Grifondoro -- fece secca lei tornando a sedere alla cattedra

-- Ah no mia cara, i compiti non li correggi ora, dobbiamo scendere in sala grande, la McGranitt vuole presentare il nuovo professore… -- fece prendendola da un braccio e tirandola piano

-- Ma non è un po’ presto per la cena? Di solito mangiamo più tardi… -- sbruffò Hermione

-- Ma smettila, sembri una bimba di cinque anni che si lamenta perché non vuole andare a scuola… o meglio nel tuo caso perché vuole andare a scuola… -- fece ridendo

-- Meglio che scendiamo prima che mi arrabbi sul serio -- fece esasperata Hermione volgendo uno sguardo verso il cielo.

La sala grande era gremita di ragazzi tutti eccitati all’idea di avere un altro professore, al posto di Piton. Hermione andò a sedersi con la sua rigida compostezza, che aveva assunto da quando era diventata un’insegnante. Sentiva dei sospiri mentre camminava per dirigersi verso il lungo tavolo degli insegnanti, e sentiva anche le guance bruciargli impercettibilmente. Si sedette al tavolo tra Harry e Hagrid che con la sua classica imponenza spiccava su tutti i professori.

-- Cari ragazzi, sappiamo tutti che il professor Piton ha avuto dei contrattempi e almeno per quest’anno scolastico non potrà esserci. Ho comunque preso dei provvedimenti per questa per così dire “carenza”. Ho assunto un altro professore che credo farà un ottimo lavoro come la professoressa Granger e il professor Potter -- non appena finì di dire l’ultima frase del suo classico discorso di “benvenuto” le mani di tutti i presenti in sala cominciarono a battere.

-- Tra un quarto d’ora al massimo dovrebbe arrivare, è andato a sistemarsi nella sua stanza. -- fece a bassa voce a tutti i professori.

Non appena la professoressa si sedette sulla sua sedia sui cinque tavoli presenti nella tavola si materializzarono cibi di ogni genere e il banchetto iniziò. La sala era un fremito di mormorii, risate e chiacchiere ed Hermione che stava parlando animatamente con Harry non si accorse del silenzio che era calato in un attimo.

Harry invece era rimasto a bocca semiaperta e con gli occhi spalancati a osservare qualcosa accanto al portone della sala grande.

Hermione volse lo sguardo nello stesso punto in cui si trovava quello di Harry.

Un giovane uomo alto dal portamento nobile e galante tanto che i suoi passi non facevano il minimo suono, come se fosse sospeso pochi centimetri sull’aria, i capelli dorati piuttosto spettinati ricadevano disordinatamente sugli occhi (anche se non come quelli di Harry Nd Alex), due occhi azzurri e freddi come perle di ghiaccio che Hermione riconobbe all’istante.

-- Facciamo un caloroso applauso al nostro nuovo insegnante di Pozioni: il professor Malfoy -- la voce, piuttosto allegra vista la situazione, della Preside ruppe il silenzio innato che vi era nella sala, e dopo un secondo ancora di silenzio un grande applauso infranse totalmente quell’aria di tensione che si era formata all’arrivo del giovane docente.

-- Hermione… -- Harry le toccò leggermente un braccio come per risvegliarla dalla sua trance. Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime, ma non erano di gioia, ne tanto meno di tristezza, piuttosto di sorpresa e stupore, che ricacciò prepotentemente all’indietro. Non doveva piangere di fronte a tutta la scuola, non doveva piangere di fronte a lui… non di nuovo.

-- Grazie professoressa… -- la voce del ragazzo irruppe nella sala. Era esattamente come la ricordava: gelida, distaccata senza il minimo segno di dubbio nel tono, forse un po’ più profonda.

-- Credo che molti di voi mi conoscano già. Nonostante questo non voglio che vi facciate dei pregiudizi sul mio conto. Io sono qui solo come insegnante, ed è su questo che al massimo dovete riflettere -- fece sempre con la sua aria gelida e con una nota di superiorità nella voce rivolto agli alunni che ascoltavano interessati, forse più dal bell’aspetto del professore che per altro.

A questo punto Hermione non ce la fece più, si scusò con tutti e uscì dalla sala quasi correndo, ma mantenendo sempre un certo contegno. Le lacrime premevano per uscire dai suoi occhi, ma la ragazza si lasciò andare solo quando fu nella sua aula di trasfigurazione dopo aver sigillato e insonorizzato la stanza…

13 settembre ore 20:00

Draco Malfoy era nella sua stanza ad Hogwarts, se così si poteva definire quel bugigattolo che aveva prima Piton come stanza personale. Aveva accettato il lavoro di insegnante di Pozioni dopo essere diventato un ottimo auror, perché sapeva di lavorare per l’Ordine. Silente lo aveva informato di ogni cosa: Piton era stato chiamato dall’ordine per aiutare a pattugliare tutti gli stati collegati in un qualche modo ai Mangiamorte rimasti vivi dalla “guerra”. Dunque avevano chiamato lui, perché nel caso ci fosse stata un’emergenza di qualunque tipo, non si sarebbe allarmato, visto la preparazione che aveva avuto nella scuola che aveva frequentato.

Imprecò mentalmente vedendo lo schifo che si trovava sotto i letti. Era evidente che da mesi un elfo non puliva quella stanza… si sistemò per quanto gli era possibile e si diresse verso la sala grande, dove era sicuro si stesse tenendo un banchetto in suo onore. Quando si trovò vicino al grande portone si fermò per sentire tutte le voci e le risate che vi provenivano. Aprì il grande portone e fece la sua entrata. Tutto il chiacchiericcio che si era formato si era bloccato all’istante. Sentiva gli occhi di tutto il corpo studentesco e anche di qualche insegnante addosso.

-- Facciamo un caloroso applauso al nostro nuovo insegnante di Pozioni: il professor Malfoy -- la McGranitt cercò di rompere quella tensione con un tono leggermente ironico, che non fece altro che gravare sulla situazione.

-- Grazie Professoressa… -- a questo punto Draco si sentì in dovere di dire qualcosa, dopotutto era lui il “festeggiato”

-- Credo che molti di voi mi conoscano già. Nonostante questo non voglio che vi facciate dei pregiudizi sul mio conto. Io sono qui solo come insegnante, ed è su questo che al massimo dovete riflettere -- fece sempre con la sua aria gelida e con una nota di superiorità nella voce rivolto agli alunni che ascoltavano interessati, forse più dal bell’aspetto del professore che per altro. Continuò con la voce più distaccata che gli riuscì. A quel punto sentì una voce da dietro al banco dei docenti scusarsi e correre verso l’uscita della sala. Era sicuro di conoscere quella voce… ma non era possibile. Si voltò verso il tavolo degli insegnanti e vedendo Harry si avvicinò

-- Potter, tu che ci fai qui? -- chiese con tono basso e tagliente

-- Esattamente la stessa cosa che fai tu, insegno. Difesa contro le arti oscure -- rispose gelido Harry.

-- Complimenti Potter… ora tanto per sapere: Chi era quella che se ne è andata adesso? --

-- Hermione… -- fece questa volta piano Harry

-- Cosa?! -- la voce gli si spezzò in gola. Non poteva essere anche lei qui

-- Insegna trasfigurazione al posto della McGranitt… -- continuò Harry acido.

Mille pensieri affollarono di colpo la mente di Draco e senza rendersene conto stava quasi correndo fuori dalla sala grande senza badare ai mille mormorii che cominciavano a sentirsi…

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Fine primo capitolo

^-^ Come vi sembra? Ho cominciato un po’ diversamente da come previsto ma i colpi di scena non tarderanno ad arrivare. Per ora chiedo solo e semplicemente una cosa: un paio di commenti… Grazie…

  
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