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Autore: kaos3003    12/07/2009    1 recensioni
Non tutti sono adatti alle feste di compleanno.
Questa storia è arrivata seconda allo special contest "Due anni insieme" di Writers Arena.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rating: 14 anni
Tipologia: Flash Fiction.
Lunghezza: 499 parole, una facciata, un capitolo
Avvertimenti: nessuno
Genere: Generale, Romantico
Disclaimer: Trama, personaggi, luoghi e tutti gli elementi che questa storia contiene, sono una mia creazione e appartengono solo a me.
Credits: allora, prego sappiate tutti chi è Coetzee, in caso contrario: disonore sulla vostra mucca! Il signore citato è uno scrittore sudafricano, vincitore nel 2003 del premio Nobel per la letteratura. Per Tom Waits posso concedervi il beneficio dell'ignoranza, comunque è un musicista rock americano in attività dal 1973.
Note dell'Autore: questa storia è venuta fuori dal nulla e, a meno che David e Ramona non abbiano da ridire, tornerà nel nulla.
Introduzione alla Storia: non tutti sono adatti alle feste di compleanno.

Passare il sabato pomeriggio circondato da infanti e genitori festanti non rientrava certo nella sua definizione di week-end ideale, ma Ramona era stata irremovibile: è tua nipote e noi andremo alla sua festa di compleanno. Così, senza nemmeno poter discorrere sul suo sacro diritto di ascoltare Tom Waits sdraiato nudo sul divano con un romanzo di Coeztee, David si era ritrovato a casa di sua sorella, agghindato nella sua maglietta più casta e con un sorriso idiota stampato in faccia.
Il sole era accecante e le urla dei bambini riempivano il giardino curato fino all'ossessione, da qualche parte tra la folla una donna doveva aver esagerato con un profumo troppo giovanile, o un avvocato non si era curato di nascondere le tracce dell'ultima avventura.
“Cosa ti porto?”
David alzò lo sguardo. Ramona era splendida nel suo prendisole giallo, per molti corto al limite dell'osceno, ma sempre troppo lungo per i suoi gusti. Di lei si poteva veramente dire ogni cosa, ma se nemmeno il bicchiere di carta con un Titty festante sull'altalena poteva rovinargli la vista delle sue mutandine, indubbiamente lo aveva preso come poche.
“Una birra sarebbe l'ideale.” mormorò, giocando con l'orlo del vestito.
“Idiota, siamo ad una festa per bambini.”
E ugualmente un padre ti sta guardando il culo sperando che tu decida di girare senza biancheria, pensò, ma questo poteva ometterlo tranquillamente.
Proprio mentre pensava a come appartarsi senza dare nell'occhio, la sua nipotina di due anni corse verso di loro reggendo tra le mani il regalo di compleanno del suo 'caro zietto': un pallone blu che, volendosi fidare delle occhiatacce che sua sorella gli rivolgeva, doveva aver già mietuto vittime tra le rose e i pansè da competizione.
Ramona scosse la testa. “Avevo detto che avremmo dovuto comprarle una bambola.” disse tra un sorso della bibita e l'altro.
David osservò la bambina cambiare improvvisamente direzione e lanciare il suo adorato pallone contro un nanetto da giardino. No, un pallone era decisamente perfetto, soprattutto se fracassava la testa di un idiota come Mammolo.
Le urla di sua sorella riempirono il giardino mentre il pallone rotolava ai suoi piedi. “Che stai bevendo?” chiese, sdraiandosi sul prato all'inglese.
“Coca Cola, ne vuoi?”
“Se proprio devo, portami anche del ruhm.”
“Cretino, ti ho detto che è una festa per bambini. E poi devi essere sobrio per affrontare tua sorella.” aggiunse, vedendo la donna avvicinarsi a passo di carica. “Secondo te quanto avrà pagato quel nano?”
“Dieci volte quello che le avrei chiesto io per una lavoro decisamente migliore.”
Ramona sospirò, pensando ad una scusa qualsiasi per rabbonire colei che avrebbe voluto definirsi sua cognata. “Il tuo lavoro decisamente migliore avrebbe avuto un uccello di dodici centimetri in bella vista.”
“Appunto, sarebbe stato un lavoro migliore.” concluse lui, tirandosela addosso per baciarla. La Coca Cola macchiò la sua maglietta e il prendisole di lei, proprio tra l'incavo dei suoi seni; ora aveva un'ottima scusa per toglierle i vestiti.

Seconda qualificata
We and a party
di kaos3003
Punteggio: 8.25
(nota inutile del giudice: per fortuna non ho una mucca!)
Grammatica e sintassi: 9
Grammatica e sintassi impeccabili, non ho riscontrato alcun errore. La punteggiatura è curata e rende il testo molto scorrevole.

Capacità espressiva: 8.5
I toni ironici e vagamente triviali, assolutamente inadatti ad una festa di bambini, danno alla storia un sapore agrodolce, e se questo breve racconto fosse una bevanda, sarebbe un rhum e cola.

Rispetto parametri e traccia: 7.5
I parametri sono stati rispettati, la parola inserita è "bambola", che nella storia non ha un significato rilevante, ma l'autrice è stata abile nel riuscire a non usare nessuna delle altre parole. L'atmosfera si divide in due: lo sfondo della festa di compleanno della nipotina è gioioso e allegro, forse anche un po' chiassoso, mentre in primo piano c'è questo personaggio, David, che appare completamente fuori luogo e non riesce proprio a comportarsi da casto e serio invitato, nonostante gli sforzi della sua ragazza.

Originalità e creatività: 8
La storia è decisamente invitante e in particolare il protagonista è un personaggio che fa innamorare subito i lettori (ma in particolare le lettrici). David vorrebbe essere chiaramente essere altrove, eppure viene contagiato dall'atmosfera gioiosa della festa, anche grazie a Ramona, che funge un po' da "ponte" tra la mente vagante del ragazzo e la casta realtà del momento, e che, senza neanche rendersene conto, suscita pensieri vietati ai minori non solo in David, ma anche in alcuni serissimi padri di famiglia.

Recensione di °_Virou su Writers Arena.
   
 
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