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Autore: LilyProngs    12/07/2009    9 recensioni
Rin è una bambina di dieci anni che è cresciuta in un orfanotrofio ed aspetta, con speranza, di poter trovare un giorno una famiglia.
Kagome è una giovane che ha appena finito il suo apprendistato ed è pronta al suo primo lavoro come assistente sociale.
Kagome e Rin si incontreranno all'orfanotrofio e questo segnerà l'inizio d una nuova vita per entrambe. Ma se il passato di Rin tornasse a galla all'improvviso precludendole ogni possibilità di gioia?
Una fic all'insegna dell'amore in tutte le sue sfumature!
E' principalmente una Sesshomaru-Rin ma anche una Inuyasha-Kagome e inizia principalmente con la storia di quest'ultima coppia per poi dedicarsi pian piano completamente alla prima.
ATTENZIONE RATING ARANCIONE DAL CAP 32!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 20

Buona lettura!

La bambina alla ricerca di un sogno

Rin si rigirò nel letto infastidita. Sentiva un male incredibile al petto e non riusciva a dormire! In più i ciliegi erano in fiore e presto avrebbe dovuto iniziare un nuovo anno scolastico, l'ultimo dell'elementari e si rendeva conto che il tempo stava passando in fretta... era combattuta tra il desiderio di rimanere bambina per sempre e la curiosità di diventare grandi anche se era doloroso, letteralmente!

Sbuffando, decise di alzarsi. Kagome e Inuyasha erano tornati dal viaggio di nozze da una settimana, riposati e raggianti. Anche lei era stata bene: Miroku e Sango salivano spesso a far compagnia a lei e Sesshomaru. In quanto a quest'ultimo, ormai la sua presenza era diventata essenziale. Aveva bisogno di stargli dietro come un'ombra, di cercare di parlargli il più possibile, per quanto lui non fosse molto loquace... ma per lei non era un problema, anzi, era divertente il fatto che fosse così distaccato ed era una soddisfazione per lei coglierlo in fragrante mentre cercava di nascondere un minuscolo sorriso che lei gli aveva provocato.
Con un sospiro si tirò su dal letto e andò alla finestra aprendola e si sedette sul davanzale guardando le stelle. Era una delle tante cose che amava della sua camera, quella finestra su uno spettacolo di volte celesti.
Perse il suo sguardo tra le stelle quando una di queste, commossa dall'intensità e dolcezza nella bambina, cadde facendo scivolare la sua lacrima splendente e brillante nel cielo. Rin spalancò la bocca meravigliata e giunse le mani in segno di preghiera chiudendo gli occhi con forza.
"Voglio che il Signor Sesshomaru rimanga al mio fianco per sempre!" pensò tra sé, per poi riaprire gli occhi sorridendo. Sperava solo che quella stella rimanesse fedele al suo desiderio. Con quest'ultimo pensiero chiuse gli occhi piegando indietro la testa, rimanendo cullata dal dolce venticello di primavera.


"Rin, tesoro, già sveglia?" chiese Kagome quando vide la sua bambina scendere barcollando come se fosse ubriaca. Aveva tutto il pigiamino sgualcito, i capelli arruffati e due grandi occhiaie.
Inuyasha stava facendo il caffè mentre Sesshomaru stava leggendo un giornale, entrambi alzarono gli occhi verso di lei.
"Che brutta cera che hai, Rin" le disse Inuyasha.
"Grazie papi..." rispose Rin sarcastica. Kagome aprì le braccia e lei vi si rifugiò.
"Hai fatto un brutto sogno?" chiese con dolcezza, la piccola dissentì.
"No, mi sono addormentata sul davalzale,sono tutta indolenzita! Avevo provato ad alzarmi... Avevo molto male qui..." borbottò toccandosi all'altezza del cuore. Kagome la guardò facendo un mezzo sorriso.
"Ah, sì?" chiese, sembrava divertita poi la vide posare la sua mano sul suo petto.
"Mamma, che fai?" strillò Rin imbarazzata, soprattutto quando vide Inuyasha e Sesshomaru che la guardavano.
"Oh, la mia piccola sta crescendo!" esclamò Kagome, totalmente presa dalla gioia, invece Rin voleva sprofondare. Cosa cavolo era saltato in mente a quella pazza di sua madre?
"Kagome che succede?" chiese Inuyasha confuso mentre, grazie al cielo, Sesshomaru si era di nuovo immerso nella lettura. Kagome vide la sua bambina rossissima in volto e si rese conto di essersi un po' lasciata prendere la mano. In fondo era mesi che l'osservava e più lo faceva più si rendeva conto che il piccolo seme che era Rin stava crescendo mettendo le prime gemme. Poi sarebbe stata un bocciolo pallido, fino a schiudersi in una splendida rosa. Era solo all'inizio di quel lungo cammino e il solo pensiero le faceva venire le lacrime agli occhi. Avrebbe dovuto far una chiacchierata con lei al più presto, vedeva già che Rin aveva qualcosa che non andava. L'adolescenza incombeva sempre più e le sensazioni e i cambiamenti che ne conseguivano iniziavano ad essere, ovviamente, ingestibili. Guardò verso suo marito e gli fece un sorriso innocente.
"Niente di che, Inuyasha..." gli disse convinta. Lui la guardò a lungo per poi scrollare le spalle.
"Quando torno ti va se usciamo a prenderci un gelato?" chiese poi a Rin e vide il suo volto illuminarsi.
"Certo mamma!" esclamò felice, prendendo un po' del suo vigore.
"Splendido! Ora dobbiamo andare, a stasera!" disse Kagome dandole un bacio seguita da Inuyasha. Sesshomaru li salutò con un vago cenno del capo.


"Eccoci qua..." proferì Rin. Lo faceva sempre, dopo che Kagome e Inuyasha andavano al lavoro se ne usciva con la stessa frase.
"Già" rispose atono Sesshomaru: anche la sua era sempre la solita risposta.
Rin sbadigliò forte e decise che era il caso di farsi una bella doccia per svegliarsi e così sarebbe stata un po' più lucida per escogitare un modo per torturare Sesshomaru. Non ne poteva fare a meno, gli stava appiccicata fino allo sfinimento e la glaciale pazienza di Sesshomaru era troppo inesauribile per non sfruttarla.
Entrò in bagno spogliandosi e per un attimo si concesse di osservare il suo riflesso. Era davvero molto magra, la sua pelle bianca però...Vedeva che qualcosa stava cambiando in lei, accenni di forme piccole e imperfette ma esistenti che la spaventarono quasi e distolse subito lo sguardo dallo specchio per poi lasciarsi andare dentro la vasca.
Quando uscì si diresse nella sua camera e dopo essersi vestita si avviò di sotto. Ma qualcosa attirò la sua attenzione: la porta della stanza di Sesshomaru era semi-aperta. Rimase a osservarla a lungo, indecisa se entrare o no. Era convinta che la stanza di una persona dicesse molto del suo modo di essere... era un po' come entrare nel mondo del signor Sesshomaru. Fece un passo titubante in avanti.
"Rin..." sentì chiamare dal piano di sotto e sussultò.
"Arrivo!" strillò precipitandosi per le scale e con un balzo ed un enorme sorriso si presentò davanti a Sesshomaru che la guardò con serietà.
"Devo uscire, scendi da Sango e Miroku" disse con fermezza. Rin lo guardò curiosa.
"Non posso venire con voi?" chiese con una piccola vocina. Sesshomaru la guardò a lungo e Rin si chiese cosa stesse passando nella la testa del demone che poi vide dissentire.
"No Rin, vai da Sango e Miroku" ribadì con una voce dura che la stupì, ma non osò opporsi e annuì debolmente.
"Va bene, signor Sesshomaru" rispose e mentre lui usciva lei lo seguì.
"Sango, devo uscire, tenete Rin con voi" disse dopo aver aperto la porta. Sango lo guardò perplessa, non si era ancora abituata a quel tono imperioso, ma annuì comunque.
E così Sesshomaru se ne andò, con un breve cenno del capo come saluto.


Quando Kagome ritornò, non vedeva l'ora di vedere Rin. Era quasi emozionata perché avrebbe per la prima volta affrontato un vero e proprio discorso “tra madre e figlia”.
Lei e Inuyasha entrarono in casa ma non videro nessuno in salotto.
"Siamo arrivati!" gridò Kagome, dopo un po' sentì dei passettini giù per le scale e poi il bel volto di Rin saltar fuori.
"Ciao mami e papi!" trillò con allegria per poi scendere e dar loro i rispettivi baci di accoglienza.
"Tesoro, dov'è Sesshomaru?" chiese Kagome la bambina fece una scrollata di spalle, stizzita.
"Prima è uscito, poi si è rinchiuso nella sua stanza con in mano un sacco di scartoffie! Ha chiesto di parlare con te papi, una volta arrivato a casa..." disse facendo un'analisi dettagliata di ogni momento della giornata del demone. Inuyasha si accigliò, stupito dalla richiesta del fratellastro, ma poi salì per le scale.
"Vediamo cosa vuole..." borbottò.
Kagome guardò la sua Rin con un sorriso raggiante. "Allora, lo vogliamo andare a prendere questo gelato o no?" chiese: Rin saltellò sul posto annuendo ripetutamente.
"Certo, certo! Voglio una mega coppa!" esclamò felice. Kagome rise guardandola intenerita. Adorava la sua voce che per molto tempo aveva creduto di perdere per sempre. Sentiva una gioia immensa nel vedere quanto Rin stesse lentamente crescendo, di come la sua vita fosse completamente cambiata da quando l'aveva conosciuta e sorrise tra sé consapevole che in parte quella felicità gliel'avevano donata lei ed Inuyasha; ma in fondo anche Rin aveva inondato la loro vita di luce.
"Andiamo allora" disse porgendole la mano ed uscirono lasciando un bigliettino ad Inuyasha.

Camminarono nel grande parco della città ed i fiori di ciliegio rendevano la visuale splendida, alcuni cadevano scossi dal vento impigliandosi tra i loro capelli. Rin adorava il suo paese e tutte le tradizioni e situazioni uniche al quale era legato. Con questi pensieri affondò con energia il cucchiaino colorato nel suo gelato per poi portarselo alla bocca.
"Aaaaah, mi si sta congelando il cervello!" esclamò dopo un po', Kagome scoppiò a ridere senza riuscire a trattenersi.
"E' ovvio! Devi mangiarlo piano!" le disse, assumendo il suo tono da madre. Rin la guardò annuendo e iniziando a prendere cucchiaiate più modeste. Kagome la guardò a lungo e poi si decise a parlare.
"Rin, ti devo parlare...Vieni, sediamoci qui" disse posandole una mano sul braccio e guidandola verso una panchina. Rin la guardò incuriosita, in attesa che continuasse.
"Tesoro mio... ho notato che stai davvero crescendo in quest'ultimo periodo..." iniziò e vide Rin rizzarsi sul posto, impaziente di sentirla continuare. Come immaginava anche lei si era accorta di quel cambiamento.
"E questo, anche se mi crea un po' di malinconia, mi fa anche piacere. Per me è una gioia immensa vederti crescere sotto i miei occhi... trasformati in quella splendida farfalla che sicuramente sarai..." continuò con voce tremante. "Io non voglio farti lunghi discorsi spiegandoti cosa vuol dire crescere eccetera, eccetera... ma se hai qualcosa da chiedermi sarei lieta di risponderti e se non ci fosse niente voglio che tu sappia che per ogni cosa, ogni minima cosa di cui mi vorrai parlare non devi temere mai perchè sarò sempre pronta ad ascoltarti" concluse seriamente per poi guardarla dritto negli occhi.
"Mamma, ti ringrazio... per me è molto importante avere un riferimento, sono sempre stata sola e mi sono abituata a cavarmela senza nessuno ma non è comunque facile... Per adesso non ho niente da chiederti, anche perché vorrei scopire da sola cosa vuol dire diventare grandi, anche se mi fa un po' paura e se fosse per me rimarrei così per sempre" rispose la piccola prendendo ad osservare un punto lontano, assorta nei suoi pensieri.
Kagome la guardò a lungo, rapita da quella magia che Rin aveva sempre emanato. Il vento le scompigliava i capelli dandole quel senso di libertà che sicuramente si sarebbe portata dietro per tutta la vita.
La Rin bambina che aveva davanti agli occhi era solo il preludio di una futura, splendida donna. Ne era sicura. E si sentì onorata di essere spettatrice di quella magnifica opera che sarebbe stata la vita di Rin e sapeva che davvero la bambina sarebbe venuta da lei se ne avesse avuto bisogno.
Si augurava per lei una vita piena di emozioni ed avventura perchè sapeva che quello era ciò che Rin sperava per se stessa. Immaginava già come sarebbe diventata.
"Va bene Rin, se ora non hai niente da dirmi non c'è nessun problema. L'importante è che tu abbia capito la serietà delle mie parole" rispose Kagome e Rin si voltò nuovamente verso di lei con il suo splendido sorriso fanciullesco; per un attimo a Kagome era sembrato che Rin volesse davvero dirle qualcosa, ma poi la bambina tornò a volgere lo sguardo negli orizzonti del suo mondo.
Rin avrebbe voluto chiederle: "Mamma, che cos'è l'amore?". Non ci aveva mai pensato prima, ma in quel periodo quella domanda vorticava spesso nella sua mente per poi nascondersi nei meandri del suo cuore, imbarazzata.
Sperava di scoprire la risposta da sola e se proprio non l'avesse trovata sapeva ed aveva la certezza della persona a cui rivolgersi.

Quando tornarono a casa ,Inuyasha e Sesshomaru erano seduti sul divano e guardavano la televisione, a Kagome era sembrata una scena davvero insolita ma non pronunciò parola al riguardo.
"Siamo arrivate..." annunciò con un sorriso e i due uomini volsero verso le due i loro ambrati sguardi.
"Ciao" disse Inuyasha con un sorriso, ma Kagome si accorse che qualcosa non andava: Inuyasha sembrava quasi preoccupato soprattutto quando volse il suo sguardo verso Rin.
"Ho preparato la cena, stasera Sango e Miroku sono andati fuori per una cenetta romantica e ci siamo solo noi" continuò il ragazzo alzandosi e lentamente tutti si misero a tavola.
"Oh, che carini!" commentò Kagome con aria sognante, Inuyasha la guardò accigliato.
"Cos'è, devo prenderci anche io l'abitudine?" chiese, Kagome rise mentre Rin fingeva un conato di vomito nel suo piatto e borbottò la parola "diabete". Vide Sesshomaru guardarla in modo strano, sembrava sforzarsi di trattenere una risata, ne era certa! Sorrise tra sé a quel pensiero.
"No Inuyasha, non ci spero neanche" rispose Kagome teatralmente desolata, Inuyasha le fece le boccacce da dietro le spalle.
La cena proseguì con la solita aria frizzante, sopratutto alimentata da Kagome e Inuyasha. Sesshomaru invece sembrava silenzioso, più del solito.
"Signor Sesshomaru, c'è qualcosa che vi turba?" chiese Rin all'improvviso portandosi alla bocca un rotolino di sushi. All'improvviso l'atmosfera si fece gelida e nè Kagome nè Rin compresero il motivo. Inuyasha invece spostava il suo sguardo in attesa dal suo fratellastro alla sua bambina.
Sesshomaru rimase in silenzio a lungo per poi rispondere senza alzare lo guardo portandosi il bicchiere d'acqua alla bocca.
"Domani parto" disse con la sua solita voce incolore. L'atmosfera si fece sempre più tesa quando Rin chiese ancora, con voce tremante: "In-in che senso partite?" chiese cercando di scacciare quella sensazione di irrequietezza che si era improvvisamente accampata nel profondo del suo animo.
"Torno a Londra" rispose di nuovo Sesshomaru con lo stesso tono, ma non alzava lo sguardo, continuava a mangiare con una disinvoltura tale da essere disarmante.
In quel momento per Rin il tempo si fermò all'improvviso. Il battito del suo cuore che pulsava nelle sue orecchie ne scandiva i lenti secondi.
Sesshomaru-Londra-non tornerà. Questa nenia sconnessa si ripeteva in maniera estenuante nella testa di Rin, quasi a volersi convincere di quelle parole al quale sinceramente avrebbe preferito non dare significato. Ma invece lo avevano, un significato importante, basilare.
Il silenzio cadde nella stanza e, senza dire niente, Rin si alzò dalla tavola e salì su per le scale in più in fretta che poteva mentre lacrime calde, bollenti iniziarono a scendere copiose sul suo viso di bambola. Si chiuse a chiave nella sua stanza mentre la sua vista si offuscava. Si sentiva come un animale in gabbia, un'angoscia incontenibile l'avvolgeva in una morsa stretta ed insopportabile... d'improvviso uscì dirigendosi in bagno e rimettè tutto ciò che aveva in corpo.
Si sciacquò il viso e si lasciò cadere sul pavimento freddo, cercando di trarne un po' di refrigerio. Ma quello che sentiva era solo un dolore enorme, più grande di quello che aveva sentito in tutta la sua vita, più grande di quello che aveva sentito con Naraku.
Già, era completamente diverso. In quella situazione il suo desiderio era stata la morte, non conoscendo le gioie aveva creduto che morire fosse la migliore soluzione ai suoi problemi. Invece in quel momento le cose erano cambiate. Aveva conosciuto il significato della parola felicità, famiglia, completezza ed erano sensazioni a cui non voleva rinunciare, però... ormai il Signor Sesshomaru, il suo glaciale principe, era diventato una parte integrante della sua vita. Una consapevolezza ferma, un punto della sua vita che aveva un universo a sé. Un mondo a cui non voleva e non credeva di dover rinunciare. Invece adesso avrebbe dovuto continuare a vivere, senza di lui.

Continuò a piangere fin quando sentì dei passi e alzò lo sguardo trovandosi Kagome davanti che si piegava verso di lei, circondandola con le sue braccia e il suo calore. Rin pianse più forte e sentì quella sofferenza grande, ingestibile ed ingombrante. Le toglieva l'aria, la schiacciava con la sua forza. Si strinse al corpo della madre con le esili braccia, lasciandosi cullare.
Kagome stava in silenzio, le accarezzava il capelli, rispettava i singhiozzi della sua bambina comprendendo tutto il suo dolore, si rese conto che il discorso che avevano fatto poche ore prima calzava a pennello. Lo aveva sospettato, aveva cercato di non pensarci. Rin stava crescendo, sì, ma non poteva essere... E invece!
Rin si era innamorata per la prima volta nella sua vita, ne era certa. Sapeva che la sua bambina non conosceva ancora il significato di quelle emozioni, ma presto lo avrebbe capito.
Rin alzò lo sguardò verso la madre. Aveva il viso arrossato, bagnato di lacrime e quando incontrò i suoi occhi Kagome si rese conto che la Rin bambina era volata via e si era aperta a quell'accenno di donna che minacciava di uscire da tempo. Ed ora eccola che iniziava a dischiudere le sue ali colorate dal suo bozzolo, ma per Kagome quella trasformazione era arrivata troppo presto, per quanto fosse consapevole che ormai non poteva essere fermata.
"Mamma..." pigolò Rin con voce tremante. Kagome la strinse più forte a sé, trovandosi senza parole, senza riuscire a trovare una frase adatta alla marea incontrastabile che sapeva si stava agitando in quel momento nell'animo della figlia. Solo il tempo avrebbe lenito il suo dolore. Lei lo sapeva bene, ma tutto sarebbe passato... in fondo Sesshomaru era soltanto il suo primo amore.

Eccoci!E' molto importante questo capitolo ed anche il prossimo, spero davvero vi sia piaciuto!
Credo vi siate accorti che questa storia su Rin è divisa in varie fasi: la sua condizione, il suo passato, la sua nuova vita...In questo capitolo un'altra fase della sua vita muta...Ci tenevo a dirvelo, è una cosa a cui ho pensato ormai quando avevo già iniziato a pubblicare la fic sennò avrei disposto i capitoli diversamente...Comunque ora ve l'ho detto!^^
Ringrazio:

Mikamey: Carissima!E' per me una gioia immensa leggere la tua recensione, sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e sopratutto sapere che per te leggere capitolo per capitolo la storia è nettamente diverso dal sapere come va a finire, ne sono davvero contenta!Riguardo alle scene tra Sesshomaru e Miroku sono piaciute a molti(a me sono venute naturali sinceramente!^^) però magari ne sfornerò ancora qualcuna!;)Grazie millissime per il tuo appoggio e i tuoi complimenti!Un bacione

JhonSavor:Sono felice che per una volta sono io a farti ridere un po', visto che solitamente sei tu a farmi ridere con le tue spettacolari recensioni!;)Ahah come ho detto le scene tra Sesshomaru e Miroku sono piaciute molto, chi lo sa che ne tiro fuori altre!;)Eh sì, l'ho detto che non garantivo per la parte delle promesse!^^' Cmq ti ringrazio moltissimo per i complimenti e per la tua recensione!un bacione

Draco: Ciao!Ti ringrazio moltissimo per i tuoi soliti complimenti che mi fanno sempre molto piacere, sono contenta che i capitoli ti piacciano!Effettivamente mi sono divertita molto a scrivere il precedente capitolo e sono felice di essere riuscita a trasmettere questa cosa e ti ringrazio per il commento sulla scrittura, per me è importante anche se so che ho ancora molto da imparare!Al contrario questo è un capitolo molto triste ma al quale(non so perché) sono particolarmente affezionata quindi sono proprio curiosa di vedere che ne pensi!:DGrazie millissime!Bacioni

Vale728:Ciao!:DTi ringrazio molto, sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e di essere riuscita a rendere bene il matrimonio, ero sinceramente un po' dubbiosa riguardo a quel pezzo...La convinzione di Rin sulla figura da Principe di Sesshomaru sarà molto importante, vedrai nel prossimo cap...Intanto che ne pensi di questo?Grazie mille come sempre!Bacioni

Nimi_Chan: Grazie molto per i complimenti, sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e, ahimè, mi sa che molte avrebbero voluto essere al tuo posto ma non credo che la cara Kaggy ne sarebbe stata felice!;)Effettivamente il nostro ghiacciolino davanti alla piccola Rin si ammorbidisce un po'..Ma solo un pochino!;)Grazie per la recensione!baci

XxKagome_ChanxX: Ma vai tranquilla io sono sempre felice quando commenti ma hai tutto il tempo che vuoi a disposizione!:DSono davvero contenta che il capitolo precedente sia piaciuto, avevo molta paura di deludere le aspettative!^^' e di questo capitolo, un po' più triste ma importante, che mi dici?Grazie mille!Baci

DolceKagome:Ciao nuova lettrice!Sono molto felice che il capitolo ti sia piaciuto, spero davvero che continuerai a seguirmi!Che ne dici di questo cap?baci

Un saluto a tutti,
by LilyProngs

  
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