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Autore: ArjaBu    22/10/2018    0 recensioni
I PRIMI 8 CAPITOLI SONO STATI CORRETTI GRAMMATICALMENTE
-Questa è la storia di come sono cresciuta, è la storia di come la mia famiglia non di sangue ha riacquistato la sua Erebor,grazie all'aiuto mio e di un coraggioso Hobbit.
[dal testo]
-Cosa farete- chiese mio padre interessato.
-Ho messo su una compagnia. Noi tre e altri due nostri cugini e altri 6 amici e un ultimo verrà scelto da Gandalf- disse Thorin
-Hey, e noi?- chiese Kili rabbuiandosi
-Volete venire?- chiese confuso Thorin.
-Ma certo Zio!- tuonarono i due fratelli. Lui li guardò commosso, con un cenno breve della testa.
-Posso venire anche io Zio?- dissi subito io
-Thyra...- mi ammonì mio padre
-Snorri, è maggiorenne, può scegliere, e onestamente le farebbe bene-
lo fermò mia Zia
-Ma...- disse mio padre
-Papà, lasciami andare. So difendermi.- dissi accorata io prendendogli le mani.
-Non ho nulla da ridire- disse Thorin lanciandomi un occhiolino orgoglioso.
Guardai gli altri due . Dwalin sorrideva, Balin aveva gli occhi lucidi e annuiva.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Compagnia di Thorin Scudodiquercia, Kili, Nuovo personaggio, Sorpresa, Thorin Scudodiquercia
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8
Volavamo ormai da quelle che per la stanchezza che provavo sembravano ore, ero distesa sul corpo dell’animale e il piumaggio caldo mi infondeva tepore e sicurezza. Guardavo le stelle che brillavano nel cielo, ogni tanto lanciavo delle occhiate ai miei lati giusto per assicurarmi che i miei amici non fossero caduti o svaniti nel nulla. Kili restituiva di tanto in tanto lo sguardo, con una luce malandrina negli occhi castani.
Le guance rosse a causa del vento tagliente erano alzate a formare un sorriso birichino e quasi infantile. Fili invece, si teneva la bocca e lo stomaco con le mani e stava steso supino sull’animale rantolando dei gemiti di tanto in tanto. Per sua fortuna atterrammo dopo poco su uno spiazzo , eravamo in mezzo a una pianura verdeggiante.
Scesi dall’aquila, dandole un buffetto sul becco
-Grazie- le sussurrai guardandola dritta negli occhi.
L’animale abbassò il capo e si librò nell’aria.
Mi avvicinai ai miei compagni, stavo mormorando qualcosa, avevano formato un campanello un po più in la.
Al mio arrivo si aprì un varco tra di loro, Dwalin mi lanciò uno sguardo preoccupato e mi posò una mano sulla spalla. Incerta , con il cuore alla gola, vidi Thorin, esanime per terra. I capelli sparsi sulla roccia, il volto pallido.
Cercai lo sguardo dei fratelli , Kili mi fu accanto , il volto pallido.
-Zio!- tentò Fili
-Gandalf, puoi fare qualcosa?- tentai io in ansia.
Avevo preso la mano di Thorin tra le mie.
Era gelido. Mi tolsi il mantello di pelliccia dalle spalle e glie lo misi addosso. Il vecchio mago annuì gravemente e si avvicinò a Thorin.
Mise una mano sugli occhi chiusi e pronunciò delle parole sussurrate.
Guardavo Thorin con apprensione crescente, quando aprì gli occhi tutti respirammo di gratitudine.
-Il mezz’uomo- disse il re con un filo di voce
-Bilbo è qui, amico mio, sta bene!- disse sorridendo Gandalf e gentilmente spingendo Bilbo accanto a Thorin che ora si stava alzando con fatica.
Appena mise gli occhi su quelli dell’Hobbit, si scostò con mala grazia da Dwalin che lo stava sostenendo per non farlo cadere.
Come una furia si avventò sul piccolo Hobbit prendendolo per la camicia e strattonandolo malamente
-Tu, non ti avevo detto che saresti stato un peso? Non ti avevo detto che il tuo posto non era qui?-
Gli occhi lanciavano scintlle, la mascella contratta, le sopracciglia impegnate in una linea a v che lo rendava ancora più minaccioso
-Zio- tentò Kili sbalordito. Io non potevo credere alle miei orecchie, respiravo velocemente, e guardavo la scena spaventata e disorientata.
Thorin non cedeva e sembrava non aver sentito il nipote.
Bilbo nel frattempo si era fatto se possibile più piccolo, gli occhi grandi e spaventati velati di quelle che potevano essere lacrime.
Ferito e tradito tratteneva a stento i brividi. Non potevo capacitarmi di tutta questa ingratitudine.
Bilbo aveva rischiato la sua vita per proteggere quella del nano. I miei compagni erano rimasti taciturni.
Ma quello che accadde poi, fu uno shock per tutti.
Thorin tolse le mani dalla camicia di Bilbo e lo abbracciò. Rimasi scioccata ma felice, molto felice.
Bilbo per una frazione di secondo perse ogni tensione nel corpo e si fece abbracciare, non sapendo bene come muoversi.
Guardai Kili e istintivamente gli presi la mano, arrossii appena mi resi conto del gesto.
Levai immediatamente la mano, ma lui me la riprese, tra la sua calda, grande e forte.
Il mio cuore fece una capriola e sentii un calore improvviso al basso ventre e alle guance.
Mi azzardai a guardarlo, aveva un sorriso enorme, e guardava suo Zio che ora si scusava con Bilbo.
Io mi persi per un attimo in quel sorriso.
Era una di quelle tante cose che amavo di lui.
Era un sorriso caldo e bello da mozzare il fiato.
Un sorriso che comprendeva anche gli occhi, che si facevano subito più caldi e felici.
Avrei smosso mari e monti pur di continuare a vedere quello spettacolo.
Faceva male tanto era intenso e vero.
-Penso che dovresti riposare un po’- disse poi Gandalf
Thorin annui -Rimaniamo qui un giorno, prepareremo un campo- disse il re poi.
Aiutai Bombur e bofur a accendere il fuoco.
Sentivo una sensazione strana, mi girai e mi resi conto che Kili mi stava guardando dall’altra parte del campo, con lo stesso sorriso di pochi minuti prima,Fili tentava in vano di parlargli ma lui non sembrava curarsene, era come se fossimo in una nostra bolla di sapone.
Il mondo fuori si muoveva come al solito, ma noi no. Ci perdevamo negli abissi degli occhi dell’altro. Come persi in galassie lontane. Mi sentivo così vicina alla sua anima ora, ed era bello, talmente bello da far paura e allo stesso tempo di mandarmi in crisi emozionale.
La bolla si ruppe quando uno scocciato Bofur mi prese dalle braccia una pentola con poca grazia; borbottando un poco velato “Giovani e ormoni”.
Mi imbarazzai, e feci una risata nervosa.
Bombur invece mi guardava con uno sguardo che la diceva lunga.
Mi allontanai troppo nervosa e mi misi accanto a Dwalin che guardava il panorama vicino a un masso che dava sullo strapiombo.
-Dovremmo riuscire a dormire senza guardie stanotte. Le aquile veglieranno su di noi- gli dissi allegra.
Lui mi guardò e si mise a ridere sommessamente -La prima e ultima volta Thy! Godiamocelo finchè possiamo- disse poi allontanandosi
Io annuii perdendo lo sguardo verso le immensità della natura sottostante.
Pensavo a casa mia.
Alla mia famiglia.
Chissà quanto stavano soffrendo non potendo sapere se fossimo vivi o meno.
Misi una mano sul cuore, e attraverso le maglie della mia corazza sentì una protuberanza.
Passai la mano sotto la maglina e tirai fuori una pietra, e mi ricordai del talismano di mia zia.
Passai un dito sulla superficie della pietra viola liscia.
Incisa c’era una runa, la runa Thurs, la runa della protezione.
Poi mi ricordai delle parole della zia. Se la stringevo e pensavo a loro sarebbero venuti in soccorso.
Strinsi la pietra attorno alla mano, e pensai a lei, pensai poche parole ma concise: Stiamo bene, ci siamo quasi.
Riaprii gli occhi e mi trovai Kili che mi guardava divertito.
Lo guardai di rimando e gli sorrisi.
-Pensavi a casa?- mi chiese indagatore.
-Sì, stavo mandando un messaggio. Mi ero dimenticata di questa- gli dissi porgendogli la pietra.
Lui la prese dalle mie mani e la guardò -Thurs- dichiarò poi con un tono dolce
-Sai, te ne avrei data una anche io- disse poi con tono basso. Io strabuzzai gli occhi e per poco non mi andò di traverso la saliva
Lui divenne rosso e balbettò -S-se fossi stato un parente- disse poi poco convito e imbarazzato.
Era poco convincente e dovette rendersene conto pure lui perchè trovò molto interessante la punta di suoi stivali ricoperti di acciaio.
Calò il silenzio.
Non sapendo cosa rispondere lo abbracciai e presa da non so quale forza, gli stampai un bacio sulla guancia, molto , troppo vicino alle labbra.
Mi ritrassi subito raggelata. Kili incollò il suo sguardo caldo al mio e mi regalò uno dei suoi sorrisi, mi accarezzò la guancia lentamente, e posò le sue labbra sulle mie. Fu un bacio dolce, delicato. Eravamo ritornati nella nostra bolla.
Assaporai fremente quel momento che sognavo da anni.
Era ancora meglio delle mie apettative.
Lui era tenero.
La situazione invero non era nella migliori. Non eravamo a Novgorod, rischiavamo la vita ogni singolo secondo, ma quel bacio sembrava la cosa più giusta in quegli attimi. Il cervello e il cuore erano in fiamme, una sensazione di appagamento e allo stesso tempo mi lasciò stordita e incapace di parlare. Ci sciogliemmo con fatica. Incatenai il mio sguardo al suo
-Thy, io- incominciò lui con gli occhi chiusi e la sua fronte incollata alla mia.
-Non possiamo- conclusi io per lui. Alzandomi e lasciandolo li .
Ora che la bolla era scoppiata, mi sentivo fredda e un po’ lacerata all’interno.
Come se qualcuno avesse preso il mio cuore e ne avesse staccato un piccolo pezzo.
Sapevo che non sarebbe potuto succedere.
Non era possibile.
La situazione prima di tutto era assurda, stavamo andando a liberare una montagna dalla presenza di un drago e io cosa facevo?
Andavo a baciare nani su una rupe dopo aver rischiato di morire per mano di un branco di orchi assatanati.
Secondo, perchè lui?
Perchè non potevo trattenere i miei sentimenti?
Infondo lo stavo facendo da 10 anni.
Non potevo aspettare ancora un po’?
Cos’ero un animale che non sapevo controllarmi?
Rinchiuderli dentro di me e lasciare che piano piano mi divorassero e marcissero la mia carne e la mia felicità?
Grazie tante, Thyra
Perchè avevo deciso di rovinare la mia relazione con Kili?
Già, perchè?
Ah sì, perchè ero masochista.
Grazie tante.
Per fortuna, almeno nessuno sembrava essersi accorto del nostro bacio.
Mi lasciai cadere per terra nervosa e inviperita con me stessa accanto al fuoco.
Bilbo mi diede la scodella del cibo e in silenzio lo mangiai senza alzare lo sguardo dal piatto.
Nel frattempo anche Kili ci aveva raggiunti e silenzioso come me, mangiava accanto al fratello.
Evitavo di guardarlo negli occhi.
Non volevo che trasparisse il mio disappunto e la delusione.
Non volevo che si scusasse , non volevo dargli motivo per farlo.
Era stato un lapsus.
Eravamo in situazione di forte stress da mesi, e la carne è debole.
Sì, mi convinsi.
Non c’era altro oltre il mero desiderio carnale.


N.d.a
Ciao Fancuill* Eccomi di ritorno con un capitolo brevissimo, di transizione. Volevo dedicarlo a un evento particolare, il tanto e agognato bacio. Ho cercato di immedesimarmi al fine di rendere tutto più autentico, o quantomeno vicino alla realtà! Cosa ne pensate? Fatemo sapere! Ah, se volete ascoltare una canzone mentre lo leggete, vi consiglio questa canzone ”Moments Before the Storm - Poets of the Fall”. Ho scritto il capitolo ascoltandola!
Quanti fan di questi meravigliosi ragazzi ci sono tra di voi? :D dite dite!
Vi saluto e passo ai ringraziamenti: queste bellissime persone hanno messo la mia storia tra le seguite, e non posso essere più felice di così, quindi, grazie, davvero! Mi fate felice!!!!
Eriz
LaViaggiatrice
michela30
Thorin78
Alla prossima e fatemi sapere i vostri pareri!
Eireen
  
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