Fa caldo in questo buco nero
fa caldo e si gela.
Brucia la paura nella gola
si congela il corpo
in una isterica paralisi
in un terrore voluto
cercato
bramato.
Non voglio godere.
Perseguitata in vita e nella morte
in veglia e nel sonno.
Cosa è la mia vita
se non una folle ricerca della follia?
Cerco il mostro
che mi ha fatto nascere
che mi tiene appesa
su questo filo sottile
in bilico tra il tutto e il niente.
Un incubo che mi spinge giù
e mi riprende al volo,
un giocoliere sadico
che mi guarda cadere in pezzi.
Tortura la mente
non mi lascia respiri.
Ti cerco anche io
negli uomini che passano
nei segni sul mio corpo
negli sporchi muri
che insieme abbiamo eretto
nella mia mente.
Lavo via lo sporco dalle mie gambe
per insozzarmi la faccia.
Faccio il tuo lavoro
mi carico il peso
delle pietre tue sulle mie spalle
e me le lancio addosso
lapidandomi con rabbia,
mi flagello con le tue corde
con le tue parole
con i tuoi sguardi
i tuoi velenosi respiri.
Mi graffio con le tue unghie
e ti perdono.