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Autore: LorasWeasley    27/10/2018    3 recensioni
AU [solangelo]
"Stava sognando, giusto? Possibile che avesse quasi fatto una scenata di gelosia alla sua super cotta segreta e questa, non solo non era scappata, ma gli aveva anche dato un bacio in guancia di sua volontà?"
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'School'
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Hola! Ecco una nuova Solangelo
Fa parte della raccolta di OS della serie "school", ma si può leggere anche per conto suo senza problemi.
Fatemi sapere che ne pensate,
Un bacio, Deh
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Free Kisses


Nico amava Hazel.
La amava con tutto il suo cuore e avrebbe fatto di tutto per lei, ma quel giorno avrebbe solo voluta ucciderla.
Per colpa sua e di quello che aveva combinato con il suo armadio e tutti i suoi vestiti puliti era dovuto uscire con una maglia rosa con sopra la scritta “Free Kisses” in bianco.
Si sentiva così male al solo pensiero di doversi fare vedere a scuola con quella maglia che aveva cercato tra le sue cose invernali una felpa con la zip e se l’era messa di sopra.
 
In mensa, dopo aver comprato quel poco cibo che aveva intenzione di mangiare, si diresse al tavolo dove stavano seduti Will e qualche suo amico di cui Nico non aveva ancora imparato i nomi.
Scazzato sbatté il vassoio sul tavolo e si sedette scomposto accanto al biondo.
Tutti al tavolo si girarono a guardarlo con gli occhi sgranati.
-Bé?- sbottò infuriato il più piccolo con quel suo tono così freddo che fece distogliere lo sguardo a chiunque, tutti tornarono alle loro precedenti conversazioni, tutti tranne Will ovviamente.
Il biondo lo stava ancora fissando con le sopracciglia corrugate e le labbra strette in una linea sottile.
-Nico…
-Cosa!?- sbottò questo pentendosene un attimo dopo, non voleva trattare Will così, ma ce l’aveva con il mondo intero quel giorno, più della norma, s’intende.
Will non si fece intimidire, lo conosceva abbastanza bene ormai e sapeva come prenderlo.
-Ci sono 40 gradi- fece presente il più grande –e tu indossi una felpa in pile nera.
-È un reato?
Will alzò un sopracciglio, capì che Nico quel giorno era davvero incazzato visto che lo stava trattando malissimo, ma non se la prese.
Alzò semplicemente le spalle e cambiò argomento –Oggi torni a casa con me?
Nico abbassò lo sguardo sul suo cibo mordendosi il labbro inferiore, gli aveva appena risposto come un maleducato e l’altro non solo aveva fatto finta di nulla ma gli aveva anche offerto un passaggio. Come poteva non amarlo?
Arrossì completamente a quel suo pensiero e scuotendo la testa si affrettò veloce a rispondere alla sua domanda.
-Okay, ma ho educazione fisica all’ultima ora, quindi aspettami al campo.
Will gli sorrise –Mi troverai direttamente li, esco mezz’ora prima, ti aspetto sugli spalti.
Nico annuì e iniziò a mangiare svogliatamente mentre Will iniziava a parlare a raffica raccontando tutto quello che gli era successo quella mattina.
 
-Nico…- disse preoccupato Leo, un suo compagno di classe che l’aveva affiancato correndo al suo fianco –forse dovresti toglierti la felpa.
Nico si asciugò il sudore dalla fronte con il braccio coperto dal tessuto pesante –Sto benissimo- ansimò continuando imperterrito a fare i giri di campo che il professore aveva ordinato di fare come riscaldamento.
Ma stavano correndo sotto il sole cocente e alto nel cielo e, immancabilmente, Nico resistette solo un altro giro di campo, poi svenne.
Quando si risvegliò qualcosa di freddo e bagnato gli stava accarezzando il volto.
Sospirò di piacere e sbatté le palpebre per riconnettersi alla realtà.
La prima cosa che notò fu il volto di Will, aveva uno sguardo severo e preoccupato, Nico sapeva che di li a poco sarebbe arrivata una sfuriata.
-Sei un deficiente, Nico?
Come volevasi dimostrare.
Il più piccolo sospirò, poi abbassò lo sguardo verso il suo petto e si rese conto che ovviamente gli avevano tolto la felpa.
-Certo che no, per questo non mi volevo fare vedere con una maglia del genere.
Per enfatizzare di più la cosa indicò il tessuto con entrambe le mani, giusto per far vedere a Will che, se ancora non l’aveva notato, la maglia che indossava era rosa e aveva la scritta “FREE KISSES” a caratteri cubitali.
-Allora perché l’hai indossata!- Will era esasperato, una mano tra i capelli per calmarsi.
-Colpa di Hazel, ha fatto un casino con il mio armadio e con i miei vestiti- sventolò una mano in aria per fargli capire che era una storia lunga e non troppo importante da essere raccontata in quel momento, si mise seduto e si guardò intorno, rendendosi conto che erano solo loro due all’interno dell’infermeria della scuola.
-Come ci siamo arrivati qui?
Will gli lanciò una nuova occhiataccia, segno che non l’aveva ancora perdonato, ma comunque spiegò.
-Abbiamo lo stesso professore di educazione fisica, sono arrivato al campo proprio quando sei svenuto, sono corso da te perché mi hai fatto preoccupare tantissimo tra parentesi, quindi vedi di sentirti in colpa. E siccome piaccio a quel professore non ha avuto problemi a darmi l’okay per portarti in infermeria mentre lui continuava la sua lezione.
Prese un bicchiere pieno d’acqua poggiato li accanto e glielo passò –Bevi, c’è dello zucchero dentro, così ti riprendi.
-Sto bene- lo tranquillizzò il moro ma accettò comunque l’acqua.
-Certo che ora stai bene visto che ti ho tolto quella coperta di dosso!
-Oh andiamo Will, volevi che andavo in giro a dare baci gratis a chiunque?
-Ovvio che no!
La risposta di Will fu così veloce che entrambi arrossirono rendendosi conto di quello che voleva dire realmente.
L’imbarazzo scese nella stanza ma Nico riuscì a dissiparlo quando si mise in piedi, barcollò leggermente ma poi trovò il suo equilibrio, si avvicinò all’altro e con un sorrisetto divertito disse –Non l’avrei comunque fatto, ma ne andava della mia reputazione.
Si sporse in avanti e gli lasciò un leggero bacio in guancia –Grazie.
Poi si diresse verso la porta, non aveva nuovamente indossato la felpa ma se la stava stringendo al petto per nascondere come minimo la scritta –Allora andiamo? Hai intenzione di accompagnarmi ancora a casa, si?
Uscì dalla stanza ma Will non lo seguì, non subito almeno, troppo sconvolto per il bacio che aveva appena ricevuto.
Stava sognando, giusto? Possibile che avesse quasi fatto una scenata di gelosia alla sua super cotta segreta e questa, non solo non era scappata, ma gli aveva anche dato un bacio in guancia di sua volontà?
Si sarebbe impegnato per avere più di un bacio in guancia entro la fine di quell’anno scolastico, fu una promessa che fece a se stesso e aveva tutte le intenzioni di mantenerla.
[1014 parole]
  
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