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Autore: PrincessintheNorth    29/10/2018    1 recensioni
Prequel di "Family"!
Nel regno del Nord, una principessa e Cavaliere dei Draghi, Katherine, farà conoscenza di Murtagh, il Cavaliere Rosso che si è autoimposto l'esilio ...
In Family abbiamo visto il compimento della loro storia e il loro lieto fine: ma cos'è successo prima?
"-Principessa, per l’amor del cielo … - prese a implorarmi Grasvard. – Spostatevi da lì … non vi rendete conto di chi è?
-È Murtagh figlio di Morzan, ex Cavaliere del Re Nero, erede del ducato di Dras-Leona. – ringhiai. – So benissimo chi è. So anche che è un essere umano come me e come te, a meno che tu non sia un elfo sotto mentite spoglie. È un essere umano ed è vivo per miracolo. Quindi, dato che come me e come te è carne e sangue, gli presteremo le cure che necessita. Sono stata chiara abbastanza?"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castigo, Eragon, Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Selena/Morzan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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ERAGON
 
 
A nulla erano valsi i miei tentativi di tirare fuori i miei genitori da quella maledetta cella: Nasuada era irremovibile, si comportava in maniera sempre più strana, e di conseguenza la salute di mamma peggiorava sempre di più.
Mi stava morendo davanti agli occhi.
Da quando Katherine mi aveva offerto la soluzione (il diritto della primogenitura) su un piatto d’argento, ero estremamente combattuto sul far sì che venisse applicato o meno.
Non potevo semplicemente contattare Murtagh e dirgli “ehi, scusa, in realtà sono davvero tuo fratello e i nostri genitori sono vivi, stai vivendo in una menzogna da vent’anni, ti dispiacerebbe fare un salto giù rischiando la vita per salvarli?”.
Con ogni probabilità, mi avrebbe riso in faccia e consigliato un rimedio infallibile per le sbronze, per poi salutarmi e dire che doveva andare a giocare a rotola-rotola con Belle, appuntamento immancabile delle tre del pomeriggio.
Avrei dovuto mentirgli, raggirarlo, dargli un motivo serio perché venisse a Ilirea e poi convincerlo della bontà e sanità mentale di nostro padre, perché sapevo che mai avrebbe lasciato Katherine e Belle (soprattutto ora che avevano ucciso Grasvard e poteva godersi la sua famiglia in pace) per un problema che poteva risolvere qualcun altro.
Dovevo assolutamente trovare una soluzione, o sarebbero stati giustiziati all’alba.
Se Murtagh non intende spostarsi per via di Belle, osservò Saphira. Potremmo fare in modo che la scusa riguardi anche lei, indirettamente.
E cosa? La minaccia di un complotto?
No, questo lo spingerebbe a restare a Winterhaal. Dovremmo far sì che riguardi tutta la loro famiglia … magari una questione con risvolti economici e giuridici.
Risvolti economici e giuridici … sì, potrebbe funzionare. Ma Katherine è esperta in quel genere di cose, se scoprisse che è un inganno …
Murtagh ha Katherine, sì, ma noi abbiamo Morzan. Non è assolutamente uno sprovveduto, potrebbe persino aggirare la ragazza che conosce ogni legge di Alagaesia.
Questo è poco ma sicuro, sorrisi con rinnovata speranza.
Presi il mantello e mi precipitai nelle segrete.
 
 
- Quindi, fammi capire bene. – commentò Morzan una volta che gli ebbi espresso il mio problema. – Per salvarci vuoi invocare la primogenitura, e fin qua ci sono. Bella idea, oltre che … beh, l’unica. Il problema è che Murtagh non sarebbe bendisposto per motivi che non vuoi dire e per altri che invece sono noti, quindi devi raggirarlo inventando una storia che lo costringa a venire giù e che sia assolutamente inattaccabile economicamente e giuridicamente?
- Esatto. – asserii.
- Mmh … - iniziò a camminare su e giù per la cella, lanciando ogni tanto un preoccupato sguardo alla mamma, che dormiva sul pagliericcio. Dopo circa due minuti, un lampo gli attraversò gli occhi, e capii che aveva trovato la soluzione. – Due ladri di Lionsgate. Hanno rubato un oggetto prezioso della regina, lei li vuole mettere a morte, loro invocano la protezione del loro signore perché si dicono innocenti.
- Sì, ma … potrebbe tranquillamente mandarli a cagare …
- No. La Regina vorrà chiarezza sulla faccenda, e da quanto mi hai detto si sta comportando in maniera irragionevole in questo periodo. Digli che lo minaccia con un ordine di comparizione: prevede che, qualora il contattato non arrivi entro i tempi prestabiliti, sia espropriato dei suoi possedimenti. A questo punto sarà obbligato a venire.In meno di trenta secondi, mi aveva dato la soluzione perfetta. Coinvolgeva indirettamente Belle, perché se Murtagh avesse rifiutato l’ordine lei si sarebbe ritrovata senza parte della sua eredità: Katherine non solo non vi si sarebbe opposta, ma come lui si sarebbe inviperita e sarebbero venuti insieme, probabilmente. A quel punto, avremmo avuto anche un appoggio tangibile del Nord e la ragazza che conosceva, appunto, ogni legge.
Avremmo vinto senza neanche dire “beh”.  
- Grazie! – urlai, mentre già stavo correndo fuori dalla cella.Mancavano quattro minuti alla mezzanotte, ora in cui Nasuada avrebbe firmato il decreto che li condannava a morte: le prigioni distavano cinque minuti dal suo studio.
Non so come, ma feci in tempo, arrivando sulla sua porta senza più fiato.
Aveva già premuto la penna sulla pergamena per apporre la sua firma, e lentamente sollevò lo sguardo su di me.
- Sì? – fece, come spazientita.
- Invoco … il … diritto … alla primo … primogenitura. – ansimai tenendomi allo stipite.In un secondo lei sgranò gli occhi, mentre un’espressione d’ira le contorceva il volto.
- Ripeti, se ne hai il coraggio. – sibilò.
- Invoco il diritto della primogenitura. Finché Murtagh non darà il suo consenso non toccherai i miei genitori neanche con un dito. – ringhiai.
Mi fissò con aria truce per un minuto, per poi sorridere malvagia.
- Murtagh dovrebbe venire ad Ilirea per esercitare questo diritto. Quanto credi che ci metta ad esiliarlo e a proibirgli di venire?
- Quanto credi che ci mettano lui e Katherine Shepherd a prendere i draghi e la Marina e sterminare ogni città e villaggio dell’Impero? – ribattei a quel punto. – Stai attenta. Il tuo primo ministro è venuto a lamentarsi con me dicendo che l’hai costretto a mentire davanti a Katherine, dicendo che non avevi acconsentito a che i mercanti non pagassero i dazi delle importazioni. Non ne è contento, pensa di dimettersi e andare a lavorare da lei … hai idea di quanti segreti di Stato porterebbe con sé?
- Quanto credi che ci metta a mandare dei sicari a rapire quella mostriciattola che hanno appena avuto, allora? – rise. – Li avrei in pugno, a quel punto.Quello mi sconvolse.
Ma è seria?, fece Saphira, più stranita di me.
Stava minacciando Belle, la mia nipotina.
E questo non potei accettarlo.
- Mettiti contro la mia famiglia e sei morta. – sibilai a quel punto. – Sai cos’hanno fatto gli Shepherd all’ultimo nemico che hanno avuto, vero? Gli hanno aperto in due la schiena. Credi davvero che Murtagh e Katherine ti permetteranno di portargli via la bambina? Non hai idea di che risorse abbiano, loro due insieme sono più ricchi e potenti di tutti i tuoi nobili messi insieme, figurarsi di te. Hanno Dras-Leona. Da lì Katherine può arrivare con la Marina e prendere d’assedio Ilirea senza pensarci due volte, e ricordati che sono alleati con il Surda, che sta rompendo i trattati con noi. Sei tra l’incudine e il martello, deficiente. Il martello ce l'hanno loro, e non sono mai stati inclini alla benevolenza.
- Tu non puoi permetterti di darmi ordini! – sbraitò.
- Io non ti ho dato alcun ordine, ti ho solo illustrato la tua attuale situazione. In ogni caso, io ho chiamato il diritto del primogenito, quindi questo … - e presi il foglio su cui decretava la morte dei miei genitori. – Non serve più.
E lo lanciai nel camino.
- E se avrai bisogno di chiarimenti sulla legalità della cosa, contatta pure la Principessa Katherine, che conosce vita, morte e miracoli di ogni legge del continente. – ringhiai. Poi ebbi un’illuminazione, che avrebbe sicuramente aiutato la mia causa. – Ed essendo lei a conoscenza della situazione, mi ha già espresso il desiderio di poter difendere lei stessa mia madre e mio padre.
Non era vero, ovviamente: né Kate né tantomeno Murtagh sapevano niente, ma sapevo benissimo quando le abilità oratorie di mia cognata fossero temute nell’impero.
Era quel genere di ragazza capace di convincere una folla o un consiglio di ministri della bontà assoluta dei pirati e della loro necessità nel mondo dell’economia.
Come sospettavo, bastò la minaccia di Katherine a far indietreggiare Nasuada.
Che lei fosse un’ottima oratrice era noto: ed era altrettanto noto, sebbene non ci fossero prove certe, che era lei a gestire la maggior parte dei pirati che infestavano i mari. Se li era fatti amici, con il risultato che molti di loro ora pagavano regolarmente le tasse del Nord (e da quando lei era a capo della Marina l’economia era in decollo) e spartivano con lei i bottini delle navi a cui lei li indirizzava: tipicamente erano mercantili di nobili che l’avevano offesa, e i pirati la stimavano così tanto da prendere sul personale quegli insulti. 
Quando avevo chiesto a Murtagh se le storie su Katie e la pirateria fossero vere, aveva fatto un mezzo sorriso. “Vallo a provare” aveva detto. “Quella ragazza non lascia mezzo indizio in giro neanche per sbaglio. Non lo so nemmeno io”.
- Per cui useresti una puttanella del Nord contro la tua regina? – commentò però Nasuada, cogliendomi di sorpresa.
Credevo avrebbe accettato le mie condizioni, ma aveva scelto la strada che non volevo.
Tuttavia, l’insulto a Katherine, alla madre di mia nipote, a mia cognata, non lo potei accettare.
- Murtagh ora è al Nord, quindi esercito io i diritti su Lionsgate. E come esercente di tali diritti faccio presente che da oggi del nostro grano, del nostro vino e dei nostri tributi non vedrai più nulla nemmeno con un cannocchiale.
- Questo è illegale. – ringhiò.
- Assolutamente no. Murtagh è un duca, Katherine è una principessa. La differenza gerarchica ha fatto sì che ora Lionsgate appartenga formalmente al Nord.
Ennesima frottola.
Sapevo che Derek, Katherine e Murtagh avevano stipulato un contratto di matrimonio che nulla aveva a che vedere con quello di un qualunque altro matrimonio nobiliare: ciò che era di Kate rimaneva di Kate e ciò che era di Murtagh rimaneva di Murtagh.
Evidentemente però Nasuada non lo sapeva.
- Sai che si chiama secessione, vero?! – sibilò.
- No, è solo legge, e in quanto regina dovresti conoscerla. Probabilmente non hai letto l’avviso che Derek ti ha mandato, suppongo ci avrà pensato il tuo primo ministro.
A quel punto svegliai Franberg con la mente, e già un quarto d’ora dopo era nello studio di Nasuada.
Cosa succede?
Vuoi andare nel Nord? È la tua occasione. Basta che confermerai che Lionsgate appartiene al Nord.
Ma Lionsgate non … fece per dire, ma poi vidi che aveva capito.
Era sempre stato uno sveglio.
- Maestà, che Lionsgate ora sia territorio del Nord è un fatto compiuto. Non avete letto la postilla nel rapporto mensile di gennaio scorso che vi ho messo sul tavolo?Come ormai prevedevo dall’ormai perennemente incomprensibile comportamento di Nasuada, lei si alterò terribilmente.
- Un primo ministro che da dell’idiota alla sua regina, quindi?! FUORI DI QUI! – urlò. – SPARISCI DALLA MIA VISTA!
Ti ringrazio. Metti una buona parola con la Principessa per me, per favore.
Sarà fatto.
- E tu. – puntò il dito contro di me. – Se Murtagh in due mesi non sarà qua ammazzerò quei due bastardi come meritano!
Per quella sera, avevo vinto.
 




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Ciao a tutti! 
Che dire, penso proprio che il prossimo capitolo, al massimo quello dopo, sarà l'epilogo di questa storia ... che poi, epilogo. Questo è il prequel di Family, quindi aprirà la strada alla storia centrale! 
In ogni modo la Nasuada che vediamo in questo capitolo non è molto stabile di mente ... non ricorderà mica qualcuno? :) 

Alla prossima!
   
 
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