Capitolo 30
Emma venne messa al corrente di quanto fosse
successo.
Non si meravigliò nello scoprire l’esistenza
dei rotanti, anche se non ricordava il particolare che fossero dei abili
spadaccini. Nel film “Ritorno ad Oz” erano creature
fastidiose e pericolose per una bambina indifesa, ma non per esseri dotati di
poteri magici come la maggior parte di loro. Ma il particolare che la
inquietava era il fatto che il re impostore di Oz,
aveva utilizzato i cuori degli abitanti del regno per dare loro vita.
“Ascoltate, mentre mi trovavo negli inferi, una
delle solite anime che mi ha guidato fino ad ora e che proviene da questo
regno, mi ha raccontato la sua versione della storia e dato che loro possono
vedere molto più di quanto possiamo noi, c’è un nuovo fatto che, non ci
cambierà la vita, ma Dorothy, potrà aiutarti a non farti sentire in colpa!”
disse Emma, rivolgendosi a tutti i presenti, successivamente a Dorothy che
prestò lei attenzione.
“Il fratello del Re di Oz
non si è liberato a causa della morte del re degli gnomi, ma è stato liberato
dagli inferi, per ostacolarci nella nostra missione. Inoltre il suo continuo
cercare di rubare gli smeraldi era perché ne cercava uno in particolare. Uno
smeraldo potente che lo avrebbe reso l’uomo più potente di Oz,
tanto potente da potersi proclamare un dio!” spiegò Emma.
“Tutti gli smeraldi hanno in sé un po’ di
potere, ma in minima parte, tanto che al massimo puoi far comparire qualcosa di
piccola dimensione una volta sola, poi diventa una semplice pietra dal bel
colore verde, ma ho sentito parlare di alcuni smeraldi con più poteri. Il mio
ciondolo ne è un esempio, ma ci sono smeraldi ben più potenti, come quello che
alimenta la città di smeraldo e se qualcuno con cattive intenzioni dovese
trovarne uno simile…sarebbe un bel problema!” disse Zelena.
“Quindi possiamo dedurre che ha trovato quello
che cercava e ora vuole dominare Oz con la forza!”
disse Snow “Ma perché strappare i cuori alle persone
ed eliminare il colore? Mi sembra un’assurdità che lo abbia eliminato solo perché
anni in una prigione verde lo hanno portato ad odiare il colore.
“Se si crede un dio penserà di poter
controllare chiunque a suo piacere e come sappiamo il cuore è il mezzo più
semplice per raggiungere questo scopo!” disse Regina.
“E se poi gli servono per animare burattini
come quelli che ci hanno attaccato…tutto è chiaro!”
“Si, ma Alvin mi ha accennato anche a
qualcos’altro mentre cercavo di non farmi ammazzare!” disse Emma. “I cuori
hanno anche il compito di renderlo più potente. Perché anche lo smeraldo più
potente sarà comunque più debole rispetto alla magia di qualche altro reame.
“Zelena ha un potere
molto forte. Il suo potere si equivale al mio!” disse Regina.
“Io non sono realmente di queste terre e ho
poteri miei dalla nascita, oltre al fatto che siamo sorelle e quindi abbiamo le
stesse potenzialità. Lo smeraldo mi aiuta solo a incanalare meglio le mie
capacità, dato che da ragazza, ogni tanto perdevo il controllo dei miei
poteri!” spiegò Zelena “Quindi Emma non ha tutti i
torti. I cuori hanno un grande potere e
ad Oz ne si ha un grande rispetto. Questo ovviamente
se non lo si vuole usare per scopi personali!”
“Mia
sorella ha ragione! Il cuore è il centro di tutto. Permette la vita. Possiamo
definire il cuore di ogni essere umano è
magico!” disse Regina.
“Spiegati meglio Regina!” disse Snow.
“Come ha detto Emma, più cuori raccoglie il re,
più può ottenere potere, perché come ho appena detto è vita. Pensateci. Se si
vuole uccidere qualcuno o ferirlo profondamente, dove lo si colpisce? Dritto al
cuore, perché è un organo potentissimo. Tu Snow, hai
diviso il tuo cuore con David e lui è tornato a vivere. Riflettete! L’uso della
magia della salvatrice, l’essere che è sempre stato definito come uno dei più
potenti conosciuti, trae la sua potenza dall’ amore e l’amore da dove nasce?
Dal cuore. Perché esistono così tanti modi di dire che contengono la parola
cuore? Tenere il cuore in mano, donare il proprio cuore, metterci il
cuore, avere una stretta al cuore,
togliersi un peso dal cuore, essere il cuore della festa ecc.? Perché il cuore
è tutto. È magia!”
“Ma se fosse così tutti quanti avrebbero dei
poteri!” disse Dorothy.
“è così, ma non tutti i poteri sono come quelli
che possediamo io, Emma o mia sorella” disse Zelena
“Ci sono vari poteri, alcuni vengono definite più abilità nel fare qualcosa, ma
che comunque rendono speciali ognuno di noi. Inoltre coloro che possiedono una
magia più come la nostra, se non si manifesta di suo, come è successo per me,
bisogna allenarla e soprattutto crederci. Vi ricordate quando Henry ha provato
a distruggere la magia a New York?”
Tutti annuirono “Per riportarci indietro avete
chiesto a persone appartenenti al mondo senza magia di esprimere un desiderio.
Per un attimo ci hanno creduto è hanno usato la loro magia inconsapevolmente
per far sì che quel portale si aprisse, non sono di certo state delle monetine
ad aprire il portale!” disse Zelena.
“Mia sorella ha ragione e ho anche una teoria
per quanto riguarda il sortilegio che sta cancellando il colore ad Oz. Le spiegazioni possono essere due o entrambe. A noi
servono oggetti colorati, mattoni gialli, smeraldo che ha la caratteristica di
essere verde e le scarpette rosse di Dorothy, quindi questo sortilegio ci complica la vita e la
seconda è che controllare un cuore che non ha sentimenti, essendo il colore
trasmettitore di emozione, è più facile!” Disse Regina.
“Più facile? Non mi sembra che tu, Gold o chi
altro, abbia mai avuto difficoltà a controllare qualcuno a cui avete estratto
il cuore!” disse David.
“Vero, ma il cuore in questione era uno…non
centinaia!” disse Regina.
“Quindi in poche parole più cuori riusciamo a
togliere dalle grinfie del fratello del re, più questo si indebolisce?” disse
Emma.
“Dovrebbe!” disse Regina.
“Direi allora di cominciare a sottrargli i
cuori che ha dato a questi rotanti per farli vivere!” disse Emma, avvicinandosi
a un cuore e prendendolo in mano. Si concentrò e lo rese di nuovo normale, con
tanto di colore.
“Non credo che questi cuori gli diano chissà
quali poteri, ma può essere un inizio!” disse Regina, per poi compiere lo stesso gesto della
salvatrice.
Tutti i cuori vennero ritrasformati, rimaneva
solo da restituirli ai loro padroni, cosa che non si sarebbe rivelata facile,
essendo Oz altamente popolata.
Ma il gruppo sapeva che non potevano rimanere
fermi ad aspettare un miracolo. Dovevano cominciare a muoversi e andare
incontro al pericolo se volevano ottenere qualcosa. L’obbiettivo primario era
far tornare il colore o gli elementi di cui avevano bisogno non avrebbero
funzionato. Le scarpette rosse di
Dorothy erano diventate grigie in quanto le indossava Ruby quando fu colpita
dall’incantesimo. I mattoni gialli, avevano perso anch’essi il loro colore
caratteristico e lo smeraldo che serviva loro, nonostante non sapessero ancora
quale fosse e dove trovarlo, aveva poche probabilità di essersi salvato dal
sortilegio del re.
Non sapevano bene come agire, ma decisero che
dopo le avventure di quella giornata, ci avrebbero pensato il giorno dopo. Le
bambine erano visibilmente stanche, ma avevano ancora voglia di giocare tra di
loro, nonostante le richieste dei genitori di mettersi a dormire. La capanna di
emergenza usata da Zelena e Dorothy in quel periodo
era piccola, ma con la magia riuscirono a sistemarsi in modo piuttosto decente.
Vennero stabiliti anche lì dei turni di guardia, per assicurarsi che niente li
sorprendesse durante il sonno, ma Emma non sembrava tanto interessata a sapere
quando fosse il suo turno, in quanto fu la prima ad addormentarsi. Si era
appoggiata alla spalla di Killian, mente discutevano
sul da farsi, ma le sue palpebre si chiusero contro la sua volontà. Morfeo la
stava chiamando e non riuscì a sottrarsi a quella piacevole chiamata. Potè farlo tranquillamente, perché Zelena,
dopo aver saputo cosa stessero passando Emma e la sua nipotina, aveva creato
dei talismani di protezione contro tutto ciò che riguardava gli inferi,
tecnicamente, oltre alla protezione delle anime dai sogni, aveva anche la
protezione di quel talismano, che erano una protezione in più anche per quanto
riguardava le visioni.
Emma inizialmente era scettica, non credendo
che un semplice ciondolo potesse proteggerla da qualcosa di così potente, ma Zelena poteva creare qualcosa di così forte, in quando era
stato proprio Ade, il dio degli inferi a insegnarle qualche trucchetto. Si
amavano e Ade sapendo che gli inferi non erano un posto sicurissimo, le aveva
detto come proteggersi da brutti incontri e ora quell’insegnamento era tornato
lei utile.
“La mamma dorme, papà!” disse Alice,
sbadigliando subito dopo “Deve essere tanto stanca!”
Killian sorrise “Si, si è stancata molto oggi!” disse
osservando la moglie e sostandole una ciocca di capelli davanti al viso.
“Anche la mia sorellina è stanca!” aggiunse la
bambina.
Killian la guardò un po’ confuso. Non sapendo se si
riferisse alla sua sorellina immaginaria o a Chloe.
Non ne aveva ancora parlato con Emma, ma vedendo come la bambina andasse
d’accordo con sua figlia e sapendo che la piccola non aveva una famiglia, gli
era passato per la mente di adottarla e dare anche a lei un posto da chiamare
casa.
Non poteva averne la certezza, ma secondo lui
anche per la testa di Emma poteva frullare un’idea del genere.
Killian la sistemò nel letto a lei destinata e provò
nuovamente a mettere a nanna anche la figlia, ma la bimba non volle andare nel
suo letto. Infatti, scappando dal padre che provò ad afferrarla, si andò a
nascondere sotto le coperte accanto ad Emma, la quale non si svegliò per il
movimento, ma automaticamente avvolse il braccio intorno alla figlia.
Killian si intenerì alla scena. Non avevano tempo per
coccole e momenti in famiglia ultimamente e non potè
chiedere ad Alice di lasciare riposare sua madre comodamente. Emma stessa
l’avrebbe voluta accanto a lei.
Tutti, tranne Dorothy e Ruby e Robin, convinta
con molta difficoltà, in quanto alle altre sue amiche era stato concesso loro
di andare all’avventura con o propri genitori, si recarono alla città di
smeraldo.
Tutti rimasero sorpresi a quanto videro, tutti
tranne Zelena.
La città era senza il ben che minimo colore, nemmeno uno pallido, ma non
era tanto l’assenza di colore a turbare il gruppo, bensi
le varie persone che viaggiavano in giro per la città come automi e con estrema
lentezza. Non sembravano fare caso a niente e non sembravano nemmeno
intenzionati a fare qualcosa. Erano lì che vagavano senza meta.
“Questo è quello che succede quando a un essere
umano viene strappato il cuore dopo essere stato anche colpito dalla
maledizione?” chiese Snow.
“Si, è come se fossero morti, ma possono ancora
camminare. Un destino orribile a mio parere!” disse Zelena.
“Almeno Ruby ha ancora il cuore!”
“Bhe ridiamo un po’
di vitalità almeno alle persone di cui abbiamo il cuore!” disse Emma, prendendo
la borsa, dentro la quale vi erano come minimo una ventina di cuori rossi e
pulsanti. Non ebbero problemi a trovare i loro proprietari, ci volle solo
tempo. I cuori stessi funzionavano come
guida per trovare i loro padroni.
“Sembra una vivre
card di One piece!” disse
Emma, mentre seguiva il cuore che le indicava la strada.
“Una che?” chiese Snow
e Emma guardandola le diede un sorriso malinconico e disse “Henry avrebbe
capito!”
Non appena i cuori tornavano al loro posto,
anche il colore tornava nei loro proprietari.
C’era qualcosa che non andava però e tutti poterono notarlo subito.
Nonostante fossero tornati nel loro aspetto
normale, avevano uno sguardo minaccioso, qualcosa che non rassicurò minimamente
l’intero gruppo. Cercando di capire cosa non andasse in quelle persone quando
si ritrovarono completamente circondati.