Durante questa visita con il suo psichiatra, il Dottor Giunta, questa ragazza parla della terribile e preoccupante concezione che ha di se stessa, disegna il suo corpo come lo ha sempre visto, come un mostruoso e colpevole pezzo di carne. Parla dell'odio profondo e radicato che prova verso se stessa, parla della violenza con cui desidererebbe punirsi. Si pasticcia con la penna rossa, per rappresentare i pasticci dei suoi pensieri.