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Autore: MorwenRivendell    20/11/2018    1 recensioni
Hayden Hill è difficile,carattere duro e complicato.
Ha raggiunto un punto della sua vita nel quale ha allontanato tutti. Ormai non vede una via d'uscita, crede di aver perso tutto e passare un mese a casa di sua nonna in una città fredda e lontana non sembra migliorare la situazione,sa però che potrà trovare un po' di pace e tranquillità. Ma non sempre le cose sono come ci aspettiamo. Hayden scoprirà presto, infatti, di non essere la ragazza ordinaria che aveva sempre creduto di essere, la ragazza è la portatrice dell'anello e questo la porterà a vivere avventure in terre lontane e che non le appartengono, in un tempo che non è più il suo e affrontare nemici molto più potenti di lei.
Ma se avesse qualcuno dalla sua parte? Qualcuno che le aprirà gli occhi e la farà sperare di nuovo? E se fosse Legolas colui che è destinato ad assumersi questo compito?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Gli occhi mi si chiudono involontariamente alla vista delle grandi aquile ormai a un palmo di naso da noi. Una volta riaperti, mi ritrovo davanti il becco dorato di uno di queste. Mi allontano di un passo, un po’ per la paura e un po’ per ammirarla meglio. La ricoprono piume gialle e bianche, così perfette da essere quasi scintillanti. Si avvicina a me, scontrandomi leggermente la mano con il becco, per poi allontanarsi di nuovo. Io la guardo ancora e per un attimo mi pare che mi strizzi l’occhio. 

 

“Gli piacete” 

 

Sobbalzo al suono improvviso della voce di Legolas, che spunta alle mie spalle. Alla mia reazione ridacchia, forse rendendosi conto del mio disagio verso l’animale. 

 

“Legolas?” Chiedo timidamente

 

“Lady Hayden?”

 

“Cosa ci facciamo con loro?” 

 

Lui mi guarda per un attimo, mentre io spero con tutta me stessa che la risposta non sia quella che mi aspetto. La risposta dell’elfo non arriva mai, essendo interrotta dal grido di Gandalf.

 

“Forza, siamo pronti!” 

 

Mi sento improvvisamente sollevare per i fianchi dal vecchio per essere messa sopra la schiena dell’acquila dorata, non faccio in tempo neanche a reagire o a pensare che Legolas si siede dietro di me, prima di prendere il volo. Tutto quello che la mia mente riesce a formulare e la mia bocca a dire è un sonoro 

 

“Cazzo!”

 

Che riecheggia nel cielo della terra di mezzo.

Non apro gli occhi per quelli che mi sembrano anni e rimango immobile stretta al collo del pennuto. Anche il mio accompagnatore rimane un po’ in silenzio con me, ma non a lungo. 

 

“Hayden, dovete stare tranquilla” 

 

“Odio Gandalf, che mi ha messa in questa situazione, odio te che non gliel’hai impedito, odio quella stupida soffitta che mi ha fatta arrivare fino a qui” 

 

Dico tutto d’un fiato, sempre con gli occhi serrati. Lui ride, come sempre.

 

“Fingerò di non avervi sentito, solo perché siete terrorizzata” 

 

“Grazie Legolas” 

 

“Aprite gli occhi, all’inizio vi farà paura ma appena vi accorgerete della vista cambierete umore” 

 

“Scordatelo”

 

“Non ve ne pentirete”  

 

Forse convinta dal suono della sua voce cristallina, apro leggermente un occhio. Sento i palmi delle mani umidi e i battiti del cuore accelerati, però ha ragione: la vista è stupenda. 

 

“Lo so Hayden” 

 

Io mi giro verso di lui sorridendo

 

“È la seconda volta che mi chiami solo Hayden” 

 

Lui mi sorride a sua volta, fa per rispondermi quando l’aquila d’improvviso s’inclina a destra,  facendomi sbilanciare all’indietro, verso il vuoto. Lancio un urlo, che non aiuta per niente. Legolas fa per afferrarmi ma il suono acuto della mia voce spaventa l’animale, che ruota ancora, di scatto. Il brusco movimento mi fa scivolare completamente e mi ritrovo a guardare a faccia in giù il bosco, afferrata da Legolas per una caviglia. Lancio uno sguardo all’elfo, che inizia a tirarmi su. 

 

“Vi ho presa, state tranquilla” 

 

“Tranquillissima!”

 

dice, vedendo l’espressione sul mio volto. 

Sto per rilassarmi e risedermi al mio posto, quando qualcosa mi raschia il braccio, facendomi male. 

 

“Ma cosa...” 

 

Legolas afferra l’oggetto prima che ricada giù, facendomi vedere che si tratta di una lancia. 

 

“Come diamine hanno fatto a farlo arrivare qua su?” 

 

Solo in quel momento mi rendo conto che per riafferrarmi siamo scesi di parecchi metri, mettendoci alla portata dei cavalieri neri. Legolas fa in modo di risalire più in alto, fino a nasconderci in mezzo alle nuvole. 

Una volta al sicuro, mi accascio sul collo dell’Aquila. Un liquido rosso scende a fiotte lungo il mio braccio destro, attraverso il taglio che sento partire dal polso fino alla spalla. 

 

“Dobbiamo fermarci in un posto in cui non ci scorgano” 

 

“Legolas non ce n’è bisogno, sto bene” 

 

“Non dite sciocchezze” 

 

Non riesco a ribattere, perché L’Aquila si ferma su una montagna, immersa dalla nebbia e dalla neve. Legolas mi fa sdraiare sul ghiaccio, sopra il suo mantello. Il taglio sembra essere più profondo di quanto pensassi e il dolore non è dei più sopportabili. 

In poco tempo ci raggiungono gli altri membri della compagnia, tornati indietro una volta averci visti lontani. Frodo e Sam si avvicinano a Gandalf, porgendogli delle piccole sacche marroni con dentro bende e erbe curative. Mentre li osservo mettersi a lavoro, mi sento terribilmente in colpa. Non ho nulla di grave, ho un graffio, probabilmente mi sono lussata una spalla o qualcosa del genere, ma non sono così in pessime condizioni da fermare tutti.  

 

“Credo che dovremmo fermarci qui per la notte” dice ad un tratto Aragorn 

 

“Cosa? No! Ormai siamo vicini!” Ribatto immediatamente.

 

“Pazientate, Lady Hayden. Avete bisogno di riposo” mi risponde con fare paterno. 

Nuovamente non so cosa ribattere, così rimango in silenzio. Il mio sguardo cerca L’elfo che si trova in piedi sul precipizio della montagna, a guardare lontano. 

Il mio primo pensiero è quello di andare a parlargli, ma poi mi rendo conto che non sembra volere compagnia. Si gira verso di me, come se sapesse che lo cerco, e mi guarda. Non muove le labbra e sono troppo lontana per udire le sue parole, ma sento ugualmente la sua voce nella mia testa

 

“Vi ho causato abbastanza seccature” 

 

Non capisco come stia facendo ad entrare nei miei pensieri e non capisco neanche come comunicare. 

 

“Perdonatemi, Lady Hayden, voi dovete terminare il vostro viaggio. Siete qui per una ragione superiore a qualsiasi altra, sopratutto a me. Perdonatemi se l’avevo dimenticato o semplicemente avevo finto di farlo, ma non desidero continuare a commettere lo stesso errore e neanche voi dovete. Perdonatemi”

 

Cerco ancora la sua voce tra i miei pensieri, ma non sento che il rumore del vento gelido nelle orecchie. Guardo verso di lui, cercando una spiegazione, ma nel punto in cui era un attimo prima, si trova solo la fitta nebbia.

-

-

 

Salve! Eccomi con un nuovo capitolo. 

Dopo la svolta tanto attesa dello scorso, ora ne troviamo una del tutto inaspettata. Cosa vorreste che succeda tra i nostri due protagonisti? 

Quanto ci metterà Hayden a portare a termine la sua missione? 

Ma sopratutto, dov'è finito Legolas?? 

 

Voglio tutte le vostre ipotesi a riguardo, quindi se vi va lasciate un commento! 

 

A presto, Morwen.

  
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