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Autore: _M4h_    22/11/2018    1 recensioni
Questa è una storia che parla di amore, di speranza e del tempo che passa inesorabile a volte troppo lentamente ed altre davvero troppo in fretta.
Non é stata pensata come seguito della ff “Per Sempre” ma potrebbe benissimo esserlo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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 Hello !! ecco a voi un nuovo capito, spero sia di vostro gradimento. Enjoy!

Kagome si diresse, stanca morta, a casa di Inuyasha.
Ed antrando in casa, la prima cosa che fece fu gettare il più lontano possibile le sue scarpe. Chiedendosi mentalmente quale potesse essere il nome del degenerato che aveva creato le scarpe col tacco.
Sicuramente un sadico.. ma con buon gusto, doveva ammetterlo!
La seconda cosa fu di gridare “VINO*” quando vide la bottiglia adagiata sull’isola in cucina.
Fu ancora più felice quando vide Inuyasha avvicinarsi, sicuramente richiamato dal suo urlo, con un cavatappi nella mano destra e un bicchiere da vino in quella sinistra : una visione paradisiaca.
La ragazza allora disse “lo sai perché ti amo così tanto Inuyasha?”
“perché sono un figo da paura?” rispose il mezzodemone sprezzante
“ehm no!” disse la ragazza “perché conosci i miei bisogni primari” e lo baciò con trasporto, con molto trasporto, ok davvero troppo trasporto “ehm Kagome” l’interruppe contro voglia Inuyasha “ci sono gli altri di là che ci aspettano, e soprattutto ci sentono…” disse lui visibilmente in imbarazzo.
“ummh ok, conosci quasi tutti i miei bisogni primari” e così dicendo la ragazza gli fece l’occhiolino e si diresse verso i suoi amici, lasciano dietro di sé un Inuyasha piuttosto accaldato.
“Allora, cosa mi sono persa?” chiese Kagome sorseggiando il suo bicchiere di vino, come se nulla fosse.
“Molte cose! Ma.. Inuyasha dove l’hai lasciato?” chiese Sango
“starà sicuramente facendo una doccia fredda” disse d’un tratto Sesshomaru fissando con sguardo divertito Kagome
“eh, ah si é come dice lui” barbùgliò la ragazza “ma cominciate pure a raccontare non dobbiamo aspettarlo, tanto lui conosce già la storia” cambiò repentinamente discorso Kagome, evitando cautamente lo sguardo del cognato.
In quel momento Inuyasha entrò in salotto con due vassoi di stuzzichini.
“ma non eri sotto la doccia?” chiesero Sango e Kohaku sorpresi
“quale doccia?” rispose Inuyasha confuso.
Tutti si girarono verso Sesshomaru. Il demone si accontentò di alzare le spalle in segno di risposta, Kagome divenne se possibile ancora più rossa e Miroku iniziò a ridere senza ritegno.
Quando riuscirono a calmare Miroku, decisamente ben troppo ilare, Sango e Kohaku incominciarono a raccontare a Kagome del brunch, dei sogni di Rin e di tutto il resto.
Dopo un momento di silenzio la ragazza disse “volete quindi dirmi che Rin si ricorda di noi? Ogni notte sogna il nostro passato? Ed adesso si ricorda anche  che noi siamo i protagonisti dei suoi sogni?” chiese Kagome, gli altri annuirono “ma è fantastico, vuol dire che tra poco ricorderà tutto e tu e lei potrete stare di nuovo insieme” disse rivolgendosi a Sesshomaru.
Il demone assentì con un cenno della testa “ed io ritroverò i miei cognatini preferiti” aggiunse Kagome con occhi sognanti, questa volta ricevette un occhiataccia torva da parte di Sesshomaru “non ti piace proprio il termine cognato eh?” disse la ragazza, ma prima che il demone potesse ribattere Miroku disse sovrappensiero “e secondo me sarà anche più rapido del previsto”.
“Perché?” chiesero gli altri in coro
“perché oggi Rin ha avuto un dejà-vous del suo passato, esattamente come nei suoi sogni, solo che questa volta era sveglia. Non impiegherà molto a ricordarsi tutto.” disse l’ex-monaco
“cosa dobbiamo fare quindi?” chiese Inuyasha.
“Innanzitutto evitate il vostro strambo comportamento di oggi” disse deciso Sesshomaru “se vi bloccate e la guardate come fosse un alieno ogni volta che Rin fa un riferimento, anche lieve, alla rinascita non credete che inizierà a farsele due domande? Rin è lungi dall’essere stupida” concluse il demone.
“Certo scusaci. E’ solo che ci sorprende davvero la rapidità con cui in questa vita lei riesca a recuperare i suoi ricordi” si scusò Sango.
“Bhe spero che farete del vostro meglio, da stasera in poi” disse Sesshomaru
“stasera?” chiese Inuyasha
“si, l’ho invitata. Non dovrebbe tardare” rispose il demone
“che bello! Avevo proprio voglia di vederla!” disse Kagome
“Tsh. Questo è il vino che parla” concluse Inuyasha.
“Inuyasha.. A CUCCIA!” gridò Kagome ed il mezzodemone si schiantò a terra. “Idiota!” commentarono gli altri quattro all’unisono.

Rin arrivò più o meno un’ora dopo e per fortuna Kagome le aveva lasciato del vino. Era stata una giornata molto lunga, la sua amica Reiko aveva scoperto che il suo ragazzo la tradiva, e l’amante era quella che il suo ormai ex-ragazzo le aveva presentato qualche giorno prima come la sua “migliore amica”. Quindi aveva passato la giornata a consolare Reiko, che nel mentre malediceva il suo ex e una ragazza di cui non conosceva neanche il nome.

Era felice di essere lì. Era felice di essere con lui, e con tutti gli altri ovviamente.
Oddio, ma che le prendeva? Lei non era così, se ne fregava dei ragazzi, non le era mai importato di avere una storia d’amore. Non era il tipo di ragazza che trascurava gli amici per un ragazzo e soprattutto non sopportava l’idea di avere un ragazzo. Lei era felice da sola, felice e libera. Si!
Eppure, da quando aveva incontrato quel demone non faceva altro che pensare a lui tutto il giorno ed anche la notte. C’era qualcosa che li univa lo sentiva nel profondo, non era normale attrazione ciò che provava per lui. Era puro amore, quello con la a maiuscola. No, non poteva essere. Lo conosceva da pochissimo tempo e si erano parlati si e no tre volte. Ok, doveva parlare con lui per cercare di capire. Ma dove era finito? Ah eccolo lì. Era uscito sul balcone. Ok, lo avrebbe raggiunto e gli avrebbe parlato, avrebbe scoperto che era come tutti gli altri e la cottarella le sarebbe passata! Si era deciso. Ok, però era meglio prendere del vino per farsi coraggio.
Inseguito a queste elucubrazioni Rin usci e si avvicinò a Sesshomaru, il quale sentendola arrivare si girò verso di lei.
Il vino le annebbiava i sensi, non era stata una buona idea. Pensando a ciò si perse negli occhi dorati del demone.
Sesshomaru a un certo punto le chiese “tutto ok?”
“eh? Ah si” pensa Rin pensa a qualcosa.. “Sai tu non piaci molto alla mia amica Keiko” disse la ragazza
“La conosco?” chiese il demone sinceramente curioso
“ehm no” ammise Rin
“ah. E come fa a detestarmi allora?” chiese Sesshomaru
Merda! Pensò Rin “bhe perché le ho parlato di te, di come sei e di come ti sei comportato” rispose onestamente Rin
“capisco. E cosa pensa di me esattamente questa tua amica?” chiese lui
“bhe francamente lei ti considera un playboy senza scrupoli. Ma non devi prenderla sul personale, Keiko, considera tutti i ragazzi degli esseri ignobili. E tu non fai eccezione” concluse la ragazza
“e tu? Sei daccordo con la tua amica?” s’informò Sesshomaru
“mmh bhe non saprei. Non ti conosco, ma da ciò che ho visto non hai la classica vita da playboy, sei più uno stacanovita. Sei sempre a lavoro. A meno che..” Rin ebbe un’ispirazione “esci con la tua segreataria. No troppo cliché. Ah! Ci sono, esci con una tua collega” disse la ragazza fiera
“Sono un avvocato Rin. É un mondo molto competitivo non certo un luogo adatto per farsi degli amici. Inoltre la mia segretaria é un vechio demone kappa di nome Jaken” cocluse Sesshomaru, fissandola con una luce strana negli occhi che si spense quando Rin disse semplicemente “Ah che nome buffo!”
“già. Comunque no, non ho nessuna ragazza nascosta” disse il demone.
Rin sorrise involontariamente, questo gesto scateno un impercettibile sorriso di soddisfazione in Sesshomaru.
Dopo un breve momento di silenzio Rin chiese “Sesshomaru, dimmi la verità” sentirla pronunciare il suo nome lo fece sussultare, ma la ragazza continuò a parlare, senza accorgersene “Gli altri pensano che io sia strana e/o pazza? A volte mi guardano come se fossi un mostro ed altre ho l’impressione che mi stiano nascondendo qualcosa. Ok, ora mi rendo conto di sembrare paranoica ma..”
“Rin, non sei pazza. Loro sono delle persone piuttosto particolari.. ma ti vogliono molto bene. Non devi preoccuparti” la rincuorò il demone.
“E tu? Mi vuoi bene anche tu?” ok era decisamente il vino che parlava ma era Rin che voleva sapere la risposta quindi attese una sua risposta.
Lui sorrise, cioè fece il suo solito mezzo sorriso terribilmente affascinante, ma non disse nulla. Si avvicino a lei, molto molto vicino. Prese la sua mano destra con la sua e la baciò. Baciò il suo avambraccio. Salì fino alla spalla. Le baciò il collo, dolcemente, salendo sempre più su fino ad arrivare alla guancia. Baciò la guancia della ragazza. Le baciò il naso, la tempia, gli occhi e la fronte. Baciò ogni parte del viso della ragazza ma non la sua bocca.
Dei rumori provenienti dall’interno della casa li interruppero. Si divisero. Il momento era finito, lo sapevano entrambi. Rientrarono.
Rin si sedette sul divano appena in tempo per sentire Kohaku dire a Inuyasha “Scusa ma tu non lavori mai!”
“Simpatico.. sono in ferie forzate! Troppi straordinari. In teoria anche Kagome doveva essere in ferie ma ha preferito lavorare.” disse Inuyasha in tono fintamente accusatorio
“non é che ho preferito lavorare e che siamo a corto di personale. Mi hanno affidato due nuovi casi quindi non é proprio il momento di chiedere delle vacanze!” disse la ragazza sbuffando
“Si si lo sò” disse lui.
La serata, o forse sarebbe più corretto dire nottata, passò tranquilla tra risa, storie e bevande.

Continua...

* questo è un mio piccolo omaggio a Robert Baratheon (Game of Thrones) povero genio incompreso..

   
 
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