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Autore: lmpaoli94    26/11/2018    0 recensioni
Harry, Louis, Liam, Nialle Zayn sono morti in uno spiacevole incidente aereo durante uno dei loro tour.
I fan e tutto il mondo piangono la loro morte per il tragico destino che hanno avuto i loro beniamini.
Ma cosa succederebbe se tornassero sulla terra come angeli e non ricordassero più niente?
Chi li avrebbe potuti aiutare?
E soprattutto, è stato davvero un incidente?
Genere: Commedia, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Confusi, i ragazzi si recarono nel posto dove Dio gli aveva detto.
Prima di salire sul Tower Bridge, incontrarono un uomo che stava giocando con sua figlia.
< Ma quello è Simon Cowell > esclamò Zayn.
< Più in alto, papà! > esclamò una giovane bambina.
< Quella sembra essere sua figlia. È davvero graziosa > esclamò Niall.
< Credete che sia lui che… >
< Chi? Simon? Può essere una cattiva persona, ma addirittura toglierci di mezzo…  >
< Papà? Chi sono quelle persone che ci stanno fissando? >
< Quali persone? >
Appena l’uomo alzò lo sguardo, il suo viso si inondò di sorpresa.
Sembrava che gli si fossero gelate le vene.
< Cosa? Riescono a vederci? >
< Ma allora voi… >
Spaventato, Simon portò via sua figlia dalla presenza dei cinque ragazzi.
< Simon! Aspetta! >
< Papà, perché stiamo correndo? >
< E’ una lunga storia. Tuo padre ha fatto una cattiveria molto più grande di lui. >
I cinque ragazzi evitarono di inseguirlo.
La situazione era già fin troppo problematica.
< Ragazzi, pensate anche voi a quello che penso io? > domandò Harry.
< Sì. Abbiamo trovato il nostro uomo. >
 
 
Simon si rifugiò insieme a sua figlia Caroline in un bar lì vicino.
< Papà, perché siamo scappati? Chi erano quei ragazzi? >
La bambina di cinque anni continuava a fare molte domande.
< E’ una lunga storia, Caroline… Magari un giorno te ne racconterò. >
Simon era sbalordito.
Credeva che gli One Direction non esistessero più.
Ma a volte il destino è davvero beffardo.
< Vuoi qualcosa da bere o da mangiare, Caroline? >
< No. Voglio solo tornare a casa. >
< Un attimo, piccola mia. Consumo qualcosa e poi ce ne andiamo. >
Non poteva lasciare sua figlia sola.
Non dopo che le anime degli One Direction continuavano a tormentarlo.
Prese sua figlia per mano e la condusse al bancone del bar.
< Cosa posso servirle, signore? > domandò il barista.
< Uno scotch liscio, per favore. >
< Subito. >
< Papà, se la mamma sa che stai bevendo… >
< Ma tu non gli dirai niente, va bene? >
< Non so se posso mantenere questa promessa > replicò la bambina con tono imbronciato.
< Ascolta, papà in questo momento ha bisogno di sfogarsi e di riflettere… Appena tutto si sarà sistemato, smetterò di bere, va bene? >
< E quando potrebbe accadere tutto ciò? >
< Non lo so, Caroline. Ma ti assicuro molto presto. >
< Ecco il suo scotch > fece il barista porgendogli il bicchiere.
< Grazie. >
Ma mentre l’uomo stava consumando la sua bevuta, con la coda dell’occhio vide che gli One Direction lo stavano fissando.
“Oh, no.”
< Vieni, tesoro. Dobbiamo andarcene da qui. >
Pagò il conto al barista e prese la mano di sua figlia tirandola con irruenza.
< Fermati, papà. Così mi fai male > protestò la bambina.
< Allora sbrigati. Dobbiamo andare. >
Simon e sua figlia corsero fuori dal locale.
Presero un taxi e in pochi minuti si ritrovarono a casa.
< Adesso cambiati e vai a dormire. Tuo padre deve fare una cosa importante. >
< E cioè? >
< Non c’è tempo per le spiegazioni. Fai quello che ti ho detto. >
Con lo sguardo triste, la bambina corse al piano di sopra.
Inorridito, Simon si guardò attorno.
Il suo cuore batteva all’impazzata.
Era nervosissimo.
< Venite fuori se avete il coraggio! > gridò l’uomo facendosi coraggio.
Ma nessuno rispose.
Nella sua casa regnava un silenzio tranquillo.
< Allora? Venite fuori! >
< Non c’è bisogno che tu urli > fece Zayn alle sue spalle.
Vedendo il volto del ragazzo, Simon sobbalzò dallo spavento.
< Siamo qui, Simon… Purtroppo in veste di fantasmi > fece Louis.
< Perché tu ci hai uccisi > disse invece Liam.
< E noi vogliamo scoprire il perché > rincarò la dose Niall.
Ma Simon non rispose.
Era profondamente turbato.
< E la cosa ancora più frustrante, è che non riusciamo a ricordare niente della nostra vita passata > mormorò Harry.
< Lasciatemi in pace! Io non ho fatto nulla! > gridò per difendersi.
< Sul serio? Peccato che qualcuno ci abbia detto che tu hai la coscienza sporca… >
< Chi?! Questo non ha importanza… >
< Allora? Come credi di pagare i tuoi errori? >
< Ci hai rubato la nostra vita… Che tu sia maledetto, Simon Coldwell! >
Anche se i ragazzi erano degli spiriti, Simon si sentiva impotente dinanzi a lui.
Stava piangendo dalla disperazione.
Non sapeva cosa fare e Come reagire.
< Perdonatemi, ragazzi. Io non volevo… >
< Perché l’hai fatto, Simon? >
< Perché ero geloso di voi… Della vostra carriera… Una carriera che io non ho mai avuto… >
< E hai deciso bene di ucciderci? >
< Non so cosa mi sia preso. Sono impazzito completamente… Vi prego di perdonarmi. >
< Come possiamo perdonarti?! > tuonò Harry < Ci hai uccisi! >
< Non potremmo mai tornare ad essere umani. >
< Questo non è del tutto vero, ragazzi. >
   
 
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