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Autore: DarkYuna    26/11/2018    1 recensioni
È buffo, di come a volte basti una sola frazione di secondo, per mutare totalmente le sorti del destino.
Un respiro, un battito di ciglio... uno sbadiglio, e le tessere del puzzle che formano la tua vita, semplicemente mutano, si mescolano, plasmano un nuovo disegno e tu ricominci daccapo ad assemblare tutti i tasselli per giungere al risultato finale.
Un singolo istante insignificante, che poi renderà importante il resto.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Evans, Nuovo personaggio, Sebastian Stan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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11.







 
Hai mai confuso un sogno con la vita?
Quando la realtà assume toni pastello, luci soffici, suoni dolci, sfumature d'amore e sorrisi di vera felicità.
Hai mai confuso un sogno con la vita?
Quando, dopo aver strisciato all'inferno, esci fuori dagli abissi più dolorosi e scorgi il paradiso.
Hai mai confuso un sogno con la vita?
Quando sei così felice, da chiederti se è tutto vero o la tua fantasia, alla fine, abbia preso il sopravvento.
Hai mai confuso un sogno con la vita?
 
 
Le dita di Chris accarezzano tenere la pelle nuda della mia schiena sensibile, ha un sorriso sfolgorante, le iridi di una lucentezza abbacinante. I capelli tirati indietro, la barba curata. Indossa un vestito elegante maschile color blu oltremare, una cravatta azzurra sotto ad un panciotto ed una camicia bianca.
Accanto a lui, abbastanza instabile su un paio di décolleté che si intonano con il lungo abito da sera in chiffon bianco in stile impero, sprovvisto di bretelle, ci sono io. Il busto sorregge fermamente il seno, la scollatura è impreziosita da lustrini scintillanti, così come la vita. I capelli sono stati raccolti in un chignon da cui fuoriescono alcune ciocche delicate, che ricadono a sbuffo sul collo nudo.
Tutto ciò che ho stasera, appartiene ad un qualche stilista famoso, di cui ho dimenticato il nome per la quinta volta. Sono stata truccata da una makep-arist assunta da Chris solo per me, riuscendo nell'impresa titanica di nascondere pelle orrenda, occhiaie ed imperfezioni evidenti.
 
 
Le macchine fotografiche scattano all'impazzata, i flash mi accecano più volte, ho la mascella ferma in un sorriso costante e mi impegno con tutta me stessa per non fare una brutta figura alla premiere globale di Avengers Infinity War a Los Angeles.
 
 
Sono trascorsi un paio di mesi dalla fine delle riprese e, dopo aver venduto la libreria in Italia, Chris mi ha aiutata nella parte burocratica, per aprirne una nuova a Boston, lì dove convivo con lui. Abbiamo convenuto insieme che continuare a scappare era assurdo, se la nostra intenzione era di costruirci una vita, quindi, la settimana precedente siamo apparsi sulle copertine delle più famose testate giornalistiche di gossip Americane, seguita da una lunga intervista, per formalizzare la nostra relazione.
Sul red carpet della premiere, siamo ufficialmente una coppia, nella prima uscita come tale.
Chris non mi trascura un solo istante, in ogni foto che viene scattata, ci sono io al suo fianco. Ho provato varie volte ad allontanarmi di qualche passo, per lasciargli il giusto momento di gloria, però lui ha preteso a gran voce la mia presenza in ogni momento.
 
 
Una giornalista si avvicina a noi, la telecamera è puntata dritta sulla mia faccia, resto in silenzio però, sono troppo agitata ed intimidita dal contesto per essere totalmente me stessa.
<< Ed eccoci qui con Chris Evans: Capitan America. Emozionato per stasera? >>, domanda cordiale la donna, con un microfono in mano, è molto brava nel suo mestiere, non è invadente o arrogante. Gli occhi incontrano spesso i miei, sorride solidale, nemmeno potesse leggermi nel pensiero su quanta difficoltà sto facendo stasera tra attori famosi e persone che fanno parte di questo mondo patinato.
 
 
<< Oh, lo sono sempre. >>, conferma disponibile Chris, ha un tono brioso, allegro, difficile non esserne contagiata. << C'è stato davvero un duro lavoro, grande dedizione ed una trama molto coinvolgente. Sono sul serio curioso sull'effetto che farà sul pubblico. >>. Sono risposte preimpostate, ha già centinaia di repliche pronte per ogni intervista che gli verrà fatta. Lo guardo totalmente stregata, mi sento come una luna che orbita attorno al suo pianeta.
 
 
<< Sappiamo che la tua bellissima fidanzata ha assistito alle riprese del film... >>, inizia a dire, dapprima a Chris, poi il quesito si dipana ad entrambe. << Cosa potete dirci a riguardo? >>.
D'improvviso vengo messa sotto i riflettori, inizio a sudare freddo e caldo, la bocca diviene peggio del deserto del Sahara alle quattro di un afoso pomeriggio e penso in fretta a qualcosa di sensato da dire.
 
 
<< Beh... >>, incomincia Chris, guardandomi radioso, ha miele e zucchero riflessi negli occhi. Non sta parlando anche per me, perché vuole la scena solo per sé, ma perché sa quanto io sia nervosa. << ... ci siamo conosciuti proprio in quei giorni. C'è stato uno stacco dalle riprese ed ho trascorso qualche giorno a Boston dalla mia famiglia. Sull'aereo ho conosciuto Andria e credo di non essermi mai innamorato di una persona al primo sguardo. >>. Parla con la giornalista, però è me che scruta, con un'indulgenza che fa palpitare il cuore.
 
 
La donna appare conquistata dal racconto, anche lei vorrebbe una storia d'amore così.  
<< E tu Andria, cosa puoi dirci? >>.
 
 
Fatico a staccare l'attenzione da Chris, per non apparire maleducata dinanzi ad una sconosciuta con cui sto conversando.
<< Stavo andando a Boston per una vacanza, ero intenta ad occuparmi della mia vita, con i suoi ritmi, problemi e sogni, non ho fatto davvero caso a chi avessi vicino. Poi ho alzato lo sguardo ed ho incontrato gli occhi di Chris e da allora non ho smesso di guardarli. >>. Le mie parole non sono costruite a tavolino, permetto al cuore di esporre i sentimenti così come li provo e di lasciarmi trascinare da essi.
 
 
La giornalista ridacchia, incredula.
<< Non ti sei accorta che accanto a te c'era Chris Evans? >>, ripete scettica, sottolineando quanto possa essere fantastico il destino a volte.
 
 
Scuoto la testa.
<< Proprio no. >>.
 
 
<< Io però mi ero accorto di lei. >>, si frappone Chris. << Insomma, è impossibile non accorgersi di lei: è bellissima! >>, enfatizza, come se fosse la cosa più ovvia di tutte.
 
 
Divento così rossa da non riuscire più a proferir parola, sorrido solamente imbarazzata.
 
 
<< Sembrate due novelli sposi. >>, dichiara lei, trovando il beneplacito di Chris. << Tu sei elegantissimo e lei in bianco, siete un sogno per chi vi guarda. >>. Non c'è alcuna invidia.
 
 
Chris scrolla le spalle, mi stringe maggiormente a sé, non permette a nessuno di parlare male di me o di rovinare questo momento.
<< Ah ma il vestito da sposa di Andria sarà molto più bello di questo. >>, afferma malizioso, consapevole di cosa avrebbe scatenato.
 
 
<< Cosa? >>, prorompe la giornalista, stupefatta.
 
 
<< Cosa? >>, sbotto io. Il cuore si è fermato definitivamente, ho come un tuffo al centro del petto e sbarro gli occhi.
 
 
<< Ho capito bene? >>, chiede conferma la donna. << Vi sposerete? >>.  
 
 
<< Intendo. >>, riprende lui, ridendo a crepapelle. << Quando sarà il momento, il vestito da sposa di Andria sarà davvero speciale, così come lo è lei. >>.
 
 
<< Chi è che si sposa? >>. Nella conversazione spiritosa si inserisce Robert  Downey Jr. che abbraccia me in completa amicizia. Ho conosciuto la sua famiglia, la moglie e i figli. << Non sono stato invitato, come avete osato? >>.
 
 
<< L'invito è in viaggio. >>, commenta ilare Chris.
 
 
<< Ed è anche ora che il ragazzone metta la testa a posto, con la nostra Andria. >>, prosegue Robert affabile. << Ci ha conquistati tutti questa dolce ragazza: impossibile non affezionarsi a lei. Ti inviteremo. >>, dice alla giornalista, grata di essere presa in considerazione.
 
 
Sorrido, felice di aver trovato il mio posto in cui brillare. Con le persone giuste sono divenuta una persona giusta, non ci sono più ombre a minacciare la mia vita.
 
 
L'attenzione si sposta a qualche metro più avanti, c'è una concitazione inarrestabile: è arrivato Sebastian Stan. Differentemente dalla maggior parte dei presenti, non è accompagnato da nessuna figura femminile.
L'ultima volta che l'ho visto è stato a Gennaio, da allora non ci siamo più incontrati o parlati, al contrario di tutti gli altri, con cui ho mantenuto vivo il rapporto.
Nonostante avessimo chiarito tutto, avverto una faccenda in sospeso aleggiare tra noi due, una sensazione che turba alla bocca dello stomaco, nell'istante stesso in cui mi sono accorta della sua presenza.
 
 
È abbigliato con un elegante completo corvino che gli calza a pennello, cravatta bordeaux, camicia bianca, sguardo di ghiaccio turchese. La barba è stata ridotta ad una manciata di millimetri, i capelli acconciati con pochi tocchi di gel... bello come lo è nei miei ricordi, anzi, forse di più.
Scruta attorno a sé, con una mimica sicura, ogni cosa è sotto controllo, non ha timore di essere sotto i riflettori. Le iridi stupefacenti arrivano fino a me e la terra trema di nuovo sotto i miei piedi, l'ascendente che vanta non è finito.
 
 
Faccio un timido cenno con la mano, intanto che l'intervista prosegue con Chris e Robert, mi prendo il lusso di estraniarmi momentaneamente.
 
 
Sebastian ha bisogno di mettermi bene a fuoco perché vestita così non mi riconosco neanche io, avverto gli occhi infuocati scivolarmi sul corpo, con un evidente trasporto. Inarca un sopracciglio, davvero sbalordito dalla mia persona.
<< Bellissima. >>, mima con le labbra. Nessuno pare accorgersi di questo frangente illecito.
 
 
Sorrido di rimando, in un tacito ringraziamento, ci passa accanto salutando Chris e Robert con reale affetto, mi squadra ancora, mi abbraccia di slancio, è tutto normale per chi non sa cosa è successo tra me e Sebastian.
<< Il mio cuore batte ancora per te. >>, sussurra lancinante, al mio orecchio. Con il trambusto che c'è solo io posso udire la sua voce. Nulla è mutato nel sentimento che nutre nei miei confronti, è ancora l'uomo che arde dal desiderio, reso più selvaggio dai precedenti rifiuti e la lontananza.
 
 
Sono presa alla sprovvista, non immaginavo che una semplice cotta potesse protrarsi così a lungo. Vorrei rispondere, ma c'è troppa gente che ci attornia, c'è Robert, c'é Chris, la giornalista, il mondo intero, poi lui indietreggia subito ed ho giusto il tempo di razionalizzare le parole letali, prima che lui passi oltre, fingendo nonchalance.
 
 
Ho nell'anima un turbinio sgradevole, vorrei non lasciarlo andare, tuttavia ho fatto la mia scelta, so che va bene così.
Sforzo per non pensare a ciò che Sebastian ha appena confessato, indosso il sorriso più bello, rido ad una battuta di Robert e mentre
 
 
Sebastian se ne va per la sua strada, io continuo per la mia.  
 
 
 
 
 
 
 
 
Pochi mesi dopo:
 

<< Posso guardare adesso? >>, strepito nuovamente, impaziente. Ho una benda che copre gli occhi, per impedirmi di vedere la sorpresa che Chris ha preparato con tanta cura.
 
 
<< Ancora un minuto. >>, prende tempo, fa cadere qualcosa ed impreca sommessamente.
 
 
<< Va tutto bene? >>. Sono ferma in corridoio, la porta dinanzi a me è aperta, riesco a sentire odore di legna, pino, qualcosa di dolce che aleggia nell'aria. << Ti sei fatto male? >>.
 
 
<< No, tranquilla amore. >>.
 
 
Ho sempre avuto una sorta di avversione per i nomignoli o gli appellativi zuccherini, ed è buffo che, quando ci si innamora, tutte queste cose svenevoli, sono in grado di renderti felice.
Quest'estate Chris ha comprato una casa a Boston, non molto distante dalla sua famiglia e stiamo trascorrendo il primo Natale come si deve, in quello precedente era impegnato con le riprese di Avengers Infinity War.
 
 
<< Bene, è tutto pronto! >>, decreta infine. I passi rumoreggiano sul pavimento, prende le mie mani. << Okay, vieni qui. >>. Mi guida all'interno della stanza e ci fermiamo nel bel mezzo di non so cosa.
 
 
Sorrido involontaria, non ho la più pallida idea di cosa aspettarmi, ma qualsiasi cosa sia, so che sarò comunque contentissima.
<< Posso togliere la benda? >>.
 
 
<< Non ancora. >>. Schiarisce la gola, scivola alle mie spalle e mi cinge in vita. Il respiro rasenta il viso. << Ricordi cosa mi hai detto quando ci siamo incontrati, cosa ti avrebbe fatto sul serio felice? >>. Ha la voce emozionata, è così su di giri che ne vengo contagiata.
 
 
Impiego relativamente poco a rammentare la mattina in questione, era il giorno dopo il mio arrivo a Boston l'anno scorso, mi aveva invitata a fare colazione insieme. Gli avevo raccontato del mio sogno natalizio e, nell'istante stesso che capisco che la sua sorpresa ha a che fare con questo, una musica dolce si diffonde dallo stereo.
 
 
Last Christmas 
I gave you my heart 
But the very next day you gave it away 
This year 
To save me from tears 
I'll give it to someone special 
 
 
Traffica impacciato con il nodo della benda e, quando riacquisto la possibilità di vedere, resto sconvolta dalla visione d'insieme.
 
 
Il soggiorno è stato addobbato ad arte.
Sul caminetto acceso, c'è un esuberante festone natalizi, composto da Poinsettie e lucette lampeggianti. Sono state appese una decina di calze ricamate con Babbo Natale, renne e pupazzi di neve. Poco più sopra vi sono candele rosse su candelabri dorati. Appeso alla parete è stata posizionata una meravigliosa e grandissima ghirlanda con su scritto "Merry Christmas".
Le tende bianche sono state sostituite da altre di colore bordeaux.
Accanto al divano si erige un imponente albero di Natale alto almeno due metri, decorato in maniera impeccabile, sotto si trovano una ventina di regali incartati. Sul tavolino basso al centro della stanza, è stata posta una tovaglia di cotone lavorato, a forma di fiocco di neve, su di esso ci sono delle mini candele in bicchierini, poste a cerchio. I cuscini del sofà sono stati rimpiazzati da cuscini a tema. Mini alberi di natale sono sparsi in tutta la stanza, assieme a lanterne accese e Babbi Natale dalle forme più bizzarre.
Dodger, il cane di Chris, e adesso anche un po' mio, se ne sta beatamente sdraiato accanto al camino a riscaldarsi.
Sembra di essere in uno di quei film natalizi, che ti fanno sognare ad occhi aperti.
 
 
Batto le palpebre estasiata, boccheggio incapace di dare voce ai sentimenti di gioia incommensurabile.
<< Oh mio Dio! >>, gonfio a dismisura le vocali. << È straordinario! Hai fatto tutto da solo? >>. Ho il cuore colmo di una festosità immensa, talmente tanta che finisco per commuovermi per davvero.
 
 
<< Tutto da solo. Buon Natale, amore mio. >>. Le braccia si allacciano in vita, il petto aderisce perfettamente con la schiena e mi culla dolcemente, ben contento della reazione. << Questo è il primo di numerosi Natali insieme. >>.
 
 
Giro la faccia verso di lui, ho le lacrime che mi solcano il viso, non riesco a fermarle, non sono mai stata così contenta da piangere: è la prima volta.
<< Ti amo più di quanto potessi credere possibile. >>, ammetto, sono così piena d'amore per lui, da poterne morire.
 
 
Asciuga il volto umido con l'indice e mi bacia con una dolcezza che rasserena l'anima.
 
 
 
 
 
 
 
E ancora:


La Ball Drop è la sfera che alle 23:59 inizia la sua discesa durante il countdown di 60 secondi, si trova in cima al grattacielo di One Times Square a New York.
È il 31 Dicembre, mancano una manciata di secondi all'entrata del nuovo anno. Siamo circondati da migliaia di persone che rumoreggiano, urlano, scalpitano, fanno il conto alla rovescia, nessuno bada veramente a noi due.
 
 
Chris scosta una ciocca di capelli dalla mia fronte, sorride morbido.
<< La leggenda... >>, mormora. << È ancora valida. >>.
 
 
10... 9... 8...
 
 
<< Se ti bacio fino a dopo la mezzanotte, allora dovremmo sposarci. >>. Penso che stia scherzando, che voglia solo giocare come fa sempre, invece lo sguardo si illanguidisce, si accosta con dolcezza e preme amorevole la bocca calda, sulla mia congelata.
 
 
... 3... 2... 1...
 
 
Il boato scoppia fragoroso, rischiando di assordarci definitivamente, coriandoli e confetti, fuochi d'artificio e colori luminosi rallegrano a giorno la piazza nei primi minuti,  il mondo intero scoppia di giocondità per il nuovo anno, si muove veloce, festeggia tumultuoso, mentre noi restiamo fermi tra la folla a baciarci.
 
 
Chris si stacca adagio, le labbra arrossate, di tanto in tanto si incontrano con le mie. Non capisco più nulla, ogni volta che mi bacia, tutto dentro di me smette di funzionare.
Apre gli occhi, ci pensa su poco, è una decisione presa da tempo e che adesso necessita di essere esternata. Tiene il mio viso tra le mani, come la più sacra delle reliquie.
<< Sposami Andria... non c'è nient'altro che io voglia di più nella mia vita. Manchi solo tu per renderla perfetta e poi sarò l'uomo più felice della terra. >>.
 
 
La dichiarazione azzera le facoltà intellettive, l'unica cosa che posso fare è guardarlo ed amarlo più della mia stessa vita, godendo di ogni singolo istante che trascorro e che trascorrerò con lui.
<< La leggenda è vera, dunque. >>, rispondo. Chris ci impiega un paio di secondi per capire il responso, il sorriso prende campo sul volto bellissimo. << Sì. Voglio sposarti Chris. >>.









Note:
Come promesso ho pubblicato prima. In realtà dovevo pubblicare ieri, ma ho avuto problemi di connessione, ma alla fine ce l'ho fatta.
So che è un capitolo di passaggio, ma in un certo senso serviva sia per far capire che Sebastian è ancora innamorato nonostante il tempo e la lontanza. Riesce a mettere in crisi Andria con poche parole, anche se lei decide comunque di sposare Chris. 
Ma ancora non è detta l'ultima parola *risata sadica*.

Visto che si avvicina Natale, sto mettendo Last Christmas dei Wham, ovunque... sarà colpa di Deadpool xD 

So che Chris non c'era alla premiere di Infinity War, ma mi serviva, quindi ho stravolto un po' la realtà. 
Per i vestiti indossati da Chris e Sebastian mi sono ispirata a degli indumenti che hanno usato davvero in differenti contesti.   

Ringrazio ancora chi mi sta seguendo in questa storia, ringrazio tutti, chi commenta e chi fa il fantasmino. 

 
La storia può presentare errori ortografici.


Un abbraccio.
DarkYuna. 

 
  
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