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Autore: vale_cullen1992    16/07/2009    36 recensioni
Bella, Rosalie e Alice: tre sorelle, ammirate da tutti e con una passione: le scommesse. Edward,Emmett e Jasper: tre fratelli, il rifiuto della scuola, i cosidetti "Sfigati". Cos'hanno in comune?? Una scommessa tra sorelle, che coinvolgerà i tre poveri Cullen.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Scommettiamo? - Quando una scommessa ti cambia la vita' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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capitolo 4 bacio

Scommettiamo?

Capitolo 4: Bacio.

Pov Rosalie.

Osservai per l’ennesima volta l’orologio, camminando avanti e indietro, nervosa. Erano quasi le diciassette ed Emmett Cullen era decisamente in ritardo. Chissà quale parte della frase “alle quindici e trenta a casa mia”, non aveva capito.

Il suono del campanello interruppe la mia marcia. Mi precipitai ad aprire, rallentando nell’ultimo tratto. Dovevo dare l’impressione di essere perfettamente calma, non nel ben mezzo di una crisi isterica.

- Ehilà, Rose! Come và? – mi salutò allegramente Emmett.

- Sei in ritardo, idiota! – risposi, facendolo entrare e chiudendo la porta.

- Oh si, scusa! Ero in palestra! – annunciò fiero, indicandosi.

Indossava una canottiera bianca e calzoncini neri. I capelli erano ancora un po’ umidi e le guance arrossate. Un bello spettacolo, nel complesso.

- Tesoro? Sei rimasta colpita dal mio fascino? – Un bello spettacolo, distrutto non appena aprì bocca.

- Ma piantala! Siediti sul divano e stai zitto! – ordinai, indicandogli il divano rosso poco distante.

Emmett mi guardò, confuso.

- Beh, che ti prende? – chiesi seccata.

- Perché nel divano? –

- Perché, dove sennò? –

- In camera tua, ovvio! – rispose, come se fosse la cosa più normale e ovvia del mondo.

- Sogna Emmett! Sogna! Siediti sul divano, torno subito.- Salii velocemente al piano di sopra, nella mia camera. Afferrai il libro sul letto e scesi in salotto. Meglio non lasciare per troppo tempo lo scimmione da solo.

- Rose, ho sete! Hai una birra?- si lagnò appena mi vide.

Gli sbattei il libro davanti incenerendolo con lo sguardo, per poi andare a prendergli quella dannata birra.

- Attento a non strozzarti, idiota. – sibilai porgendogliela.

- Grazie cara. Sai, se ti vedesse qualcuno non ci crederebbe… Tu, Rosalie Swan, bellissima e snob, reginetta del ballo scolastico, che serve me, Emmett Cullen, bellissimo e semplice ragazzo ignorato da tutti… da non credere! – ridacchiò. Ben visibile, però, una nota di amarezza nella voce.

- Fottiti, Cullen. – strepitai. – Ora, se la pianti di dire cazzate, passiamo a questo! – annunciai, afferrando il libro e mettendolo sotto il suo naso.

- Galateo? È uno scherzo, vero? – chiese impallidendo notevolmente.

- Ti sembra uno scherzo? Grazie a questo libro otterrai ciò che ti manca: ovvero le buone maniere! Ora sei rozzo, volgare e non sai rapportarti con gli altri. Io, mio caro, rimedierò a tutto questo! – annunciai orgogliosa.

- Prego? – sibilò. – Tu non mi renderai come il tuo damerino biondo! Perché, ci scommetto, tu lo trovi perfetto! Un modello a cui ispirarsi, magari…- continuò malignamente.

- La gente come te pagherebbe per essere come il mio Royce! – dissi, alzando la voce.

- Il tuo Royce? Il TUO Royce è un fottuto bastardo! – ringhiò.

- Ma come ti permetti! – strillai.

- Perché, non è vero?! La tua anima gemella si diverte a rendere impossibile la vita a mio fratello! Sai quante risse abbiamo fatto? – sbraitò rabbioso.

Fu peggio di uno schiaffo in piena faccia. Royce aveva spesso qualche livido, ma si giustificava dicendo di esserseli procurati giocando a football. Ora venivo a sapere che erano il risultato di risse!

 - Non è… ma cosa… - balbettai sconvolta.

- Scommetto che non ne sapevi nulla! Sai cosa fa per divertirsi con i suoi simpatici amici? Gli rigano la macchina. Mentre è in doccia, durante ginnastica, gli pisciano le scarpe e gli rubano i vestiti… Sono talmente tante le cose, che non spreco tempo ad elencartele. E io dovrei pagare per essere come lui? Ma per favore… Ringrazia Edward, altrimenti ora non avresti un ragazzo! -

- Edward? – pigolai.

- Si cara, Edward. Quello che voi vi divertite a chiamare sfigato… Quello che fa Boxe e Jeet Kune Do, quello che se prende il tuo ragazzo lo distrugge. È troppo signore per abbassarsi al livello di quelle fecce. Peccato che nessuno noti che ragazzo fantastico sia. Siete tutti troppo presi a guardare l’esterno, vero? E poi guarda cosa viene fuori! –

- Io non lo sapevo… Non credevo che Royce… - Non riuscivo a crederci! Royce, il ragazzo perfetto, si stava rivelando un viscido bullo. E questo non mi piaceva. Affatto.

- Scendi dal tuo piedistallo, Rosalie! Guardati attorno! Tu puoi avere di più! – sussurrò, avvicinandosi al mio viso.   

Gli andai incontro, baciandolo.

Dapprima fu un lento sfiorarsi di labbra. Leggero, delicato. Poi il bacio crebbe, trasformandosi in fuoco, passione. Mi sollevai sulla punte per cercare di guadagnare altezza.

Affondai le mani tra i suoi riccioli. Emmett mi afferrò la nuca, spingendomi maggiormente verso di lui.

Con la lingua toccò le mie labbra in una tacita richiesta. Dischiusi le labbra con un gemito, acconsentendo. Le nostre lingue si incontrarono, giocando e beandosi di quel contatto.

Un tossicchiare, però, ci costrinse a fermarci.

- Scusate se vi interrompo… Rose, tra poco torna papà. Forse è meglio se rimandate. – ghignò Bella, osservandoci dalla cucina.

- Oh… emh… io vado…- annunciò Emmett visibilmente imbarazzato. Con un cenno della mano si eclissò, fuggendo dalla casa.

- Rose, Rose! Questo non era nella scommessa… - mi beffeggiò Bella.

- Bells. Tu lo sapevi che Edward Cullen è vittima di scherzi perfidi e idioti? E che malgrado sia più che in grado di difendersi, non lo fa?  - chiesi seria.

- No, non ne sapevo nulla. – rispose sincera.

- Emmett mi ha detto che Royce e gli altri se la prendono spesso con lui. – continuai disgustata, raccontando tutto.

- Dovresti parlarne con Royce! D’accordo, anche noi non siamo mai state particolarmente gentili con loro, ma quello che fanno i signorini è assurdo! Più tardi Mike mi sente! Ci scommetto che quell’idiota è coinvolto… - ringhiò.

Cosa erano quelli? Sensi di colpa? Sicuramente si. Quante volte, alle loro spalle,  avevamo preso in giro i Cullen? A conti fatti, noi non eravamo meglio dei vermi che se la prendevano con loro.

- Comunque non avresti dovuto baciarlo! D’accordo, dobbiamo renderli irresistibili, ma forse è meglio non lasciarsi andare troppo… - mi ammonì.

- So badare a me stessa, grazie tante.- risposi stizzita.

- Comunque devo dirtelo! Sorellona, Emmett ha un gran bel fisico! – ridacchiò. – Chissà com’è Edward… Insomma, vista tutta l’attività fisica… Deve avere un corpo niente male…- mormorò sognante.

Alzai gli occhi al cielo, salendo di sopra e lasciando la pazza ai suoi viaggi mentali.

   
 
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