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Autore: MaryFangirl    25/12/2018    4 recensioni
Un regalo...è un qualcosa che si offre a qualcuno per sorprenderlo e fargli piacere, senza attendere nulla in cambio.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Poi infine nulla lo separò da Kaori, o quasi. Era sia sollevato che deluso. Stava discutendo con una coppia di cui Ryo vedeva solo le spalle. Ryo si agitò. L'uomo non gli diceva nulla, per contro quel corpo al suo fianco, quelle curve e quei lunghi capelli biondi...avrebbe riconosciuto quella donna tra mille.
Ryo aveva trovato l'ospite misterioso. Era per forza lei, altrimenti Kaori avrebbe menzionato la sua presenza. La donna che gli dava la schiena poteva essere solo Rosemary.
Ryo avanzò cautamente verso di loro. Sapeva che Kaori aveva indovinato le sue intenzioni ma sperava di riuscire a coglierla di sorpresa prima che Mary venisse avvertita. Volendola accogliere a modo suo, Ryo mostrò una faccia lasciva quando spalancò le braccia per sorprenderla con un abbraccio in cui le sue mani si sarebbero trovate sul suo generoso seno. Sfortunatamente Ryo venne fermato nel suo slancio, e fu lui a sorprendersi. Mary non aveva affatto perso i suoi riflessi e gli occhi di Kaori le avevano fatto capire che qualcosa accadeva alle sue spalle. Si era dunque voltata senza preavviso e ora apprezzava l'effetto sorpresa sul suo ex partner.
Ryo rimase in silenzio. Da dietro avrebbe giurato che fosse Mary, ma doveva ammettere che non era più la giovane donna che aveva conosciuto. Sentì tutte le sue speranze volare via mentre si lasciava cadere miseramente a terra. Stava piangendo grosse lacrime alla visione che non si aspettava.
"Chi ha osato...? Come...? Il tuo corpo così perfetto..." mugolò, crollando ai piedi della giovane donna.
"Mi dichiaro colpevole, signor Saeba" rise Eric, il recente marito dell'ex mercenaria.
"Perché?!" si indignò Ryo. "È troppo giovane e bella per diventare madre...è troppo presto..." fece Ryo con false lacrime.
"Doveva succedere prima o poi, ma mi congratulo con te, Ryo, non hai perso tempo per trovare l'ospite misterioso...che sia un lui o una lei, vogliamo conservare la sorpresa fino alla fine" sorrise Mary accarezzando delicatamente il suo ventre rotondo.
"Delle congratulazioni sono d'obbligo" disse Ryo, alzandosi in piedi per congratularsi sinceramente con i futuri genitori.
"Vedi, non è così complicato per nessuno sistemarsi una volta che si è trovata la persona giusta" sussurrò Mary mentre Ryo la prendeva tra le sue braccia. "Allora, quando succederà per voi?" domandò, questa volta ad alta voce, a Ryo e Kaori. Di fronte al disagio causato dall'osservazione che Ryo finse di non sentire mentre Kaori arrossiva ancora di più, suo marito pensò che fosse saggio intervenire:
"E se andassimo a sederci, nelle tue condizioni non è il caso di rimanere in piedi troppo a lungo e poi sarai affamata, non dimenticare che mangi per due..." scherzò lui scusandosi con i due e allontanandosi con sua moglie. Intimidita e sognatrice all'idea espressa da Mary, Kaori osservò silenziosamente la stanza animata, evitando accuratamente di guardare Ryo. Lui non poteva fare a meno di guardarla, e suo malgrado un'immagine di Kaori incinta si materializzò nella sua mente. Era utopico prendere in considerazione una cosa del genere, però...se Mary ci era riuscita, se Falcon era riuscito nella sua conversione, e se anche Mick si era lasciato andare per vivere una vita normale, allora perché lui no?
"Allora, cosa ne pensi?" domandò Kaori ingenuamente.
Ryo non l'avrebbe mai creduto se non l'avesse sentito con le sue orecchie. Kaori che gli chiedeva cosa ne pensava di fare un bambino...doveva sognare. Mai lei avrebbe avuto l'audacia di insinuare cose del genere, anche se lui aveva già sognato tra loro quel tipo di fusione di corpo e mente. Colto di sorpresa, Ryo non sapeva cosa dire. Era troppo presto, troppo veloce. Non era pronto a rispondere o nemmeno a parlarle. Aveva terribilmente caldo. Si sentiva stretto nel suo completo. Non poteva rimanere lì senza dire nulla.
Quando Kaori si voltò per incontrare lo sguardo del suo partner che rimaneva silenzioso, trovò solo la sua assenza. Preoccupata, lo cercò in giro prima di riconoscere la sua figura di fronte al palco. Lasciandogli un po' di intimità, Kaori lo guardò mentre scopriva il libro degli ospiti. Girò lentamente le pagine, toccando con le dita le foto e le parole incise sui fogli, come se avesse paura di bruciarsi se si fosse soffermato troppo. Era teso e aveva gli occhi sfocati...cosa stava pensando? Con orrore, lo vide stringere i pugni prima di sparire sulla terrazza. Senza pensarci, lo seguì, preoccupata e apprensiva.
Lo trovò fuori, appoggiato alla ringhiera. Avvicinandosi a lui, Kaori lo guardò, esitando a disturbare il suo silenzio. Con la schiena curva, l'uomo sembrava perso nel suo mondo. Alcune volute di fumo sfuggirono dalle sue labbra.
"Ryo..." disse piano. "Stai bene?"
"Avevo bisogno di un po' di aria fresca" rispose meccanicamente, fissando la notte stellata.
"Lo vedo...preferisci isolarti piuttosto che parlarmi...ce l'hai con me?" osò, guardando a sua volta in lontananza, paurosa di sentire la sua risposta.
"Sei seria?" fece lui quasi soffocando nel ripensare alla domanda della gioane donna prima che si ritrovassero sulla terrazza.
"Pensavo che non avresti visto inconvenienti ora che sei di fronte al fatto compiuto...dopotutto non c'è niente di male nel voler fare come tutti gli altri per una sera...senza conseguenze..." si difese, triturandosi nervosamente le dita, sempre senza guardarlo.
"Senza conseguenze?" ripeté lui automaticamente, guardandola sbalordito.
"Ryo, per una volta lasciati andare!" si impose. "Abbiamo diritto a una pausa! Hai diritto a tutto questo" disse facendo grandi gesti per designare ciò che stava succedendo nella stanza. "Te lo sei meritato e ti proibisco di rovinare tutto pensando erroneamente di non valere un quarto di quello che dicono di te! Quindi smetti di pensare al peggio, alle conseguenze, e divertiti, altrimenti giuro che ti farò rimpiangere di aver rovinato tutti i miei sforzi!" lo minacciò severamente, voltandosi verso di lui. In quel momento Ryo si lasciò sfuggire una risata confusa. Si sentiva ridicolo. Ovviamente non parlavano della stessa cosa. Lui pensava a bambini e futuro, lui che non credeva di poterne avere, e lei parlava di quella serata, del presente.
"Non vedo cosa ci sia di divertente?" si offese Kaori.
"Non è quello che pensi, ma..." iniziò, cercando di rassicurarla e calmarla.
"Ma cosa?! Preferisci la compagnia delle conigliette a quella di tutte queste persone che sanno chi sei realmente e che non si aspettano nulla da te a parte te stesso, Ryo! Mi sono illusa nel credere per un momento che avresti accettato la realtà piuttosto che le tue fantasie sfrenate per qualche yen...vai da quelle donne se tanto vuoi! Ma sappi che non ti daranno mai ciò di cui hai veramente bisogno!" disse delusa e ammareggiata, asciugandosi le lacrime agli occhi.
"Aspetta un attimo, tu sapevi del cabaret?"
"Certo, non è difficile indovinare cosa tu possa fare durante le tue serate. Ti conosco, Ryo, tendi a dimenticarlo"
"Ma allora, quella cena che hai preparato?"
"Dato che vuoi sapere tutto, quello che ho preparato è per domani. Sarà il pranzo di Natale in famiglia con tutti i nostri amici, a cui mi hai detto che avresti partecipato, quindi non è di tuo interesse filartela!"
"Non mi hai mai detto che il pranzo sarebbe stato il 25, né che saremmo stati in tanti? E allora questa serata per cos'è?" disse lui stupefatto.
"Se ricordi bene, ti ho chiesto cosa avresti fatto per Natale. Non ho specificato se per la vigilia o il giorno stesso e tu non hai chiesto nulla. Sei stato tu a dedurre che la cena sarebbe stata il 24...e che saremmo stati solo noi due...te l'ho solo lasciato credere. E questa serata è solo il tuo regalo...solo un regalo..." ammise dolcemente.
Ryo ora capiva perché si batteva da quando lei era al suo fianco. Era perché lei vivesse che combatteva incessantemente contro tutti i loro nemici. Avrebbe affrontato nuovamente un esercito per lei. E il regalo che stava ricevendo quella sera non era quello che la giovane donna gli aveva fatto. Era lei il suo più bel regalo. Lei era la sua ragione di essere ed esistere. Lei era la sua occasione. Doveva coglierla e non lasciarla andare come Sayuri gli aveva fatto capire bene. L'aveva a portata di mano da così tanto tempo da aver ignorato il suo vero valore. Kaori era un dono inestimabile. Un dono dal cielo e soprattutto da parte del suo defunto amico, che lui non aveva mai osato apprezzare al suo vero valore per paura di danneggiarla col suo tocco. Ma quella sera Ryo era pienamente consapevole di ciò che Kaori era per lui. Quella sera lei lo aveva reso un uomo normale di fronte a una donna eccezionale. Era impagabile vedere nei suoi occhi sinceri e amoevoli il riflesso di un uomo per il quale tutto sarebbe stato possibile se solo avesse osato crederci.
Se Dio esisteva, doveva essere una donna. Con i suoi lineamenti, la sua bontà, la sua generosità, il suo cuore e i suoi occhi. Kaori non era solo un angelo che vegliava sulla sua anima indolente, era di più. Ryo non ne dubitava più.
Spinto da tanta bellezza, Ryo dettagliò la donna di fronte a lui. Un vento fresco si levò e la fece tremare. Non aveva niente per coprirsi da quel tempo invernale a parte il suo abito elegante che brillava sotto le stelle. Con molta dolcezza, Ryo si tolse la giacca per posarla sulle spalle nude di Kaori.
"E tu? Prenderai freddo se rimaniamo qui e gli altri si preoccuperanno nel non vederti più..." disse lei ringraziandolo del suo gesto.
"Lasciamo stare gli altri, non hanno bisogno di noi per divertirsi" disse ascoltando le risate e i canti provenienti dalla sala e portando Kaori più lontano sulla terrazza, nella semi oscurità che li avrebbe nascosti agli occhi degli altri. Kaori lo seguì senza capire. Si sentì arrossire sotto lo sguardo perturbante di Ryo, o forse era il freddo che le arrossava le guance. Lui si era zittito e la stava ancora osservando. Doveva dire o fare qualcosa per farlo uscire da quello strano torpore? Inconsciamente lei si morse le labbra, imbarazzata dal silenzio. Quel riflesso insignificante ebbe come effetto quello di far trasalire l'uomo per l'impazienza.
"Non serve torturarmi...ho capito il messaggio..." soffiò calorosamente, guardandola senza ritegno. Ryo contemplava quelle labbra che lei maltrattava con noncuranza, quelle guance rosee di dolcezza, quegli occhi luminosi per l'attesa e il timore di quel silenzio. Quel seno, pur velato dal sottile ornamento di stoffa, lo richiamava a un ritmo spasmodico. Quel corpo desiderava lui tanto quanto lui voleva lei. Non poteva lasciarla nell'incertezza di ciò che stava realmente pensando.
"Metterò un fine a questa tortura. Non volermene per averci messo tanto..."
Delicatamente, posò una mano sul suo viso che accarezzò con la punta delle dita, mentre con l'altra mano circondò il suo corpo che si lasciò istintivamente guidare contro di lui. Lentamente, avvicinò il viso al suo senza lasciare andare un momento i suoi occhi brillanti di desiderio. Sentì il proprio cuore accelerare e quello della giovane donna rallentare.
Kaori pendeva da quello sguardo. Un nuovo calore si diffuse in tutto il suo corpo. Sentì le sue gambe barcollare. Il suo cuore si rifiutava di battere. Le mani appoggiate al petto dell'uomo esitarono a toccare quel fragile sogno. L'attesa e la speranza erano crudeli. Il tempo si era fermato.
"Non c'è amore..." la fissò, avvicinando le sue labbra avide.
"...ci sono solo prove d'amore" rispose lei facendogli eco.
Uno sfioramento. Un dubbio. Un respiro. Un battito.
Si compresero. Come nella vita di tutti i giorni, si parlavano a mezze parole, indovinando i pensieri e i gesti dell'altro. La loro complicità assunse un'intensità completamente nuova quella sera.
Non c'erano più dubbi. Non c'era bisogno di fuggire. Ryo era arrivato a destinazione. Lo sentiva. Era pronto. Non aveva più paura. In quella notte d magia e speranza, l'Angelo della Morte sentiva che le sue ali venivano liberate da tutte le ombre malvagie. Era libero di volare e di esistere alla luce del sole. Quella bontà e quella pace, Ryo le doveva a una sola persona che aveva saputo credere in lui più di lui stesso.
"E se le nostre vite cambiassero questa sera..." sussurrò mentre i suoi occhi si facevano intensi e con un dito accarezzò le labbra tremanti di Kaori dalle quali sfuggì un sospiro di impazienza.
Come in un sogno, le labbra calde dell'uomo si posarono su una nuvola rosa. Con la lingua aprì le sue labbra e scoprì un assaggio di paradiso. Un sapore squisito, dolce e fruttato. Abbandonandosi con gioia e piacere all'invito dei sensi, Kaori chiuse gli occhi e partì con Ryo alla scoperta delle loro anime. Un incontro sconvolgente li portò alla deriva di loro stessi. Mentre Kaori muoveva le mani sul suo petto, fino al collo e alla nuca che fremettero al suo contatto, Ryo fece scivolare le sue sulle curve femminili di lei. Dal bacio scaturì la passione. I loro corpi in fiamme sfidavano il freddo circostante. Condivisero e decuplicarono quel calore che li infiammava. Le loro mani accarezzavano senza fine la nuova pelle dell'altro. Ogni carezza si fece più intensa, chiedendo sempre più territorio. Due corpi intrecciati nella penombra, due cuori in perfetta armonia, lo stesso fuoco ardente ad animarli.
Quando Ryo liberò la sua 'prigioniera', fu per scoprire sul suo dolce viso un'espressione imbronciata:
"Nonostante il desiderio che mi sta stritolando, non penso che questo sia il luogo appropriato..." rispose lui con un sorriso stringendo i lembi della giacca su Kaori per frenare ogni tentazione.
"Sei diventato molto ragionevole..."
"Per niente, te l'assicuro, ma conosco un posto dove saremo a nostro agio per quello che ho in mente per te" sostenne depositando baci umidi sulla sua bocca attraente.
"Ryo...non possiamo...lasciare...gli ospiti..." lottò lei per rispondere alle 'argomentazioni' dell'uomo che le facevano un certo effetto, cercando di tornare alla realtà.
"Non noteranno nemmeno la nostra assenza..."
"Non dimenticare che sei il re di questa serata. Se non ti fai più vedere, saranno delusi" rispose Kaori, prendendo il viso di Ryo tra le mani per fermare i suoi assalti e fargli capire l'importanza di quella serata ai suoi occhi.
"Pff, sono il re e non posso nemmeno fare quello che voglio..." borbottò.
"Mi darai il tuo regalo più tardi, Natale non è ancora finito" sorrise lei posandogli un bacio sulle labbra.
"Va bene, ma festeggeremo il Natale ogni giorno" suggerì mentre Kaori metteva in ordine il suo vestito. Senza rispondere, gli afferrò la mano per tornare in sala. E mentre raggiungevano gli ospiti e i festeggiamenti, Kaori si rivolse a Ryo, per chiedergli con uno sguardo malizioso negli occhi:
"Hai qualcosa in programma per Capodanno?"
 
 
Eccoci qui, come promesso, posto il finale il 25 dicembre esatto, quando è da poco passata la mezzanotte (almeno in Italia...qui negli States io devo ancora uscire per il cenone :P).
Grazie come sempre a chi ha letto, in particolare a chi ha commentato: EleWar, Valenicolefede, Kaory06081987, briz65, Naco. Buone feste, mangiate tanto e state pronte per le altre storie con cui spero di allietare anche il 2019 :P a prestissimooo!!
  
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