4 - Hot sleepless night
Il piccolo ventilatore poggiato sul comodino si era rivelato essere inutile. Certo, se il condizionatore non si fosse rotto sarebbe stato meglio, ma in certi casi bisognava arrangiarsi.
Dormire con il caldo asfissiante poteva mettere alla prova chiunque.
Neliel stava provando in tutti modi a prendere sonno. E sicuramente ci sarebbe anche riuscita se solo Nnoitra non avesse continuato a girarsi e rigirarsi.
“Oh, sta fermo”, mugugnò ad un certo punto, tenendo gli occhi chiusi.
“Sta fermo? Non riesco a dormire, fa troppo caldo! Se apro la finestra, va a finire che verrò divorato dalle zanzare. E smettila di tenere il ventilatore tutto per te, accidenti”.
Neliel a quel punto aprì gli occhi, lanciando uno sguardo alla sveglia: le due e trenta minuti. Oh no, di certo non sarebbero andati da nessuna parte continuando così.
Il sudore le imperlava la fronte e il corpo, nonostante stesse indossando solo dei pantaloncini e un comodo top.
Sospirò, mettendosi seduta.
“Dovremo fare aggiustare l’aria condizionata”, sospirò.
“Ho detto che ci penserò io”, la interruppe subito Nnoitra, portandola ad alzare gli occhi al cielo. Tipico di lui, quando si intestardiva non c’era niente in grado di fargli cambiare idea.
“D’accordo. E fino a quel momento cosa dovremmo fare? Dormire sul pavimento?”.
Nnoitra rimase in silenzio qualche secondo. Poi si sollevò, afferrando il cuscino.
“Ma seriamente vuoi dormire sul pavimento?!”.
“Sicuramente mi darà più sollievo che continuare a dormire su quel materasso infernale”.
Neliel fece una smorfia. Non aveva mai amato dormire da sola. Forse perché non era abituata, la cosa la faceva sentire a disagio.
Quindi alla fine decise di arrendersi e, prendendo il suo cuscino, gli si distese accanto.
Effettivamente, il contatto del marmo freddo con la pelle nuda le provocò un immediato sollievo.
“Lo sai che domani ci sveglieremo con la schiena a pezzi, vero?”.
“Sempre meglio che non dormire affatto. E ti pregherei di non starmi appiccicata”.
Dormire accanto ad una persona poteva essere piacevole d’inverno, durante le fredde giornate innevate, di certo non quando si sfioravano i trentacinque gradi.
Sfortunatamente Neliel aveva sempre avuto l’abitudine di stargli molto vicina durante la notte, come se avvertire un suo contatto, anche se lieve, la tranquillizzasse. Questa era un’abitudine che neanche il caldo poteva spezzare.
La ragazza infatti ignorò le richieste del suo fidanzato e poggiò comodamente la testa sul suo petto.
“E ti pareva, mai una volta in cui mi ascolta”, borbottò Nnoitra sottovoce.
Avrebbe potuto spingerla via, ma nel sentire il suo respiro così quieto, lo stesso respiro che accompagnava tutte le sue notti, cambiò immediatamente idea.
Andava bene anche così.
Nota dell'autrice
Buon S. Stefano a tutti! Vi siete ripresi dagli immensi pranzi di Natale? Io ancora no. Vi è piaciuta questa flash?
Purtroppo io ne so qualche cosa di cosa voglia dire non poter dormire con il caldo. Fin quando non ho avuto l'aria condizionata, ma sono arrivata anche a stare sul pavimento per trovare un po' di sollievo.
Io poi sono come Nel. Quando dormo con qualcuno ho bisogno di un contatto. E quindi :D
Spero che vi sia piaciuto :3