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Autore: MagiaOscura    28/12/2018    3 recensioni
Sono ormai passati diciannove anni dalla sconfitta del Signore Oscuro e dei suoi alleati. Adesso è giunto il momento dei figli, che dovranno vedersela anche loro con le forze oscure. In questa storia vorrei raccontare come i giovani Albus e Rose con l'aiuto dei propri amici e dei loro genitori affronteranno i tanti ostacoli che incontreranno a Hogwarts.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Teddy Lupin | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Ron/Hermione, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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“SVEGLIA! FACCIAMO TARDI!!!”
La giornata a casa Granger - Weasley cominciò con le urla quasi animalesche di Hermione Granger, in preda all’ansia per l’imminente viaggio a Diagon Alley. La sua primogenita Rose Granger Weasley avrebbe cominciato a frequentare Hogwarts nell’arco di una settimana e nonostante il tempo ancora a disposizione, la donna ci teneva che la figlia avesse tutto l’occorrente per la scuola in anticipo.
“Hermione, a volte mi chiedo perché ti ho sposata” disse suo marito Ron scendendo semi-addormentato. I due coniugi, pur dormendo nello stesso letto, si svegliavano in orari completamente differenti. Se Hermione si svegliava verso le 6 del mattino, Ron, approfittando dell’orario su misura che gli preparava suo fratello George ai Tiri Vispi Weasley si alzava in tarda mattina, verso le 11. Il negozio fondato da George e Fred Weasley era il luogo nel quale Ron lavorava con suo fratello maggiore. Quest’ultimo provò ad intraprendere la carriera di Auror, ma trovò troppo impegnativo quel mestiere e preferì quindi farsi assumere da suo fratello George, anche per fargli compagnia in seguito alla dipartita di Fred.
“Perché ti serve una donna che ti dia delle regole, Ronald” rispose Hermione acidamente al marito, che sbadigliando afferrò la fetta biscottata e la masticò con gli occhi socchiusi. Qualche minuto dopo arrivò anche Rose già preparata per andare a Diagon Alley, mentre Hugo indossava il pigiama, esattamente come il padre. 
“Mamma, mentre tu e papà fate spesa, posso andare al Ghirigoro a curiosare tra i libri?” chiese Rose alla madre.
“Bene, ecco un’altra che passerà sette anni in biblioteca” disse Ron sarcastico.
“Certo, cara” disse Hermione scoccando uno sguardo di rimprovero al marito.
“Ti vuoi sbrigare che dobbiamo anche passare a prendere i tuoi genitori???” sbraitò Hermione contro il marito, che scattò per lo spavento insieme al figlio minore.
“Hermione, ma ti plachi? Possiamo smaterializzarci”  
“I nostri figli sono minorenni, è illegale”
“Bhe, cara – disse Ron, assumendo la posa delle occasioni nelle quali credeva di dire un qualcosa di geniale – le leggi esistono per essere violate”  
“Io non sono una fuorilegge come te e George, Ronald”  
La mezz’ora seguente passò piuttosto nervosamente a casa Granger - Weasley soprattutto per colpa di Ron, che rallentò il ritmo per innervosire ancora di più la coniuge. Dopo un’altra mezz’ora, nella quale Hermione aspettò il marito e Hugo all’uscita dalla casa insieme alla figlia, la famiglia riuscì finalmente a partire. Hermione rafforzò con un tocco di bacchetta le cinture di sicurezza che trattenevano i figli.
“Non è che sono un pericolo della strada” disse Ron scontroso.
“Non ne sarei così sicura, Ron. L’ultima volta hai investito un’anziana e ho dovuto mobilitare una squadra di obliviatori, oltre a ricoverarla con urgenza al San Mungo”
Le parole di Hermione furono, purtroppo per la famiglia, profetiche. Ron non si fermò a nessun segnale di STOP, non rispettò nessuna precedenza e, come se non bastasse, tra le sfuriate della moglie, cominciò una gara di velocità con un altro automobilista sconsiderato tanto quanto lui.
“ARRESTO MOMENTUM” urlò Hermione all’improvviso. Ron guardò sorpreso la moglie e poi pian piano si voltò a guardare avanti: davanti alla sua auto c’era una signora anziana che attraversava la strada e si trovava proprio davanti al veicolo di Ron. Quest’ultimo non vide la signora, perché impegnato a mostrare gesti osceni all’automobilista che era riuscito a superarlo.
“Scusa, cara – disse Ron guardando la moglie spettinata e sudata per lo spavento come Rose,mentre Hugo chiedeva un bis – guiderò con prudenza”
“Lo spero…lo spero” disse Hermione col fiatone.
L’uomo in effetti si sforzò di guidare con prudenza, si sforzò però, perché aveva cominciato a suonare il clacson a qualsiasi veicolo che si fermasse per dare precedenza o al semaforo. Dopo circa due ore di viaggio, con il gran sollievo di Hermione, la famiglia arrivò sana e salva, entrando a Diagon Alley attraverso il Paiolo Magico. Ron invece chiedeva orgoglioso al figlio Hugo se gli fosse piaciuto il viaggio.   
“Ehi!” chiamarono la famiglia delle voci.
Erano Molly e Arthur Weasley che si avvicinarono alla famiglia.
“Nonni! Siete venuti!” esclamò felice Rose, correndo verso i nonni.
“Non potevamo mica non accompagnarti in questo giorno così importante per te, Rosie” disse bonariamente il signor Weasley.
“Hermione cara, sembri sconvolta” disse la signora Weasley, notando il volto afflitto della nuora.
“Niente di particolare, signora Weasley. Ronald e la macchina”
“Oh, Ron – esclamò rassegnata la signora Weasley, notando il figlio parlare divertito a Hugo degli ottimi sorpassi riusciti – farai morire di crepacuore tua moglie”
“Salve, genitori! Mamma, è Hermione che non sa divertirsi!!!”  
“DIVERTIRMI???  Sarà meglio che io taccia e sarà meglio dividerci”
“Arthur, perché non vai con Rose? Ron, invece viene con noi” disse la signora Weasley, scatenando le proteste del figlio.
“Ma perché Rose può andare dove vuole e io no???”
“Perché tua figlia è molto più matura di te, Ronald” disse severamente Rose.
Quest’ultima si allontanò insieme al nonno inorgoglita dal complimento ricevuto, mentre la signora Weasley si avvicinò a Hermione per parlarle in modo che non fosse ascoltata da Ron.
“Ho voluto dividere Arthur e Ron, perché Teddy mi ha detto che sfortunatamente oggi ci sono i Malfoy a fare compere. E non immagini cosa potrebbe accadere se Arthur e Ron incontrassero Lucius Malfoy insieme a suo figlio. Ci sarebbe il rischio che pure Rose venga coinvolta”
“Grazie, signora Weasley, ogni giorno me ne fa una diversa Ron. Vorrei godermi questo giorno in santa pace”  
Nonostante la guerra fosse finita da ormai 19 anni, le tensioni tra gli uomini, soprattutto Arthur e Ron Weasley e Lucius e Draco Malfoy, erano piuttosto alte e ogni possibile incontro tra i quattro uomini rischiava di finire in duello oppure rissa. In particolare Lucius Malfoy non perse la verve, mentre Draco Malfoy parlava il minimo necessario, preferendo restare in silenzio. Come ulteriore preoccupazione per Hermione e la signora Weasley, si aggiunse il fatto che Rose fosse piuttosto abile nel dare pugni a chiunque la provocasse. James, il primogenito di Harry e cugino della ragazza, ne fece le spese una volta, rimediando il naso rotto dopo una discussione piuttosto accesa. Rose era la classica Weasley: capelli rossi e qualche lentiggine, anche se non così tante come nella sua famiglia, occhi verdi ereditati dalla nonna materna, ma il carattere autoritario lo aveva preso dalla madre. Come Hermione, anche lei odiava il disordine ed era estremamente precisa su ogni cosa.
Il gruppo insieme a Hugo, Ron, Hermione e la signora Weasley si recò al negozio di scope per comprare alla ragazza un manico. Rose era una grandissima fan di quidditch e da cinque anni a quella parte a Hogwarts si poteva entrare nella selezione di Quidditch delle rispettive Case già dal primo anno, dimostrando di saper manovrare la scopa. Rose imparò a volare e a giocare a Quidditch già verso i sette anni grazie a Ron e allo zio Harry. Come quest’ultimo, amava il ruolo di cercatore ed era potenzialmente fenomenale.
Rose e il signor Weasley invece andarono al Ghirigoro a comprare i libri necessari per la scuola e qualcosa per leggere. L’anziano tuttavia perse il sorriso bonario, quando vide un uomo vestito con abiti molto costosi, capelli lunghi bianchi e con un bastone da passeggio. Il signor Weasley strinse nervosamente la mano di Rose per evitare attacchi d’ira e entrò salutando la commessa. Ma,purtroppo per Arthur Weasley, lui e la nipote furono quasi immediatamente visti dall’uomo, che si avvicinò ai due insieme a una donna sulla quarantina con un caschetto. 
“Arthur Weasley e parentela” disse l’uomo con un tono che a Rose sembrò molto sgradevole.
“Lucius … dove ha lasciato la sua famiglia invece? In genere non provoca mai qualcuno da solo”
“Oh – esclamò l’uomo, preso alla sprovvista dalla frase del signor Weasley – e questa ragazzina così carina chi è?”
“Stia lontano da mia nipote, Lucius” esclamò irato il signor Weasley mettendosi davanti a Rose per impedire qualsiasi contatto tra il signor Malfoy e la nipote.
“Nipote? Peccato. Un’altra ragazzina poco pulita che comincia Hogwarts” disse amareggiato Lucius Malfoy, tentando in ogni modo di scatenare la reazione del signor Weasley, che si morse a sangue il labbro per non aggredire l’uomo
“Io mi lavo quando mi sveglio e prima di dormire, signore” disse Rose nervosa all’uomo che le sorrise in modo malevolo insieme alla donna con i capelli a caschetto.
“Mi parli della sua fedina penale invece, Lucius. E’ abbastanza pulita?”  
Lucius Malfoy fece una smorfia di disgusto e poi si voltò verso la donna che sembrava essere la sua assistente. Aveva in mano una piuma e un quaderno.
“Stia attento a stare in mezzo a così tante persone, Arthur. Lei è abituato a perdere figli e non vorrei che cominciasse a perdere n…”
Il signor Weasley era pronto ad aggredire il signor Malfoy ma fu anticipato da Rose che con un balzò colpì Lucius Malfoy in pieno volto sul naso, con tutta la forza. L’uomo cadde all’indietro tra lo sguardo costernato dei clienti presente, mentre Arthur Weasley guardava incredulo la nipote, non sapendo se rimproverarla oppure complimentarsi per il suo gesto.
“Signor Malfoy, signor Malfoy … coraggio, non è nulla. Si alzi” disse la donna col caschetto,chinandosi sul corpo svenuto dell’uomo.
“Ma neanche posso leggere in pace un libro quando ci siete voi due nei paraggi?” disse la voce alterata di un altro uomo. Rose, quando quest’ultimo si avvicinò, notò che era quasi identico a Lucius Malfoy, tranne per l’età.  
“Draco, Draco! E’ morto! Lo ha ucciso!!!”
“Mi disp…” provò a balbettare Rose, mentre Draco si chinò sul corpo di colui che doveva essere suo padre, toccandolo sul collo.
“E’ colpa sua!”
“Ma che cosa dici, ragazza! Lui stava deridendo mio figlio morto!” sbottò il signor Weasley contro la donna. Se fosse stato un uomo l’avrebbe senza ombra di dubbio aggredita. Draco nel frattempo si alzò e cominciò a guardare senza parlare Rose e il signor Weasley. La ragazzina indietreggiò verso il nonno, inquieta dallo sguardo silenzioso di Draco. Notò sul suo viso molte più rughe rispetto a quelle del padre, soprattutto intorno agli occhi, come se dormisse pochissimo da moltissimo tempo. Draco tuttavia non fece nulla di aggressivo verso il signor Weasley e Rose, anzi, scavalcò il padre che si teneva il naso e uscì dalla libreria.
“Rosie, sarà meglio tornare tra poco” disse il signor Weasley, uscendo anche lui insieme alla nipote, un poco frastornati e straniti entrambi.
“Maledetti sanguemarcio, traditori del sangue! Ve la faccio pagare, fosse l’ultima cosa che faccio!” blaterava Lucius Malfoy, mentre la donna col caschetto lo aiutava a rialzarsi.
“E’ successo qualcosa, Arthur. Dove sono i libri?” chiese sospettosa la signora Weasley, quando fu raggiunta dalla nipote e dal marito.
“Allora, Molly, da dove cominciamo…” rispose il signor Weasley, cercando di alleggerire la pillola da far ingerire a Molly tanto quanto a Hermione, ma il tentativo fu vano. Entrambe le donne si infuriarono come non mai, mentre Ron prese le difese della figlia.  
“Mamma, Hermione! Dovreste essere orgogliose di Rosie! Ha picchiato Lucius Malfoy che ha il quintuplo dei suoi anni!”
“Ronald, ma è mai possibile che ogni volta cerchi di sabotare qualsiasi mio tentativo di dare un’educazione ai nostri figli?” disse Hermione scandalizzata al marito.
“Ah sì? E quando hai preso a schiaffi Draco? Ne parliamo?”
“Davvero?” dissero in coro Hugo e Rose, non conoscendo quel lato della madre.
“Sarà meglio che andiamo” disse stizzita Hermione, tornando al negozio di manici di scope, volendo permettere a Rose di scegliere il manico che le piaceva di più, nonostante quanto successo. La signora Weasley invece diede uno scappellotto a Ron, quando il figlio promise a Rose e Hugo di raccontare quando Hermione diede uno schiaffo a Draco.
Mezz’ora più tardi arrivarono al negozio di manici di scope anche i Potter e la giornata sarebbe continuata ancora a lungo, per la disperazione di Hermione che aveva il terrore soltanto a pensare a cosa potessero fare Harry e Ron insieme.  

 
   
 
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